Dite la vostra …

Apro questo articolo “permanente”, di uso generale, per consentire agli utenti di scrivere su argomenti ancora qui non trattati (e magare segnalarmi tali argomenti per articoli specifici).

Non abusatene! 😉

1.092 pensieri su “Dite la vostra …

  1. Purtroppo lo Stato russo di Belgorod ha promosso la punizione (splicita) per i clienti delle prostitute, che come attività non sono legalizzate. http://en.rian.ru/society/20120628/174294067.html
    Questo sicuramente, farà aumentare il sommerso dell’attività in discussione.
    Da quello che si può leggere nello stesso aritcolo, si può notare che il governatore dello stesso Stato abbia svolto una politica proibista-moralizzatrice di altre materie.

  2. Notizie alterne dal Canton Ticino.
    Negli ultimi mesi, molti bordelli, “postriboli” é il termine spesso usato dai ticinesi, sono stati chiusi perché non in regola con la legge sulla prostituzione
    http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=266054&rubrica=2
    Tuttavia, ciò non prelude ad una evoluzione il senso svedese dei ticinesi. Leggo infatti che é in arrivo una nuova legge
    http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=266168&rubrica=2
    che continuerà a garantire il libero esercizio della professione, anche se in una quadro normativo diverso. Mi piacciono molto le seguenti frasi del funzionario intervistato: ” La prostituzione è praticata ed è protetta dalla libertà economica…” e “Si tratta di fissare delle regole chiare per permettere l’esercizio libero di questa professione”.

    • Se si guardano le fonti (citate nell’ultima diapositiva), si vede che sono quasi tutte articoli di giornale (perfino di tabloid-spazzatura come “The Sun”!) e pure fonti ferocemente ed esplicitamente anti-prostituzione cone prostitutionresearch.org (quella della MENTITRICE INCALLITA Melissa Farley, di cui ho già parlato nel mio sito).
      Non vedo alcuna fonte che sia una statistica indipendente di qualche centro di ricerca degno di questo nome e neppure fonti di organizzazioni internazionali ufficiali (ONU, OMS, ecc.).

      Ciò non vuol dire che siano TUTTI dati falsi, ma certamente sono AL 95% DATI INAFFIDABILI, i tipici “dati giornalistici” di oscura origine e senza basi di appoggio, messi assieme probabilmente da qualche oppositore della prostituzione legale, che si sono diffusi su internet grazie ad una grafica efficace e semplice, giusto quella che serve per fare PROPAGANDA e NON FAR PENSARE.

      Perciò non le chiamerei certo “nuove statistiche sulla prostituzione”, come fa incautamente il curatore di quel blog.

    • Credo che un commento efficace l’abbia fatto il lettore che scrive:

      “Strumentalizzazione politica.
      16.07|08:54 Walter E. Kurtz
      E’ solamente una provocazione(pessima per l’uso del codice a barre), un modo di mettersi in mostra da parte di due esponenti politici anonimi che hanno bisogno di pubblicità. Abito all’Eur e la prostituzione c’è sempre stata, anche quando la signora Spadaro era Assessore della giunta Prestipino e il sig. Vecchio era consigliere di maggioranza della Lista Veltroni…”

      E’ anche ciò che io sospetto.
      Poi, se i due esponenti del centrosinistra volessero fare proposte serie per la sistemazione del “problema” e non parlare solo di “degrado”, di “schiavitù” e di “etica” (termine alquanto sospetto), potrei cambiare idea.
      Ma NON sto trattenendo il respiro attendendo queste proposte serie, certamente non arriveranno …

  3. La proposta di legge segue il modello svedese e rende un crimine pagare qualsiasi prostituta: “The bill aims to enhance services for victims as well as making it an offence to pay for sexual services from a prostitute”. Credo che in UK questo tipo di leggi abbiano validità locale. Anche in Scozia una legge che criminalizza i clienti é già stata proposta ma, almeno finora, respinta. Ma secondo me é solo questione di tempo.

    • Evidentemente in Scozia hanno capito che i frequentatori delle prostitute sono molti e questo non giova affatto ai voti politici. Spero che se ne accorgano anche nell’Irlanda del Nord e che magari nell’Intero Regno Unito legalizzino e tassino la prostituzione. Mi aspetto una cosa simile anche a livello di Unione Europea.

  4. A giustificazione del mio pessimismo, segnalo che la lista di paesi che stanno considerando di adottare il modello svedese di criminalizzazione del cliente, é più lunga. Oltre a Francia e Israle, di cui si era già parlato nel forum precedente, anche i seguenti paesi, almeno nelle intenzioni dei partiti di governo, non ancora approvate dai rispettivi Parlamenti, vogliono una svolta proibizionista.
    Finlandia:
    http://yle.fi/uutiset/hs_minister_wants_a_total_ban_on_buying_sex/6224559
    Danimarca:
    http://cphpost.dk/news/national/government-plans-outlaw-sex-purchases
    Notare che a premere per criminalizzare i clienti sono quasi sempre dei politici di sesso femminile.
    Molto rivelatrici le dichiarazioni della danese Trine Bramsen (socialdemocratica, v. articolo) di fronte a chi obietta che uno studio norvegese ha mostrato che criminalizzare i clienti ha portato a più violenza verso le sex worker. Secondo lei, la legge ha comunque avuto un effetto benefico perché ha lanciato un “segnale forte” verso chi compra sesso. Come dire che alle streghe femministe non importa un bel nulla della salute delle sex worker, la usano solo come argomento di persuasione. Quello che importa é punire i maschi e limitare la nostra libertà.

    • Buone notizie dalla Danimarca, una volta tanto. Sembrava che il governo fosse intenzionato ad adottare il modello svedese. Invece, se capisco correttamente l’articolo seguente (ma aspetto di vedere notizie in inglese), secondo il ministro della giustizia Morten Bødskov, il governo danese ha ufficialmente abbandonato
      l’idea di criminalizzare l’acquisto di sesso:
      http://www.etik.dk/artikel/487609:Sex-og-etik–Forbud-mod-koebesex-er-officielt-droppet

      • E’ così! La Danimarca non segue l’esempio svedese:
        http://drum.co.za/2012/11/21/denmark-drops-plan-to-criminalise-prostitution/
        Non so come esprimere la mia gratitudine e ammirazione per questo piccolo grande paese (dove ho vissuto per qualche tempo) il cui popolo ama la libertà, molto più degli ottusi vicini svedesi. Ricordo che già 20 anni fa, il fine settimana, molti svedesi venivano a Copehagen per poter bere, fuggendo dalle feroci leggi proibizioniste anti-alcol di casa loro.

        • Bene. Però, mi sembra che in Danimarca da qualche anno la prostituzione è stata tolta dal vincolo di essere legalmente praticata solo come secondo lavoro ed anche tassata.
          Ho sentito anche che in Finlandia lo stesso meretricio è tassato con le donne in vetrina. E’ forse per questo motivo che i suddetti Paesi hanno abbandonato la politica proibizionista?

          • In breve, come spiega l’articolo http://tinyurl.com/bnk7jhs, i socialdemocratici danesi nel 2009 avevano, sia pure tra contrasti interni, deciso di rivedere la decriminalizzazione del 1999 e di adottare il modello che proibisce l’acquisto di servizi sessuali. L’anno scorso i socialdemocratici hanno vinto le elezioni e Helle Thorning-Schmidt, favorevole alla criminalizzazione del cliente, é diventata primo ministro. Fino all’agosto scorso, come descritto nell’articolo linkato nel mio commento del 26.8.2012, questa era la linea prevalente nel governo danese. Invece, negli ultimi giorni, come descrive l’articolo del mio commento del 24.11.2012, ha evidentemente prevalso la linea del ministro della giustizia Morten Bødskov, contrario alla criminalizzazione e quindi l’idea di adottare il modello svedese é stata abbandonata.

  5. Caro Jonathan, tu hai sempre parlato male delle femministe ucraine dette Femen, quelle che fanno gli spogliarelli in pubblico per lottare contro lo sfruttamento sessuale delle donne, ma sei proprio sicuro che queste Femen siano contrarie alla prostituzione nel modo più assoluto o che non siano invece solo contrarie allo sfruttamento sessuale esercitato con la costrizione? Questo te lo chiedo perchè ultimamente in siti atei o di sinistra da me ultimamente visitati ho visto aumentare le esternazioni di simpatia verso queste Femen,in particolare in relazione al caso delle femministe punk Pussy Riot arrestate in Russia per aver cantato una canzone rock contro Putin dentro una chiesa e sostenute vivacemente dalle stesse Femen le quali oltre a denudarsi in pubblico hanno pure fatto a pezzi un crocifisso di legno usando una motosega! E tu caro Jonathan che ne pensi del caso Pussy Riot? Queste femministe punk russe che tipe sono? Sarebbero per caso anche loro contro la prostituzione o contro la pornografia come tu dici delle Femen? Oppure le cosiddette Pussy Riot sarebbero diverse? E poi che prove ci sarebbero che le Femen condannano moralmente la prostituzione anche quando esercitata tra persone consenzienti? Ma poi comunque guarda che le Femen non si occupano solo di prostituzione perchè qualche tempo fa ho letto che sono state arrestate a Kiev perchè si erano denudate sul campanile di una chiesa per protestare contro una nuova legge ucraina che restringeva il diritto di ricorrere all’aborto, in quel caso li tu che ti batti sempre per il diritto alle libere scelte individuali su tutti i temi etici le Femen avevano torto o ragione a spogliarsi in favore dell’aborto oppure aveva ragione la polizia ad arrestarle? E cosa pensi del fatto che hanno motosegato una croce di legno in una piazza per protestare in favore delle Pussy Riot in carcere? Non sarai a volte anche tu, in quanto ateo e di sinistra in almeno qualche caso a favore delle Femen? E le Pussy Riot saranno contro la prostituzione anche loro?

  6. Caro Jonathan tu ti sei sempre dichiarato di sinistra ed antifascista, ma non hai mai pensato che a livello storico l’accettazione della prostituzione sul piano morale finrebbe per annacquare gli stessi antifascismo ed antirevisionismo storico per portare tutta la sinistra a posizioni ideologiche simili a quelle di Giampaolo Pansa? Questo mi è venuto in mente a leggere alcune pagine di uno dei vari libri di Pansa dove lui condanna il fatto che spesso durante la Resistenza in Italia del Nord spesso i partigiani uccidevano o rapavano a zero le donne che si prostituivano o che avevano relazioni sessuali mercenarie o meno con i tedeschi o i fascisti. Perchè se prendiamo per buone le tue idee sulla prostituzione che tu dici che sarebbe un lavoro onesto come gli altri allora i partigiani commettevano di fatto un crimine ad ammazzare o a far linciare dalla folla o rapare a zero le donne solo perchè si erano prostituite con i tedeschi perchè una prostituta come un qualsiasi commerciante avrebbe il diritto e pure persino il dovere di vendere la propria merce a chiunque, fascisti e nazisti compresi, senza che nessuno si senta in diritto o in dovere di molestarlo per questo. Però spiegami come si farebbe a sostenere questa tesi, di fatto storicamente revisionista, con la scusa del diritto delle prostitute a vendere il proprio corpo a chiunque e nello stesso tempo essere rigorosamente antifascisti tutti d’un pezzo al punto da invitare a votare per partiti di estrema sinistra(gli stessi votati da molte femministe!) come tu avevi fatto al tempo delle elezioni.

    • Non voglio entrare nella polemica storica e politica, ma sostenere che “uccidere o far linciare” delle donne non certo criminali di guerra solo perchè si prostituivano sia “lecito e antifascista” e sostenere il contrario “illecito e fascista” mi pare umanamente mostruoso prima ancora che storicamente e politicamente discutibile. Potrei dire che per certi versi tesi di tal genere forniscono il livello morale di chi “vuol farci la morale”.
      Dico solo questo: anche Hitler, come Rod e i moralizzatori antiprostituzione, considerava le prostitute soggetti da segregare e punire: le marchiava.
      Dovrei concludere, applicando lo stesso ragionamento di Rod (che con un sofisma definisce tout court l’appartenenza politica sulla base delle idee circa la prostituzione), che Rod, le femministe, i preti, sono in fondo dei nazisti (o perlomeno dei revisionisti), perchè condividono con Hitler la stigmatizzazione della prostituta.

    • Per mancanza di tempo leggo solo ora queste ennesime “sbrodolate” di Rod, che mi sembrano del tutto simili a tante altre che lui ha fatto sul vecchio Forum e alle quali avevo già pazientemente risposto.

      Normalmente in questi casi si parla di “troll”.
      Io non lo farò, ma mi si scuserà se non perdo più tempo a rispondere ad “obiezioni” che evidentemente pensano di essere intelligenti e non lo sono affatto (basti pensare all’equiparazione delle prostitute di oggi con le donne che avevano, per amore o per vantaggi, relazioni sessuali in tempo di guerra con soldati di un esercito invasore odiato!).

      Mi spiace, Rod, ma nei miei Forum ho sempre trovato persone con argomentazioni abbastanza intelligenti, anche quando non erano o non erano totalmente d’accordo con me, per cui valeva la pena rispondere.
      Le tue non lo sono, sono solo ammassi di elucubrazioni provocatorie senza capo nè coda, per cui non vale la pena.
      E, come si dice in rete “don’t feed the troll” … oops! … mi è scappato! 😀

  7. Guarda che nella Germania nazista i bordelli erano liberi ed Hitler era favorevolissimo alla prostituzione proprio come Benito Mussolini, un’altro noto donnaiolo favorevole alla prostituzione. Invece nella Russia Sovietica e nei vari paesi comunisti la prostituzione era stata abolita e non c’erano più bordelli in quanto erano considerati un retaggio del capitalismo.

    • Non mi risulta che la Germania nazista fosse il paradiso del libero pensiero “radicale” sulla prostituzione. I bordelli saranno pure stati legali, ma solo e soltanto per controllare le prostitute considerate appunto “socialmente pericolose” o “inferiori”. E’ semplicemente l’altra faccia della medaglia della stigmatizzazione (come da un lato si considerano le prostitute “vittime”, dall’altro le si trattano da “streghe”, mai da donne emancipate). Casomai la Germania antinazista di adesso lo è (difatti la legge attuale è stata scritta con la collaborazione delle loro associazioni).
      Inoltre, potrei citare che il primo a legalizzare i bordelli in Europa fu Napoleone, figlio della Rivoluzione ed esportatore degli ideali egalitari su cui tanta prosopopea fa la tua parte politica.
      Piuttosto che identificare parti politiche e opinioni sulla prostituzione (cosa a volte impossibile: in Svezia tanto destra quanto sinistra sono criminalizzatrici) dovresti riflettere sul fatto che chi ha bisogno di essere pragmatico (Napoleone a causa delle guerre, certi dittatori a causa del consenso da raccogliere in certi ambiti per “spenderlo” altrove) legalizza, mentre solo chi può permettersi soluzioni irrazionali e ideologiche (gli svedesi grazie ai numeri limitati del fenomeno, Stalin grazie ad un’abolizione del dissenso ancora più “efficiente” di quella di altri dittatori) è per l’abolizione e la criminalizzazione.
      Per completare la risposta, ti riporto quanto diceva il successore di Stalin: “non ci sono professioniste del sesso, ma abbiamo tante ottime dilettanti” (a dimostrazione del fatto che l’abolizione ufficiale della prostituzione non corrispondeva affatto ad una sparizione effettiva nè delle prostitute nè del bisogno di esse, nè tantomeno della effettiva accettazione sociale anche nei paesi comunisti, di cui il buon Nikita forniva uno scherzoso e discreto esempio).

      P.S.
      Hitler e Mussolini dovevano pur concedere almeno quella libertà, con tutte le altre che abolivano!

      P.P.S.
      “Un” maschile si scrive senza apostrofo. Se vuoi fare il maestro di morale, inizia ad essere maestro in grammatica. Te lo immagini una tavole delle leggi con errori d’ortografia?

  8. Chi credeva che l’Olanda fosse una roccaforte della legalizzazione dovrà ricredersi.
    http://www.amsterdamherald.com/index.php/rss/705-20130219-dutch-politicians-study-swedish-prostitution-laws-concern-illegal-sex-trade-labour-pvda-politics-human-trafficking-netherlands-society
    Tempo un paio d’anni e il proibizionismo arriverà anche lì. A riprova che non é una questione di Nord o Sud, protestanti o cattolici, destra o sinistra. Tutto l’occidente é imbevuto di cultura femminista e tutto l’occidente arriverà a criminalizzare gli uomini che pagano per il sesso.

    • Temo che tu abbia ragione.
      Del resto, con Lodewijk Asscher leader dei Labour olandesi e vice primo ministro non mi sorprende.
      Qualcuno si ricorderà dei miei messaggi sui vecchi forum che parlavano di lui quando, da consigliere municipale di Amsterdam, propugnava la sparizione del quartiere a luci rosse.
      Come disse qualcuno, è uno di quei politici che non basano la loro azione sulla realtà, ma sulle menzogne propagandistiche, a scopo elettorale.

      Temo anche molto per la Germania, una prossima vittoria dei socialdemocratici potrebbe portare in quel paese una ventata di femminismo nordico “di sinistra”, con le conseguenze che ben sappiamo.
      Devo dire, infatti, che io continuo a trovare molto più pericoloso l’attacco alle libertà sessuali “da sinistra” che non da destra.
      Da destra lo si conosceva, è essenzialmente bigottismo di matrice moralistico-religiosa, che proprio per questa ragione è meno efficace, vista la crescente secolarizzazione della società occidentale.
      Ma l’attacco da sinistra no, quello si maschera da difesa dei diritti umani (!!!), in particolare delle donne (impedendo loro di scegliere come gestire il proprio corpo, fantastico …), e per chi non conosce la realtà è facile farsi irretire da quella propaganda.

      Gente che a certi argomenti moralistici tipici della destra risponderebbe “vabbè, sono bigotti …”, quando sente parlare con sicumera di schiavitù viene presa dai dubbi. E dato che c’è la cortina di menzogna generalizzata che ben sappiamo, alla fine ci crede.
      Don Benzi, che era una persona intelligente, l’aveva capito e infatti puntava più sull’aspetto antischiavistico che su quello moralistico.

      • Ovviamente, questa condizione non è per nulla da sottovalutare. Però, penso proprio che l’Olanda e la Germania non possano perdere l’occasione d’ottenere gli introiti fiscali dalla prostituzione tassata. Forse la stessa Unione Europea dovrebbe promuovere una normativa di legalizzazione e tassazione del meretricio in tutti i suoi Stati membri, al fine di contrastare la crisi economica che è sempre più pericolosissima per la sua sopravvivenza.
        In più, aspetto una pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo contro il proibizionismo della prostituzione, sia nella sua domanda, che nella relativa offerta.

  9. Siamo purtroppo, come prevedevo anni fa, all’assalto finale: l’Internazionale femminista attacca anche in Germania:
    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/10/28/Germania-appello-legge-prostituzione_9535628.html
    Non mi stupirei se i socialdemocratici ponessero l’abolizione della legge come condizione per un governo di larghe intese con la Merkel. Noto che diverse fonti italiane hanno dato risalto alle dichiarazioni di questa sconosciuta, segno che chi muove le fila della stampa sta preparando la campagna propagandistica anche da noi.

    • Spero di non essere un illuso, ma io non credo che in Germania, popolo pragmatico, siano così folli da abolire una legalizzazione che riesce a gestire bene un numero di prostitute stimato da un minimo di 200.000 a 400.000 e che in dieci anni ha visto DIMINUIRE il numero di casi rilevati di tratta pur con l’aumento del mercato.

      Sicuramente è in atto un attacco che come minimo è ideologico, se non motivato da altri interessi, come indicato anche dal recente (ed assurdo) articolo di Der Spiegel di cui abbiamo già parlato (https://jonathanxblog.wordpress.com/2013/07/07/il-corriere-colpisce-ancora/).
      E, purtroppo, ormai è chiaro che i pericoli per le libertà individuali in campo sessuale (ma non solo) vengono soprattutto dal nazifemminismo che si annida in certi ambienti “di sinistra” e che comincia ad attecchire pure da noi.

      Sebbene non credo che la legalizzazione tedesca in sè sia in pericolo, attacchi come questo potrebbero fare danni.
      Quello che potrebbe capitare è, per esempio, che per rallentare l’afflusso di prostitute in uno dei paesi che meglio hanno regolato e quindi attraente per esse, venga introdotto l’obbligo di registrazione (ora facoltativa) con concomitante contingentamento del numero di sex workers registrate ammesse.
      Non so se questo, come penso, potrebbe confliggere con la libertà di lavoro dei cittadini UE ma potrebbe però stoppare le prostitute non comunitarie (russe, ucraine, sudamericane …).
      E’ un errore che hanno compiuto in Olanda fin dall’inizio e che ha spinto alcune extracomunitarie in clandestinità.
      Ma le sex workers in Olanda sono enormemente meno di quelle in Germania, se in quest’ultima accadesse una cosa analoga potrebbe essere un disastro dal punto di vista sociale (clandestinità in mano alla criminalità che si sparge negli appartamenti singoli).

      Comunque è evidente che se da parte delle intelligenze libere in Europa non ci si oppone a questa deriva nazifemminista, come hanno fatto in Francia oltre trecento personalità della cultura (c’è stata una dscussione qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/30/francia-343-maiali-firmano-manifesto-per-diritto-di-andare-a-prostitute/761301/ ), i rischi che certe follie passino è concreto, se non in Germania almeno altrove.

      E c’è un problema generale, al quale qui accenno ma che andrà ripreso, per il quale quello sulla prostituzione è solo un aspetto e che può essere definito come LA RESISTIBILE ASCESA DELLE LEGGI ILLIBERALI, in Italia come in Europa, fatte per reprimere la cittadinanza sulla base dell’ideologia, della retorica, delle mistificazioni e del conformismo, oltre che dalla convenienza di lobby e governanti.

      In Italia, per esempio, siamo al continuo stillicidio di leggi o proposte di leggi illiberali, che colpiscono le opinioni e che favoriscono le discriminazioni mentre dicono di volerle combattere, che vengono approvate pressochè all’unanimità o rischiano di esserlo, il tutto spesso nella totale assenza di dibattito pubblico e qualche volta neppure parlamentare:
      – “femminicidio”
      – “omofobia”
      – “negazionismo”

      O leggi retrograde basate sul fanatismo ideologico antiscientifico (in questo caso un animalismo idiota ed estremista), come la legge assurdamente restrittiva sulla “sperimentazione animale”, passata nel silenzio fino a quando dopo l’approvazione gli scienziati hanno protestato.

      Il tutto mentre ormai sappiamo con certezza che i cittadini nel mondo vengono spiati, ma quello che quasi nessuno dice (e che quasi nessuno sa) è che addirittura da noi si è fatta, ignorata dal pubblico, una legge per poterli spiare “legalmente” senza autorizzazione della magistratura:
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/08/usa-scandalo-prism-ma-litalia-fa-anche-peggio/620151/

      I cittadini italiani (ed europei) “mazziati e cornuti”.
      O ci si ribella apertamente, come sulla prostituzione hanno fatto i 343 intellettuali francesi, oppure questa Europa diverrà un Gulag fatto di conformismo illiberale, di mistificazioni “politically correct” diventate leggi forcaiole.

  10. Sono perfettamente d’accordo nel lanciare l’allarme sul pericolo dell’ascesa di leggi illiberali, quasi sempre ammantate di propositi apparentemente nobili, o nascoste dietro termini fasulli e fuorvianti che contribuiscono a squalificare immediatamente chi volesse opporsi. I 3 termini che menzioni, femminicidio, omofobia e negazionismo sono perfetti esempi. Ciò che più preoccupa é che si tratta di una deriva non italiana, ma estesa a tutta l’Europa e in particolare a quella mostruosità burocratica che si sta rivelando essere, ogni giorno di più, l’Unione Europea. In particolare, stanno discutendo, tra l’altro sostanzialmente in segreto, leggi che metterebbero fuori legge ogni critica al femminismo

    L’ Unione Europea vuole censurare l’ Antifemminismo


    Non é difficile immaginare che, qualora passassero, queste leggi verrebbero usate subito per oscurare i siti di controinformazione maschile, che sono tra i pochi dove si possano trovare fatti e interpretazioni in disaccordo con le menzogne dell’informazione allineata all’interpretazione femminista. Sto pensando, tanto per fare un esempio, ad una corretta valutazione dei dati sul femminicidio, quelli che hai sottolineato anche tu, a fronte di una impressionante quantità di mistificazioni messe in campo anche da giornali importanti e solitamente considerati autorevoli.

    • Se ho capito bene il testo in questione, l’antifemminismo è solo un richiamo generico. Il nesso dovrebbe essere in realtà il paritismo e non certo chi vuole andare oltre. Tale situazione sarebbe contro lo stesso Trattato di Lisbona.

    • Se le revisioni vanno in questo senso non vedo grossi problemi.
      Proibire il flat-rate ha senso, secondo la logica che deve essere la sex worker individualmente a contrattare il prezzo, non il bordello che stabilisce il prezzo della “marchetta”.
      Personalmente trovo ampiamente preferibile pagare la ragazza singolarmente per una prestazione invece che dover pagare lo “stabilimento” (come avviene, per esempio, in certi bordelli ungheresi). In quest’ultimo caso siamo più vicini alle vecchie “case chiuse” e io capisco le obiezioni contrarie (maggiore controllo sulle prostitute = maggiore facilità di abusi ecc.).

      Dal punto di vista pratico non so se possa cambiare molto, ci sarà concorrenza tra le sex workers ad evitare che le tariffe si alzino troppo e comunque penso che costoro già oggi avessero, a fronte di un flat-rate, un ritorno economico individuale fornito dalla proprietà del FKK in quanto datore di lavoro, eventualmente troveranno il modo di compensarlo in modo da non variare troppo nè gli introiti personali nè quelli dello “stabilimento”.

      Se si va solo su strade come queste, vuol dire che la politica tedesca riconosce che la legalizzazione funziona e che è “necessario” solo fare qualche variazione sia per mantenere il controllo sia per tacitare nazifemministe e bigotti.
      Fatto qualche cambiamento limitato (non essendo assolutamente necessario fare cambiamenti radicali, anzi) gli anti-prostituzione potranno essere tacitati.

      Ovviamente non taceranno, non è che mi illuda! Ma se neppure l’opinione pubblica tedesca li segue, e non mi sembra che li segua, questo attacco moralistico-repressivo verrà presto disinnescato, come lo sono stati quelli sui Mondiali o Europei di calcio.

  11. Sostanzialmente é così. Per la precisione, l’accordo CDU-SPD per rivedere la legge sulla prostituzione, prevede che ” We will take action not only against human traffickers, but also against those who knowingly and willingly take advantage of the plight of victims of human trafficking and forced prostitution and abuse them with sexual acts”, vedi http://researchprojectkorea.wordpress.com/2013/12/04/a-sham-of-the-forced-coalition/ di Matthias Lehmann (quello dell’articolo di Feministire) per un’analisi dettagliata della bozza di accordo. Se da una parte questo coinvolgimento dei clienti sa tanto di svedese, é meglio non solo della legge svedese, ma anche di quella inglese, in cui commette un crimine anche il cliente che non sa che la prostituta é costretta.

    • Mi sembra un indirizzo analogo a quello della legge finlandese, che se ben ricordo ha rifiutato il modello svedese limitandosi a colpire i clienti che coscientemente vanno con prostitute schiavizzate.
      A parte la difficoltà di provare giudiziariamente quel “coscientemente”, a questo non sono affatto contrario.

      Ci sono altre cose che mi preoccupano di più nell’accordo, come descritto in quell’interessante articolo (grazie per il link!).

      In particolare l’accettazione del principio per cui “bisogna dare alla Polizia maggiori poteri di controllo sui bordelli” quando, nei fatti, tali poteri ci sono già e sono esercitati. E’ come dare agli anti-prostituzione un riconoscimento implicito della loro battaglia menzognera, che non meritano affatto.

      Oppure la dichiarata futura non rilevanza (o minore rilevanza) della mancanza di testimonianze delle vittime, che è una china pericolosissima su piano del Diritto.

      Però, nel complesso non mi sembra troppo preoccupante.
      Anche la mancata previsione di permesso di soggiorno automatico per le prostitute schiavizzate (mancanza sulla quale l’articolista, questa volta sbagliando, si scaglia) mi sembra una più che opportuna prudenza da parte del governo tedesco, che eviterebbe alla Germania quanto già conosciamo in Italia: dichiarazioni di presunte “schiave” fatte per ottenere il permesso di soggiorno, alimentando le balle degli anti-prostituzione.
      Se passasse il permesso di soggiorno automatico, in mancanza di denunce e di riscontri, sarebbe un assurdo “suicidio” dell’eccellente legislazione tedesca, che oltretutto è sufficientemente valida per proteggere le sex workers senza bisogno di automatismi che verrebbero sfruttati in modo insincero.

      E’ comunque preoccupante vedere come perfino in Germania il nazifemminismo faccia danni, indirizzando il dibattito in direzioni sbagliate pur in presenza di FATTI CONCRETI che supportano pienamente la legalizzazione fatta undici anni fa.

  12. In questa discussione tenuta qualche giorno fa alla BBC, a cui ha partecipato anche una sex-worker, http://www.bbc.co.uk/news/uk-politics-25366759 potete vedere che razza di ignorante sprovveduta sia la signora onorevole Mary Honeyball, relatrice della proposta di risoluzione europea contro la prostituzione linkata da Franco nell’intervento precedente. Solita disonesta identificazione di prostituzione e trafficking, prontamente contestata dal conduttore, che contesta anche la veridicità dei dati svedesi. Di fronte alla sensata domanda del conduttore, come pensa di far rispettare la legge, se sex-worker e cliente sono d’accordo nel fare quello che fanno, la Honeyball non sa che pesci pigliare, dice che bisogna imparare dalla lezione svedese. O non ha la più pallida idea del fatto che se si fa una legge bisogna anche avere i mezzi per farla rispettare, o ha in mente un tipo di controllo dei cittadini così pervasivo che non ha il coraggio di parlarne davanti al pubblico inglese. In entrambi i casi fa rabbrividire che il nostro destino di cittadini europei sia nelle mani di gente così.
    Colgo l’occasione per fare una proposta. Si potrebbe aprire un thread esplicitamente dedicato ai link, eventualmente da giornali stranieri, utili a contrastare le menzogne del fronte proibizionista? Per esempio il sito di Maggie McNeill (Honest Courtesan), che ho già menzionato in passato, é una vera miniera, bisogna cercare di renderne almeno parte dei contenuti noti all’opinione pubblica italiana.

    • Spero che la sua proposta di risoluzione venga bocciata nell’Aula di Strasburgo o comunque snobbata una volta approvata. In più, mi auguro che l’altro disegno di risoluzione venga approvato ed ascoltato dalla Commissione Europea, la quale può benissimo promuovere una Direttiva che garantisca un minimo di legale esercizio del meretricio e relativa tassazione in tutti gli Stati UE.

    • Aspetterei a sentirmi soddisfatto, prima vediamo SE e COME riformano o aboliscono quella legge.
      Com vedi nell’articolo, gli anti-prostituzione sono sempre all’opera, in Norvegia ed altrove, con le loro frottole mediatiche.

      Certamente, se la Norvegia tornasse indietro sarebbe una sconfitta bruciante per le nazifemministe ed in particolare per quelle svedesi.
      E potrebbe anche segnare un’inversione di tendenza.

      Aspettiamo.

      • Ovviamente. Però, possiamo avere una certa fiducia sul fatto che la prostituzione tassata potrebbe portare un certo quantitativo di fondi nelle casse del reltivo Stato e soprattutto gli attuali membri di maggioranza nel Parlmento (monocamerale) del relativo Paese avrebbero ancora più consensi, visto che i clienti delle meretrici non sono pochi e tale dato è prefigurato sempre in proprozione alla popolazione in merito.
        Vedremo!

        • Quello dell’incamerare tasse dalla prostituzione a favore della collettività è un argomento che, per quanto ragionevole e corretto, non mi sembra sia stato per nulla efficace, in Italia e altrove, neppure in anni di crisi come questi.
          Se veramente l’Europa sta uscendo dalla crisi, l’argomento sarà ancora meno efficace nei prossimi anni.
          In Norvegia, poi, la crisi letteralmente non c’è mai stata, quindi nello specifico accantonerei la speranza che quella sia una leva anti-criminalizzazione.

          No, io credo che l’unica speranza sia invertire la tendenza in atto a dipingere la repressione illiberale (la censura, le leggi ideologiche contro le libertà personali ecc.) come una cosa buona, fatta “per il bene della comunità”, addirittura civile e democratica!, e mostrarla per quella che è: una pesantissima involuzione della democrazia, che oggi colpisce i clienti e le prostitute e domani può colpire chiunque su qualunque altro tema che entri nel mirino di certe lobby.
          Perchè se riescono a criminalizzare “nove milioni di clienti”, possono criminalizzare ogni minoranza.

    • Per adesso è il voto di un Comitato votato alla cosiddetta “gender equality”, quindi tendenzialmente femminista se non nazifemminista, anche se è grave che abbiano votato a favore in quattordici con solo due contrari e sei astensioni.
      L’articolo della giornalista inglese, poi, è chiaramente e spudoratamente nazifemminista, con il lodare il modello nordico “highly successful in Scandinavia” (!!!), il sottolineare che “have also been supported by survivors of prostitution and sex trafficking” ma, guarda caso, il “dimenticarsi” di dire che ha la pressochè unanime opposizione di coloro che pretenderebbe di “difendere”, ovvero le sex workers.
      Per non parlare delle balle sui modelli tedesco ed olandese.

      Non so come andrà il voto al Parlamento Europeo, ma non credo che tedeschi, olandesi, belgi, spagnoli, polacchi, danesi, cechi, slovacchi, austriaci ecc., e pure gli italiani che non hanno la legalizzazione ma lo “stato brado”, tornino indietro seguendo i delirii ideologici nazifemministi, criminalizzando milioni di loro cittadini.
      Spesso ritengo sia una gran fortuna che il paese predominante in Europa sia la Germania, paese di gente pragmatica, e non solo per l’argomento della prostituzione, e questo nonostante che sul piano economico comunitario tendano decisamente ad avvantaggiarsi a scapito degli altri.

      Il prossimo voto al Parlamento sarebbe l’occasione, per i difensori della verità e della libertà, per stoppare queste frottole e mettere sul piatto la realtà delle cose, una volta per tutte.
      Certo, se il Parlamento votasse per la criminalizzazione dei clienti sarebbe un grosso stop per ogni speranza di estendere la legalizzazione, credo che resterebbe confinata forse per un decennio ai paesi che l’hanno già.

      Comunque, ricordiamolo:
      a febbraio il Parlamento europeo vota sulla prostituzione, ma a maggio i cittadini del continente votano per le ELEZIONI EUROPEE.
      Sarà il caso di fare adeguata propaganda per appoggiare ogni formazione politica (se ce ne saranno …) che si sarà opposta alla criminalizzazione dei clienti e penalizzare quelle che si saranno dimostrate filo-nazifemministe, anche tra quelle italiane.

      E visto che ci saranno (almeno qua …) le PREFERENZE, per l’amor di Dio!, usiamole per favorire i CANDIDATI libertari e facciamo propaganda contro quelli illiberali, denunciandone le idee reazionarie!
      Visto che, nell’idiozia ormai imperante in questo paese, ci sarà certo una retoricamente squallida campagna mediatica pro-donne (indipendentemente dal merito personale) e che molte di loro sicuramente saranno filo-femministe illiberali, scopriamo i loro altarini.
      Ma lo stesso vale per i candidati uomini!

      Una cosa bella delle elezioni europee è che lasciano psicologicamente una maggiore libertà di voto, una più facile attitudine a premiare chi è più affine alle proprie idee (compreso quelle, purtroppo oggi merce rara, sulla libertà personale).
      Io direi di approfittarne, se ce sarà l’occasione.

      Perchè, come noiosamente ripeto spesso, non si tratta solo di rispettare la “libertà dei clienti e delle sex workers”, ma di rispettare la libertà di tutti, impedendo che fanatici mentitori ideologici impongano la loro illiberale morsa repressiva e soprattutto il concetto che quelle idee naziste abbiano qualcosa a che fare con la democrazia.
      Oggi nazismo ideologico contro la prostituzione, domani contro qualche altra libertà.

      Credo, lo vedo anche leggendo le reazioni a cose come la censura in rete, gli attacchi alla privacy, le infelici uscite “di genere” ed autoritarie di personaggi politici femministi come la Boldrini, idiozie come il concetto di “femminicidio” ecc., che ci sia una buona parte dei cittadini piuttosto sensibile a questi argomenti, anche perchè dalla parte dei repressori la corda è stata tirata molto, troppo, negli ultimi tempi e una sana reazione si sta producendo.
      Le lobby ideologiche ed autoritarie sono forti, ma non diamo per scontato che abbiano già vinto.

      • Come ho già detto in precedenza, le risoluzioni del Parlamento Europeo non sono vincolanti per nessuno, sono solo suggerimenti, i quali possono anche essere ribaltate con altrettante risoluzioni.
        Mi sembra che lo stesso organo europeo abbia votato alcuni documenti simili, nei quali è stato specificato la prostituzione è una violenza anche come esercizio; però, nessuno ci ha fatto caso.

      • Sono completamente d´accordo, ma propongo di fare qualcosa subito (se non altro per non avere rimpianti dopo). Perche´ non prepariamo (magari in collaborazione con il comitato diritti civili delle prostitute) un contro-documento che ribatta punto su punto alle menzogne di questa “proposta di relazione”, affermando (e dimostrandolo con i dati che abbiamo) come la soluzione svedese non abbia risolto un bel nulla, come la legalizzazione non abbia favorito la tratta e come la prostituzione possa essere una libera scelta (magari facendo parlare Pia Covre e compagne?).
        Se il tuo paragone con il nazismo regge, dobbiamo imparare dal passato: chi sta zitto ora si rende complice del nazifemminismo.

        • Mah, io col Comitato ho avuto solo un paio di fugacissimi contatti epistolari, anni fa, uno episodico con Pia Covre (e credo di non avere più neppure quella email), ma nulla di che.
          Quando il comitato aprì un forum e lo chiuse pochissimo tempo dopo, forse non avevano tempo/voglia/competenze per curarlo, offrii di dare uno spazio al comitato nel mio forum (che allora era un vero forum strutturato), qualcuno mi ringraziò poi nessuno mi contattò.

          Francamente, da sempre ho l’impressione che il Comitato porti avanti la SUA politica, che è essenzialmente quella delle sex workers italiane, e che casomai possa trovarsi molto più d’accordo con le ONG di assistenza, come Gruppo Abele o On the Road, che con i clienti che vogliono anche la legalizzazione delle strutture “industriali” per la prostituzione (Eros Center, FKK …), soluzione che da sempre avversano.
          Ricordiamoci che per il Comitato la legge Merlin è tutt’altro che da buttare, loro vorrebbero solo riformarla moderatamente.
          Mentre per il sottoscritto, per esempio, è da cancellare e da riscriverne una nuova, tenendo solo il concetto che nessuno deve costringere nessuno a prostituirsi.

          In quanto a “fare qualcosa”, va fatto innanzitutto a livello europeo.
          Per esempio, basterebbe coinvolgere Petra Ostergren per cominciare a sbugiardare la “soluzione svedese” davanti al Parlamento europeo.
          E sui presunti “problemi” della soluzione tedesca, voglio vedere chi avrebbe il coraggio di affermare al Parlamento che i dati della Polizia tedesca, che mostrano una diminuzione della criminalità nella prostituzione, sono, per incapacità, collusione o negligenza di quest’ultima, inattendibili!
          E anche se lo facessero, mostrerebbero di essere poco credibili loro stessi, a fronte di statistiche ufficiali pluriennali.

          Su questo e sulla difesa a spada tratta della legalizzazione degli Eros Center, spero più nelle altre organizzazioni europee delle sex workers che non nel Comitato nostrano, per le ragioni scritte sopra.
          Ma mi piacerebbe sbagliarmi.

          Tornando al “cosa fare”, per esperienza ho imparato che la tecnica della “goccia che scava” è la più efficace.
          Scrivere costantemente sui forum per controbattere certe tesi alla lunga è molto più efficace di un appello o di un “manifesto”, che viene dimenticato prima di una settimana.
          Io sono francamente stupito (e soddisfatto) di un cambiamento di clima che vedo, da dieci anni in qua, sul tema della legalizzazione e che credo sia in parte dovuto a questo lavoro certosino che molti di noi hanno fatto.
          Dieci anni fa al concetto “sono tutte schiave” caro a Don Benzi credevano in tanti, ora mi pare molto meno, probabilmente una netta minoranza (per esempio, lo vedo su un sito pure frequentato anche dal neo-femminismo illiberale come il forum del Fatto Quotidiano).

          Ovviamente, mi direte, ora non c’è molto tempo per stoppare una eventuale risoluzione europea, in tempi in cui si approvano allegramente anche convenzioni discutibili come quella di Istanbul quasi all’unanimità.
          E’ vero.
          Proprio per questo, se “manifesto” deve essere, deve essere fatto da gente subito mediaticamente visibile.
          Io, più “visibile” delle cose che scrivo qui e sui forum, cercando di contrapporre dati a chiacchiere, ragione alle menzogne, non lo sono.
          Per scelta, giusta o sbagliata che sia, sono restato indipendente da tutti, associazioni, politica, giornalismo ecc.
          Ma se c’è la possibilità di fare qualcosa, ci sono.

          • Non pensavo tanto a un manifesto, ma ad una risposta punto su punto alla proposta di risoluzione. Se e´ come dici, prepariamo un documento con i dati e gli argomenti di Petra Ostergen e proviamo a mandarlo via mail a tutti i parlamentare europei. Tentar non nuoce.

              • Lavoro notevole (molto piu´ di quello che avevo trovato a Natale). Chissa´ se scrivendo un breve testo di mail in Inglese avremmo qualche speranza di farlo leggere a chi di dovere.
                Che ne dici della traduzione di “Onorevoli etc etc,
                state per votare una risoluzione che si propone di estendere a tutta Europa il cosiddetto “modello svedese” per la prostituzione.
                Come cittadini, sentiamo il dovere di invitarvi a leggere la pubblicazione allegata (scritta da due ricercatrici indipendenti) la quale documenta come tale approccio sia puramente ideologico e non raggiunga alcuno dei “magnifici risultati” vantati dai suoi sostenitori, ma, anzi, peggiori le condizioni di vita delle sex-workers.
                Esaminandolo, vi potrete rendere conto di come i presunti “dati scientifici” che vengono ripetutamente citati nella relazione dell´On. Holley-ecome-cavolosichiama a sostegno della criminalizzazione del “cliente” siano, quando non palesemente falsi (o comunque nient´affatto scientifici), gravemente lacunosi, discutibili o intenzionalmente distorti.

                Del resto, il fatto stesso che ovunque nel mondo tutte le associazioni di sex-workers si battono contro un tale approccio dovrebbe gia´ far dubitare in partenza della buona fede di chi lo propone raccontando di voler “proteggere le prostitute”.

                Certi che, qualunque sia la vostra personale opinione sulla prostituzione, non vorrete approvare un provvedimento basato sulla menzogna spacciata come scienza e sull´ignoranza delle richieste di chi nel mondo del lavoro sessuale si trova a lavorare, vi ringraziamo anticipatamente e vi porgiamo distinti saluti (oltre che un imbocca al lupo per le prossime elezioni europee)”.
                A seguire le firme di tutti noi.

                Io sono anche disponibile a inviare via mail, ma non ho ancora la posta certificata. Non so se cio´ potrebbe pregiudicare l´eventuale “accettazione” del messaggio da parte dei destinatari. In alternativa, potrei provare a inviare con il mio indirizzo unibo (esiste ancora, spero anche in questi tempi, la “liberta´ accademica”).

                Accetto ovviamente suggerimenti, censure, correzioni, ecc. da chi ha piu´ esperienza. Nell´eventualita´ di un lavoro “di gruppo”, posso concedere il contatto skype.

    • Fosse solo il numero di clienti quello che falsificano!
      Comunque il tempismo di questi articoli e´ sospetto: in Germania devono riformare la regolamentazione, in Francia devono ratificare la proibizioni, in Europa devono votare l´orientamente, e proprio ora escono queste inchieste pseudoscientifiche!
      C´e´ davvero una lobby o e´ semplice sincronismo di un sistema acefalo?
      Ad ogni modo e´ nostro dovere preparare (in collaborazione con il Comitato Diritti Civili delle Prostitute) un documento da spedire a tutti gli europarlamentari. Magari ci snobberanno, ma almeno avremo fatto la nostra parte di cittadini contrari alla tirannide. Con le solite assenze dei parlamentari, anche conquistarne (o semplicemente mettere nel dubbio) uno solo puo´ valere.

      • Posso dire che questa politica non è affatto nuova, almeno in Italia.
        Sicuramente, lo stesso Comintato, assieme agli stessi degli altri Stati UE, starà preparando ciò. Però, è meglio porre tutto il sussidio relativo possibile.

        • Per questo dicevo che sarebbe doveroso contattare Pia Covre e compagnia. Non dobbiamo ripetere l´errore dei “mascalzoni” francesi che hanno preferito una provocazione retro´ ad un fronte comune con le sex workers. Ho provato nella chat che hanno aperto, ma, nonostante, la “pubblicita´” del sito dicesse “lunedi´ e mercoledi´”, oggi non ho trovato operatori “in linea”.

      • E’ da anni che vengono prodotti dai media “mainstream”, dal Corriere al NYTimes, dalla CNN alla BBC, articoli e indagini fasulli e fuorvianti su tutte le sfaccettature del tema prostituzione: dalla percentuale delle prostitute costrette, alle motivazioni dei clienti, dai presunti risultati mirabolanti del modello svedese al presunto fallimento del modello “regolamentarista”. Una lobby, dichiaratamente c’é, ed é questa: http://www.womenlobby.org/news/ewl-news/article/meps-call-for-a-europe-free-from-5535?lang=en. Che poi ci sia qualcosa a livello più alto, non so, ma sicuramente l’abolizione della prostituzione attraverso la criminalizzazione dei clienti é uno dei passaggi inevitabili nella trasformazione in senso femminista-totalitario delle società occidentali. Opporvisi non significa difendere le voglie di qualche maniaco sessuale, significa impedire che lo Stato invada la sfera privata dei cittadini e vi detti le regole.
        Cosa possiamo fare? Se volete contattare la Covre fate pure, io ci avevo provato tempo fa ma senza risultato. Secondo me questo sito fa già molto. Ribadisco la proposta che ho fatto qualche giorno fa: dedicare un thread a collegamenti verso siti informativi internazionali, favorevoli alle istanze del movimento delle sexworker. Eventualmente corredati da una traduzione. Alcuni li ho già citati in passato (Maggie McNeill aka Honest Cortesan, la studiosa di fenomeni migratori Laura Agustin, citata anche dal blog di Eretica sul Fatto quotidiano, Brooke Magnanti). Un ottimo punto di diramazione, aggiornato quotidianamente é il seguente: http://paper.li/nnepton/1332687771. Feminist Ire lo conoscete già…

        • A questo punto meglio agire direttamente. Sono d´accordo con l´ideal del 3d con i collegamenti, ma visto che il tempo stringe e a votare saranno gli eurodeputati, chiedo a tutti di contribuire al testo della mail di accompagnamento al documento linkato da Jonathan. Non vorrei fare un´azione solo personale. Sarebbe bello avere l´appoggio di tutti.
          Suggeritemi modifiche/aggiunte/cancellazioni. Potremmo intanto iniziare a spedire agli eurodeputati italiani. Poi tradurre ed estendere a tutti. Resto a disposizione per qualsiasi azione civica.

          • Oggi tramite i social network, ho inviato a tutti i gruppi parlamentari di Strasburgo, reperibili sul sito dello stesso Parlamento, un messaggio in inglese, che segnala la relativa proposta di risoluzione, spiega il fatto che i clienti delle prostitute in tutti gli Stati UE non sono pochi e che di conseguenza bisogna fare attenzione ai voti.
            Spero che tale comunicazione faccia qualcosa.

            • Dum Romae conqueritur….aepistula missa est.
              Complimenti, sei stato piu´ celere di me. Io mi propongo per un altro tentativo. Se vi va bene il testo che ho postato poco sopra, penso di spedirlo (con allegato il lavoro di Petra e forse anche il rapporto della polizia tedesca) almeno a tutti gli europarlamentari italiani. Magari essi DOVRANNO ascoltarci (dato che votiamo sia in Europa sia, prima o poi, in Italia).
              P.S.
              Hai usato un indirizzo di posta certificata o uno comune?

              • Non ho utilizzato nessuna email, bensì i miei account sui social networks, come la mia pagina Facebook, il mio account Twitter ed il mio canale Youtube. Dovrebbe bastare questo, affinché i relativi Parlamentari Europei capiscano il mio messaggio.
                Comunque non per essere ottimista, non ci spaventiamo più di tanto, visto che le Risoluzioni del Parlamento Europeo al pari di questa, non sono vincolanti per nessuno, nemmeno per le altre istituzioni europee, come la Commissione ed il Consiglio UE e possono facilmente essere ribaltate da altrettante Risoluzioni.

                • Scusa, non avevo letto bene. Pensavo fosse via mail.

                  Certo hai ragione, ma, anche se non siamo ancora alla Finis Romae, e´ comunque l´occasione per far conoscere a qualcuno fuori dalla nostra “cerchia” documenti come quello della Ostregen.

    • La questione del numero di clienti in Italia è questione annosa ed era stata discussa pure sui miei vecchi forum.
      Ricordo che la mia conclusione era che 9 milioni di clienti attivi mi sembravano troppi, pensavo più sui 5 milioni, ma considerando anche gli ex clienti che magari non andavano più con sex workers da uno o due anni, ai 9 milioni ci si arrivava plausibilmente.
      Contare anche i clienti “in sonno”, magari temporaneo, non è scorretto se si parla di politiche della prostituzione, perchè questi ben difficilmente saranno d’accordo con politiche repressive.

      Il valore di 25000-30000 prostitute in Italia dato dal Gruppo Abele secondo me è sottostimato, visti i dati che ho riportato qui nell’articolo “I dati numerici sulla prostituzione in Italia” (e dei quali, dato che derivano dal Parsec, mi fido molto di più!).
      Volendo applicare la stessa matematica del Gruppo Abele ai dati più realistici, 45000 sex workers, risulterebbero tra i quattro e i cinque milioni di clienti attivi, che mi sembra possibile.

      C’è anche da dire che, pur senza avere dati a disposizione, sono pronto a scommettere che la crisi economica ha inciso pesantemente anche sul numero di clienti, certamente sul numero dei rapporti.
      L’unico motivo per cui potrei ritenere realistica una stima di 30000 sex workers sarebbe se la crisi avesse pure ridotto drasticamente il numero di prostitute in Italia (trasferite in Germania? le capirei …).

      Sulle stime sulle minorenni, date dal Gruppo Abele, e soprattutto sul fatto che siano in crescita, ci crederò solo quando vedrò la metodologia del Gruppo Abele, ammesso che ne abbia una.
      Il fatto di affastellare stime sulla prostituzione italiana con il turismo sessuale e addirittura con il sesso con minori, non mi fa essere ottimista sulla serietà di quelle ricerche e di quel convegno.

  13. Ho provato a stilare una bozza introducendo tutti i vostro contributi.
    Attendo commenti e/o emendamenti.
    In caso contrario conto di inviare il seguente testo lunedi´ ai tutti gli europarlamentari italiani (per non perdere tempo: con gli stranieri provvederemo poi alla traduzione).
    Forse e´ venuto un po´ lungo e non sono convinto di inserire i link alle due “cortigiane” (che potrebbero essere facilmente oggetto di critiche del genere: “non si sa neanche chi siano”).
    Attendo soprattutto l´opinione di Jonathan (di cui ho inserito il richiamo alle liberta´).

    “Onorevoli Europarlamentari,
    state per votare una risoluzione (Dossier FEMM/7/12772 “Sexual exploitation and prostitution and its impact on gender equality”), proposta dalla Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere”, che si propone di estendere a tutta Europa il cosiddetto “modello svedese” per la prostituzione.
    Come cittadini, sentiamo il dovere di invitarVi a leggere la pubblicazione allegata (scritta da due ricercatrici indipendenti) la quale documenta come tale approccio sia puramente ideologico e non raggiunga alcuno dei “magnifici risultati” vantati dai suoi sostenitori, ma, anzi, peggiori le condizioni di vita delle sex-workers.
    Esaminandolo, vi potrete rendere conto di come i presunti “dati scientifici” che vengono ripetutamente citati nella relazione dell´On. Mary Honeyball, a sostegno della criminalizzazione del “cliente”, siano, quando non palesemente falsi (o comunque nient´affatto scientifici), gravemente lacunosi, discutibili o intenzionalmente distorti.
    Del resto, il fatto stesso che ovunque nel mondo tutte le associazioni di sex-workers si battono contro un tale approccio dovrebbe gia´ far dubitare in partenza della buona fede di chi lo propone raccontando di voler “proteggere le prostitute”.
    Da diversi anni ormai vengono prodotti dai media “mainstream”, articoli e indagini fasulli e fuorvianti su tutte le sfaccettature del tema prostituzione: dalla percentuale delle prostitute costrette, alle motivazioni dei clienti, dai presunti risultati mirabolanti del modello svedese al presunto fallimento del modello “regolamentarista”.
    A titolo di esempio, su quest´ultimo punto, vi riporti il link ai dati della polizia tedesca che dimostrano come non vi sia affatto stato un aumento della tratta e dei reati connessi alla prostituzione dopo la regolamentazione di quest´ultima nella Repubblica Federale Tedesca.
    http://www.bka.de/DE/ThemenABisZ/Deliktsbereiche/Menschenhandel/Lagebilder/lagebilder__node.html?__nnn=true
    Certo in aula l´On. Honeyball vi mostrera´ tutt´altri dati (provenienti, per lo piu´, da persone o associazioni ideologicamente orientate a priori contro la prostituzione), ma credete davvero, in tutta coscienza, che numeri forniti da chi ha (per mestiere o per ideologia) l´obiettivo di fornire una visione stereotipata della prostituzione (e, attraverso essa, dei rapporti di genere) siano piu´ attendibili della statistiche ufficiali del maggiore stato europeo?
    I motivi per cui l´estate scorsa si sono diffusi articoli giornalistici allarmanti sulla “Germania bordello d´Europa” e per cui tali articoli sono mendaci e fallati sono ben spiegati nel seguente sito (tenuto da femministe liberali irlandesi sensibili al problema e assolutamente prive di motivi per mentire su di esso):
    http://feministire.wordpress.com/2013/06/06/does-legal-prostitution-really-increase-human-trafficking-in-germany/
    Altri siti in cui, se ne avrete il tempo e la curiosita´, potrete documentarVi su un approccio al problema diverso da quello solitamente proposto dai media sono quelli di Laura Augustin, studiosa di fenomeni migratori:
    http://www.lauraagustin.com/
    e di Petra Ostergren, femminista liberale svedese (una delle autrici del documento allegato)
    http://www.petraostergren.com/
    Questo per dimostrarVi che, al contrario di quanto sta scritto nella proposta di relazione dell´On. Honeyball, esistono persone studiose del fenomeno prostituzione e dei rapporti di genere convinte che il lavoro sessuale non possa essere semplicisticamente ricondotto a “costrizione, sfruttamento, tratta, oppressione e disuguaglianza di genere”.
    Mi permetto inotre di citare due blog (forse piu´ mediaticamente noti nel mondo della rete): quello di Brooke Magnanti
    http://belledejour-uk.blogspot.de/
    e quello di Maggie Mc Neil
    http://maggiemcneill.wordpress.com/
    dove, assieme a temi personali, vengono spesso trattati con pertinenza argomenti inerenti la prostituzione. Non sono certo link scientifici come i precedenti; testimoniano tuttavia l´esistenza (negata dal documento la Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere” Vi chiede di approvare) di persone emancipate e culturalmente evolute che hanno scelto il lavoro sessuale senza costrizioni.
    Non sono qui a svolgere una difesa d´ufficio del lavoro sessuale (ci sono I sindacati delle/dei sex workers per questo, io faccio un altro mestiere), ma dell´onesta´ intellettuale innanzitutto e della liberta´ personale subito dopo.
    Non si tratta solo di rispettare la “libertà dei clienti e delle sex workers”, ma di rispettare la libertà di tutti, impedendo che fanatici mentitori ideologici impongano la loro illiberale morsa repressiva e soprattutto il loro concettodi un super-stato, armato del “diritto” di imporre ai cittadini una visione “politicamente corretta” in questo caso del sesso, in futuro magari di tanti altri temi.
    Riteniamo pericoloso che il tema delle pari opportunita´ venga usato cosi´ a sproposito per definire dall´alto il “bene” e il “male” in una sfera tanto delicata e personale come quella delle scelte di vita personale e sessuale, sulla quale dovrebbero poter giudicare soltanto le diverse esperienze e le specifiche e irriproducibili sensibilita´ delle singole persone (almeno quando adulte e consenzienti, secondo le definizioni valide per il codice penale).
    Oggi la crociata ideologica contro il sesso a pagamento, domani contro le libertà (magari quella di parola: sappiamo che in ambito europeo un documento con il fuorviante titolo di “Istituto per la promozione della tolleranza” potrebbe condurre potenzialmente a vietare per legge qualsiasi critica al femminismo “mainstream”) che credevamo acquisite nell´ambito dello stato liberale di diritto.
    Certi che, qualunque sia la vostra personale opinione sulla prostituzione, non vorrete approvare un provvedimento basato sulla menzogna spacciata come scienza e sull´ignoranza delle richieste di chi nel mondo del lavoro sessuale si trova a lavorare, vi ringraziamo anticipatamente e Vi rivolgiamo un caloroso imbocca al lupo per le prossime elezioni europee, ricordandovi che tutti i cittadini (siano o no clienti o sex workers), votando, terranno presente le vostre posizioni sui temi della liberta´ di scelta e di parola (di cui la prostituzione costituisce secondo noi una cartina tornasole).”

    A seguire le firme di tutti noi.

  14. Dal sito di Daniela Danna, ricercatrice in sociologia presso la Statale di Milano, copio e incollo questo commento scritto da lei stessa a introduzione della sua relazione sulle leggi in materia di prostituzione all’interno dell’Unione Europea.
    “This is my work on EU member states’ laws on prostitution (the PDF version is for better printing because of its numerous tables). It should have been the first part of a report for the EU Commission that I was coordinating, compiling it with the help of other experts, but I was forced to retreat from the project because my work has been rendered impossible by the abolitionist stance of the Gender Equality division officers to whom I had to deliver the report. Their fanatism (personnally experienced during the only meeting we had in Brussel in late June – after lots of hostile and unreasonable comments on my written work) was deaf to all empirical research demonstrating that prostitution acts do not necessarily amount to violence against women, and that sex work is different from trafficking.
    What I was to understand is that my role should be simply to give them reasons to justify the extension of the criminalization of clients to the whole EU. (I don’t know how they got this power over a document that was commissioned and should be presented to the EU Commission.) This is contrary to our national Sociological Association’s ethical chart, that prohibits us from being influenced in drawing our research conclusion by requests from committers – and I totally agree with this article. The coordination role was given to Liz Kelly and Madeleine Coy.”
    Cercare di fermare le fanatiche della Commissione per la Gender Equality é un dovere morale

    • Speriamo in una bocciatura della stessa risoluzione, ovvero che questa venga snobbata.
      In più, ad aprile 2014 sarà esaminata nella plenaria dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (altra istituzione continentale) una Raccomandazione (non vincolante per nessuno), la quale è simile al documento del Parlamento UE. http://assembly.coe.int/nw/xml/XRef/Xref-XML2HTML-en.asp?fileid=18708&lang=en
      Spero che anche tale testo venga bocciato dalla rispettiva assemblea.

    • Liz Kelly!
      Liz Kelly e Madeleine Coy del CWASU!
      Il CWASU!

      Liz Kelly è una nazifemminista fanatica, del gruppo nazifemminista e bugiardo CWASU, che ho già beccato anni fa a spacciare le proprie idee come “rapporto ufficiale commissionato da un Parlamento, fatto da una rispettata università”.
      Vedere: http://jonathanx.altervista.org/estero/duello5.html

      Il lupo perde il pelo ma non il vizio, a quanto pare …
      Con gente simile a coordinare la Commissione, ora capisco perchè ne sta venendo fuori quella roba.
      Fortunatamente, è gente tanto fanatica quanto stupida, quindi tendono a screditarsi da sole.
      Per inciso: Daniela Danna è una delle più esperte ricercatrici dell’argomento, il link al suo sito è stato uno dei primi che ho messo nella pagina dei link del mio sito web (http://jonathanx.altervista.org/links/links.html).

      P.S.: ragazzi, non ho proprio tempo di seguirvi ma mi sembra che stiate andando bene.
      Teneteci aggiornati.

      P.S.2: mi scuso per i messaggi che si erano incastrati nella “moderazione” (un difetto di WordPress che c’è dal primo giorno, in teoria secondo le mie scelte non dovrebbe esserci moderazione!) ma solo ora, dopo diversi giorni, sono tornato a vedere il blog.

  15. Ecco la seconda versione della bozza (sperando che questa volta Jonathan mi approvi il commento).
    Questo lunedi´ (o al massimo il successivo) torno in Italia a ritirare in posta le credenziali della pec, cosi´ posso spedire con ragionevoli speranze di non essere cestinato in automatico come spam.

    “Onorevoli Europarlamentari,
    state per votare una risoluzione (Dossier FEMM/7/12772 “Sexual exploitation and prostitution and its impact on gender equality”), proposta dalla Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere”, che si propone di estendere a tutta Europa il cosiddetto “modello svedese” per la prostituzione.
    Come cittadini, sentiamo il dovere di invitarVi a leggere la pubblicazione allegata (scritta da due ricercatrici indipendenti) la quale documenta come tale approccio sia puramente ideologico e non raggiunga alcuno dei “magnifici risultati” vantati dai suoi sostenitori, ma, anzi, peggiori le condizioni di vita delle sex-workers.
    Esaminandolo, vi potrete rendere conto di come i presunti “dati scientifici” che vengono ripetutamente citati nella relazione dell´On. Mary Honeyball, a sostegno della criminalizzazione del “cliente”, siano, quando non palesemente falsi (o comunque nient´affatto scientifici), gravemente lacunosi, discutibili o intenzionalmente distorti.
    Del resto, il fatto stesso che ovunque nel mondo tutte le associazioni di sex-workers si battano contro un tale approccio dovrebbe gia´ far dubitare in partenza della buona fede di chi lo propone raccontando di voler “proteggere le prostitute”.
    Da diversi anni ormai vengono prodotti, dai media “mainstream”, articoli e indagini fasulli e fuorvianti su tutte le sfaccettature del tema prostituzione: dalla percentuale delle prostitute costrette, alle motivazioni dei clienti, dai presunti risultati mirabolanti del modello svedese al presunto fallimento del modello “regolamentarista”.
    A titolo di esempio, su quest´ultimo punto, vi riportiamo il link ai dati della polizia tedesca che dimostrano come non vi sia affatto stato un aumento della tratta e dei reati connessi alla prostituzione dopo la regolamentazione di quest´ultima nella Repubblica Federale Tedesca.
    http://www.bka.de/DE/ThemenABisZ/Deliktsbereiche/Menschenhandel/Lagebilder/lagebilder__node.html?__nnn=true
    Certo in aula la signora Honeyball vi mostrera´ tutt´altri dati (provenienti, per lo piu´, da persone o associazioni ideologicamente orientate a priori contro la prostituzione), ma credete davvero, in tutta coscienza, che numeri forniti da chi ha (per mestiere o per ideologia) l´obiettivo di fornire una visione stereotipata della prostituzione (e, attraverso essa, dei rapporti di genere) siano piu´ attendibili della statistiche ufficiali del maggiore stato europeo?
    I motivi per cui l´estate scorsa si sono diffusi articoli giornalistici allarmanti sulla “Germania bordello d´Europa” e per cui tali articoli sono mendaci e fallati sono ben spiegati nel seguente sito (tenuto da femministe liberali irlandesi sensibili al problema e assolutamente prive di motivi per mentire su di esso):
    http://feministire.wordpress.com/2013/06/06/does-legal-prostitution-really-increase-human-trafficking-in-germany/
    Altri siti in cui, se ne avrete il tempo e la curiosita´, potrete documentarVi su un approccio al problema diverso da quello solitamente proposto dai media sono quelli di Laura Augustin, studiosa di fenomeni migratori:
    http://www.lauraagustin.com/
    e di Petra Ostergren, femminista liberale svedese (una delle autrici del documento allegato)
    http://www.petraostergren.com/
    Questo per dimostrarVi che, al contrario di quanto sta scritto nella proposta di relazione dell´On. Honeyball, esistono persone studiose del fenomeno prostituzione e dei rapporti di genere convinte che il lavoro sessuale non possa essere semplicisticamente ricondotto a “costrizione, sfruttamento, tratta, oppressione e disuguaglianza di genere”.
    Ci permettiamo inoltre di citare due blog (forse piu´ mediaticamente noti nel mondo della rete): quello di Brooke Magnanti
    http://belledejour-uk.blogspot.de/
    e quello di Maggie Mc Neil
    http://maggiemcneill.wordpress.com/
    dove, assieme a temi personali, vengono spesso trattati con pertinenza argomenti inerenti la prostituzione. Non sono certo link scientifici come i precedenti; testimoniano tuttavia l´esistenza (negata dal documento che la Commissione “Diritti della donna e uguaglianza di genere” Vi chiede di approvare) di persone emancipate e culturalmente evolute che hanno scelto il lavoro sessuale senza costrizioni.
    Non siamo qui a svolgere una difesa d´ufficio del lavoro sessuale (ci sono I sindacati delle/dei sex workers per questo, i quali pure vi hanno rivolto un appello:
    http://www.lucciole.org/content/view/822/3/
    mentre noi svolgiamo tutti altri mestieri), ma dell´onesta´ intellettuale innanzitutto e della liberta´ personale subito dopo.
    Non si tratta solo di rispettare la “libertà dei clienti e delle sex workers”, ma di rispettare la libertà di tutti, impedendo che fanatici mentitori ideologici impongano la loro illiberale morsa repressiva e soprattutto il loro concetto di un super-stato, armato del “diritto” di imporre ai cittadini una visione “politicamente corretta”, in questo caso del sesso, in futuro magari di tanti altri temi.
    Per dimostrare che non stiamo esagerando con i termini, copio e incollo qui, dal sito di Daniela Danna, ricercatrice in sociologia presso la Statale di Milano, il commento da lei stessa a introduzione della sua relazione sulle leggi in materia di prostituzione all’interno dell’Unione Europea.
    “This is my work on EU member states’ laws on prostitution (the PDF version is for better printing because of its numerous tables). It should have been the first part of a report for the EU Commission that I was coordinating, compiling it with the help of other experts, but I was forced to retreat from the project because my work has been rendered impossible by the abolitionist stance of the Gender Equality division officers to whom I had to deliver the report. Their fanatism (personnally experienced during the only meeting we had in Brussel in late June – after lots of hostile and unreasonable comments on my written work) was deaf to all empirical research demonstrating that prostitution acts do not necessarily amount to violence against women, and that sex work is different from trafficking.
    What I was to understand is that my role should be simply to give them reasons to justify the extension of the criminalization of clients to the whole EU. (I don’t know how they got this power over a document that was commissioned and should be presented to the EU Commission.) This is contrary to our national Sociological Association’s ethical chart, that prohibits us from being influenced in drawing our research conclusion by requests from committers – and I totally agree with this article. The coordination role was given to Liz Kelly and Madeleine Coy.”
    Penso che ogni ulteriore commento sulla “onesta´ “ intellettuale della commissione per la “Gender Equity” e sul presunto “valore scientifico” delle ricerche da essa presentate sia inutile.
    Riteniamo pericoloso che il tema delle pari opportunita´ venga usato cosi´ a sproposito (e con argomentazioni, quali “ridurre il mercato per ridurre la tratta” e “costrizione per poverta´”, che solo all´apparenza sono ragionevoli e umanitarie, ma che, non valendo per altri ambiti e per altri gruppi di persone, nascondono, dietro la mozione degli affetti, irrazionalita´ ideologica e sessismo) per definire dall´alto il “bene” e il “male” in una sfera tanto delicata e personale come quella delle scelte di vita personale e sessuale, sulla quale dovrebbero poter giudicare soltanto le diverse esperienze e le specifiche e irriproducibili sensibilita´ delle singole persone (almeno quando adulte e consenzienti, secondo le definizioni valide per il codice penale).
    Oggi la crociata ideologica contro il sesso a pagamento, domani contro le libertà (magari quella di parola: sappiamo che in ambito europeo un documento con il fuorviante titolo di “Istituto per la promozione della tolleranza” potrebbe condurre potenzialmente a vietare per legge qualsiasi critica al femminismo “mainstream”) che credevamo acquisite nell´ambito dello stato liberale di diritto.
    Certi che, qualunque sia la vostra personale opinione sulla prostituzione, non vorrete approvare un provvedimento basato sulla menzogna spacciata come scienza e sull´ignoranza delle richieste di chi nel mondo del lavoro sessuale si trova a lavorare, vi ringraziamo anticipatamente e Vi rivolgiamo un caloroso imbocca al lupo per le prossime elezioni europee, ricordandovi che tutti i cittadini (siano o no clienti o sex workers), votando, terranno presente le vostre posizioni sui temi della liberta´ di scelta e di parola (di cui la prostituzione costituisce secondo noi una cartina tornasole).”
    A seguire le firme di tutti noi.

    • Secondo me va sostanzialmente bene, sarei solo un pò più impersonale sul brano che hai tratto da me e invece di “fanatici mentitori ideologici” direi “impedendo che menzogne basate su mera ideologia instaurino una illiberale morsa repressiva e soprattutto il concetto di un super-stato …”.

      Questo perchè NOI che discutiamo QUI sappiamo da anni chiamare certa gente, come la Kelly, con nome e cognome e giustificare, dati alla mano, epiteti anche individuali, ma un parlamentare europeo, che probabilmente è stato imbottito di propaganda di genere o almeno influenzato dalle frottole mediatiche sul tema, potrebbe pensare ad una sgradevole querelle personale tra “i clienti” e queste persone, per facilmente ipotizzabili motivi di “interesse” dei primi, e “fidarsi di meno” dei clienti rispetto a costoro.
      C’è già il successivo brano della Danna (che potresti senza tema di smentite definire “nota e reputata ricercatrice”!) a spiegare chi sono costoro, come mentono e quanto fanatici sono (e detto da una donna, pure nota e reputata ricercatrice, direi che è il massimo di chiarezza come stroncatura!).

      In generale, l’idea che dovrebbe essere data è che noi non lo facciamo perchè “ci levano le sex workers”, ma perchè siamo indignati e preoccupati per l’instaurarsi di legislazioni illiberali, che oggi colpiscono la libertà individuale sul piano sessuale e domani possono colpire altre cose, tipo la libertà di opinione e di espressione (è di oggi la notizia della Turchia ed internet: http://seigradi.corriere.it/2014/02/06/la-turchia-mette-il-bavaglio-a-internet/).
      E sono convinto che, come per me è così, anche per voi sia lo stesso.
      Ma il documento, in generale, su questo centra il bersaglio. A parte la piccola modifica che ho indicato mi pare vada già bene.

      • Grazie per la modifica. In effetti prima mi sembrava un po´ forte…
        Ho gia´ modificato il file doc (inserendo anche il “nota e reputata” per la Danna) da cui faro´ copia/incolla per la mail. Resto in attesa di eventuali ulteriori suggerimenti da parte degli altri.
        Materialmente come ci organizziamo per l´invio? Io pensavo di farlo dalla mia pec (dando per scontato che non ci siano intoppi: l´ho gia´ richiesta e lunedi´ vado in posta a ritirare le credenziali), ma se qualcuno di voi ha idee migliori sono disposto anche a cambiare strategia. Per i nomi dei firmatari (voi e chi voi conoscete che sia disposto a firmare) potremmo fare via mail (Jonathan dovrebbe riuscire a vedere le mail con cui commentiamo), se per ovvie ragione non volete che appaiano su questo sito.

        La mia intenzione e´ quella di avere anche pochi firmatari (tanto non riusciremmo comunque a raccogliere “milioni di firme” in poche settimane), ma tutti disposti (di fronte agli Europarlamentari) a metterci la faccia (proprio per non sembrare i “soliti clienti” che si nascondono dietro camuffamenti e pseudonimi perche´ “si vergognano”: come dice Jonathan, dobbiamo dimostrare di voler difendere la liberta´ e quindi di non avere nulla da nascondere, men che meno il nostro nome, quando diciamo quello che pensiamo).

          • Concordo. Io sarei pronto. Ho appena attivato la mia posta certificata. Ora devo solo familiarizzare su come creare una mailing list (centinaia di mail non sono uno scherzo). Se Jonathan e´ d´accordo, attendo i vostri nominativi all´indirizzo con cui mi sono loggato qua.

            • Francamente non sono certo di aver capito bene cosa dovrei fare: raccogliere gli indirizzi email dei firmatari e passarli a Flavio, al suo indirizzo email (che conosco perchè WordPress me lo dice)? Se è così, va bene. Occhio, però, che in questi giorni non ho tantissimo tempo per seguire la cosa. Comunque, se fosse necessario, ripeto qui il mio solito indirizzo email: jonathanx.rld@gmail.com.

              Oppure: rendo qui pubblico l’indirizzo email di Flavio (perchè non mi sembra sia visibile sul blog) e chi vuole sottoscrivere lo comunica a lui? Sarebbe più semplice e diretto, se a Flavio va bene pubblicizzare quell’indirizzo.
              Se è così, chiedo a Flavio di confermarmelo.

              Poi bisognerebbe decidere e divulgare quanto tempo far durare la raccolta degli indirizzi dei firmatari (una settimana? due?).

              • Con due settimane andiamo fuori tempo massimo (mi pare di aver letto che potrebbero votare il 24 di questo mese).

                Dato il poco tempo a disposizione, la mia idea era di circoscrivere la cosa a noi che siamo gia´ qua (tanto non faremmo comunque in tempo a raccogliere una “massa critica” di firme).
                Quindi la prima soluzione: tu rendi noto il mio indirizzo agli altri, i quali, se vogliono, mi mandano (in privato) i loro nominativi per la sottoscrizione. Sempre che agli altri vada bene.

                Se invece si valuta migliore la seconda ipotesi, autorizzo a pubblicare la mia mail per questo scopo, ma ti chiederei venisse poi ri-oscurata una volta terminata la “raccolta”. La cosa chiara e´ che per scrivere agli Europarlamentari dobbiamo metterci la faccia (ovvero nome e cognome). Non necessariamente qui in rete, ma sicuramente nella corrispondenza con loro.

                Il motto e´: pochi ma buoni.

  16. Mi domando sulla base di quali documenti questi parlamentari europei che propongono simili risoluzioni proibizioniste e illiberali possono affermare che il modello svedese è un successo.
    In Svezia la prostituzione è fortemente aumentata, basti pensare che tra il 2009 e il 2011 nella sola Stoccolma i centri massaggi si sono triplicati passando da 90 a 250, per non parlare di tutti i club privè che crescono come funghi, la stessa prostituzione di strada non è scomparsa ma anzi è pure aumentata. In Norvegia, l’unico paese europeo che finora ha applicato il modello svedese, la prostituzione di strada è fortemente aumentata al punto che ci sono prostitute anche intorno allo stesso parlamento norvegese, sono anche aumentate le violenze contro le prostitute. Anche in Islanda la legge si è rivelata inefficace non impendendo il proliferare di night club.
    Nonostante ciò ora vogliono applicare a tutta l’Europa questo modello fallimentare e illiberale, l’Europa per colpa della Svezia rischia di diventare peggio degli Stati Uniti.

    • Visto che Jonathan e´ occupato mi permetto di rispondere intanto io (se la tua domanda non e´ retorica).
      Ovviamente sulla base del nulla, ovvero di pseudoricerche come quelle del Transacme o della Signora Melissa, e di metaricerche (come quella da me linkata a Natale) magari anche scientificamente serie quanto a elaborazione dei dati, ma irrimediabilmente compromesse dall´includere (ingenuamente?) fonti di dati discutibili (come spiegato da Jonathan a suo tempo).
      Del resto, quando la democrazia inclina verso la demagogia, basta una buona campagna stampa per convincere (tramite non la scienza ma la mozione degli affetti: si veda l´accostamento – indebito, ma mai casuale – delle donne che si prostituiscono ai “minori da difendere”, la citazione di temi quali “la poverta´ che in tempi di crisi costringe” ecc.) l´opinione pubblica della scientificita´ di risultati tutt´altro che oggettivi.
      Cio´ che e´ accaduto per temi come “immigrazione”, “sicurezza”, “femminicidio” (a destra come a sinistra) puo´ benissimo accadere anche per la prostituzione. Per questo ci stiamo mobilitando al fine di impedire agli Europarlamentari di cadere nella trappola.

  17. La vostra mobilitazione è lodevole ma inutile perché hanno già deciso e in Europa tira una brutta aria repressiva, mi aspetto nei prossimi anni solo il peggio, e temo molto per l’Italia specie se andrà al potere quel maschio femminista di Matteo Renzi ossessionato dalle quote rosa.
    Non mi meraviglierei se quel fetente proponesse di seguire l’esempio della Francia con la solita storia che la prostituzione è violenza contro le donne e pertanto i clienti vanno puniti.
    Basta vedere come ha gestito il problema prostituzione nella sua Firenze.
    Se in Europa prendono il potere gente di sinistra come lui c’è solo da aspettarsi il peggio.

    • Non ho ben presente come Renzi abbia affrontato la prostituzione a Firenze. Non mi sembra che lui stesso abbia emanato delle Ordinanze Sindacali anti prostituzione da strada, oppure abbia modificato il Regolamento di Polizia Urbana in tale senso.
      Però, bisogna rilevare, come ho già detto in precedenza, che molti Stati nell’UE traggono benefici fiscali dal meretricio e soprtattutto, vale anche per l’Italia, i clienti delle prostitute non sono pochi e di conseguenza, bisogna fare attenzione ai voti.

  18. Il reato di acquisto sesso


    Ho recentemente partecipato a una discussione sul reato di acquisto sesso in Svezia, come da link, dove ho tristemente constatato come la propaganda nazi femminista abbia avuto successo presso i nostri connazionali che vivono in Svezia.
    Il fondatore del blog, italiano ora diventato cittadino svedese, dice che la legge è stata un gran successo perché ha risolto in buona parte il problema principale spingendo anche ad un grosso cambiamento culturale e di mentalità e che in passato egli era stato per la legalizzazione della professione, ma ora non più.
    Un altro tipo, un certo Nino con cui ho avuto un vivace battibecco, ha aggiunto che la legge anche se è penalmente inutile in quanto inefficace, dev’essere considerata un successo perché la gente ne ha percepito la riprovazione sociale per i clienti delle prostitute.
    Solo due partecipanti, oltre al sottoscritto, erano contrari alla legge, la quasi totalità era a favore per le ragioni più assurde.
    Purtroppo la quasi totalità degli italiani che vivono in Svezia si sono adeguati alla mentalità svedese e temo che ben presto questa mentalità si diffonderà in tutta Europa.

  19. http://www.thelocal.se/20140213/men-who-buy-sex-in-sweden-need-help-report
    Nuovo report del governo svedese sulla prostituzione in cui si dice che i pericolosi punter svedesi, in quanto persone sessualmente malate, hanno bisogno di essere aiutati per meglio rieducarli alla fine di dissuaderli dal tenere il criminale comportamento di acquistare sesso.
    Questa notizia pur non dicendo niente di nuovo è comunque interessante perché evidenzia l’esistenza di un contrasto all’interno di questo governo tra la ministra della parità di genere che vuole la linea morbida con i punter e il primo ministro, assiduo frequentatore di massaggiatrici, che vuole la linea dura con il carcere previsto come pena minima.
    Mi domando se questo governo ha in mente di fare la stessa cosa per rieducare gli stupratori svedesi che sono tantissimi, molti di più dei punter se sono vere le statistiche che indicano la Svezia come paese con il più alto numero pro-capite di stupri. Evidentemente il primo ministro considera meno pericolosi gli stupratori perché a differenza dei punter per trombare non hanno bisogno di pagare e sono pertanto perfettamente in linea con la filosofia delle nazi femministe svedesi.
    Da notare i molti commenti di uomini svedesi, veri svedesi a differenza di quel svedese naturalizzato gestore di quell’ ignobile blog, che oltre ad usare toni sarcastici per parlare di questa nuova iniziativa del governo esprimono tutta la loro contrarietà per un legge considerata assurda. Questa è la dimostrazione che le persone contrarie alla legge esistono anche in Svezia e non sono una piccola minoranza come dicono i sondaggi fasulli.

    • Bene. La Ministra per le Pari Opportunità della Svezia vuole la linea morbida per chi acquista sesso? Il Premier dello stesso Stato frequenta i centri massaggi?
      Molti svedesi sono contrari alla legge anti clientela della prostituzione?
      Da quello che so, lo stesso Primo Ministro ha dichiarato di voler imprigionare gli avvalenti delle sole meretrici minorenni e se questi si rendono tali in via consapevole di quelle maggiorenni schiave.
      Tra poco in Svezia saranno svolte le elezioni politiche.
      Potrebbero benissimo eliminare questa normativa anti acquisto di prestazioni sessuali al fine di guadagnare voti, magari anche con la tassazione della prostituzione per ridurre le elevatissime tasse presenti in quella Nazione e perché no, l’apertura delle Case Chiuse, visto che il suddetto Paese scandinavo non ha ratificato la Convenzione ONU 1949/51.

  20. Ritengo che sia impossibile che legalizzi la prostituzione un simile governo che considera i clienti delle prostitute dei malati di mente sessualmente disturbati, è più probabile che facciano una legge che ne preveda il ricovero coattivo in centri di igiene mentale per la rieducazione sessuale, in alternativa al carcere.
    Quanto alle prossime elezioni politiche, gli elettori svedesi dovranno scegliere tra coloro che hanno fatto questa legge assurda, i socialdemocratici, e coloro che l’hanno applicata in maniera dura inasprendola e stanziando tutte le risorse finanziarie necessarie per renderla applicabile, la destra moderata e liberale.
    Sicuramente i punter svedesi si asterranno in massa dal partecipare a queste elezioni, tanto che vince una coalizione oppure un’altra la loro situazione non potrà che peggiorare. Nessuno dei partiti attualmente presenti in parlamento vuole i voti dei clienti delle prostitute né tantomeno i soldi delle tasse del meretricio.
    L’unica speranza è che il partito cristiano, quello più oltranzista in materia di prostituzione, non superi lo sbarramento necessario per entrare in parlamento, come i sondaggi fanno ben sperare, e che la formazione di estrema destra prenda moltissimi voti in modo da causare un caos istituzionale.

    • Nessuno dei partiti presenti attualmente in Parlamento vuole i voti dei clienti delle prostitute, però non è detto che ne nasca uno che inserisca nel suo programma la legalizzazione del meretricio con tanto di tassazione. Se è vero che molti svedesi sono contro la legge, penalizzante gli avvalenti delle prostitute, penso proprio che tale partito ottenga molti voti, tanto da condizionare la nuova maggioranza, considerato anche, da quello che so, che la Svezia ha un sistema elettorale proporzionale e non maggioritario.
      Non so se l’estrema destra voglia aprire i bordelli con le tasse in merito, magari al fine di progettare un’uscita del relativo Paese scandinavo dall’UE.

  21. Articolo sulla prevista raccomandazione al Parlamento Europeo:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/25/prostituzione-leuropa-decide-punire-i-clienti-per-punire-le-ragazze/893277/

    Questo un commento che io ho inviato:
    “Non mi risulta che il rischio sia quello di una raccomandazione vincolante (a proposito: a me era stato detto che la discussione era stata posticipata a Marzo …).
    C’è però il rischio serissimo che passi una raccomandazione che, a colpi di frottole e supporto mediatico-lobbista, “giustifichi” le posizioni proibizioniste.

    Ciò che ha denunciato Daniela Danna, ricercatrice esperta e stimata, dovrebbe essere sufficiente a far capire la malafede ideologica dei propugnatori di tale risoluzione.
    Del resto, quando a coordinare una commissione come quella vengono chiamate nazifemministe come Liz Kelly e Madeleine Coy non ci si poteva aspettare molto di diverso. Sarebbe come affidare a Carlo Giovanardi il coordinamento di una commissione che vuole giudicare della “normalità” dell’omosessualità.
    Considerato il fanatismo impudente di certa gente, sarebbe proprio l’occasione giusta per dimostrare chi mente e chi no.

    Sono comunque abbastanza pessimista, visto il clima reazionario che si respira su certi temi in Europa, purtroppo alimentato più da una cosiddetta “sinistra”, quella della retorica del femminismo illiberale, che dalla destra.
    Anche se non sarà vincolante, mi aspetto che la risoluzione, forse corretta ed attenuata, passi. Probabilmente quasi all’unanimità, come accade per le mozioni ‘politically-correct’.”

    • Veramente triste, come pure per la Germania, questa assolutamente irragionevole corsa a “tenersi buoni” gli ambienti nazifemministi e reazionari sulla prostituzione.

      Per tre ragioni:
      1) non c’è assolutamente nessun motivo di allarme sulle minorenni negli ambienti legalizzati
      2) giuridicamente differenziare la possibilità di lavorare tra “non abbastanza maggiorenni” e “abbastanza maggiorenni” è un abominio (che, se attuato, spero sia presto portato davanti alle Corti europee)
      3) le nazifemministe e i cattobigotti continueranno ad agire esattamente come prima, continuando a mentire, a criticare e a sabotare, indipendentemente da queste idiotissime e sbagliatissime concessioni fatte loro dai paesi legalizzatori. Loro vogliono la criminalizzazione, non si accontenteranno di certo di questi provvedimenti secondari.

      • Comunque, per la Germania mi sembra di aver compreso che le prostitute under 21 non potranno essere “assunte” negli FK ed in altri ambienti, ma potranno esercitare come libere professioniste.
        Spero anch’io che tale condizione non venga approvata e magari bocciata dalle Corti Europee, soprattutto se si dovrebbe portare la maggiore età al 16° anno in tutta l’UE.

        • Beh, se in Germania consentono loro di farlo a 18 anni in appartamento non ha veramente senso, perchè il pericolo di eventuali abusi sulla prostituzione minorile (< 18 anni) è sicuramente molto maggiore con l'esercizio nel privato piuttosto che nel "pubblico" come negli Eros Center e FKK!

          Ah, dimenticavo: temo che un'altra deriva sbagliata che la Germania rischia di prendere, a quello che avevo letto (anche se non conosco i dettagli), è consentire alle autorità comunali di avere troppa voce in capitolo nella concessione delle licenze.
          Perfino in Italia la Consulta ha stabilito (anche se poi la sentenza è stata bellamente violata, con vergognose prese per i fondelli da parte di certi sindaci) che ci vuole una legge nazionale per prendere decisioni sull’ammissibilità della prostituzione.
          Sarebbe assurdo che ora in Germania un consiglio comunale potesse decidere di rifiutare ogni licenza per FKK ed EC.
          Considerando che anche in Germania esistono già zone di resistenza, tipo la cattolica Baviera (a Monaco EC ed FKK ci sono, ma solo in periferia e, mi dicono, super-tassati), se si da corda a costoro ci potrebbero essere cittadini tedeschi privati, nei fatti, della prostituzione organizzata legale.

          • Effettivamente, queste limitazioni possono benissimo promuovere la prostituzione illegale, che è quella meglio sfruttata dalla criminalità organizzata. Spero che venga fatta giustizia a livello del diritto di parità tra i cittadini e la rispettiva facoltà di riunirsi pacificamente e senz’armi.

          • Comunque in Germania, credo che tale provvedimento sulla prostituzione under 21 venga preso non proprio contro la prostituzione minorile, ma contro quella delle persone trafficate, visto che le stesse di recente sono state trovate proprio negli EC ed FFK.

  22. http://prostitutescollective.net/2014/03/04/uk-prostitution-mps-call-for-customers-and-pimps-to-be-penalised-in-future/
    http://thehoneyballbuzz.com/2014/03/04/discussing-the-swedish-model-on-bbc-london-this-morning/
    Non è passata neanche una settimana e la Honeyball incassa un altro successo anche in patria dove, per la prima volta, tutti i gruppi parlamentari si schierano a favore del modello svedese, scartando qualsiasi ipotesi di legalizzazione ritenendo fallimentare il modello tedesco e olandese. E’ davvero impressionante vedere il grande potere che ha ormai assunto questa fanatica bigotta della Honeyball, qualsiasi proposta che fa viene subito accolta con consenso unanime. In prima fila a sostenere il modello svedese c’è il partito laburista diventato ormai il partito più nazi femminista e ultra bigotto d’Europa, non mi meraviglierei se un giorno la Honeyball ne diventasse segretaria con la Harriet Harman come vice.
    Quindi aspettiamoci da qui a un anno l’introduzione del modello svedese in tutta la penisola britannica, dopo quella scandinava, nonostante le proteste delle sex workers inglesi a cui è stata negata qualsiasi richiesta di audizione, a dimostrazione della totale mala fede di questi politici bigotti che dicono di parlare in nome delle stesse prostitute a cui viene negata la parola. D’altronde i recenti raid della polizia nel quartiere di Soho e nei centri massaggi di Edimburgo la dice tutto su che clima proibizionista e sessuofobo si respira in Gran Bretagna e non c’è da meravigliarsi se le stronzate della Honeyball sono accolte con favore da tutti gli schieramenti politici.
    D’altronde in Gran Bretagna, come in Francia, sono sempre state fatte solo leggi proibizioniste in materia di prostituzione, l’unica iniziativa legislativa per una regolamentazione del fenomeno fu fatta dieci fa dallo stesso partito laburista ma fallì per via del veto di quel fetente di Tony Blair.

    • Bisogna vedere se questa politica sarà realmente adottata dalle Regioni del Regno Unito, che ne hanno la competenza in materia. Da quello che so, in Scozia il modello svedese è già stato bocciato ben due volte dal relativo Parlamento locale. In effetti, si sa che gli avvalenti delle meretrici non sono pochi e quindi bisogna stare attenti ai voti. Ovviamente, non voglio essere troppo ottimista.

      • Appunto! Penso proprio che il tema della prostituzione sia messo in evidenza principalmente per distrarre l’opinione pubblica da motivi molto gravi, che riguardano l’economia dell’intera Europa. Spero che su questo punto, si svolti verso una tassazione ed ovviamente legalizzazione del meretricio in almeno tutta l’UE.

  23. Anche l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato una Risoluzione, non vincolante per nessuno, simile a quella del Parlamento Europeo. http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2014/04/08/consiglio-deuropa-punire-i-clienti-non-le-prostitute_a368b455-0f56-4975-983c-b3b8694ec751.html
    Nella seguente pagina sono elencati i voti con i relativi parlamentari nazionali. http://assembly.coe.int/nw/xml/Votes/DB-VotesResults-EN.asp?VoteID=34883&DocID=15033&MemberID=

  24. Segnalo un blog in inglese di una prostituta rumena che lavora nel quartiere a luci rosse di Amsterdam:
    http://behindtheredlightdistrict.blogspot.it/2014/04/introduction-from-red-light-district.html
    Ciò che lo rende interessante é che nelle intenzioni dell’autrice, é scritto proprio per far conoscere la realtà relativa al mondo della prostituzione e confutare le numerose falsità proibizioniste, credute dai più. Naturalmente non la conosco personalmente e non posso garantire che sia “reale”, ma leggendo alcuni post mi é sembrato plausibile.

    • Grazie della segnalazione, molto interessante!

      Ne approfitto per ricordarvi che ci sono in giro frottole molto pericolose, come quella di cui abbiamo parlato anche qui a proposito della Germania: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/germania-prostitute-inferno-nei-bordelli-1601367/ , che fanno quotidianamente danni.
      Ho già visto gente favorevole alla legalizzazione, che magari la difendeva e difendeva le “case chiuse” e che ad un certo punto ha detto “ma dopo aver letto questo ho cambiato idea sugli Eros Center e la legalizzazione”.
      Perciò, occorre sempre contrastare queste menzogne. Loro le diffondono quotidianamente, noi dobbiamo contrastarle quotidianamente.

      Citare il sito da te riportato è un modo per sbugiardare questi mentitori, citare le cose scritte qui:
      http://feministire.wordpress.com/2013/06/06/does-legal-prostitution-really-increase-human-trafficking-in-germany/
      o qui

      IL PUNTO SUL “MODELLO TEDESCO” ED IL CONFRONTO CON L’ITALIA.


      o qui

      Il “successo” del modello svedese: tanto per mettere i puntini sulle i …


      o altri contributi del genere, è un altro modo.

      Credo che, come feci sul vecchio Forum, farò un apposito post con un “Kit Anti-Criminalizzazione e Pro-Legalizzazione”, da citare all’occasione fornendone il link.
      In questo post saranno citati TUTTI I PRINCIPALI LINK A DOCUMENTI E INTERVENTI IN RETE CHE SUPPORTANO LA PIENA LEGALIZZAZIONE E SBUGIARDANO LE MENZOGNE DEI CRIMINALIZZATORI, così da poterli fornire con un unico link in caso di bisogno.
      Vedo che il mio post creato qui con i “numeri della prostituzione in Italia” viene ogni tanto citato in rete, vale la pena farne anche uno per smontare le frottole dei criminalizzatori.

      Anzi, chiedo il vostro aiuto: oltre ai link sopra citati e a quello della sex worker romena, segnalatemi altri link del genere (io mi ricordo quelli della Ostergren, della Augustin ecc., ma potrei dimenticarmene o non conoscere proprio altri).

      L’obiettivo deve essere: tutto ciò che serve citare, in modo conciso ed efficace, per smontare le balle dei criminalizzatori, in Italia ed all’estero, ovvero far conoscere la verità su Germania, Olanda, Italia, Svezia ecc. con contributi abbastanza esaustivi, precisi e fondati da essere convincenti e se possibile non così tecnici e prolissi da essere di difficile lettura per uno che queste cose non le conosce (come la maggior parte degli italiani).
      L’articolo di Feminist Ire sopra citato, che contesta le frottole dello Spiegel, è un’ottimo esempio, ma anche siti più corposi (come quello della Ostergren) vanno bene.
      Poi penserò eventualmente a “categorizzarli” nel post (es.: sito generale pro legalizzazione, sito che smentisce il “modello svedese”, sito di statistiche, articolo specifico sulla prostituzione in Svizzera ecc.).

      Grazie anticipate.

  25. Seguendo l’esortazione di Jonathan, butto lì un altro contributo, che avevo già menzionato in passato, e che secondo me può essere utile nel costruire un kit anti-criminalizzazione, o almeno una rete di riferimenti.
    E’ il blog di Maggie McNeill, aka Honest Courtesan (http://maggiemcneill.wordpress.com).
    Maggie McNeill é una ex-call girl americana che dal luglio 2010 mantiene un blog, aggiornato quotidianamente, quasi sempre, ma non sempre, con contributi che trattano la prostituzione da un punto di vista politico-informativo da attivista. E’ in ogni caso una persona di grande spessore culturale, idee molto chiare e particolarmente determinata nel contestare la propaganda del fronte proibizionista. La prima domanda che ci si pone di fronte a questi siti é: siamo sicuri che sia una persona reale, o meglio, sia la persona che dichiara di essere? E non magari un magnaccia sotto mentite spoglie? Nel caso di Maggie sì, visto che ormai é abbastanza nota nel giro delle associazioni di sexworker, ha partecipato ad una conferenza sulla “riduzione del danno”
    (http://www.nchrc.org/news-and-events/events/2013-southern-harm-reduction-and-drug-policy-conference)
    e un suo intervento é comparso sul sito del Washington Post
    (http://www.washingtonpost.com/news/the-watch/wp/2014/03/27/lies-damned-lies-and-sex-work-statistics)
    Particolamente indicato, come compendio informativo, é il post del 7.10.2013
    http://maggiemcneill.wordpress.com/2013/10/07/frequently-told-lies/
    in cui mette in discussione tutta una serie di luoghi comuni, frequentemente utilizzati dai proibizionisti: percentuale di prostitute costrette, livelli di mortalità nella professione, età media in cui si inizia la professione, ecc.
    Io non penso però che vada letto come un sito “scientifico” in cui cercare percentuali, ma come una testimonianza di chi, pur avendo una cultura non indifferente, ha fatto quel mestiere, non se ne pente per nulla, conosce l’ambiente, ed é in grado di dire la sua con grande autorevolezza e di sconfessare senza reticenze le truffe propagandistiche. Valga un esempio su tutti: già mesi fa aveva pubblicato un post su Somaly Mam, avvertendo che il suo castello di menzogne sarebbe prima o poi crollato. Questa Somaly Mam, apparentemente ignota in Italia, era una star della “rescue industry”, come la chiama Laura Agustin. Dichiarando di essere una ex-schiava di un bordello cambogiano, aveva fondato una ONG contro il trafficking che raccoglie milioni di donazioni in Francia e USA. Resa celebre da un giornalista del NY Times, Nicholas Kristof, era diventata una celebrità frequentata da attrici di Hollywood, elogiata da Hillary Clinton, premiata dalla CNN. Qualche settimana fa Newsweek, cioé la stampa mainstream, ha preso finalmente atto che si tratta di una truffatrice le cui storie di schiavitù sono piene di falsità. In particolare quella di una ragazza, Long Pross, da lei salvata in un bordello dove un pappone le avrebbe cavato un occhio per costringerla a lavorare. In realtà la ragazza non era mai stata una prostituta e l’occhio l’aveva perso a causa di un tumore benigno in età adolescenziale. Sbugiardare queste storie orripilanti é importante, forse più dei numeri delle statistiche, perché esse commuovono le folle e istigano l’odio verso i clienti, inducendo molti ad accettare leggi repressive draconiane

  26. http://www.lemonde.fr/societe/article/2014/07/08/prostitution-la-penalisation-des-clients-supprimee-de-la-proposition-de-loi_4453458_3224.html
    La commissione speciale del senato francese sulla prostituzione ha votato con 16 voti a favore e 12 contro per la soppressione dell’articolo della legge che prevede la criminalizzazione dei clienti.
    Ciò dimostra che all’interno del partito socialista francese esistono ancora delle persone perbene che difendono le libertà sessuali.
    Comunque è meglio non festeggiare ancora perché le tante nazi femministe presenti nel partito socialista, a partire da quella stronza fanatica della ministra per i diritti delle donne e dalla deputata Maud Olivier che ha presentato il dl, hanno già detto che nell’assemblea nazionale dove sono maggioranza ripristineranno l’articolo.
    L’unico che può fermare le femministe radicali socialiste è Hollande che nei sondaggi è in caduta libera e sulla penalizzazione dei clienti non si è mai espresso. Se bloccasse la legge sicuramente riuscirebbe a recuperare il voto di tanti uomini francesi che alle ultime elezioni hanno votato per il FN.

    • Spero che quest’operazione sia più che sufficiente per insabbiare il relativo disegno di legge. Sembra proprio che abbiano ascoltato i miei commenti, con i quali ho sempre scritto sulle news on line francesi ed nei social network corrispondenti che i clienti delle meretrici non sono pochi e che quindi i politici devono fare attenzione ai propri voti!

  27. Purtroppo approvato il modello svedese di criminalizzazione dei clienti anche in Irlanda del Nord

    http://www.bbc.com/news/uk-northern-ireland-29699626

    Le notizie positive sono che un tentativo della deputata laburista Fiona Mactaggart di introdurlo in Inghilterra e Galles attraverso la Modern Slavery Bill in discussione in questi giorni al parlamento inglese, é stato respinto l’altro ieri. Entrambi gli eventi sono riportati e discussi sul sito dell’International Prostitutes Collective:

    http://prostitutescollective.net/

  28. Il proibizionismo dilaga in Europa mentre negli USA grazie ai referendum viene legalizzata la cannabis, severamente vietata in Svezia e in tutti i paesi che hanno adottato il modello svedese.
    Scommetto che tra vent’anni la prostituzione sarà legale in tutti gli USA grazie ai referendum mentre in Europa sarà diventata illegale dappertutto perché in America esiste la democrazia, che permette ai cittadini attraverso lo strumento del referendum di legalizzare ciò che bigotti politici hanno vietato per legge, mentre in Europa ci sono le femministe radicali che se ne fottono della democrazia e impongono leggi proibizioniste alla faccia dei sondaggi che indicano il desiderio di legalizzazione della gente e questo perché in Europa non sono consentiti i referendum propositivi ma solo quelli abrogativi che difficilmente passano a causa di quorum troppo alti.
    L’assenza di strumenti democratici a disposizione dei cittadini permette a queste fanatiche bastarde affiancate dai partiti cristiani di imporre le loro leggi illiberali che mirano solo a moralizzare la società criminalizzando chiunque non la pensi come loro.
    Questa gente merita solo il disprezzo di chiunque ami la democrazia e le libertà.

    • Non voglio essere troppo ottimista, ma penso proprio che il modello tedesco debba essere preso in buona considerazione, poiché in questo stesso vengono pagate le tasse ed i contributi pensionistici e ciò comporta dei benefici allo Stato, il quale non deve chiedere queste imposte in più ai propri cittadini. In effetti se notate bene, il proibizionismo del tabacco e del gioco d’azzardo, nei Paesi in cui questi sono tassati come l’Italia, non viene molto promosso pubblicamente come quello del meretricio.
      Sto cercando di far notare tale situzione ai sex workers, sia italiani, sia di altri Stati dove la prostituzione stessa è tassata al pari di ogni altra attività, come il Regno Unito e la Repubblica d’Irlanda, ma sembra che questi professionisti non mi ascoltino.
      In altre parole, l’arma per defenestrare il proibizionismo del femminismo illiberale (vantaggioso per la criminalità organizzata) sembra che sia proprio la tassazione del sesso a pagamento, svolta in qualsiasi modo, anche come quella italiana, la quale è sempre meglio di nula: http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
      Non sapevate niente di ciò? Difatti, perché i media stanno occultando tale situazione? Evidentemente, se tutti i sex workers in Italia aprissero la Partita IVA, tale situazione darebbe molto fastidio ai meretriciofobici, visto che i politici stessi non avvalorerebbero più la politica proibizionista in merito, la quale causerebbe mancati introiti alle casse dello stesso Stato.

  29. I fanatici religiosi e femministi affermano che in Germania le entrate fiscali derivanti dalla prostituzione sono ridicole e non compensano i costi per la giustizia derivanti dal traffico di esseri umani dilagante e quelli del CDU tedesco sembrano essere d’accordo visto che i loro parlamentari europei votarono tutti compatti per la risoluzione Honeyball.
    Io penso che il modello svedese potrebbe funzionare in un contesto piccolo come l’Islanda dove esistono pochissime prostitute che lavorano solo in Hotel per cui l’applicazione della legge è facile senza troppi costi ma difficilmente potrebbe funzionare in un contesto come quello italiano o francese dove la prostituzione è molto diffusa ed è presente sia per strada che in hotel; l’applicazione di una simile legge richiederebbe risorse finanziarie elevate con scarsi risultati perché comporterebbe solo un temporaneo spostamento della prostituzione in posti più nascosti con le conseguenze negative che ciò comporta.
    Il proibizionismo si sta affermando per colpa dell’affermarsi della xenofobia che vede gli immigrati, in particolar modo le prostitute straniere, come una minaccia da debellare a questo va poi aggiunto l’affermarsi di un ripugnante fanatismo religioso, vedi il caso dell’Irlanda dove dietro a queste leggi proibizioniste c’è come al solito RUHAMA una potente organizzazione antiprostituzione creata della chiesa cattolica irlandese e gestita dalla suore che in Irlanda è un potere occulto che controlla il parlamento irlandese, quindi non c’è da meravigliarsi se hanno recentemente approvato il modello svedese.
    Questa Europa unita che rinuncia ai vantaggi fiscali derivanti da una legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione, preferendo assecondare le richieste dei proibizionisti, merita di finire in bancarotta.

    • Si sta notando bene anche in Islanda che il proibizionismo alla svedese non ha affatto fermato la prostituzione, la quale, da ciò che ho sentito, durante la crisi si è fortemente amplificata sulle strade della capitale, nonostante l’appena approvata legge in merito.
      Inoltre, ho saputo che la stessa Irlanda repubblicana (da non confondere con quella del Nord) ha fatto rispettare l’indiretta tassazione del meretricio, siccome doveva uscire dalla procedura di commissariamento speciale, svolta dalla famigerata Troika (BCE, Commissione Europea e Fondo Monetario Internazionale).
      Anche se la CDU è favorevole al proibizionismo, mi sembra che questi abbiano promosso di interdire la prostituzione fino al 21° anno d’età, ma non oltre, esattamente come la risoluzione Honeyball affermava in un suo punto. Ricordiamoci che questa, nel relativo passaggio dalla commissione all’aula del Parlamento Europeo ha subito una certa modifica, che l’ha trasformata con conseguenti inviti a valutare gli effetti negativi e positivi del Modello Nordico e non solo gli ultimi, come essa stessa dichiarava nel suo precedente testo.
      Come si può denotare, la fiscalità del meretricio, applicata in Germania, Olanda ed altri Stati, tende a tenere lontano dalla rispettive politiche il proibizionismo totale.
      Speriamo bene e che la Corte Costituzionale canadese si ripronunci presto in merito.

  30. Interessante: http://www.zenit.org/it/articles/aborto-intolleranza-in-svezia
    In effetti, cosa centra l’aborto con il traffico di esseri umani? Non so bene quale sia la politica dello stesso “Scandinavian Human Rights Lawyers”, soprattutto sul modello Nordico al fine di combattere la schiavitù sessuale. Sottolineo che è stato chiamato in causa anche l’ufficio svedese delle Nazioni Unite, le quali hanno recentemente affermato di voler globalmente legalizzare la prostituzione, assieme al relativo sfruttamento consenziente ed esercizio di bordelli, in rivisita della loro famigerata Convenzione 1949/51.

    • http://www.tempi.it/svezia-aborto-ostetrica-cristiana-fa-obiezione-di-coscienza-licenziata-ricorre-al-consiglio-d-europa
      http://www.tempi.it/salta-il-convegno-svedese-sul-traffico-umano-e-il-premio-alla-regina-la-colpa-degli-organizzatori-sono-pro-life
      Questi articoli che ho trovato in questo sito di fans di don Benzi la dicono tutto su che razza di paese di merda con politici intolleranti e fanatici è diventata la Svezia.
      In Svezia esiste il pensiero unico su aborto, droga, alcool e prostituzione a cui ti devi adeguare e se non lo fai o ti mettono in galera oppure ti condannano all’emarginazione sociale perché gli svedesi sono intolleranti al dibattito con chi non la pensa come a loro.
      Sono peggio dei nazisti tedeschi, ormai mancano solo i campi di concentramento per completare l’opera ma non ti preoccupare se vanno al potere pure gli svedesi democratici arriveremo pure a quell’epilogo tragico

      • Certo. Però, ho paura che ad interrompre questo dibattito sia stato anche una potenziale smentita del rapporto del Consiglio d’Europa sul Trafficking in Europa, il quale vede il modello svedese come il migliore, soprattutto se tale smentita fosse stata fatta dai rappresentati della stessa polizia svedese. In altre parole, non escludo nemmeno la presenza di tale possibilità.

        • Sembra che il relativo seminario si sia svolto al Parlamento Europeo nella sede di Bruxelles il 18 novembre u.s.: http://www.zenit.org/it/articles/il-tema-del-traffico-d-esseri-umani-arriva-a-bruxelles
          Questo evento si è svolto in un grossissimo silenzio mediatico.
          Strana tale ultima situazione!
          Sarà forse per il fatto che il PIL dei Paesi UE può comprendere anche il meretricio? Da quello che so per quest’operazione, solo gli scambi illeciti consensuali tra le diverse parti possono essere computati nel connesso conteggio; quindi, il furto, lo scippo e natualmente il trafficking di persone, ovvero lo sfruttamento coatto della prostituzione, non vengono presi in tale considerazione.

          • Il nuovo governo svedese socialdemocratico e quello francese socialista si sono rifiutati di inserire nel PIL il meretricio in coerenza con le loro posizioni proibizioniste nonostante le loro economie sono in crisi, anche se finissero in bancarotta continuerebbero con questo atteggiamento di fanatismo ideologico che li porta a prendere decisioni che sono contrarie agli interessi economici della collettività.
            Basti pensare quello che successe nel 2009 in Islanda dove con lo stato in bancarotta i politici resero illegale il meretricio privando la popolazione degli introiti fiscali derivanti da questa attività.

            • Voglio vedere fino a quando continuerà questa politica di snobbismo social economico del meretricio, soprattutto se Francia e Svezia si troveranno con il PIL più basso nell’UE. Però, mi sembra che il primo Stato suddetto abbia deciso di non computare lo sfruttamento dell’altrui prostituzione, siccome l’esercizio di questa è già inserito nel relativo calcolo.
              L’Islanda è riuscita a riprendersi. Però, se non fosse riuscita a raggiungere tale risultato, il nuovo Governo, insediatosi da pochi anni, avrebbe facilmente legalizzato il gioco d’azzardo ed aperto i bordelli, al fine anche di attirare stranieri con queste attività ed ottenere un incremento di capitale circolante nel relativo Paese.
              Spero che tali condizioni da me citate siano prese in considerazioni di tutti gli Stati nel Mondo, considerando anche che ovunque in quest’ultimo i clienti del meretricio non sono pochi. Essi stessi con le prostitute consenzienti sono almeno il 30% della popolazione umana di questo Pianeta!

  31. http://www.thejournal.ie/prostitution-illegal-legislation-1799488-Nov2014/
    Il governo di sinistra irlandese introduce anche in EIRE il modello svedese quindi adesso in tutta l’Irlanda è illegale comprare sesso, mi domando con che soldi finanzieranno questa ennesima legge proibizionista, che peggiorerà la situazione creata con la legge del 1993, visto che il paese da anni sta in pessime condizioni economiche.
    In Irlanda il fanatismo religioso si è fuso con quello femminista e questa legge è il risultato; a pagarne le conseguenze saranno come al solito le prostitute e i contribuenti irlandesi che dovranno pagare per tenere in vita una legge tanto inutile quanto costosa.
    Quando anche questa legge si rivelerà fallimentare come quella del 1993 mi domando cosa s’inventeranno, probabilmente inaspriranno ulteriormente le pene per i clienti di sicuro non faranno mai una legge per legalizzare la prostituzione.

    • Aspetta! Da quello che ho capito nel relativo articolo, il Governo irlandese è pronto ad introdurre una legge simile, ma questa deve ancora essere discussa ed approvata. Bisogna vedere gli sviluppi in merito. In più, la normativa simile in Ulster (Nord Irlanda) deve ancora avere l’approvazione finale. Ovviamente, spero di non essere troppo ottimista.

      • Irlanda è una roccaforte della chiesa cattolica a questo devi aggiungere che al potere stanno i laburisti che sono un covo di femministe radicali e infine la ministra della giustizia è tristemente nota per le sue posizioni femministe.
        Rinuncia all’ottimismo perché l’Irlanda è una causa persa in partenza, spero che finiranno in bancarotta così voglio vedere dove troveranno le risorse finanziarie per finanziare questa ennesima legge proibizionista.

        • Certo. Non voglio essere per nulla ottimista. Però, i politici irlandesi devono stare attenti ai voti e mi sembra che fino a qualche mese fa, quando erano ancora sotto commissariamento dalla Troika (Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale), al fine di risanare la loro posizione economica, lo stesso Stato ha fatto rispettare la tassazione indiretta della prostituzione, simile a quella che ha tutt’ora l’Italia.
          Finché c’è vita c’è speranza; anche dopo un’eventuale approvazione di tale legge (in Nord Irlanda si procede con l’iter giudiziario dal 1° Dicembre prossimo, purtroppo).
          Non è detto che la stessa Unione Europea, se tiene a cuore la sua esistenza, obblighi i suoi Stati Membri a tassare la prostituzione, lasciando a questi la libertà di organizzazione del suo esercizio, ovviamente con uno spiraglio di legalità in merito.

    • La Repubblica d’Irlanda attualmente diviene come l’Olanda con le droghe leggere, grazie all’incostituzionalità della relativa legge: http://www.opinione.it/politica/2015/03/14/buffa_politica-14-03.aspx
      E’ molto probabile che allo stesso modo si possa dichiarare incostituzionale l’eventuale normativa simil svedese della prostituzione nel medesimo Stato. Uguale condizione forse anche per l’odierno reato d’esercizio di prostituzione in luoghi pubblici ed aperti al pubblico in Irlanda.
      Se dovesse accadere il primo primo caso suddetto, potrebbe essere un precedente pericoloso per i proibizionisti in Europa.

      • Non ti fare illusioni forse non conosci i politici irlandesi attualmente al potere: aspetta un paio di settimane e in tempi record approveranno una legge per sostituire quella dichiarata incostituzionale.
        Appartengono alla stesso genere dei conservatori canadesi che legiferano infischiandosi delle sentenze della corte costituzionale.
        Spero che i giovani irlandesi avranno abbastanza tempo per sballarsi un po’ dopo anni di vergognoso proibizionismo cattolico

        • Non mi faccio illusioni. Comunque, i politici irlandesi devono stare attenti a non introdurre una normativa che possa fare la medesima fine davanti al giudizio costituzionale in merito. L’unica cosa sarebbe quella di non proibire in merito, ma effettuare una relativa regolamentazione al pari dell’Olanda, siccome adesso non si ha la stessa condizione di quest’ultimo Stato, ma si ha una deregulation selvaggia.
          La stessa cosa dovrebbe essere presa in ambito della prostituzione.

  32. http://offtherecordni.com/2014/12/save-ulster-from-strippers-an-update-from-the-human-trafficking-and-exploitation-bill/
    Approvato emendamento che criminalizza anche lo striptease e la lapdance, ennesima dimostrazione che ci troviamo difronte a una crociata moralistica con la scusa di contrastare la tratta, questo Lord Morrow è un vero ultra bigotto Giovanardi e Buttiglione a confronto sembrano due liberali.
    Con questa legge si introduce il modello islandese che vieta tutta l’industria del sesso senza fare distinzione tra prostitute e stripper. Aspettiamoci a questo punto l’approvazione di un emendamento che vieti pure i film porno per combattere il traffico di esseri umani.
    Mi domando dove troveranno i soldi per rendere applicabile questa assurda legge visto che l’Irlanda del nord è uno stato povero.

    • Non ho parole. Spero a questo punto che i sex workers della stessa Nord Irlanda denuncino tale normativa alla Corte Costituzionale britannica e/o anche a quelle europee.
      Giustamente, il problema economico non riguarda solo quella regione/nazione del Regno Unito, ma tutto quest’ultimo e dopo la bocciatura dell’emendamento che avrebbe criminalizzato la clientela della prostituzione in tutto lo stato unitario suddetto, forse si potrà legalizzare e tassare il meretricio nell’intera Gran Bretagna, cancellado la legge di Lord Morrow, siccome sembra che le stesse associazioni di sex workers nella medesima nazione dovranno essere ascoltate dai politici britannici.
      Già lo stesso Regno Unito ha inserito nel suo PIL la prostituzione, che per rientrare nei paramentri di questo caso deve obbligatoriamente essere svolta tra soggetti maggiorenni e consenzienti. Quindi, vediamo cosa succederà in futuro. Ovviamente, spero di non essere troppo ottimista in merito.

      • Il prossimo anno si terranno le elezioni in GB dove sono favoriti i Laburisti, il partito di Mary Honeyball, e l’UKIP partito ultraconservatore e bigotto, mentre il partito liberaldemocratico, l’unico ad essere favorevole alla legalizzazione del meretricio, rischia di non entrare in parlamento. Con questi politici al governo è più probabile che estendano a tutta la GB la legge di Lord Morrow che è stata votata da 81 parlamentari su 91 nel piccolo parlamento irlandese a dimostrazione del fatto che quando si tratta di proibire la prostituzione sinistra e destra sono compatti.
        Quanto al ricorso alla corte costituzionale, dopo quello che è tragicamente successo in Canada spero che le prostitute inglesi e irlandesi non avranno questa folle idea perché ormai è chiaro che a questi politici bigotti non importa niente delle sentenze anche quando provengono dall’organo supremo della magistratura.
        Non rimane che rassegnarsi ed accettare questa triste situazione che potrà solo peggiorare, ormai il proibizionismo e il fanatismo nati in Svezia si stanno espandendo a macchia d’olio in tutta Europa perché mancano politici veramente liberali che abbiano voglia di opporsi, ma la cosa ancora più grave e che tutte queste vergognose leggi godono dell’ampio consenso dell’opinione pubblica come dimostrano tutti i sondaggi, basti pensare che in Irlanda si parla addirittura di un 80% a favore della criminalizzazione della prostituzione.
        Qualcosa potrebbe cambiare solo se ci fosse una nuova crisi economica, peggiore di quella del 2008, in grado di spazzare via l’economia e l’intera classe politica di paesi come quelli Scandinavi e Inglesi e favorire la nascita di una nuova classe politica liberale e pragmatica che metta da parte qualsiasi fanatismo e faccia solo leggi che migliorino le condizioni di vita di tutti i cittadini, compreso le prostitute e i loro clienti.

        • So che è stato un parlamentare laburista a bloccare l’emendamento criminalizzante l’avvalenza della prostituzione al Parlamento del Regno Unito.
          La neo legge canadese dovrà essere nuovamente riesaminata dalla Corte Costituzionale dello stesso Stato e sembra proprio che tale nuova normativa non sia affatto conforme alla pronuncia del detto organo canadese di un anno fa. Di conseguenza, anche questa legge appena varata sarà facilmente cancellata.
          Non penso affatto che l’opinione pubblica sia a favore della criminalizzazione della prostituzione, credo che invece essa stessa voglia la relativa regolamentazione e tassazione. Non è detto che certi dati statistici siano stati presi male, ovvero truccati. Difatti, continuo a leggere commenti di persone che vogliono la regolamentazione ed imposizione del meretricio.
          Spero che una peggiore crisi economica rispetto a quella del 2008, cosa che potrebbe arrivare, siccome i così detti titoli tossici derivati sono ancora diffusi nella finanza mondiale, elimini questa classe politica, senza però inserirne un’altra peggiore.
          Rassegnarsi all’espansione del relativo proibizionismo, significa accettarlo. Bisogna continuare a lottare, soprattutto sul fattore che la tassazione della prostituzione tra adulti e consenzienti dovrebbe giovare agli Stati e non certo penalizzare questi; cosa che potrebbe al contrario accadere con la criminalizzazione della stessa attività.

        • “UKIP ultraconservatore e bigotto”? Stai scherzando, spero. Farage é un libertario e già anni fa ha dichiarato di essere favorevole alla regolamentazione della prostituzione. Cito un’intervista al Telegraph del 2010:
          “[…] I am also a libertarian. I think prostitution, for instance, should be decriminalised and regulated. I feel that about drugs, too. I don’t do them myself but I think the war on drugs does more harm than the drugs themselves. I am opposed to the hunting ban and the smoking ban, too. What have they got to do with government? The one thing I cannot be accused of is hypocrisy”.

          • Bene. Visto e considerato che a far saltare l’emendamento criminalizzatrice dell’avvalenza del meretricio in tutti il Regno Unito è stato proprio un laburista, posso forse, ovviamente senza essere troppo ottimista, sperare in una regolamentazione ed espressiva tassazione della prostituzione in tutta la Gran Bretagna. Quest’ultima non ha ratificato ancora la Convenzione ONU 1949/51, quindi, tale Stato potrebbe benissimo seguire il modello tedesco od olandese, al fine di poter fronteggiare un certo distacco dalla stessa Unione Europa, la quale, se si preoccuperà della sua esistenza futura, eventualmente si vedrà costretta a seguire la politica di tassazione del meretricio in tutti i suoi Paesi.
            Spero tutto bene in merito.

          • Parlano così male di questo UKIP che mi ero fatto l’idea che fossero come il Tea Party americano o come l’estrema destra italiana che sono proibizionisti e bigotti.
            Se è vero quello che dici spero che tra un anno questo partito farà il pieno di voti e metterà in pratica ciò che Farage disse 4 anni fa nella speranza che nel frattempo non abbia cambiato idea e che la maggioranza dei suoi parlamentari condividano le sue idee libertarie.

  33. http://www.rfsu.se/sv/Om-RFSU/Press/Pressmeddelanden/2015/RFSU-presenterar-forskningsrapport-som-visar-sexkopslagens-effekter/
    La RFSU è l’associazione svedese per l’educazione sessuale fondata nel 1933 che da sempre lotta per i diritti di omossessuali, prostitute, per il diritto all’aborto e all’uso dei contraccettivi e per la difesa delle libertà sessuali di tutti.
    Questa associazione libera ha avuto il coraggio di mettere in discussione la legge del 1999 che vieta l’acquisto di sesso affermando che essa ha aumentato lo stigma verso i lavoratori del sesso e non ci sono prove che dimostrano la sua efficacia.
    Inutile dire che c’è stata una levata di scudi da parte di tutte le associazioni femministe, tutti i partiti, procuratori, sindacalisti insomma da tutta la società civile svedese che ha gridato allo scandalo accusando RFSU di essere una potente lobby collusa con i trafficanti che vuole proteggere il diritto di stupratori e pedofili ad abusare delle donne e dei bambini.
    Questa è l’ennesima dimostrazione che nell’Arabia Saudita delle femministe è impossibile un normale dibattito senza arrivare alle minacce e agli insulti, esiste un pensiero unico su certi argomenti e non bisogna andare contro, questa è la logica di pensiero delle femministe radicali svedesi che non tollerano il contradittorio.
    Se il RFSU fosse stato davvero una potente lobby una legge immonda come quella del 1999 non avrebbe mai visto la nascita. La realtà è che la RFSU è una delle poche associazioni liberali che ancora esiste in Svezia e che conta come il due di picche in una società dominata dalla potente lobby delle femministe naziste.

    • Qualche mese fa, anche la Polizia svedese nel suo rapporto annuale ha dichiarato che il modello attuato nel rispettivo Paese ben 15 anni fa è fallito: http://feministire.com/2015/01/15/more-on-sex-trafficking-in-sweden-from-the-swedish-police/
      D’altronde, come dice il proverbio: “Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi”. Di conseguenza, non voglio essere tanto ottimista, ma se si denunciano i relativi insulti ed i tentativi di censura antidemocratica, facendosi ben sentire e non in quattro gatti, ma in più persone, le stesse pentole verranno distrutte.
      Difatti, se non è già stato svolto, bisognerebbe denunciare la legge svedese e le simili in Europa, alle due Corti del corrispondente continente, per le rispettive violazioni dei diritti umani e tassazione, come ho già citato in questo blog.

      • In Svezia potrà cambiare qualcosa solo tra 50 anni quando i musulmani diventeranno maggioranza nel paese scandinavo grazie alle deliranti e ultra permissive leggi sull’immigrazione volute proprio dalle femministe radicali che hanno consentito l’ingresso di tanti immigrati musulmani.
        I musulmani non si sono mai integrati nella società svedese e vedono le donne scandinave come prostitute senza dignità che è lecito stuprare, d’altronde l’80% degli stupri vengono compiuti da uomini musulmani ai danni di donne svedesi.
        Le femministe svedesi non hanno ancora capito che i loro veri nemici non sono i poveri clienti delle meretrici ma i musulmani che tanto adorano, lo capiranno tra 50 anni quando saranno maggioranza e imporranno anche in Svezia la loro cultura maschilista misogina illiberale, e così in Svezia di passerà da un fanatismo femminista a uno maschilista.
        Spero che l’Italia non farà mai la fine della Svezia.

  34. http://www.lessentiel.lu/fr/news/luxembourg/story/Les-clients-de-prostituees-seront-ils-punis–13855221
    Dopo Irlanda e Canada anche il Lussemburgo, su iniziativa del partito socialista al potere, si prepara a introdurre il modello svedese basti pensare che il ministro della giustizia, che è un grande sostenitore del modello, si è recato in Svezia con il ministro dell’opportunità per meglio documentarsi e dai sorrisi sembra che la visita sia stata utile.
    Non sono previste trasferte in Germania e Olanda.

      • Si ma ora sembrano decisi a fare il grande passo anche perché questa volta al potere stanno i socialisti che come al solito premono per criminalizzare i clienti per far contento il loro elettorato femminista.
        Quando ci sono i socialisti di mezzo sono sempre pessimista, spero di sbagliarmi ma non mi aspetto niente di buono da questa gente.
        Di certo non legalizzeranno mai i bordelli altrimenti sarebbero andati in Germania per vedere come funzionano gli eros center.

          • Spero che è come pensi tu perché se anche il Lussemburgo, che si trova tra due paesi liberali antiproibizionisti come Belgio e Germania, decidesse di adottare questo modello proibizionista sarebbe molto grave.

              • A maggior ragione che senso avrebbe fare una legge che spingerebbe i lussemburghesi a fare turismo sessuale nei paesi limitrofi privando il granducato di importanti introiti fiscali senza risolvere il problema della prostituzione di strada a cui si rivolge una clientela povera che non può permettersi viaggi all’estero.
                Spero che ai due ministri socialisti qualcuno gli abbia detto che in Svezia per le prostitute che smettono è previsto, nella migliore delle ipotesi, un lavoro all’Ikea multinazionale tristemente nota in tutto il mondo per offrire lavoro molto precario e malpagato e alle prostitute che si rifiutano di smettere gli viene negata ogni assistenza sociale, addirittura i volontari che distribuiscono condom vengono accusati di favoreggiamento della prostituzione.
                Se volevano sapere come funziona la legge non era necessario che andavano fino in Svezia, a spese dei contribuenti, bastava che leggevano la relazione del RFSU uscita proprio il 2 febbraio in cui si spiegava il fallimento della legge e le sue gravi conseguenze sulle condizioni di vita delle prostitute svedesi.
                Nei prossimi giorni pubblicheranno un loro comunicato congiunto in cui spiegheranno cosa hanno deciso di fare e spero che non seguiranno l’esempio dei loro coetanei francesi che sono stati puniti con una severa batosta elettorale.

                • Giustamente, sembra che abbiano capito questo nei mesi passati, dicendo di applicare la legge svedese sul recupero delle prostitute, senza punire i rispettivi clienti, chiamando tale azione “modello lussemburghese”.
                  Spero di non essere troppo ottimista in merito!

                    • Forse c’è qualche speranza, questi ministri dimostrano di essere in buona fede a differenza dei loro coetanei irlandesi e canadesi che guardarono solo al modello svedese perché avevano già deciso.
                      C’è da notare che i furbi svedesi nell’incontro del 2 febbraio fecero vedere solo il report del 2010 mentre nascosero quello più recente del 2013 in cui si diceva che la prostituzione al chiuso era fuori controllo e che a Stoccolma c’erano addirittura 250 centri massaggi che nel 1998 non esistevano.
                      Spero che qualcuno farà vedere ai due ministri lussemburghesi anche quel report molto più chiaro di quello del 2010 palesamente fasullo pieno dati falsi o incerti come hanno dimostrato molti ricercatori.

                    • @francesco rossi. Sicuramente, gli stessi Ministri del Lussemburgo in questione avranno visionato da altre fonti il Report relativo del 2013. Giustamente, se lo sappiano noi, non devono saperlo loro?

  35. http://www.thelocal.no/20150211/prosecutions-plummet-under-norways-prostitution-law
    http://www.nrk.no/ostlandssendingen/slipper-unna-med-sexkjop-1.12201360
    In Norvegia nell’ultimo anno c’è stato il crollo degli arresti di clienti di prostitute perché la polizia ha preferito usare la poche risorse disponibili per perseguire trafficanti e protettori.
    Quando c’erano al potere i Laburisti e i Socialisti la polizia era costretta a usare tutti i fondi per perseguire i clienti lasciando impuniti i trafficanti, ora che al potere c’è la destra la polizia può finalmente usare questi fondi per perseguire i veri criminali e così c’è stata un impennata degli arresti di trafficanti e un crollo di quelli di clienti.
    Questo dimostra che questa legge è tanto costosa quanto inutile e puramente simbolica, non risolve il problema ma costringe la polizia a sprecare risorse per dare la caccia a poveri clienti sfigati mentre i veri criminali che sfruttano le donne la fanno franca, basta vedere anche le statistiche svedesi per capire come questa legge sia poco efficace nella lotta contro il traffico di esseri viventi.
    Nonostante ciò la legge non sarà abrogata perché la lobby femminista in Norvegia è molto forte e non esiste alcuna lobby che difenda i diritti delle prostitute a questo si aggiunge un report sulla legge (http://www.vista-analyse.no/en/news/prostitusjonsomfanget-i-norge-redusert/) che basandosi su dati incerti e approssimativi privi di base scientifica ha proclamato il successo della legge affermando che essa avrebbe ridotto la prostituzione totale del 25%.
    Questo Report ha spezzato le gambe ai sostenitori dell’abrogazione della legge ponendo fine a qualsiasi discussione e quindi questa legge rimarrà in vigore per i prossimi cinquant’anni come la legge Merlin in Italia perché nel frattempo i sondaggi dicono che alle prossime elezioni stravinceranno i Laburisti cioè coloro che hanno fatto la legge

    • Il solo dichiarare che una legge ha avuto “successo” perchè “ha ridotto la prostituzione” è chiara indicazione che i suoi sostenitori agiscono semplicemente in base ad una ideologia (“la prostituzione è cosa cattiva”), infischiandosene del concetto di libera scelta.
      Credo anch’io che leggi naziste come queste, soprattutto se applicate in paesi dove la prostituzione è numericamente molto ridotta e quindi i guasti sociali che provocano possono essere facilmente nascosti come cenere sotto il tappeto, siano destinate a durare a lungo.

      Sul forum del FQ, in questi giorni, qualcuno ha affermato che in Svezia si “sveglieranno” (forse) solo quando la crescente diffusione dell’Islam, che c’è anche in quel paese, costringerà i “progressisti”, compresa la “sinistra” che oggi è in mano al nazifemminismo, a fare i conti con l’assalto alle libertà individuali.
      E forse allora ci sarà una reazione, perchè si capirà quali sono i valori veramente importanti.
      Del resto, perfino nella cattolicissima Polonia post-caduta-Muro e nella cattolica Spagna post-franchismo sono ammessi i bordelli: quando esci da una dittatura o comunque da uno scontro contro forze illiberali, poi è più facile capire cos’è la libertà (e quanto è importante difenderla) e cosa è invece il pensiero autoritario illiberale, anche quando è mascherato da “progresso”.

      • Come ho già detto in un post precedente in Svezia i musulmani diventeranno maggioranza tra cinquant’anni basti pensare che adesso in città come Malmö rappresentano già 1/3 della popolazione. Solo allora potremo assistere a un cambiamento radicale della società svedese perché i musulmani non sono zerbini da sottomettere come i maschi svedese, loro hanno una cultura maschilista misogina millenaria a cui non rinunceranno mai.
        Quindi è probabile che una volta maggioranza imporrano la loro cultura agli svedesi perché saranno in grado di riempire il parlamento di loro rappresentanti che elimineranno tutte le leggi folli fatte in nome della parità di genere per sostituirle con altre che riconoscono la supremazia del genere maschile.
        Questo è il destino della Svezia dal momento che le donne svedesi non si sposano e fanno pochi figli mentre quelle musulmane sono tutte sposate e fanno tanti figli.
        Questo lo hanno capito tutti tranne le femministe radicali che continuano a sostenere le assurde e permissive politiche immigratorie che hanno contribuito a riempire la Svezia di stranieri musulmani, la metà dei quali è disoccupato e alimenta la criminalità.
        Sembra incredibile ma le femministe radicali sono sessualmente attratte dai maschi musulmani ben diversi dai loro maschi svedesi zerbini e quindi visti come veri uomini.
        In conclusione se cambierà qualcosa sarà solo grazie ai musulmani e questo comporterà il passaggio da un fanatismo femminista a uno maschilista e non so se questa cosa possa essere una cosa positiva o negativa, anche se personalmente vedere le femministe radicali costrette a indossare il burqa
        mi farebbe godere come un riccio.

          • In Svezia la prostituzione non sarà più legale a prescindere che al potere ci siano le nazi femministe o i musulmani.
            Ma almeno con i fanatici islamici al potere le femministe radicale finalmente scoprirebbero sulla loro pelle che significa essere criminalizzate sulla base di un fanatismo ideologico sbagliato e questa sarebbe una magra consolazione per i clienti delle prostitute.
            Ma stai certo che in Svezia questa situazione illiberale ed antidemocratica è ormai irreversibile e non potrà che peggiorare.

    • Non possiamo fare altro che sperare in un’eventuale pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come da me citata in precedenza.
      Per il momento non sono riuscito a trovare alcuna notizia di giurisprudenza delle due Corti Europee sul divieto d’acquisto di prestazioni sessuali e nemmeno dei relativi processi pendendi.
      Francesco, che tu sappia, visto che riesci a trovare molte notizie estere in tema di meretricio, non sai nulla in merito?

  36. http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2015/02/11/97001-20150211FILWWW00476-le-senat-va-etudier-la-penalisation-des-clients-de-prostituees.php
    In Francia sembrava che la penalizzazione dei clienti fosse stata accantonata e invece a sorpresa, a causa dello scandalo del processo DSK e delle forti pressioni del nuovo governo francese, il senato ha deciso di mettere in discussione la legge il 30-31.
    Se la legge sarà approvata senza la penalizzazione dei clienti tornerà all’assemblea dove i proibizionisti, che sono maggioranza, potranno reintrodurla con un semplice ammendamento. Insomma sembra che alla fine anche questa volta le femministe radicali dovrebbero riuscire ad imporre il modello svedese a dimostrazione della grande forza della loro lobby che è riuscita a resuscitare una legge che sembrava ormai morta.

  37. Sollevata la questione di legittimità costituzionale in California sulla relativa legge locale, che punisce sia le prostitute, sia i relativi avvalenti: http://abc30.com/news/ca-lawsuit-hopes-to-decriminalize-prostitution/546955/
    A proporre tale ricoso sono state delle sex workers ed un loro cliente.
    Quindi, se la normativa in questione dovesse essere cancellata per incostituzionalità, tale dovrebbe essere anche la condizione della punizione di chi si avvale del meretricio.
    Stiamo a vedere.

    • Dopo quello che è successo in Canada dove i politici hanno ribaltato un sentenza unanime dell’alta corte non nutro troppe speranze anche in caso di sentenza positiva. Tuttavia va detto che la costituzione americana, che fu scritta da politici conservatori, è diversa da quella canadese che fu invece scritta da politici liberali e quindi difficilmente la corte costituzionale americana si potrebbe esprimere a favore della decriminalizzazione del meretricio.
      Comunque va ammirato il coraggio di quel cliente che a differenza di tanti altri si è ribellato a una condanna penale che gli avrà sicuramente distrutto la vita, basti pensare che in questo orrendo paese considerato la culla della democrazia e delle libertà i clienti sono equiparati a stupratori e pedofili con tanto di iscrizione a vita nel registro dei sex offenders, pubblicazione delle foto su tutti i principali quotidiani e siti web, in Illinois rischiano fino a due anni di carcere.
      Una sentenza favorevole sarebbe un miracolo in questa roccaforte dei proibizionisti.

      • Scusami Francesco, io ho scritto che anche l’avvalenza del meretricio è stata menzionata nella relativa questione. Quindi, se in Canada i politici moralisti hanno cercato di sviare i dettami della pronuncia della relativa Magistratura delle leggi, introducendo il modello Nord Europeo, questa volta in California, se arriverà la Sentenza in merito a favore di chi ha svolto il ricorso stesso, difficilmente si potrà reinserire il proibizionismo nell’Ordinamento relativo. Senza dimenticare che la stessa Corte canadese si dovrà ripronunciare sulle nuove connesse disposizioni legislative.
        Inoltre, se ho ben compreso, sulla materia detta non dovrebbe essere la Corte Costituzionale Federale degli USA a pronunciarisi in merito, ma solo quella californiana e quindi anche od unicamente in correlazione con la Costituzione del corrispondente Stato.
        L’eventuale riscontro a favore della prostituzione potrebbe essere un buon precedente per tutti gli altri Stati Uniti ed anche per l’Europa se i relativi principi saranno equiparabili ai dettami delle Costituzioni dei Paesi del nosro continente, per non dire a quelli della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

      • Scusami, ma riguardo alla California, se ho compreso bene il tutto, è stato un solo giudice che si è opposto a sollevare ulteriormente la questione di legittimità costituzionale contro la legge del medesimo Stato americano, che vieta il meretricio.

        • Inoltre, sulla questione della Sud Corea i Sex Workers coreani hanno intenzione di risollevare la stessa condizione davanti al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Speriamo almeno in questo, visto che la stessa ONU s’è dichiarata in passato favorevole alla decriminalizzazione del meretricio.

        • Cos’ ho interpretato anch’io. Dall’ultima riga si deduce che l’avvocato della parte che ha iniziato la causa (3 prostitute + 1 cliente) sta valutando se ricorrere in appello.

          • Giustamente, in secondo grado dovrebbe chiedere la medesima condizione e magari ottenerla. Di conseguenza, si dovrebbe avere un’ulteriore causa pendente presso la Corte Costituzionale californiania, magari svolta con altre argomentazioni, rispetto a quelle già esistenti in merito.

  38. http://www.svt.se/nyheter/sverige/sexhandeln-oppnare-an-nagonsin
    Pubblicato in Svezia nuovo report ufficiale sulla situazione della prostituzione relativa all’anno 2014.
    Come il report del 2013 anche questo parla di una situazione della prostituzione indoor ormai fuori controllo fornendo questa volta un dato che lascia sbalorditi: il numero di annunci di Escort è passato dagli appena 304 del 2006 al numero incredibile di 6965 del 2014.
    Questo incredibile dato unito a quello dei centro massaggi che nella solo Stoccolma sono passati da 0 del 1998 ai 250 del 2011 ci porta ad affermare con assoluta certezza che il numero di prostitute presenti in Svezia è più che raddoppiato: se nel 1998 c’erano almeno 2500 prostitute totali adesso ne abbiamo sicuramente almeno 5000-6000 riferendoci solo alla prostituzione via internet e centri massaggi.
    Il motivo di questo boom incredibile dell’offerta di sesso alimentata da una domanda altrettanto forte trova a mio parere spiegazione nel fatto che dopo la crisi economica del 2008, che ha impoverito ricche nazioni come l’Italia e la Francia, i trafficanti hanno deciso di spostare i loro sporchi affari in nazioni come la Svezia che da luoghi di passaggio sono diventati mete preferite per la prostituzione perché sono tra le poche nazioni uscite indenni dal crollo dell’economia mondiale; a questo va aggiunto che in Svezia c’è un’assurda legge che punta a usare tutte le poche risorse disponibili nella criminalizzazione dei clienti permettendo ai trafficanti e ai papponi di operare impunemente e a dimostrazione di ciò ci sono i pochi arresti e le rare condanne a pene che raramente superano i 4 anni.
    Lo stesso report afferma che la maggior dei giovani che si prostituiscono sono di sesso maschile a dimostrazione del fatto che la teoria delle femministe radicali in base alla quale la prostituzione va vietata, perché è una violenza contro le donne che impedisce la parità di genere poiché la totalità dei venditori di sesso sono donne, è totalmente priva di fondamento.
    Nonostante questo report offra molte argomentazioni che dimostrano il totale fallimento del modello svedese, lo stesso report afferma che la legge deve essere considerata comunque un successo per le seguenti ragioni:
    – la prostituzione di strada si è dimezzata rispetto al 1998 riducendosi ad appena 200-250 prostitute, numero che considero troppo basso per essere vero, anche se il report ammette che forse, io direi certamente, questo calo è dovuto allo sviluppo di nuove tecnologie come Internet e i cellulari
    – il numero di uomini che hanno acquistato sesso in Svezia nel 2014 è di 24000 unità, io sarei curioso di sapere quali metodologie hanno usato per arrivare a questo numero esatto; se io fossi un uomo svedese che frequenta prostitute l’ultima cosa che farei è andare a dirlo in giro anche se mi viene garantito l’anonimato per telefono, perché significherebbe ammettere di aver commesso un reato per il quale rischio fino ad un anno di carcere oltre a una multa salatissima
    – il consenso per la legge è intorno al 72%, anche in questo caso sarei curioso di sapere quali metodologie hanno usato per arrivare a questa cifra che è stranamente sempre la stessa da sedici anni e mi domando se non si tratti dello stesso sondaggio fatto tanti anni fa da fonte poco attendibile e ripetuto all’infinito senza possibilità di una nuova verifica; sta di fatto che sondaggi più recenti dicono che il numero di svedesi favorevoli alla criminalizzazione delle prostitute è cresciuto dal 30 al 53% a dimostrazione del fatto che la legge ha fallito nel tentativo di spingere gli svedesi a provare odio per i clienti e compassione per le povere prostitute considerate tutte vittime.
    C’è poi questo articolo http://www.handelsblatt.com/panorama/aus-aller-welt/sex-handel-in-schweden-polizei-arbeit-gegen-prostitution-ist-ein-witz/11398930.html in cui addirittura è il capo della polizia di Malmö ad affermare che la legge svedese è inefficace e ha peggiorato la situazione pur ritenendo che la legge va comunque considerata un successo perché i sondaggi danno ad essa un consenso del 72%.
    A questo punto mi chiedo una cosa: ma se per i svedesi i sondaggi sono così importanti per legiferare perché nel 1998 non hanno legalizzato la prostituzione dal momento che i sondaggi di allora davano il popolo svedese nettamente a favore?

    • Grazie Francesco, informazioni interessantissime.
      Per curiosità, sono andato a rivedere la mia stima di tanti anni fa basata sul numero di annunci web (http://jonathanx.altervista.org/estero/duello10.html ), che valutava già allora probabili 5000 prostitute nel “Triste Paese”. E tutto sommato ci sta che ormai la maggioranza delle sex workers svedesi si pubblicizzi in rete, avendo poco senso stare in strada (ma se ce ne sono ancora 250, dopo sedici anni, è una cifra altissima, perchè si partiva da sole 650!).
      Il tutto è una clamorosa smentita dell’efficacia di questa legge e se ai brainwashed cittadini svedesi piace, ciò non la rende efficace. Parlano i numeri.

      Che a fronte di settemila annunci sul web, e quindi migliaia di sex workers, ci siano solo 24.000 clienti mi pare del tutto improbabile, dubito che ci sarebbe un volume di affari sufficiente per sostenerle tutte. Ammettiamo che le sex workers siano solo 2500, quante erano sedici anni fa: sarebbe una media di circa dieci clienti a prostituta. Come sopravvivrebbero queste sex workers: con l’introito di un solo rapporto al mese, in media?

      Ma, evidentemente, mentre i nazifemministi svedesi fanno fatica a nascondere le cose evidentemente in crescita, come gli annunci e i centri massaggi, ancora devono cercare di far credere che l’aspetto “educativo” della legge sta avendo effetto. Perchè se ci si accorge che neppure questo funziona, di quella legge non rimane proprio nulla.

  39. http://www.humanite.fr/loi-prostitution-la-commission-speciale-envoie-un-mauvais-signe-laurence-cohen-569605
    UMP con un emendamento vuole ripristinare il reato di adescamento mentre è contrario all’emendamento dei comunisti che vorrebbe ripristinare la criminalizzazione dei clienti.
    La scorsa settimana si era dimesso il presidente della commissione speciale, socialista, che si era opposto all’intenzione del governo socialista di ripristinare a tutti i costi la penalizzazione dei clienti che la stessa commissione a guida socialista aveva rigettato a luglio.
    A questo punto è probabile che il senato approverà la legge senza la penalizzazione dei clienti e con la reintroduzione del reato di adescamento, quindi la legge tornerà alla camera a cui spetta l’ultima parola, in Francia c’è un bicameralismo imperfetto, dove le femministe radicali hanno la maggioranza e potranno pertanto ripristinare la criminalizzazione dei clienti.

    • I politici irlandesi e francesi conoscono bene la volontà delle prostitute ma la ignorano perché il vero obiettivo di queste leggi non è punire i clienti ma le prostitute, peggiorando le loro condizioni di vita in modo da costringerle a lasciare il lavoro, d’altronde fu proprio Gunilla Ekberg, colei che ha scritto la legge svedese, ad averlo ammesso in una vecchia intervista del 1998.

  40. http://www.liberation.fr/societe/2015/03/30/prostitution-le-senat-retablit-le-delit-de-racolage_1231865
    Come previsto il senato reintroduce il reato di adescamento e respinge la criminalizzazione dei clienti.
    Lo stesso senato ha votato due emendamenti presentati uno dai socialisti e un altro dal partito di centro liberale UDI che prevedono la possibilità per la polizia di bloccare i siti di annunci delle Escort in qualsiasi momento senza chiedere il consenso di un giudice.
    La sinistra ha protestato contro la reintroduzione del reato di adescamento ritenendo più giusto criminalizzare i clienti, i veri criminali che alimentano lo sfruttamento di migliaia di schiave sessuali e si promettono di reintrodurre la criminalizzazione dei Punters quando la legge tornerà all’assemblea francese.
    Noi italiani ci lamentiamo dei nostri politici ma evidentemente non conosciamo i politici francesi che, dopo quelli irlandesi e scandinavi, sono i più bigotti illiberali proibizionisti d’Europa e le vergognose leggi in materia di prostituzione presentate dalla destra e dalla sinistra francese ne sono la prova.

    • Devo dire che l’UMP dovrebbe aver guadagnato molti voti con queste due manovre che hanno snaturato la legge in questione, tanto che essa stessa ha cambiato il suo nominativo.
      Penso proprio che il suddetto grosso partito di Centrodestra sa benissimo che i clienti delle meretrici non sono pochi e che quindi bisogna stare attenti ai voti.
      Comunque, seguendo le istruzioni della “navette” delle leggi del corrispondente Paese sul sito del rispettivo Senato, l’Assemblea Nazionale si può pronunciare in via definitiva sull’approvazione dei relativi testi solo dopo tre diversi passaggi tra le due Camere ed anche l’esame d’una Commisione mista. Successivamente, è i turno della Commissione Costituzionale, che può bocciare alcuni punti dei disegni di legge approvati dal rispettivo Parlamento, poiché in contrasto con la Costituzione francese ed anche con i trattati internazionali.
      In effetti, come citato dall’ex presidente della Commissione speciale del Senato sul progetto legislativo in questione, durante il dibattito in aula di ieri, da me seguito in diretta straming, il divieto d’acquisto di prestazioni sessuali contrasta con i dettami della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Difatti, la connessa Corte di Strasburgo ha dichiarato in una Sentenza del 2007, che è un diritto disporre del proprio corpo.

  41. A questo punto è probabile che i socialisti pur di approvare la legge reintrodurranno la penalizzazione dei clienti senza togliere il reato di adescamento tanto caro all’UMP, per loro punire i clienti delle prostitute è diventata una questione ideologica irrinunciabile per la quale qualsiasi compromesso con la destra è accettabile.
    D’altronde i socialisti volevano abrogare il reato di adescamento solo per far credere all’opinione pubblica che loro volevano aiutare le prostitute che in realtà detestano più degli stessi clienti.
    A questo va aggiunto che l’UMP ha tolto la penalizzazione dei clienti solo per fare un dispetto ai socialisti non certo perché vogliono i voti dei punter di cui possono fare a meno.
    L’UMP e il PS sono due partiti proibizionisti illiberali che perseguono lo stesso obiettivo: proibire la prostituzione in quanto attività immorale contraria ai loro valori di bigotti perbenisti.
    Pertanto trovo probabile, anzi sicuro, che alla fine troveranno un accordo a scapito delle povere sex workers e dei loro clienti.
    Se esiste una giustizia divina mi auguro che un giorno la Francia farà una fine peggior di quella fatta dalla Grecia, perché questa è la fine che merita un popolo che manda in parlamento simile gente.

    • Più che un dispetto ai Socialisti, è stato proprio il fatto che quelli dell’UMP hanno compreso che gli avvalenti delle meretrici non sono affatto pochi ed anche per la questione che alle prossime regionali (dicembre 2015) e presidenziali/politiche (2016) la relativa campagna elettorale è già iniziata, con oltretutto il consistente pericolo del Fronte Nazionale. Difatti, questo disegno di legge è stato a luglio licenziato dalla Commissione speciale del Senato di Parigi e successivamente insabbiato. E’ stato grazie al Governo che tale è stato calendarizzato nella relativa assemblea, siccome, ai sensi della Costituzione francese, l’esecutivo in merito può eseguire tale azione se i disegni di legge, licenziati dalla Commissioni del Senato in questione, non vengono inseriti in una certa data per il loro dibattito nella connessa aula.

      • Mi corrego con le presidenziali/politiche francesi (2017). Però, a causa degli insuccessi politici del PS, non è detto che l’Assemblea Nazionale possa essere sciolta in anticipo, ovvero il Presidente attuale possa dare le dimissioni. Di conseguenza, è sempre meglio tenersi buona una grande fetta del corpo elettorale come i clienti delle prostitute.

        • Ma se davvero ci tengono così tanto ai voti dei punter perché non seguire l’esempio della Germania legalizzando la prostituzione invece di fare l’ennesima legge proibizionista che addirittura vieta alle prostitute di pubblicare annunci e di andare vestite in abiti succinti?
          I Verdi sono l’unico partito che chiede la legalizzazione e come ricompensa alle ultime amministrative ha preso un misero 2% e alle prossime elezioni rischia di scomparire.
          La realtà è che i punter o non vanno a votare oppure per masochismo votano per i partiti proibizionisti, per questo motivo nessun partito è interessato ai loro voti.
          In Italia c’erano i radicali che lottavano per la legalizzazione e non hanno mai preso voti mentre Berlusconi e la DC che volevano la galera per i clienti prendevano quasi il 40% di voti. Sostenere la legalizzazione non ha mai fatto guadagnare voti per questo motivo quasi tutti i partiti sono proibizionisti.

          • Purtroppo, anche la Francia ha ratificato la Convenzione ONU 1949/51 contro la regolarizzazione della prostituzione e naturalmente, non hanno voluto abbandonare anche la politica perbenista contro lo stesso merericio, cercando di tenere un piede in due scarpe.
            Inesorabilmente, i Partiti che vogliono la regolamentazione del meretricio non hanno molta pubblicità ed è forse questo il fattore che non riesce ad affermarli nelle elezioni relative. Una certa criminalizzazione di milioni di persone renderebbe ai medesimi autori una chiara campagna elettorale screditante e di conseguenza, non si permetteranno facilmente d’adottare le loro promesse, come in Italia non è mai avventuo, in effetti. Ovvero, non in maniera completamente proibizionistica.
            Difatti, attualmente la Lega in Italia ed altri all’estero stanno guadagnando consensi con la promessa di legalizzare e tassare la prostituzione.

  42. http://www.wctv.tv/home/headlines/Prostitution-Penalties-in-Florida-Could-Become-More-Costly-300165371.html
    Recentemente il parlamento della Florida ha approvato con consenso unanime quella che è considerata da tutti la legge più dura che sia mai stata fatta in USA contro i clienti delle prostitute: la legge inasprisce le pene già dure arrivando a prevedere il carcere fino a 15 anni.
    La Florida è solo uno dei tanti stati americani che recentemente ha approvato una legge contro la prostituzione con l’adozione di misure ancora più draconiane di quelle già esistenti con il pretesto del traffico di esseri umani.
    Con queste nuove leggi i Punters americani non potranno più evitare il carcere e nella migliore delle ipotesi si faranno almeno un anno di galera più una mega multa da pagare e la pubblicazione della propria foto con indirizzo e numero di telefono su tutti i principali giornali e siti locali e nazionali.
    Finita la fallimentare guerra contro la droga, che ha portato gli USA ad avere la popolazione carceraria record di due milioni e mezzo di detenuti, i politici americani iniziano una nuova guerra questa volta contro i pericolosi clienti delle prostitute con l’obiettivo di sostituire nelle carceri americane i detenuti per possesso di cannabis con i Punters per la felicità della potentissima lobby carceraria che gestisce un business miliardario che era messo a serio rischio con la fine della guerra alla droga a causa dei referendum che hanno legalizzato la cannabis.
    Queste leggi sono l’ennesima prova che gli USA sono diventati uno stato di polizia autoritario dove le libertà personali vengono calpestate in quella che considero una finta democrazia in cui ci sono solo due partiti ultra proibizionisti e bigotti che da sempre si spartiscono il potere con l’appoggio delle tante lobby mafiose che controllano l’economia di questa che i mass-media internazionali continuano a considerare erroneamente la più grande democrazia del mondo.

    • Questa normativa non è ancora stata approvata dall’altro ramo del parlamento della Florida. Spero che gli stessi politici locali s’accorgano che i clienti delle prostitute non sono pochi e che quindi devono stare attenti ai voti.
      In più, spero in un bel ricorso alla Corte Costituzionale dello stesso Stato come è avvenuto per la California.

  43. http://www.bbc.com/news/uk-scotland-scotland-politics-32443809
    Il governo scozzese, guidato dal partito nazionalista, ha detto no al modello svedese invece introdotto in Irlanda ritenendo che la criminalizzazione dei clienti peggiorerebbe la situazione delle sex workers.
    I laburisti scozzesi, che per fortuna stanno all’opposizione, hanno nuovamente tentato con la femminista radicale Rhoda Grant di inserire un emendamento per criminalizzare i clienti ma la maggioranza nazionalista è fermamente contraria nonostante l’intervento di tutte le chiese e le organizzazioni religiose scozzese che chiedevano a gran voce il modello svedese.
    Spero che alle prossime elezioni in GB i laburisti non riusciranno ad ottenere la maggioranza perché il partito laburista è ormai pieno di femministe radicali fanatiche mentre i liberali sono diventati minoranza.

    • Meno male che a livello britannico le stesse femministe illiberali laburiste sono diventate una minoranza, con il respingimento di un emendamento simile alla legge contro il traffico di esseri umani in tutto il Regno Unito.
      Confido nel ricorso alle Corti legislative contro la Legge della Nord Irlanda, compresa la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che dovrebbe partire appena la detta normativa entrerà in vigore.

  44. http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2015/05/12/97001-20150512FILWWW00222-prostitution-deuxieme-lecture-d-un-projet-de-loi.php
    In tempi record il disegno di legge torna all’assemblea in seconda lettura a dimostrazione della potenza della lobby femminista che ha ormai il pieno controllo del partito socialista e quindi dell’assemblea francese.
    Per i socialisti approvare questa legge è diventata una questione di tale urgenza da dargli la priorità rispetto a molte altre importanti leggi che sono in attesa di approvazione.

      • Nonostante tutte le sconfitte elettorali i Socialisti e i Comunisti francesi insistono pur consapevoli che da una simile legge non verranno benefici elettorali, ormai il fanatismo ideologico presente in questi due partiti è tale che pur di criminalizzare gli odiati clienti sono pronti a perdere milioni di voti.
        Basti pensare che molte esponenti di spicco del Partito Socialista, tra cui 4 ministre, aderiscono al movimento femminista ultra radicale Osez le féminisme che ora ha il pieno controllo dell’assemblea francese e l’approvazione di una simile legge ne è la dimostrazione.
        Dieci anni fa il parlamento francese approvò una legge che penalizzava i clienti delle minorenni con 3 anni di galera e da allora sono stati arrestati appena 7 clienti e il numero di minorenni che si prostituiscono sulle strade francesi è raddoppiato, se questa legge è stata fallimentare figuriamoci quest’altra legge che con multe vorrebbe punire pure i clienti delle prostitute maggiorenni, noi italiani ci lamentiamo dei nostri politici ma i politici francesi sono ancora peggiori, secondi solo agli svedesi.
        Ora la legge torna in seconda lettura al senato, in caso di disaccordo non so se è prevista una terza lettura oppure si va subito alla commissione bilaterale.
        L’unica speranza è che i senatori rinviano il più a lungo possibile la discussione della legge.

        • Da quello che ho letto sul sito del Senato di Parigi, se quest’ultimo ricorreggerà il disegno di legge in questione, tale andrà all’esame di una commissione bicamerale con sette senatori e sette deputati. Se in questo caso non si arriverà ad una soluzione, si avrà un altro passaggio parlamentare ed in con un ulteriore disaccordo in merito sarà l’Assemblea Nazionale ad avere l’ultimo verdetto. Infine, il medesimo progetto legislativo dovrebbe arrivare al giudizio della Commissione Costituzionale. Quest’ultima dovrebbe essere influenzata moltissimo dal giudizio non vincolante, dichiarato dalla Commissione dei diritti umani, che ha bocciato la penalizzazione dei clienti delle prostitute, durante il primo passaggio al Senato del disegno di legge in questione.
          Ho continuato a scrivere allo stesso PS sui Social Network che gli avvalenti del meretricio non sono pochi e quindi bisogna stare attenti ai voti, ma sembra proprio che non mi abbiano ascoltato.
          Alcuni membri del Partito suddetto si sono dimessi per questa politica e per altri motivi.
          Da quello che so, in autunno saranno presenti in Francia le elezioni regionali in. Vediamo cosa succederà allo stesso PS, senza considerare che nel 2017 arriveranno le relative presidenziali.
          Se fossi stato il direttore del succitato Partito, avrei cacciato queste femministe illiberali. Sarebbe stata la mossa migliore da fare, al fine d’evitare il lento e peggiore degrado della corrispondente coalizione politica. Difatti, il centrodestra francese non solo al Senato ha stravolto il disegno di legge in discussione, ma all’Assemblea Nazionale in quest’ultimo passaggio esso medesimo si è astenuto dal votarla, siccome sicuramente ha avuto paura di bocciarla e quindi bloccare la perdita di voti dei nemici del Centrosinistra. I primi non sono stati certo ingenui a non perdere questa palla in balzo!
          Stiamo a vedere e spero che il raziocinio porti a far insabbiare tale progetto in Commissione al Senato, ovvero che dopo le regionali l’Assemblea Nazionale venga sciolta.

          • Avevo letto che la navetta parlamentare poteva durare all’infinito finché senato e assemblea raggiungevano un accordo su un testo comune e che il ricorso alla commissione bilaterale avveniva solo se c’era l’intervento del governo che bloccava la navetta e istituiva la commissione.
            Tu invece dici che questa commissione viene istituita automaticamente dopo la seconda lettura del testo da parte del senato in caso di permanere dei contrasti, spero che non è così come dici tu.
            Dopo la disfatta colossale alle provinciali i socialisti per non perdere ulteriori voti avrebbero dovuto abbandonare il progetto di legge invece è avvenuto il contrario, quindi anche di caso di probabile disfatta alle regionali continueranno a portava avanti il disegno di legge fino all’approvazione.
            Come ho detto nel precedente post dentro il partito socialista francese ormai comanda il movimento femminista ultra radicale Osez le féminisme, che tu sicuramente conosci bene, che negli ultimi decenni è riuscita a infiltrare ai vertici del partito molti suoi membri e ciò ha portato il partito a una deriva estremista femminista illiberale, quindi non c’è da meravigliarsi se tentano il tutto per tutto per approvare la legge anche a costo di perdere pesantemente le prossime elezioni, con la complicità del primo ministro Manuel Valls che si è rivelato un vero zerbino sottomesso alla volontà delle femministe radicali.
            Per queste fanatiche talebane femministe l’approvazione della legge è diventata una questione di vita o di morte pertanto lotteranno fino all’ultimo giorno utile della presente legislatura.
            Contro il fanatismo ideologico di queste donne c’è poco da fare, io odio i fascisti ma se la vittoria del Front National significherebbe la scomparsa di questa sinistra illiberale in mano alle nazi femministe ben venga perché tra due mali scelgo sempre quello minore.

            • Questo è ciò che ho letto sul sito del Senato di Parigi. Se vai a cercare la parola “prostitution” sul relativo motore di ricerca, troverai la legge in questione, sulla quale è anche spiegata la “navette” in merito.
              Certo. Il PS sembra che si stia ultimamente sfasciando, siccome il loro leader e Presidente della Repubblica Francese sta portando il corrispondente Stato al baratro economico con una forte Austerità.
              Comunque una cosa sembra sicura. I disegni di legge si possono arenare nelle Commissioni delle due Camere e soprattutto dovrà arrivare l’esame finale della Commissione Costituzionale.

  45. Caro Jonathan, tu le femministe contrarie alla prostituzione ogni tanto le chiami nazifemministe, vale a dire femministe bigotte e moraliste. Il fatto è che a me sembra che le femministe antiprostituzione non siano poi così bigotte ed illiberali come le fai tu, perchè esse su molti argomenti al di fuori della prostituzione hanno idee tutt’altro che bacchettone. Per esempio: le femministe sono favorevoli solitamente all’aborto, sono favorevoli ai matrimoni omosessuali ed al diritto dei gay di adottare bambini,quindi le femministe non sono certo delle beghine reazionarie. Le cosiddette femministe antiprostituzione sono moralmente favorevoli alla libertà sessuale tranne quando si tratta di sesso mercenario perchè secondo loro un rapporto sessuale per essere etico deve mirare al piacere sessuale di entrambi gli individui, nella prostituzione invece avviene che a godere è solo il cliente, mentre la prostituta fa sesso per forza, cioè sforzandosi senza provare, almeno di solito, alcun piacere. Non ti sembra che ciò sia un pò una violenza o se non una violenza perlomeno una forzatura? Io sono un uomo e so che non mi piacerebbe per niente sforzarmi di fare sesso a pagamento con una donna magari brutta che non mi piace e quindi capisco o credo di capire il punto di vista delle donne che trovano pesante il lavoro di fare sesso sforzandosi in cambio di denaro. Inoltre io ho un libro di uno scrittore tedesco ateo ed anticlericale che si chiama Karl Heinz Deschner che si intitola “Storia del sesso nel Cristianesimo” in quel libro c’è scritto che la prostituzione esiste per colpa della morale sessuale repressiva di matrice cristiana. Cioè secondo questo Deschner se il cristianesimo sparisse anche la prostituzione scomparirebbe o perlomeno diminuirebbe. Tu cosa ne pensi in proposito?

    • Ma ad Agosto non hai niente di meglio da fare che scrivere queste sciocchezze? Ci sono migliaia di siti proibizionisti e tu scrivi simili cose proprio qua è evidente che il tuo scopo è solo quello di provocare.

      • Che è il motivo per cui non gli rispondo più.
        Sono buono e paziente, parto sempre dall’ipotesi che l’interlocutore sia in buona fede e di solito accetto il dialogo.
        Ma solo fino ad un certo limite.

        Quando mi rendo conto di avere a che fare con troll e/o stupidi, non ci perdo più tempo.

    • Sarebbe violenza anche il caso del lavoratore, che è costretto ad alzarsi la mattina per recarsi al posto di lavoro. Inoltre, se ad una persona non piace svolgere il lavoro sessuale, non può certo offrire un buon servizio in merito, in altre parole, questo individuo diventa quello che in gergo punteristico si chiama “Missile” e purtroppo tale soggetto è destinato a fallire la relativa carriera di sex worker.
      Non può sussistere alcuna violenza se chi vuole il sesso, per una ragione o per un’altra, agisce con volontà sulla corrispondente opera, esattamente come un matrimonio d’interesse.
      Giustamente, certe donne non sopportano il sesso a pagamento, siccome quest’ultimo è a basso costo e per fare ciò, tradiscono e smentiscono i propri principi liberali espressi in altri campi, dimostrandosi spesso false in essi stessi.

  46. Francesco Rossi mi ha detto: “Ci sono migliaia di siti proibizionisti e tu scrivi queste cose proprio quà è evidente che vuoi provocare.” Sui siti anti-prostituzione non ci vado perchè non mi interessano. Voi non ci crederete ma io, in realtà, ho una vaga simpatia per il partito radicale, però quando mi trovo a discutere di un argomento come la prostituzione con persone che sostengono posizioni moraleggianti mi trovo sempre in difficoltà a portare validi argomenti a sostegno di tesi come le vostre. E’ per questo che vengo nel vostro sito a farvi certe domande, le domande che io faccio a voi sono le domande che i miei conoscenti hanno fatto a me facendomi sorgere dei dubbi.

  47. Dal momento che voi dite che i miei argomenti anti-prostituzione sarebbero poco intelligenti fatemi un esempio di argomento intelligente contro la prostituzione secondo voi.

    • Un vero esempio è dato dal fatto che il proibizionismo è l’acqua del pesce Mafia ed è meglio evitare questo dove si può.
      Inoltre, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.

  48. Si ma se uno desidera andare con una prostituta come fa a capire se la prostituta è consenziente oppure se è costretta? Di solito se le prostitute hanno un protettore vuol dire che sono costrette? Solitamente le prostitute esercitano il mestiere da sole oppure hanno quasi tutte un protettore che le costringe?

    • Posso dire in merito che una persona prostituta costretta, specialmente da qualcuno, non sarà mai una brava meretrice.
      Inoltre, lo sfruttamento di collaborazione e quello di costrizione sono due cose distinte.
      Per il resto ho già risposto in precedenza, affermando in più che il pizzo pagato per occupare il marciapiede, ovvero l’appartamento dove si esercita la prostituzione non è riduzione in schiavitù, come i mistificatori meretriciofobici cercano di far comprendere.

  49. http://www.irishtimes.com/news/crime-and-law/law-criminalising-those-who-buy-sex-approved-by-cabinet-1.2353975
    Ora in tutta l’Irlanda è illegale l’acquisto di prestazioni sessuali alla faccia di Amnesty e di tutte le organizzazione che inutilmente chiedono da anni la totale decriminalizzazione del sesso mercenario per il bene delle prostitute.
    Va detto che più che il modello svedese viene introdotto il modello americano perché la nuova legge non prevede alcuna depenalizzazione delle prostitute che continueranno ad essere arrestate se trovate per strada o dentro bordelli.
    Il governo popolare-laburista ha ulteriormente criminalizzato il lavoro sessuale per farsi perdonare dalla potente chiesa cattolica il fatto di aver legalizzato il matrimonio omosessuale; nel 1993 un identico governo popolare-laburista criminalizzò di nuovo il lavoro sessuale, che era stato depenalizzato da una sentenza della corte costituzionale, per farsi perdonare dal clero il fatto di avere depenalizzato l’omosessualità.
    Alla luce di tutto ciò è evidente che i politici irlandesi provano un profondo disprezzo nei confronti delle prostitute che dopo l’approvazione di questa ennesima immonda legge diventano la categoria sociale più perseguitata ed emarginata della società irlandese.

    • Aspetta. Se ho ben capito, questo testo di legge non è stato ancora approvato dal Parlamento irlandese, ma solo dal Consiglio dei Ministri dello stesso Stato.
      Se mi riferisci che la Corte Costituzionale iralndese ha decriminalizzato il lavoro sessuale nel 1993, questa dovrebbe pronunciarsi anche contro un’eventuale proibizione dell’acquisto di prestazioni sessuali.

      • La legge del 1993 che criminalizzò di nuovo la prostituzione in 22 anni non è stata abrogata quindi è difficile che questa nuova legge che inasprisce quella già esistente possa mai essere dichiarata incostituzionale e anche se questo miracolo avvenisse i politici irlandesi su pressione del forte clero farebbero subito una nuova legge.
        Le prostitute irlandesi fanno prima ad abbondonare questo triste paese dove i diritti delle donne vengono continuamente violati.

        • A me risulta che però la prostituzione in Irlanda non è reato completamente. E’ vietata unicamente nei luoghi pubblici come le strade e nei bordelli, però si può svolgere in appartamenti privati, senza alcuna collega all’interno di questi. In effetti, lo stesso Governo/Parlamento irlandese ha dovuto unicamente limitare il meretricio nel corrispondente Stato, ma non proibirlo completamente e quindi si può benissimo auspicare un’abrogazione del futuro divieto d’acquisto di prestazioni sessuali, dove la stessa prostitute non viene punita.

  50. Qui sopra Francesco Rossi ha scritto: “Ora in tutta l’Irlanda è illegale l’acquisto di prestazioni sessuali alla faccia di Amnesty e di tutte le organizzazioni che inutilmente chiedono da anni la totale decriminalizzazione del sesso mercenario”. E’ proprio vero che Amnesty International è contraria da anni alla punizione legale delle prostitute e dei clienti?

    • Come ho scritto in precedenza, non è ancora così, visto che il testo del Governo irlandese è solo un disegno di legge, che il Parlamento relativo dovrà trasformare in legge.
      Ovviamente, Amnesty International non ha certo emesso una risoluzione vincolante per nessuno.

  51. Cosa pensate della prostituzione nei luoghi pubblici? Avete ragione voi a dire che la prostituzione negli appartamenti privati non deve essere criminalizzata, ma la prostituzione nei luoghi pubblici però deve essere vietata in quanto in tutti i paesi del mondo esiste la legge che vieta di avere rapporti sessuali nei luoghi pubblici. Voi per quanto vi riguarda andate con prostitute di strada o con quelle di appartamento?

    • Posso rispondere con la seguente frase: che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico, sporcizia e/o atti osceni sotto la vista pubblica? Basta con questa assurda “Meretriciofobia”. Giustamente, la prostituzione da strada è quella più economica di tutte. Un conto è quello di vietare gli atti osceni in luoghi pubblici, un altro è anche il sesso a pagamento negli stessi posti. Sarebbe una discriminazione sociale quest’ultima condizione, che non potrebbe essere accettata dalla Costituzione Italiana.

  52. Scusa Franco, tu hai detto: ” Che male fanno le prostitute maggiorenni e consenzienti ed i loro clienti sulle strade, se non compiono intralcio al traffico, sporcizia e/o atti osceni sotto la vista pubblica? ” Per sporcizia tu intendi forse il fatto di gettare i preservativi usati per terra? I clienti dove li devono mettere i preservativi una volta usati? E per quel che riguarda gli atti osceni in luogo pubblico, come fanno prostitute e clienti a non compiere atti osceni in luogo pubblico se i rapporti sessuali avvengono in automobile per la strada? Cioè fare sesso in automobile per la strada secondo te non è atto osceno in luogo pubblico? Inoltre le prostitute esercitano mai la loro attività in pieno giorno?

    • Se lo vuoi sapere, le stesse prostitute buttano tutti i rifiuti in un sacchetto, il quale finisce nel bidone dell’immodizia, oppure lo stesso cliente butta tutto in quest’ultimo dopo il rapporto. Il modo per evitare gli atti osceni in luoghi esposti al pubblico, come l’interno d’un autovettura è quello di non stare in una zona frequentata come le strade di campagna, ovvero far appannare o coprire i vetri della stessa. Il tutto chiarificato dalle Sentenze della Cassazione n. 37129/2003, 6340/2006 e 30242/2011.

  53. Per quel che riguarda le prostitute maggiorenni e consenzienti, che tu sappia esistono casi di prostitute minorenni ma consenzienti, cioè che pur essendo minorenni si prostituiscono senza essere costrette da nessuno? Ed in tal caso tu ritieni che il cliente che fa sesso con una prostituta minorenne ma consenziente debba essere legalmente perseguito oppure no? Oltretutto tu caro Franco come giudichi i genitori di una prostituta minorenne ma consenziente che rimproverano la figlia perchè fa la prostituta volontariamente, oppure la picchiano o la cacciano di casa?

    • Ritengo che la prostituzione è meglio che rimanga un affare tra persone maggiorenni, siccome i grossi guadagni e certe spese dovrebbero riguardare unicamente delle persone mature mentalmente.
      Ovviamente, i genitori di una prostituta minorenne dovrebbero rimproverare questa per la sua attività, ma non certo picchiarla e/o cacciarla di casa.

  54. Caro Franco, tu hai nominato la meretriciofobia. Esistono organizzazioni per i diritti degli omosessuali che si battono per una legge contro l’omofobia, cioè per una legge speciale che punisca in modo speciale le offese e le aggressioni contro gli omosessuali in quanto tali. Tu pensi che sarebbe giusto che ci fosse una legge contro la meretriciofobia, vale a dire una legge che equipari le offese contro le persone prostitute alle offese contro gli omosessuali, i Rom, i cittadini stranieri, gli ebrei, le persone di colore?

    • Se esistesse una legge che punisse tutte queste forme di discriminazione sociale, sarebbe giusto che tra queste fosse inserita anche la Meretriciofobia, altrimenti si violerebbe l’articolo 3 della Costituzione Italiana, che garantisce la parità di tutti i cittadini davanti alle leggi, senza distinzione di sesso e condizioni sociali e personali.

    • Se esistesse una legge che punisca le discriminazioni sociali e non riguarderebbe tutte queste, compresa la Meretriciofobia, tale mancanza sarebbe incostituzionale, siccome l’articolo 3 della Costituzione Italiana garantisce la pari dignità sociale tra tutti i cittadini davanti alle leggi.

  55. Per la seconda volta, il Senato francese con una maggioranza di destra ha respinto la criminalizzazione dei clienti, votata due volte dall’Assemblée. A questo punto la parola passa ad una commissione mista, ma in caso di stallo sarà l’Assemblée a prendere la decisione finale

    • Questa volta i senatori di destra hanno votato a favore dell’abolizione del delitto di adescamento e della regolarizzazione delle prostitute straniere.
      Se questa ultima versione della legge venisse approvata in maniera definitiva la prostituzione di strada tornerebbe ad essere totalmente legale.
      Ma i socialisti non ci stanno neanche questa volta nonostante queste due importanti concessioni da parte della destra: vogliono per forza la criminalizzazione dei clienti per far contenta la potente lobby femminista rappresentata da quella fanatica esaltata della ministra della salute.
      In questo modo i Socialisti dimostrano la loro totale malafede: dicono di volere proteggere le prostitute ma in realtà vogliono solo rendere illegale la prostituzione per far felici le tante femministe radicali presenti nel partito socialista.

      • Lo stesso Partito Socialista deve stare attento, visto che sono imminenti le elezioni regionali in Francia e da un probabile insuccesso del suddetto organo politico, si potrebbe dissolvere l’Assemblea Nazionale, per non dire anche quelle presidenziali e consegnare al Centrodestra lo Stato connesso.
        Non è detto che dopo la consultazione elettorale locale suddetta, questo Governo francese sarà rivoluzionato.
        Non dimentichiamoci che facilmente, alla fine dell’iter parlamentare in questione, verrà chiamata a pronunciarsi la Commisione Costituzionale, la quale potrà benissimo bocciare la penalizzazione dei clienti delle meretrici.

        • Il partito socialista francese ha perso malamente tutte le elezioni fino adesso svolte ma ciò non l’ha fatto desistere dalla sua intenzione di criminalizzare i clienti delle prostitute perché da tempo il partito è controllato da un gruppo di femministe radicali, capeggiate dalla ministra della salute e da quella dell’istruzione, che dettano l’agenda del partito dal momento che Hollande ormai non conta più niente dentro il partito e l’attuale primo ministro è una marionetta nelle mani di queste femministe fanatiche che stanno portando alla rovina il partito facendogli assumere posizioni ideologiche radicali.
          Pertanto anche una eventuale disfatta alle regionali non cambierà la situazione ma anzi porterà il partito a posizioni ancora più estremiste.
          Non c’è pertanto da meravigliarsi se il 90% dei nuovi elettori del FN erano elettori del PS.

          • Certo, si è visto benissimo che la politica di criminalizzazione di moltissimi elettori non ha fatto desistere lo stesso PS da tale orientamento. Però, non è detto che il medesimo partito possa esplodere, con l’uscita di molti corrispondenti deputati e di conseguenza una nuova crisi politica, che potrebbe benissimo causare lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale. In effetti, la disfatta elettorale del PS non è solo dovuta al disegno di legge in questione, ma anche dal fatto che la Francia non sta avendo una buona amministrazione.
            Spero di non essere troppo ottimista.

  56. Caro Franco, qui sopra hai detto che i genitori di una prostituta minorenne dovrebbero rimproverare la figlia per la sua attività. Ma tu non sostieni che il mestiere di prostituta (o prostituto) sia un mestiere dignitoso come tutti gli altri? E se la figlia prostituta fosse già maggiorenne ma ancora convivente con i genitori secondo te sarebbe giusto se i genitori la rimproverassero moralisticamente?

  57. Caro Franco, tu come giudichi le religioni tipo cattolicesimo ed ebraismo nelle quali un dio violento e moralista massacra gli abitanti di Sodoma e Gomorra perchè questi sono omosessuali o prostitute?

  58. Caro Franco, tu cosa pensi degli uomini politici che fanno sesso con le prostitute o con i transessuali come nel caso di Berlusconi, Marrazzo e Cosimo Mele? Secondo te è giusto biasimarli o obbligarli a dimettersi, oppure pensi che anche loro come gli uomini comuni abbiano il diritto di fare sesso come vogliono e con chi vogliono?

  59. Caro Franco, se ho ben capito, per non commettere il reato di atti osceni in luogo pubblico bisogna caricare la prostituta in automobile, portarla in un luogo isolato tipo campagna dove consumare il rapporto, e al termine del quale bisogna riaccompagnarla sul viale dove batte il marciapiede. Ma a riportare sul viale una prostituta non c’è il rischio di essere accusati di favoreggiamento della prostituzione se per caso ti ferma la polizia? Inoltre siamo sicuri che se si consuma un rapporto sessuale in automobile in una località di campagna fuori dai centri abitati non si può essere accusati di niente? Mi sembra di ricordare che anni fa accusavano i clienti di adescamento o di sfruttamento della prostituzione, forse che adesso non succede più?

    • In un luogo isolato e non potenzialmente frequentato si compie l’illecito amministrativo, previsto dall’articolo 527 comma terzo del Codice Penale, siccome il fatto relativo avviene per colpa, ovviamente senza coprire o far appannare i vetri del corrispondente veicolo.
      Ai sensi delle Sentenze della Cassazione n. 1716/2005, 36392/2011 e 37299/2013 il cliente motorizzato, che riaccompagna la prostituta al proprio marciapiede, dopo aver consumato con questa una prestazione, non risponde del reato di favoreggiamento semplice dell’altrui prostituzione (art. 3 n. 8 Legge 75/1958), siccome tale azione non è un favore all’attività di meretricio, ma unicamente alla persona, la quale nel medesimo posto può svolgere qualsiasi altra attività.
      L’illecito d’adescamento è previsto dall’articolo 5 della Legge 75/1958 “Merlin”, che prevede una sanzione amministrativa non superiore a 100,00 euro attualmente e tale contravvenzione può essere lecita unicamente se il connesso comportamento viene svolto in modo “scandaloso, molesto e/o seguendo per via le persone, invitando queste al libertinaggio con parole o gesti”.

      • Caro Franco, se ho ben capito i clienti delle prostitute non possono più essere accusati di favoreggiamento della prostituzione se, dopo la prestazione, riaccompagnano la prostituta al suo marciapiede. Te l’ho chiesto perchè mi pare di ricordare che circa vent’anni fa, nel 1995 o giù di lì si diceva che secondo una interpretazione restrittiva della legge Merlin il cliente poteva essere accusato di favoreggiamento, in quanto comprando una prestazione sessuale si favoriva il fatto che una prostituta continuasse a prostituirsi. Ma stando a quanto tu dici, questa interpretazione restrittiva della legge Merlin non sarebbe più in vigore, ho capito bene? Per quel che riguarda invece il reato di adescamento, come devono comportarsi prostitute e clienti per evitare di incorrere in tale reato, considerato il fatto che l’approccio tra cliente e prostituta dovrà pur avvenire in qualche modo?

        • Giustamente. quella era proprio un’interpretazione erronea della legge, visto che essa stessa afferma che compie reato chiunque favorisca e/o sfrutti la prostituzione altrui e non propria e per affare di prostituzione si deve includere anche l’azione del relativo avvalente, altrimenti non esisterebbe tale pratica.
          Se ci si ferma sulla pubblica via, senza modi molesti o scandalosi e successivamente si contratta una prestazione sessuale, non sussiste alcun illecito in merito.

  60. Caro Franco, secondo te è giusto che il protettore di una prostituta maggiorenne e consenziente venga accusato di qualche tipo di reato? Il pappone commette forse estorsione a prendere una parte dei guadagni della prostituta? Oppure pensi che sia giusto che il pappone venga pagato dalla meretrice perchè lui comunque svolge una qualche forma di servizio per conto della medesima?

    • Penso che la collaborazione consensuale (punita in Italia dalla Legge 75/1958 “Merlin” seguendo i dettami della ratificata Convenzione ONU 1949/51), non debba essere perseguita. Difatti, alcuni Stati non hanno ratificato la suddetta normativa internazionale, ovvero l’hanno ratificata solo in parte, siccome contrasta con la Costituzione dei medesimi Paesi.

  61. Caro Franco, che cosa pensi degli uomini sposati che vanno con prostitute o transessuali? Siccome di solito si presume che un mestiere debba sempre avere una qualche forma di utilità sociale, quale sarebbe l’utilità sociale della prostituzione etero oppure omosessuale? Chi esercita la prostituzione non arrecherebbe forse un danno sociale a fare sesso con uomini sposati cornificando le mogli dei medesimi? Io per quel che mi riguarda non ho una chiara opinione in proposito. Tu per caso pensi che sia moralmente giusto fare sesso con prostitute o prostituti solo se non si è sposati o fidanzati?

      • Caro Franco, tu dici che il sesso a pagamento è sesso a basso costo, vuoi per caso dire che fare sesso con prostitute è economicamente alla portata di tutti? Cioè che costerebbe poco? Inoltre dicendo che è meglio non tenere un piede in due scarpe tu intendi dire che consideri in qualche modo moralmente sbagliato fare sesso con prostitute o prostituti se si è sposati o fidanzati? E se uno ha la moglie che per motivi etici o religiosi non accetta di fare sesso con il marito usando la pillola o il preservativo? In tal caso tale marito secondo te si comporta in modo immorale se ricorre al sesso mercenario?

        • Alla portata di tutti forse no, comunque la relativa pratica è più economica non solo in via remunerata, ma anche impegnativa.
          Posso dire che la negazione di certi rapporti sessuali, può essere causa per imputare la colpa della relativa separazione; quindi anche se esso stesso fosse socoperto con una prostituta od un’amante, non avrebbe l’addebito suddetto.

  62. Caro Franco, c’è chi vorrebbe far radiare dall’albo dei medici gli psichiatri che propongono terapie per “guarire” dall’omosessualità e questo per il giusto motivo che l’omosessualità non è una patologia dalla quale bisogna guarire. Allora tu che ne pensi degli psichiatri che eventualmente proponessero delle terapie per “guarire” i clienti delle prostitute, oppure che proponessero terapie per “guarire” chi consuma materiale pornografico? Non pensi che sarebbe eventualmente il caso di far radiare anche questi psichiatri dall’albo?

  63. Caro Franco, sei proprio sicuro che l’antiproibizionismo in fatto di prostituzione funzioni? Se non mi sbaglio tu sei quello che ha affermato che il proibizionismo è l’acqua del pesce mafia. Il fatto è che io in alcuni siti internet ho letto che in paesi antiproibizionisti come Germania, Olanda e Spagna la criminalità collegata alla prostituzione non sarebbe affatto scomparsa, in particolare a Colonia la polizia tedesca qualche tempo fa avrebbe arrestato un certo Nekati Abacaci che gestiva un giro di prostitute costrette con la violenza ed in Spagna invece sarebbe stato arrestato un certo Josè Moreno, anche lui per lo stesso tipo di reato. Ma allora la politica antiproibizionista avrebbe fallito? Inoltre se fosse vero che il proibizionismo è, come tu dici, l’acqua del pesce mafia, bisognerebbe chiedersi perchè l’antiproibizionismo dovrebbe funzionare solo per la prostituzione e non anche per altri tipi di traffico come il traffico di droga o di armi o di organi. Cioè perchè secondo te la politica antiproibizionista dovrebbe funzionare solo per la prostituzione?

    • Ho affermato più volte che la politica proibizionista è peggio di quella non proibizionista, siccome in tal modo la criminalità riuscirebbe a gestire meglio la connessa attività (che non è solo la prostituzione, ma altri servizi e commerci). E’ facile intuire questo! Di conseguenza, è meglio evitare la suddetta politica dove si può. Nel caso del meretricio, ho affermato che si dovrebbe tenere legale il relativo esercizio tra adulti e consenzienti.

      • Quindi tu intendi dire che la politica antiproibizionista così come è attuata da paesi come la Germania, l’Olanda e la Spagna sarebbe preferibile alla politica attuata in proposito nel resto d’Europa? Eppure come mai vengono segnalati casi di prostituzione forzata anche nei suddetti paesi antiproibizionisti? Dov’è che è più diffusa la prostituzione forzata, nei paesi antiproibizionisti tipo Olanda, Spagna o Germania o nei paesi proibizionisti?

        • Sarebbe meglio attuare la politica meno proibizionista possibile, ovvero con regolamentazioni non strette e limitate, poiché quelle che lo sono, si ha un semi proibizionismo.
          La schiavitù esiste ovunque e si nota meglio negli stati dove non vige il proibizionismo, dove appunto riesce meglio ad essere scoperta, rispetto alle Nazioni con il sommerso della relativa attività, con il quale è molto più difficile scoprire la relativa prostituzione forzata. In altre parole, con la legalità le mele marce vengono più facilmente a galla!

  64. Caro Franco tu qui sopra hai detto: “la negazione di certi rapporti sessuali può essere causa per imputare la colpa della relativa separazione, quindi anche se esso stesso fosse scoperto con una prostituta o un’amante, non avrebbe l’addebito suddetto.” Intendi dire che se la moglie rifiuta di avere rapporti sessuali col marito(ad esempio per motivi moralistico-religiosi) la colpa dell’eventuale divorzio, secondo la legge, viene attribuita alla moglie anche nel caso che il marito abbia avuto rapporti sessuali con prostitute ed eventuali amanti? E lo stesso principio varrebbe anche se, poniamo il caso, la moglie fosse disposta a praticare il coito canonico col marito, ma non fosse disposta a praticare, che so, il sesso orale oppure il sesso anale ed il marito si rivolgesse ad una prostituta per essere soddisfatto in queste sue esigenze? Anche in tal caso la colpa della separazione verrebbe attribuita alla moglie? e per quel che riguarda il rovescio della medaglia, se fosse la moglie a chiedere al marito di praticarle il cunnilinguo ed il marito fosse contrario anche la moglie avrebbe, secondo le vigenti leggi, il diritto di rivolgersi ad un amante?

    • Sì esatto! Se sussistono rapporti negati tra i due coniugi, tali condizioni sarebbero la causa d’addebito della relativa separazione, anche se vi è stato il tradimento in merito con amanti o prostitute. Il tutto affermato anni fa dalla Cassazione.

  65. Caro Franco, in questo sito si sostiene che la maggior parte delle prostitute sarebbero consenzienti, e che solo una minoranza delle prostitute sarebbero costrette a prostituirsi dai protettori. Quante sono però in realtà le donne che si prostituiscono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, oppure che si prostituiscono per comprarsi la droga? Le prostitute drogate sono da considerare consenzienti oppure no? E’ molto diffuso l’uso di stupefacenti tra le prostitute?

    • Non mi risulta che le prostitute tossicodipendenti siano una maggioranza. In più, non si possono considerare schiave e costrette alla relativa mansione, visto che l’acquisto di droga può essere svolto con qualsiasi altro introito, anche da lavoro di altro tipo.

  66. Caro Franco, secondo la tua opinione non sarebbe il caso di abolire i reati di sfruttamento o di favoreggiamento della prostituzione per sostituirli con il solo reato di costrizione alla prostituzione? In tal caso verrebbero puniti solo i magnaccia che costringono alla prostituzione e non quelli che avviano donne consenzienti alla prostituzione volontaria. In sostanza se la prostituzione è un mestiere moralmente accettabile da un punto di vista laico perchè perseguire chi fa da mediatore senza costringere nessuno?

    • Sarebbe meglio tale politica, considerando che questi reati sono proprio discriminatori nei confronti di chi appartiene alla casta sociale del sesso a pagamento, proprio come avviene in altri Stati, i quali non hanno ratificato la Convenzione ONU 1949/51, che promuove questa politica.

  67. Caro Franco, per quel che tu sai le zone di città frequentate dalle prostitute sono zone a rischio per quel che riguarda furti, rapine o aggressioni? Le zone dove le prostitute battono sono pericolose da frequentare di sera solitamente?

      • Scusa Franco, io ti ho chiesto questo perchè nei film americani tipo “Il giustiziere della notte” hanno la tendenza a far vedere i quartieri dove ci sono prostitute e locali a luci rosse come quartieri frequentati anche da teppisti, malavitosi, drogati, spacciatori e stupratori. Tu dici che i film americani sbagliano? Oppure che esagerano?

        • Penso che questi esagerino, visto che tali delinquenti possono essere presenti ovunque e dove sono presenti i ladri od altri cirminali pericolosi per la pubblica sicurezza, nessuna attività riuscirebbe a svolgere buoni affari. Questa è la realtà!

  68. Caro Franco, secondo te Berlusconi avrebbe dovuto essere perseguito penalmente per aver fatto sesso mercenario con Ruby, che a quell’epoca era minorenne? I clienti che fanno sesso con prostitute minorenni secondo te sarebbero da perseguire anche se ignorano l’età della ragazza?

    • Il caso di Berlusconi è avvenuto quando il Codice Penale italiano non prevedeva ancora l’impossibilità del colpevole in merito di chiamare a propria discolpa l’ignoranza della persona offesa, come avviene oggi, salvo che si tratti d’ignoranza inevitabile.
      Sono contro la prostituzione minorile, però, sarebbe meglio considerare ogni mezzo per la propria difesa, anche quando si compiono certi fatti per colpa e quindi non punibili.

    • Justin Trudeau è figlio di Pierre Trudeau, il più noto politico canadese del dopoguerra, quello che fece approvare (lui, cattolico praticante) la legge sul divorzio e quella sulla regolamentazione dell’aborto, quest’ultima con una frase controversa, rimasta famosa, che diceva “lo Stato non ha il diritto di mettere il naso nelle camere da letto dei cittadini”.
      Era un sostenitore convinto del “liberalismo politico”, uno che affermava chiaramente che i politici non devono imporre la propria morale personale a tutti mediante la legge, men che meno una morale basata sulla religione (e infatti era, ed è, odiatissimo dai cattolici integralisti per questa sua visione “eretica”).

      Pierre Trudeau era figlio di quella stagione felice (poi non a caso denigrata da conservatori e reazionari!) che sono stati gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, quando si prese coscienza di massa del diritto alle libertà personali, anche contro l’ingerenza dello “Stato etico”, e si lottò per conquistarle.
      Politici così temo che non esistano quasi più non solo in Italia e in Europa, ma nel mondo.

      E il Cielo sa quanto ne avremmo bisogno, in un mondo sempre più schiacciato tra i criminali integralisti del terrorismo islamico che vogliono imporre la religione come legge, le tentazioni di risposta integralista cristiana, le menzogne propagandistiche e mediatiche dei falsi difensori di immaginari diritti a immaginaria riparazione di immaginari torti (vedi nazi-femministe e clerico-bigotti), la propaganda interessata dei nemici delle libertà che usano la paura del terrorismo per far dilagare indiscriminatamente (di nuovo, dopo il piccolo sbandamento dovuto al coraggio di un autentico eroe della libertà, Snowden) il controllo poliziesco di Stato (su internet prima di tutto) a scapito della sacrosanta privacy delle persone.

      Buon Natale a tutti.

        • Hai il link relativo a questa presunta causa pendente presso la corte costituzionale? Gli avvocati delle tre stupide dissero che prima di fare una causa contro la nuova legge ci sarebbero voluti almeno 10 anni necessari per raccogliere le prove dell’incostituzionalità di essa come era avvenuto con la causa precedente.
          Pertanto indicami quali soggetti hanno avuto il coraggio di fare subito causa all’alta corte senza aspettare 10 anni.

            • Allora hai sentito sicuramente male perché prima di andare all’alta corte bisogna rivolgersi a una corte locale, poi una corte statale e infine a quella costituzionale; tutto questo iter richiede un periodo minimo di 6-7 anni, a questo devi aggiungere che la nuova legge è entrata in vigore da appena un anno, un periodo di tempo non sufficiente per valutare di fronte a una corte gli effetti negativi.
              Comunque con i liberali al potere non sarà necessario un ennesimo inutile ricorso alle corte, Trudeau sta dimostrando di essere un tipo intelligente ben consigliato da economisti liberali.
              Sono certo che la legge verrà abrogata dalla nuova maggioranza liberale in considerazione anche del fatto che essa è stata fatta da un governo ultraconservatore che era mal visto dall’opinione pubblica.

    • Temo che sia solo un articolo burla di un giornale umoristico. Resta comunque la speranza che il nuovo governo di Trudeau riveda la recente legge canadese sulla prostituzione

  69. Caro Franco, in un film che ho visto che si intitola “Cape Fear, il promontorio della paura” uno dei protagonisti abborda una cameriera di un bar offrendole dei soldi in cambio di un rapporto sessuale, la cameriera si offende, risponde in malo modo e scappa via. Secondo te il comportamento della cameriera è legittimo oppure è troppo moralistico e meretriciofobico alla luce del fatto che lei poteva anche rispondere educatamente di no alle proposte sessuali senza offendersi e senza rispondere male? In fondo l’uomo in questione le aveva fatto solo una proposta.

  70. Caro Franco, tu dal tuo punto di vista etico libertario cosa penseresti di un uomo sposato che eventualmente avviasse la propria moglie consenziente alla prostituzione? Non pensi che da un punto di vista di etica laica il suddetto sarebbe un comportamento legittimo? Ti chiedo questo perchè in un sito anticlericale da me frequentato un tale, ateo, criticava l’episodio biblico nel quale Abramo offre(in senso sessuale) la propria moglie ad un faraone egiziano in cambio di doni. Ma se la moglie era consenziente a prostituirsi allora Abramo non aveva forse il diritto di prostituire la moglie? Da quel che c’è scritto nella Bibbia non si desume che Abramo abbia costretto la moglie. Tu dal tuo punto di vista cosa ne pensi in proposito?

  71. http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2016/02/03/97001-20160203FILWWW00419-prostitution-l-assemblee-revote-le-texte.php
    Come previsto l’assemblea francese vota in maniera definitiva a favore dell’introduzione anche in Francia del modello svedese, entro poche settimane la legge entrerà in vigore.
    Penso che questa immonda legge rimarrà in vigore per sempre visto l’immonda classe politica francese e quando la destra tornerà al potere il prossimo anno provvederà ad inasprirla reintroducendo la criminalizzazione delle prostitute senza eliminare quella dei clienti.
    I politici italiani in materia di prostituzione hanno sempre copiato i francesi e quindi non mi meraviglierei se entro 12 anni, come fu per i bordelli, facessero una legge identica.
    In Francia non ci sono 2500 prostitute come in Svezia ma molte di più e quindi sono curioso di sapere quanti soldi spenderanno gli intelligenti politici francesi per rendere applicabile una simile stupida legge.

    • Dovrà pronunciarsi ancora il Senato ed eventualmente in ultima definitiva lettura l’Assemblea Nazionale. Però, ai sensi dell’articolo 61 della Costituzione Francese, 60 senatori o 60 deputati, oppure uno dei due presidenti delle due suddette camere possono chiedere che le leggi approvate dal Parlamento francese possano essere esaminate dalla Commissione Costituzionale, prima della corrispondente promulagazione ed in questo caso i rispettivi dettami dichiarati non conformi alla connessa Carta Costituzionale non possono entrare in vigore.
      Spero in ciò!
      Di sicuro, si potrà ricorrere al succitato giudice costituzionale anche dopo l’approvazione della relativa legge.
      Inoltre da quello che so, lo Strass (il sindacato dei sex worker francesi) è pronto a svolgere anche i ricorsi in merito alle Corti Europee.
      Non possiamo far altro che sperare!

      • Finora in tutti i paesi dove è stato introdotto il modello svedese non è mai successo che un giudice dichiarasse l’incostituzionalità della legge e temo che la stessa cosa avverrà in Francia perché a nessuno interessa tutelare i diritti delle prostitute e dei loro clienti.
        E’ triste vedere come le nazi femministe, che definirei pure talebane, dopo la Scandinavia siano riuscite a conquistare anche una nazione libertina come la Francia.
        E’ triste ammetterlo ma per fermare l’avanzata di queste fanatiche dobbiamo sperare nell’affermarsi della estrema destra xenofoba che finora ha sottratto voti proprio ai partiti femministi e si è dimostrata contraria alla criminalizzazione dei clienti.

        • Ti risulta forse che l’estrema destra svedese ed anche francese abbiano dichiarato di voler contrastate il divieto in questione?
          Se sì, spero che non sia unicamente una propaganda elettorale, che successivamente non viene mantenuta, siccome tali movimenti politici non sono certo amici della democrazia e delle libertà.

          • I parlamentari del Fn hanno sempre votato contro il progetto di legge socialista, l’estrema destra svedese è contraria al progetto di legge della sinistra svedese di criminalizzare anche gli svedesi che comprano sesso all’estero.
            Se guardiamo fuori della Francia e della Svezia vediamo ad esempio che l’estrema destra danese è a favore del modello neozelandese, l’estrema destra norvegese ha lottato per abolire il modello svedese ma si è dovuta arrendere di fronte al rifiuto della destra moderata amica della democrazia e delle libertà.
            E’ più facile trovare nell’estrema destra dei veri liberali amici della democrazia e delle libertà piuttosto che nei partiti di sinistra, pieni di nazi femministe, e di destra moderata, pieni di bigotti e fanatici religiosi.
            Un partito va definito amico della democrazia e delle libertà in base alle leggi che fa quando sta al potere, pertanto il Partito Socialista Francese e quello analogo svedese non possono essere per nessun motivo considerati tali altrimenti non facevano queste vergognose leggi.
            Alla luce del ragionamento fatto indicami con estrema precisione qualche partito di sinistra o di destra moderata attualmente al potere che si sia distinto per aver fatto leggi liberali perché non ne riesco a trovare.
            I veri nemici della democrazia e delle libertà stanno al potere in tutti i principali paesi europei per questo motivo il modello svedese si sta diffondendo a macchia d’olio e l’Europa è ormai alla deriva.
            Comunque non ti preoccupare l’estrema destra non andrà mai al potere in Francia e in Svezia perché il sistema non lo permetterà mai.

            • L’estrema destra danese è a favore del modello neozelandese dove la prostituzione su strada è più libera che in Italia?!?!
              Da quello che so, la politica destroide è nemica di quest’ultima pratica.
              Penso che non ci si poss fidare più di nessuno, non solo in ambito di meretricio, ma di tutto!

              • https://en.wikipedia.org/wiki/Prostitution_in_Denmark qui sta scritto così.
                Comunque rassegnati al fatto che la prostituzione di strada non la vuole nessun partito, se il modello svedese si è affermato in paesi come la Norvegia e la Francia è proprio per colpa dell’aumentare di prostitute straniere per la strada; se la gente si lamenta che ci sono troppe prostitute per strada i politici per non perdere consensi devono agire e il modello svedese basato sul concetto di tolleranza zero piace sia alla destra che alla sinistra proprio perché rappresenta la soluzione migliore per far sparire la prostituzione stradale.
                In questo momento la sinistra dominata dalle nazi femministe mi fa più paura dell’estrema destra che non vuole un ban totale della prostituzione in nome della parità di genere contro una società patriarchiale e altre fesserie varie che vengono propinate in maniera ossessiva nei partiti di sinistra ed estrema sinistra.

                • Giustamente, la prostituzione da strada ovunque è quella più economica e di conseguenza, quella più frequentata. Per questa ragione in molti Stati essa stessa esiste ancora in una certa legalità.
                  Spero che i Partiti sappiano che gli avvalenti del meretricio non sono pochi e chi lo sta scegliendo come guadagno, anche come seconda professione, è in numero sempre più crescente.

    • Attualmente al governo c’è proprio il partito di estrema destra del popolo danese che è a favore di questa e di altre leggi liberali in materia sessuale a dimostrazione del fatto che i veri nemici della democrazia e della libertà sono il partito socialista e quello socialdemocratico danese che per fortuna stanno all’opposizione e spero che ci restino per molto tempo.
      Se dipendesse da questi due partiti di sinistra i disabili che comprano sesso andrebbero sbattuti in galera come avviene in Svezia, Norvegia, Islanda e presto in altri paesi grazie a vergognose leggi illiberali fasciste fatte proprio da partiti che troppi ingenui si ostinano a considerare amici della democrazia e delle libertà preferendoli a partiti come quello del popolo danese che sono accusati di essere fascisti solo perché vogliono la chiusura delle frontiere per impedire che entrino stupratori e assassini, come avviene nella democratica e liberale Svezia, ma che non si sognerebbero mai di fare una legge che criminalizza la gente solo perché compra sesso da persone adulte e consenzienti

      • Effettivamente, se si vanno a vedere le dichiarazioni dei rispettivi esponenti e, nel caso ci siano state delle votazioni in Parlamento, il modo in cui si sono schierati, si giunge alla conclusione che praticamente tutti i partiti ostili all’unione politica europea, quelli che la stampa di regime sprezzantemente classifica come “populisti, xenofobi e di estrema destra”, sono contrari al modello svedese, se non addirittura favorevoli a qualche forma di regolamentazione della prostituzione. Nigel Farage di UKIP, come commentavo qualche tempo fa, si é da anni detto favorevole a legalizzare la prostituzione. Del resto basta ascoltarlo parlare per capire che é un liberale vecchio stampo, quindi è ovvio che lo sia. Il FN francese ha votato contro la legge proposta in Francia e la Lega, almeno a parole, vorrebbe riaprire le case chiuse. Il caso del People’s Party danese é ancora più significativo. Addirittura, dopo la decisione di Amnesty International, hanno proprosto una maggiore liberalizzazione in Danimarca, dove già il modello svedese era stato respinto. E’ significativo il fatto che, almeno a giudicare da Wikipedia, questo partito, dichiaratamente conservatore e contrario ad una società multietnica in Danimarca, abbia tra i suoi obiettivi proteggere la famiglia e la Chiesa Evangelica Luterana di Danimarca. Lo considero un’ulteriore prova, per me non necessaria, che l’attuale crociata per l’abolizione della prostituzione attraverso la criminalizzazione dei clienti, cioé dei maschi, ha un’origine femminista, non “tradizionalista”, anche se qua e là può aver raccolto qualche simpatizzante tra le forze religiose più retrive e misandriche.
        E’ parte integrante della rivoltante ideologia che ci viene imposta da un blocco politico così vasto da poter parlare di pensiero unico: inevitabilità di una unione politica europea, lontanissima dalla gente, in cui una elite di politici e intellettuali prende delle decisioni senza che gli elettori ne siano informati; scioglimento delle identità nazionali con dosi massicce di immigrazione; e ovviamente, uguaglianza forzata dei generi, con un occhio particolare ai “diritti delle donne” che vengono prima qualsiasi libertà individuale, anche quelle attinenti alla vita privata dei cittadini. Da cui la necessità di sradicare la prostituzione, segno lampante di differenze di genere (per me naturali e inevitabili), anche a costo di far entrare lo Stato nella nostra camera da letto per controllarci

    • Scusate ma sono un po’ scettico sulle “buone notizie” che avete riportato recentemente. Non trovo in rete nessuna conferma che il governo danese stia adottando la norma di pagare il sesso per i disabili. Cercando voci correlate, in particolare di Kristen (in realtà Kirsten) Brosboel che si opporrebbe, Google trova articoli del 2005 in cui, per la prima volta, sulla stampa internazionale si era parlato con il solito tono scandalizzato del fatto che un certo Torben Hansen, cittadino danese disabile, aveva avanzato al SSN una richiesta di rimborso per il costo extra che, non potendo muoversi, aveva dovuto sostenere per far venire una prostituta a casa sua. Tuttavia la richiesta fu respinta. Non ho trovato articoli che confermassero la modifica di questa direttive
      del 2005.
      Sicuramente, il precedente governo socialdemocratico, dopo aver promesso in fase di campagna elettorale di adottare il modello svedese, si era poi ricreduto, caso forse più unico che raro, tra l’altro dopo estese consultazioni con le associazioni di sexworker, ovviamente contrarie ad esso.
      Inoltre, dopo la presa di posizione di Amnesty International, alcuni partiti tra cui il People’s Party (quello che secondo la stampa di regime dovrebbe essere “populista e di estrema destra”), hanno proposto una maggiore liberalizzazione della prostituzione, ma qualcuno nella maggioranza si é opposto.
      Anche la notizia su una imminente legalizzazione della prostituzione in Canada, riportata dal sito journaldemourreal linkato qualche settimama fa, é chiaramente fasulla, come avevo già commentato. Quello é un giornale satirico e le notizie sono in gran parte inventate per far ridere i lettori, se leggete l’articolo da cima a fondo, e magari altri dello stesso giornale, ve ne renderete facilmente conto. Che io sappia, la ministra di giustizia del nuovo governo Trudeau ha promesso che rivedrà la legge e ascolterà tutte le parti in causa, incluse quindi le sexworker, ma mi sembra che per ora non ci sia niente di concreto

      • In effetti la notizia era risalente al 2005 ma può essere considerata attuale perché le posizioni di adesso dei partiti danesi in materia di prostituzione sono simili a quelle del 2005, l’unica differenza è che i partiti di sinistra si sono radicalizzati a favore del modello svedese mentre l’estrema destra non è più favorevole alla criminalizzazione della prostituzione ma vuole l’adozione del modello Neozelandese. Insomma i partiti di sinistra sono cambiati in peggio mentre gli estremisti di destra sono diventati liberali e democratici perché sono rimasti immuni al contagio del femminismo radicale che invece imperversa in tutti i partiti moderati, se possiamo continuare a considerarli tali.
        Purtroppo la notizia del Canada era fasulla e sembra che Trudeau sia mal intenzionato dimostrando di essere fatto di una pasta diversa da quella dell’illustre padre.
        Basti pensare che ogni volta che i liberali hanno votato in parlamento contro la legge Trudeau non era mai presente e questa sua assenza non era casuale perché il tipo in materia di prostituzione ha sempre avuto idee diverse da quelle dei suoi compagni di partito, basti pensare che all’indomani della storica sentenza del 2013 disse che la prostituzione era una violenza contro le donne ottenendo il plauso delle femministe radicali che lo hanno votato in massa.
        Quindi è molto probabile che il governo canadese farà come il governo norvegese e la legge rimarrà in vigore fino alla prossima sentenza della corte semmai ci sarà.

        • Non so se i Partiti d’estrema destra, che sicuramente non sono certo amici della democrazia e delle libertà, possono essere affidabili sul diritto delle Sex Workers.
          Riguardo al caso canadese, da quello che ho potuto vedere sulle notizie e su certi blog, le lavoratici del sesso in Canada stanno cercando di sollecitare l’abrogazione del modello nordico nel rispettivo Paese e queste professioniste hanno già ottenuto un incontro particolare con il connesso Governo.

  72. C’é una bella notizia e una brutta. Cominciamo dalla brutta. A metà gennaio, una commissione per gli affari interni del Parlamento inglese ha lanciato un’indagine conoscitiva:
    http://www.parliament.uk/business/committees/committees-a-z/commons-select/home-affairs-committee/inquiries/parliament-2015/prostitution/
    Il tema (fate bene attenzione ai termini usati): la Commissione Affari Interni intende guardare a come la prostituzione viene trattata dalla legge. In particolare, l’indagine valuterà “se il peso della criminalizzazione debba essere spostato su chi compra sesso piuttosto che su chi lo vende”. Chi come voi segue il dibattito in ambito internazionale sa bene che quest’ultima espressione, come del resto é evidente, é uno degli slogan preferiti dei proibizionisti, quelli che sostengono il modello svedese. C’é tutta la loro immonda ipocrisia, perché fa pensare che attualmente sia criminalizzato chi vende sesso, il che é falso. In Gran Bretagna, come in Italia, come nella maggior parte dei paesi occidentali, non é reato né vendere né comprare sesso. Per come é formulata, la frase dà per scontato che qualcuno debba essere criminalizzato e, come é tipico di tutta la propaganda femminista che ci tocca subire da 40 anni a questa parte, fa credere che attualmente le vittime della legge siano le donne e che sarebbe ora che a essere castigati fossero gli uomini. L’indagine fa riferimento al riconoscimento da parte della Procura della Corona che la prostituzione é una violenza contro le donne. Inoltre valuterà se sono necessarie ulteriori misure per favorire l’uscita dalla prostituzione di coloro che sono coinvolti e per scoraggiare la domanda che alimenta lo sfruttamento sessuale a fini commerciali.
    Mi sembra che i termini rivelino in maniera non equivoca come la pensa chi ha proposto l’indagine. Con un po’ di ricerche potete trovare altre informazioni su come stanno andando le cose.

    • Dovranno state attenti al fatto che i clienti delle prostitute non sono pochi e quindi al fatto di perdere molti voti. So che questo è ben conosciuto dai conservatori al Governo relativo, i quali hanno respinto un emendamento al disegno di legge nazionale contro la tratta di persone, che avrebbe criminalizzato gli avvalenti anche delle meretrici consenzienti.

    • Si è conclusa la prima fase dei lavori della Commissione parlamentare inglese sul possibile aggiornamento delle leggi inglesi sulla prostituzione:
      http://www.parliament.uk/business/committees/committees-a-z/commons-select/home-affairs-committee/news-parliament-2015/prostitution-report-published-16-17/
      Le raccomandazioni della commissione.
      Dovrebbe essere decriminalizzata l’offerta di sesso in strada, attualmente non consentita in Gran Bretagna. Non mi sembra si faccia menzione della richiesta di sesso a stradali, che attualmente è parimenti criminalizzata. Alle sexwoker dovrebbe essere permesso lavorare condividendo un appartamento. Attualmente rischiano l’incriminazione, come succede anche in Italia. Da notare che apparentemente non si pone un limite al numero di sexworker che possono condividere i locali, forse aprendo la strada a bordelli autogestiti. La fedina penale delle sexworker dovrebbe essere ripulita. Va mantenuta la criminalizzazione di chi sfrutta o controlla una prostituta
      Fin qui, niente di strano: entrambi gli schieramenti sono d’accordo sulla decriminalizzazione delle sexworker.
      Quanto al punto più controverso, se criminalizzare i clienti, la Commissione riconosce che c’é bisogno di ulteriori indagini, soprattutto sui modelli adottati da altri paesi, prima di prendere una decisione. Quindi l’attuale relazione va considerata provvisoria.
      Non ho ancora letto la relazione nella sua interezza, ma leggo in un forum che contiene alcune conclusioni molto positive: va distinta la prostituzione tra adulti consenzienti dallo sfruttamento; non ci sono prove dei risultati positivi del modello svedese, nonostante le sue buone intenzioni (?!) e addirittura vanno considerati i possibili effetti in GB di una adozione della decriminalizzazione stile Nuova Zelanda che, secondo le prove raccolte, ha avuto dei benefici.

      • Sicuramente sui lavori della commissione ha influito ciò che sta accadendo in Irlanda del Nord dove dopo un anno di modello svedese ci sono stati solo 6 arresti e 0 condanne perchè la legge è inapplicabile se non vengono stanziate ingenti risorse finanziarie come avviene nella ricca Svezia.
        Nonostante i tanti fanatici femministi e religiosi presenti nella commissione alla fine ha prevalso il buon senso, comunque è meglio non cantare vittoria bisogna vedere se il governo conservatore vorrà tener conto di queste raccomandazioni oppure preferirà ignorarle come spesso è accaduto in passato.
        In Norvegia ci fu un report che bocciava il modello svedese preferendo quello olandese, poi sappiamo quello che è successo dopo con la salita al potere di un governo di sinistra.

        • Teniamo anche presente che il quadro politico in UK è in effervescenza dopo la Brexit, bisognerà vedere come si assesta.
          Tra i candidati al ruolo di premier c’è Theresa May, attuale ministro dell’Interno.
          Sebbene io non ricordi sue prese di posizione estremiste contro la prostituzione o proposte di leggi nazifemministe (ma potrei sbagliarmi), qualche tentazione di equiparare sex work a “schiavitù” è sembrata averla, vedi qui:
          http://blogs.spectator.co.uk/2014/03/theresa-may-my-fight-against-the-modern-day-slavery-highlighted-by-steve-mcqueen/

          come criticato qui:
          http://www.adamsmith.org/blog/liberty-justice/i-fear-that-theresa-may-is-deluded-about-modern-slavery

          Non conosco eventuali prese di posizione del suo rivale e collega di partito Michael Gove, anche lui in corsa per quel posto.

          Questi sono alcuni articoli di ieri sulla qui già citata proposta della Camera dei Comuni di decriminalizzazione della prostituzione, compresa legalizzazione dei bordelli (!!!), sulla base del rapporto steso dal Home Affairs Select Committee:
          http://www.telegraph.co.uk/news/2016/07/01/mps-call-for-soliciting-to-be-decriminalised-as-report-reveals-p/
          http://www.thenationalstudent.com/National/2016-07-01/mps_say_sex_work_should_be_decriminalised.html
          http://www.iol.co.za/news/world/call-to-legalise-prostitution-in-britain-2040950
          http://www.dailymail.co.uk/wires/pa/article-3669063/Prostitution-laws-need-urgently-rewritten-say-MPs.html

          Se son rose …
          Comunque non credo finchè non vedo!

          Certo che sarebbe amaro vedere lo UK andare verso la legalizzazione proprio mentre esce dalla UE, perchè un paese di tale importanza che legalizzasse, affiancandosi alla Germania e ad altri, sarebbe nell’Unione un eccellente (ed inaspettato) contraltare al nazifemminismo scandinavo.

          • Non vorrei aver generato speranze premature.
            Per ora le raccomandazioni della Commissione sono di decriminalizzare chi vende sesso, e su questo sono tutti d’accordo, anche le femministe, ma non si sono espressi su che fare dei clienti. In attesa di leggere per intero la relazione, spulciavo sui forum di punter inglesi, e c’é chi ha trovato nelle pagine interne quelle frasi che ho riportato e che sembrano indicare una maggiore benevolenza per il modello neozelandese piuttosto che quello svedese. Del resto nei suoi lavori la commissione ha intervistato 3 (ex-)sexworker, cioè Laura Lee, Brooke Magnanti e una trans che non ricordo, che si sono espresse in modo molto chiaro a riguardo.

          • Se Theresa May diventerà premier avrà scarso potere perchè all’interno dei conservatori il vero leader è Boris Johnson che non si è candidato come premier per non bruciarsi e ha preferito sostenere la May che dentro il partito conta poco, la sua nomina è solo di transizione e serve per ricompattare il partito spaccato.
            Quello che mi preoccupa sono elezioni anticipate con il rischio che torni al potere il Labour con i Blairiani tornati alla guida del partito dopo il siluramento del liberale Corbyn che era a favore del modello neozelandese e che per questo fu fortemente attaccato dalle tante nazi femministe laburiste che fanno tutte parte della corrente Blairiana.
            L’ideale sarebbe un rafforzamento dell’Ukip dei Lib Dem dei Verdi e un ulteriore indebolimento dei Labour che uscirebbero dai giochi per la formazione di un governo di transizione che traghetti il paese fuori dall’Unione Europea.

            • Con il Regno Unito fuori dall’UE, chi ha sostentuto tale politica dovrà trovare una fonte di guadagno per evitare un eventuale default dello stesso Stato. Penso proprio che la chiara legalizzazione e tassazione del meretricio possa essere una buona risorsa in questione.
              Ricordiamoci la causa costituzionale di Laura Lee contro la legge simil svedese della Nord Irlanda, la quale dovrebbe continuare il suo iter giudiziario con un’ulteriore udienza in merito alla fine di settembre p.v.

              • Se le cose sono come dici tu è meglio che escono dall’unione europea così la Gran Bretagna diventerà come la Svizzera una nuova metà per praticare il turismo sessuale alla faccia di Mary Honeyball e Rhoda Grant.
                Ormai il parlamento europeo è diventato un covo di femministe radicali basti pensare a tutte le vergognose risoluzione che negli ultimi anni sono state approvate.
                Guarda caso tutte le femministe radicali erano contro la Brexit, forse temono che succeda questo?

                • Ah! Bene. Non sapevo che tutte le femministe illiberali fossero contro la Brexit, nonostante sussista il concreto pericolo d’ulteriore allargamento ad Est della stessa UE, con conseguente invasione di prostitute nei relativi Stati occidentali ed evidente fallimento dei modelli proibizionisti del meretricio.
                  Sicuramente, la Nomenklatura che governa l’Unione Europea, a sua volta controllata dal Nuovo Ordine Mondiale, non avrà di certo gradito il risultato del “leave” dell’UK dall’UE e tale voto sarà stato di sicuro anche una prostesta contro la risoluzione Honeyball, la quale non sarà passata per nulla in sordina come in Italia, visto che è stata promossa proprio da una eurodeputata inglese.
                  Inoltre, so che la suddetta corporazione di potere europeo ed internazionale segue la politica di far guadagnare il più possibile alle casse erariali delle Nazioni del Mondo, al fine di scongiurare il default globale delle banche e naturalmente la legalizzazione e tassazione di droghe e prostituzione sembra una buona azione in merito.

      • Non ce ne va dritta una.
        Come avevo riportato, la Commissione Parlamentare interni inglese aveva raggiunto conclusioni abbastanza incoraggianti nella sua relazione sul possibile aggiornamento delle leggi sulla prostituzione. Ma il fine settimana scorso, il Sunday Mirror se n’é uscito con la rivelazione, abbastanza documentata, che il presidente della commissione Keith Vaz frequenta escort gay, facendo anche uso di popper, una droga al limite della legalità. Vaz si è già dimesso dal suo posto e i proibizionisti sono sul piede di guerra perché la relazione venga scartata e rifatta da capo e nella commissione ci siano solo donne e uomini che non hanno mai pagato per fare sesso (ma perché poi un cliente non dovrebbe farne parte?)
        http://www.mirror.co.uk/news/uk-news/keith-vaz-statement-full-quits-8778281

          • Ma i proibizionisti non avevano detto che la prostituzione è una violenza contro le donne e che la prostituzione maschile è quasi inesistente?
            Questo fatto di cronaca dimostra l’esatto opposto e quindi i proibizionisti dovrebbero stare attenti a cavalcare questa vicenda che potrebbe avere un effetto boomerang.
            Vaz si è dimesso spontaneamente perchè nessun politico ha osato chiedere le sue dimissioni, in fin dei conti la sua colpa sarebbe quella di essere un uomo sposato che ha rapporto omosessuali e di far uso di droghe, sai quanti politici hanno gli stessi vizietti del povero Vaz, non c’è da meravigliarsi se nessun politico ha voluto approfittare della vicenda per lanciare attacchi politici che sono venuti solo da fanatici cristiani.
            La vicenda finirà subito nel dimenticatoio e Vaz continuerà a far politica potendo contare sulla stima di Corbyn e di tutto il partito laburista, compreso i blairiani che non possono rischiare di passare per antigay.

  73. Adesso quella bella: il leader del Labour Party Jeremy Corbyn ha dichiarato, per la prima volta in maniera esplicita e non equivoca, che é favorevole alla decriminalizzazione dell’industria del sesso:
    http://www.theguardian.com/politics/2016/mar/04/jeremy-corbyn-decriminalise-sex-industry-prostitution
    Ancora più significative le parole che ha usato: “sono per decriminalizzare l’industria del sesso. Non voglio che la gente sia criminalizzata. Voglio essere in una società dove non si criminalizza automaticamente la gente. Facciamo le cose in modo un po’ diverso e più civile”. Quindi non solo sì alla decriminalizzazione perché “metterebbe in pericolo le sexworker”, ma sì per una più ampia questione, fondamentalmente, di civiltà. Non lo diceva più nessuno, era ora che qualcuno lo facesse. Il problema é che resta una sua posizione personale, non ufficialmente condivisa dal partito. Riuscirà Jeremy a prevalere sulle numerose megere del suo partito (Mary Honeyball, Rhoda Grant, Fiona MacTaggart, ecc.) che vogliono mettere fuori legge i clienti?

    • Oltre alle tantissime femministe radicali, che già lo stanno attaccando violentemente attraverso le tante testate che controllano come il THE GUARDIAN, devi aggiungere i tanti fanatici religiosi come Gavin Suker che fanno parte della corrente cristiano sociale che insieme a quella delle femministe radicali continuano ad avere la maggioranza dentro il partito laburista che resta un partito antiprostituzione.
      Insomma Jeremy è una pecora bianca in un gregge di pecore nere, alla prima sconfitta elettorale lo faranno fuori.

        • La politica antiprostituzione è irrilevante, lui è un personaggio scomodo che da fastidio a molte lobby per questo motivo ogni pretesto, come una sconfitta elettorale, sarà buono per farlo fuori.
          Auguriamoci che riesca a vincere le prossime elezioni amministrative in questo modo crescerà il suo potere all’interno del partito e potrà iniziare a fare un po’ di pulizia iniziando a cacciare quelle deputate che lo attaccano solo perché ha chiesto di decriminalizzare la prostituzione.

            • Se riuscirà a liberarsi di tutte le nazi femministe e i fanatici cristiani, di cui il partito si riempì durante l’era Blair, sicuramente tenterà di decriminalizzare la prostituzione potendo contare sull’appoggio dei liberaldemocratici, dei verdi e dei tanti liberali che stanno anche nel partito conservatore.
              Lui è un vero idealista democratico e liberale che crede in una società dove nessuno deve essere criminalizzato per il proprio orientamento sessuale, a differenza di Tony Blair che si è rivelato un politico opportunista e trasformista

              • Pare di no. L’intervista di cui fornisco sotto il collegamento è di un mese fa, non se ne è parlato in giro, ma dal minuto 12:00 Corbyn dice chiaramente, ad una intervistatrice apparentemente raggiante, di essere a favore del modello nordico. Quindi il buon Corbyn, più che un idealista liberale, è il solito maschietto occidentale senza attributi, che se dice qualcosa di sgradito alle femministe viene redarguito e se ne torna a cuccia con la coda tra le gambe.

  74. Scusa caro Franco, avrei l’intenzione di farti una domanda: se io vado con una prostituta può succedere che al momento di consumare l’atto sessuale il pisello(diciamo così) mi rimane moscio ed io non riesco quindi ad infilarmi il preservativo, non sarà che la prostituta per farmi venire il pisello duro ed infilarmi poi il preservativo inizia a succhiarmi il pisello con la bocca senza mettermi il profilattico? Sai com’è….. io ho una gran paura di prendere l’AIDS o altri tipi di infezioni.

    • Non sono un infettivologo, comunque posso solo dirti che il rapporto orogenitale scoperto non è molto diverso da quello penetrativo, a prescindere dal misteriosissimo virus hiv, il quale non dovrebbe essere trasmesso in questo modo.

  75. Caro Franco, secondo te rischio di contrarre l’AIDS o qualche altro genere di malattia se io pratico il cunnilinguo con una prostituta? Sai com’è, il cunnilinguo è un tipo di rapporto sessuale dove non si può usare il preservativo dal momento che si pratica con la lingua sopra la vagina.

  76. Chi vuole il modello svedese?
    Gli USA sono forse il paese più proibizionista di tutto il mondo occidentale, visto che tranne che in Nevada sono vietati sia la vendita che l’acquisto di servizi sessuali. Tuttavia, essendo un paese ultrafemminista, in quasi tutti gli stati la polizia sta privilegiando la caccia ai clienti, offrendo invece programmi di riabilitazione alle donne, che tanto per cambiare sono viste come vittime. Insomma, anche lì le autorità si sono bevute la propaganda femminista. Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una ricerca di mercato della società YouGov, che aveva per oggetto cosa pensano gli americani della prosituzione. Se ne parla in questa pagina riassuntiva, in fondo alla quale c’é il link ai risultati completi:
    https://today.yougov.com/news/2016/03/10/prostitution/
    Con una leggera maggioranza, gli americani restano proibizionisti. E va be’. Sono molto più le donne che gli uomini a volere il proibizionismo. Anche qui, nessuna sopresa. Ma cosa dovrebbe essere illegale, comprare o vendere? Se guardate nei dettagli vedrete che la differenza é minima. Comprare sesso dovrebbe essere legale per il 39% e illegale per il 45%, venderlo dovrebbe essere legale per il 40% e illegale per il 43% (le percentuali mancanti sono gli indecisi). E lo stesso si trova disaggregando le risposte maschili da quelle femminili. Tra la gente comune, pochissimi credono che debbano essere puniti solo i clienti: evidentemente non si crede che le prostitute siano vittime. Se i politici proibizionisti sono ormai capaci di considerare solo la legge contro i clienti non é per intercettare l’umore dell’opinione pubblica ma per codardia, per paura di essere attaccati e bollati come maschilisti e misogini delle femministe. A loro va tutto il mio disprezzo

  77. “Se i politici proibizionisti sono ormai capaci di considerare solo la legge contro i clienti non é per intercettare l’umore dell’opinione pubblica ma per codardia, per paura di essere attaccati e bollati come maschilisti e misogini delle femministe”.

    Concordo.
    E’ l’ennesimo caso di presa di posizione “politically correct” basata su un “pensiero unico” che anche in Italia è venuto avanti da una ventina d’anni almeno, con martellanti campagne mediatiche.

    Vedi il “problema” del “corpo delle donne”, visto come “sfruttato” per ogni suo utilizzo che dispiaccia non solo alle femministe ma in generale a tutte le esponenti di questo pensiero retorico (l’ho sentito usare anche a riguardo dell'”utero in affitto”), a dispetto della libera volontà delle donne interessate.
    Vedi l’ormai insopportabile figura retorica della “dignità delle donne”, enunciata con una protervia incredibile da gente arrogante.
    Vedi le bufale sul “femminicidio”.
    Ecc. ecc.

    E pensare che se ci fosse un politico che, andando straordinariamente controcorrente, dicesse “care signore e signori, io sono per la parità ma non per la retorica e soprattutto non per stare a questo gioco propagandistico disonesto”, io credo che riceverebbe almeno altrettanti consensi dei dissensi e, sprattutto, guadagnerebbe una stima “fidelizzante” anche per il solo fatto di aver avuto il coraggio di andare contro la retorica da programma femminile del pomeriggio televisivo.
    E non solo tra gli uomini, anche tra le donne. Le nazifemministe si arrogano il diritto di parlare “a nome delle donne” ma non credo che le donne che si sentono rappresentate da loro siano la quasi totalità.
    Certo, c’è il peso di vent’anni di propaganda diseducativa, ma c’è anche la corda che si spezza se troppo tirata. E le femministe illiberali l’hanno tirata davvero tanto.

  78. Nel 1999 in Svezia quando fecero quella immonda legge tutti i sondaggi dicevano che la stragrande maggioranza degli svedesi era a favore della riapertura dei bordelli, ma i politici svedesi ignorarono quei sondaggi e fecero la legge, identica cosa sta accadendo in Francia e in Irlanda. Con questi esempi voglio dimostrare che il potere della lobby femminista è così grande che i politici legiferano ignorando l’opinione pubblica, preferendo ascoltare solo l’opinione delle femministe radicali che ormai dispongono di risorse finanziarie illimitate e appoggi politici sia a destra che a sinistra.
    Dopo la Francia è inevitabile che tocchi pure all’Italia visto che sia il PD che FI sono a favore del modello svedese dal momento che votarono a favore della risoluzione Honeyball, bisogno vedere l’atteggiamento del m5s che finora in materia di prostituzione ha avuto un atteggiamento ambiguo.
    Per quanto riguarda gli USA va notato che, per quanto ultra femministi sono, hanno legalizzato l’utero in affitto in molti stati, la proibizione della prostituzione è causata soprattutto dalla potente lobby religiosa evangelica che esercita una forte influenza sulla politica antiprostituzione degli USA, per non parlare dell’altrettanto potente lobby della polizia che recentemente in New Hampshire si è fortemente opposta al tentativo di decriminalizzare la prostituzione.

    • Da quello che so in Irlanda repubblicana, il disegno di legge governativo sul modello svedese è stato cancellato dalle elezioni legislative in merito. Bisogna vedere se sarà ripresentato successivamente ed ovviamente esaminato, per non dire approvato.
      Sull’Italia, i vari Partiti sanno benissimo che i clienti delle prostitute non sono pochi, dialogano fra di loro in Rete con i forum e di conseguenza nel caso di una relativa criminalizzazione, non solo potrebbero perdere moltissimi voti, ma anche il 2 per mille dell’Irpef annuale.
      In effetti, se hanno approvato la risoluzione non vincolante in merito al Parlamento Europeo, non hanno certo osato sbloccare i disegni di legge in materia di prostituzione, che giaciono nelle due Camere italiane.
      Per quanto riguarda la Francia, subito dopo l’approvazione del connesso Parlamento e prima della relativa promulgazione, la relativa norma dovrebbe essere passata al vaglio della Commisione Costituzionale, se lo richiedono almeno uno dei seguenti soggetti: 60 deputati, 60 senatori, il Presidente del Senato, il Presidente dell’Assemblea Nazionale, il Presidente della Repubblica o il Primo Ministro. Comunque, tale richiamo potrebbe benissimo essere svolto subito dopo la connesa entrata in vigore.
      Al solito, spero di non soffrire d’eccesso d’ottimismo in merito.

      • In Irlanda tutti i partiti, tranne i verdi, sono a favore della criminalizzazione dei clienti che sono già criminalizzati per il reato di sollecitare sesso per strada: ogni anno nelle principali città irlandesi vengono fatte mega retate per arrestare clienti usando come esche poliziotte che fingono di essere prostitute in pure stile americano; tutti i soldi delle multe che i clienti devono pagare per non finire in galera finiscono nelle tasche della potente organizzazione cattolica RUHAMA che devolve parte dei soldi agli stessi partiti che hanno fatto la legge sotto forma di donazioni. E’ un viscido circolo vizioso e a pagarne le conseguenze sono le prostitute irlandesi che non godono di nessun diritto e molto spesso finiscono in galera.
        La legge che non è stata approvata avrebbe solo inasprito le pene di reati già esistenti.
        In Italia e nel resto del mondo a nessun politico interessa il voto dei clienti che anzi vengono insultati e apostrofati come stupratori e pedofili; se ai politici italiani importasse dei voti dei clienti non farebbero tutte quelle vergognose ordinanze antiprostituzione con cui vengono criminalizzati soprattutto i clienti con maxi multe, sequestro della macchina, denuncia per atti osceni, invio a casa di lettera per svergognarti, io stesso sono stato in passato vittima in più occasioni di questa crociata moralista che da più di vent’anni soprattutto i sindaci di sinistra fanno a danno dei clienti che sono considerati criminali che approfittano delle povere prostitute tutte vittime, quindi smettila di dire che ai politici interessa il nostro voto che io non vado a votare da ormai vent’anni.
        Quanto alla Francia dubito che ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di dichiarare l’incostituzionalità della legge, e se qualcuno avrà il coraggio di farlo i maledetti socialisti si inventeranno qualche cosa altro per punire i clienti perché questa cosa è diventata la loro ossessione, ormai la Francia è diventata come la Svezia per colpa della sinistra che è ormai controllata dalla nazi femministe.
        Come al solito soffri di eccessivo ottimismo, io vedo solo nero.

        • Posso dire che le illecite normative locali anti prostituzione non sono certo emanate da chi viene votato da tutti i cittadini italiani.
          In Francia la stessa Sinistra sta perdendo fin troppi voti.
          Giustamente, è sempre meglio non essere troppo ottimisti.

            • C’è da dire, un pò come consolazione, che da sindaco Zanonato si è (purtroppo) “distinto” per le sue ordinanze mentre da ministro mi pare sia stato decisamente anonimo, ovvero non mi ricordo di grossi danni da lui fatti in quel ruolo! 😀

              Comunque concordo sul fatto che la responsabilità di ciò che accade con i politici incapaci sia innanzitutto di chi li vota.
              E’ un pò comodo lamentarsi a posteriori “della classe politica” dopo aver votato gente impresentabile e senza almeno cospargersi ora il capo di cenere ammettendo di aver fatto un errore.
              Ciò ovviamente vale per tutto, non solo per il tema della politica verso la prostituzione.

              • Ovviamente, in ambito locale si hanno diversi elettori, rispetto a quello nazionale, dove appunto le opposizioni prenderebbero la palla in balzo per accaparrarsi i voti degli avvalenti delle meretrici, la cui professione non esiste solo in strada.

  79. Caro Franco, se ho ben capito tu dici di essere favorevole alla punizione dei clienti che vanno con prostitute minorenni, ma allora come fa uno che vuole comprare servizi sessuali a capire se la prostituta che incontra è maggiorenne o no? Deve per caso chiederle la carta d’identità? Oppure deve capire ad occhio se la prostituta che incontra è maggiorenne o meno? E se si sbaglia?

    • Ai sensi del rinnovato Codice Penale italiano (art. 602 quater) in caso di dubbio bisogna chiedere la visione d’un documento d’identità della stessa prostituta, con il quale se fasullo, ma apparentemente vero, si può essere discolpati, siccome può essere in tal caso invocata l’ignoranza inevitabile in questione.

  80. Caro Franco, ma tu politicamente parlando sei di destra o di sinistra? Se in Italia ci fosse, per esempio, un partito di destra favorevole ai clienti delle prostitute ma conservatore su tutti gli altri punti di vista, antiabortista, omofobo, schierato magari in economia contro le classi sociali più deboli, allora tu voteresti per quel partito solo perchè difende i tuoi interessi di cliente delle prostitute? Quando tu appoggi un partito o un uomo politico pensi solo ai diritti dei clienti della prostituzione o guardi anche alla politica in generale?

  81. http://www.frontnational.com/2016/04/projet-de-lutte-contre-la-prostitution-la-morale-feministe-depourvue-defficacite/
    Tra i dodici parlamentari francesi che il 6 aprile ha avuto il coraggio di votare contro la legge che criminalizza i clienti delle prostitute c’era anche la bella Marion-Maréchal-Le Pen che si schiera contro le femministe radicali a favore dei clienti a dimostrazione del fatto che i veri fascisti nemici della democrazia e delle liberta stanno dentro la sinistra francese socialista e comunista.
    Alle prossime elezioni francesi farò il tifo per il Front National unica speranza per i poveri punter francesi.
    Nel frattempo la legge è stata pubblicata in tempi record il 13 aprile sulla gazzetta ufficiale e quindi già dal 1 maggio la gendarmeria potrà iniziare ad arrestare clienti per la felicità delle femministe.

    • Ovviamente, si prende la palla in balzo per attirare verso il proprio Partito i voti dei punters.
      Probabilmente, non sono state presentate le relative domande da me citate in precedenza per sottoporre il connesso disegno di legge all’esame del Consiglio Costituzionale, prima della sua promulgazione. Non capisco il motivo per il quale i Senatori repubblicani non abbiano agito in merito, dopo aver bocciato la penalizzazione dei clienti delle meretrici durante tutti i passaggi nella rispettiva Camera del progetto legislativo in merito.
      Da quello che ho letto, in via incidentale da parte di una qualsiasi persona contravvenzionata dal connesso divieto, si potrà avere il ricorso al suddetto organo giudicante francese tramite l’interpellazione in via preliminare alla Corte di Cassazione di Parigi; forse ciò anche subito dopo aver subito la corrispondente sanzione.
      Per la relativa infrazione, non esiste l’arresto, ma la contravvenzione fino a 1500 euro al primo verbale e per i successivi fino a 3750, stile le creative illecite normative locali dei Comuni italiani, tranne che in questo caso, a differenza delle citate disposizioni regolamentari nostrane, i corrispondenti trasgressori dovranno essere colti sul fatto corrispondente compiuto, altrimenti essi stessi potranno vincere facilmente i relativi ricorsi davanti ai giudici delle ammende, siccome la legge transalpina in questione non afferma affatto che per prostituta s’intenda una persona dal semplice abbigliamento e/o comportamento. Questa situazione invece poteva benissimo essere intesa con l’ormai cancellato adescamento passivo.
      Ricordiamoci anche che esistono le due Corti Europee ed il Sindacato dei Sex Workers francesi (STRASS) non starà certo inerte su tutto.

      • Se fossi in te non nutrirei alcuna speranza su un ricorso dei senatori perchè i Repubblicani sono un partito proibizionista che si è sempre espresso contro la prostituzione.
        Sicuramente in Francia si ripeterà quello già visto in Svezia dove la destra all’inizio era contro la penalizzazione dei clienti e poi è diventata una grande sostenitrice al punto da inasprire la legge raddoppiando le pene.
        Ormai la Francia ha imboccato una strada di non ritorno, la destra non abrogherà mai il reato per non essere accusato di essere a favore della prostituzione.
        Se l’opinione pubblica diventerà favorevole alla legge e calerà la prostituzione di strada ciò spingerà qualsiasi partito che andrà al potere ad inasprire le attuali pene prevedendo anche il carcere; è un film già visto in Svezia e Norvegia che sicuramente si ripeterà in questo paese che ha una classe politiche tra le più proibizioniste d’Europa.

          • Spiegami come fanno a tassare la prostituzione se l’hanno appena resa illegale. Il governo francese si era addirittura rifiutato, unici in Europa, di inserire nel PIL i proventi della prostituzione.
            Perchè una prostituta francese dovrebbe pagare le tasse a uno stato che con una legge fascista ha deciso di colpire la sua unica fonte di sostentamento affermando che lei non è una lavoratrice ma solo una vittima di tratta senza diritti.

    • Non ho capito come mai al voto finale si registrano così pochi voti (una sessantina per il sì, 12 per il no), su un’Assemblée composta da più di 500 deputati. Diciamoci la verità, il FN si é opposto alla legge, ma non mi sembra che si schieri a favore della legalizzazione, io mi fiderei di più di Nigel Farage o del Folkeparti danese.
      Comunque la notizia del giorno é un’altra, l’avrete sentita, e rischia di essere un disastro:
      http://www.quotidiano.net/berlino-bordello-1.2064917
      Vedremo i risultati dell’inchiesta

      • Nessuno pensa che con il FN al potere la prostituzione verrebbe legalizzata, con tanto di riapertura dei bordelli, ma certamente i lepenisti non avrebbero criminalizzato i clienti come hanno fatto i socialisti perchè ai lepenisti si può rivolgere qualsiasi accusa ma non quella di essere femministi. Il voto dato al Fn è un voto di protesta contro il mal governo dei Socialisti che si stanno comportando come la peggiore destra e non ti devi meravigliare se molti elettori del PS ora votano FN.
        La notizia proveniente dalla Germania dimostra la necessità di approvare il prima possibile la nuova riforma che mette al sicuro la legalizzazione fissando nuove regole necessarie per evitare il far west. Se la polizia fiscale ha sequestrato 17,5 milioni di tasse non pagate è grazie al fatto che la prostituzione è legale e quindi tassabile.
        La polizia francese non potrà mai sequestrare tali cifre con simili retate visto la scelta dei politici francese di rendere la prostituzione illegale e quindi clandestina; potrà fare al massimo maxi retate per arrestare poveri clienti a cui tentare di spillare 1500 euro a testa ma difficilmente riusciranno ad arrestare i capi della tratta che agiscono nell’ombra nascondendosi al contrario di quanto avviene in Germania. La legalizzazione è il migliore strumento per combattere la tratta invece di sprecare risorse per inutili caccie ai clienti che sono l’ultima ruota del carro.

        • Appunto. Stranamente le autorità tedesche hanno eseguito la lotta all’evazione fiscale della prostituzione proprio quando dalla confinante Francia molti avvalenti del meretricio potrebbero benissimo portare molta più ricchezza alla Germania, la quale non per nulla sta organizzando ed ingigantendo i bordelli d’oltre Reno.
          Un bellissimo esempio per la nuova futura politica francese, che sicuramente avrà il PS ridotto alla minima opposizione.

      • In effetti nel 2009 e nel 2012 hanno tentato di approvare la legge senza riuscirci ma questa volta sembra facciano sul serio perchè l’attuale ministro della giustizia israeliana è una femminista radicale, a questo aggiungi che quanto avvenuto in Francia sta spingendo molti governi ad introdurre il modello svedese visto come la panacea per risolvere tutti i problemi della prostituzione mentre il modello tedesco è visto come fallimentare perchè aumenta la prostituzione.
        In Francia ci sono milioni di clienti ma ciò non ha impedito al governo di quel paese di fare una legge dura che li considera criminali, ormai i politici fanno attenzione solo a ciò che dicono le femministe radicali.

        • Anche la ex premier danese era una femminista radicale. Naturalmente, bisogna fare attenzione agli stessi voti; in effetti il PS francese si è ridotto alla frantumazione interna a causa della perdita di consensi tra il proprio corpo elettorale, per le rispettive politiche sbagliate ed è caduto vittima delle stesse estremiste sessiste.
          Spero solo bene in tutto e principalmente nell’esame del Consiglio Costituzionale di Parigi per la neolegge in questione, per non dire ad ulteriori futuri connessi ricorsi alle due Corti Europee.

          • http://tempsreel.nouvelobs.com/societe/20020702.OBS7171/bertrand-delanoe-s-attaque-a-la-prostitution.html
            Già nel lontano 2002, quando il modello svedese era poco diffuso, Anne Hidalgo, attuale sindaco di Parigi, e altri importanti esponenti socialisti chiedevano la criminalizzazione dei clienti con una proposta di legge che prevedeva 2 anni di carcere e 30.000 euro di multa. Tale proposta di legge non approdò mai in aula perchè per fortuna i socialisti furono battuti dalla destra alle elezioni politiche del 2002 e 2007, altrimenti il modello svedese sarebbe stato introdotto in Francia già nel 2002.
            Il partito socialista francese è a favore della criminalizzazione dei clienti da sempre, da prima degli stessi politici svedesi.
            Per questo motivo è necessario che questo illiberale e proibizionista partito sparisca con una netta sconfitta alle prossime elezioni politiche, questo può avvenire solo se nasce a sinistra un partito di protesta come Podemos in Spagna oppure il FN prenda oltre il 40% di voti; finché i Socialisti staranno al potere temo tempi molto bui per i punter francesi perchè il vero obiettivo di questi fascisti proibizionisti è una legge ancora più dura di quella appena approvata che preveda la galera per i clienti come nel testo originale del 2002.

            • Esatto! Comunque, sembra proprio che il PS debba fare una brutta fine elettorale alle prossime politiche e probabilmente all’interno del medesimo Partito le stesse femministe illiberali saranno sostituite dalle persone che hanno voluto contrastare la relativa approvazione della penalizzazione, come i parlamentari al Senato di Parigi.

  82. L’unica notizia positiva della nuova legge approvata in Francia , è il fatto che tra un pò di tempo verranno molto più facilmente a galla tutti i fallimenti del
    cosiddetto ” modello svedese ” . Quello che voglio dire è che la Francia non è la Svezia , e nemmeno la Norvegia … molto raramente gli innumerevoli studi e ricerche che certificano il fallimento delle leggi proibizioniste nei due paesi scandinavi vengono portati all’attenzione dei media internazionali . Probabilmente questo avviene perchè queste due nazioni sono piuttosto piccole , sia in termini di popolazione che di peso ” politico ” , e di conseguenza anche l’attenzione dei mezzi di informazione è più ridotta , ma anche perchè in questi paesi l’opposizione , anche culturale , a queste politiche proibizioniste in materia di prostituzione , è molto flebile , e la propaganda femminista ha buon gioco nel tacitare , o comunque limitare chi non si allinea al loro pensiero … Questo giochino , a mio avviso , sarà molto più difficile replicarlo anche in Francia , in quanto quest’ultima , oltre ad essere un paese maggiormente sotto l’occhio dei mass-media , ha dentro di sè anche una forte componente libertaria , sia culturale che politica , che non mancherà sicuramente di sbandierare ai quattro venti tutti i fallimenti che inevitabilmente verranno fuori con la nuova legge . Ovviamente , tutto questo non scalfirà di un millimetro le convinzioni di coloro che sono ideologicamente prevenuti , ma in molti altri/e sicuramente susciterà diverse riflessioni … Non so voi , ma io non ho mai visto una troupe televisiva italiana andare in Svezia a vedere se funziona la legge sulla prostituzione , in Francia sarà tutto più semplice , se non altro perchè è più vicina … e allora magari anche una piccola e recente notizia come questa , passata inosservata , quando verrà fuori a Parigi invece che a Stoccolma , avrà un altro risalto , anche qui da noi … https://news.vice.com/it/article/prostitute-svedesi-airbnb-legge .

    • Si potrà benissimo affermare che l’illegalità relativa della Francia è formale, visto che si ha come connessa pena solamente una contravvenzione, anche se elevata.
      Comunque, non è detta per nulla l’ultima parola. Dal link che ho postato in precedenza, la Costituzione francese non può ammettere l’impossibilità di utilizzare un servizio legalmente erogato. Quindi, se tale principio è avvalorabile, il Consiglio Costituzionale di Parigi potrebbe benissimo cancellare il divieto d’acquisto di prestazioni sessuali nei confronti di persone aldulte e consenzienti, tramite un ricorso in via incidentale, come avviene in Italia.
      Speriamo bene in merito!

      • Le femministe svedesi dicono che grazie alla legge le prostitute hanno abbandonato la Svezia per andare a lavorare in Norvegia e Danimarca dove la legge è più morbida.
        Sono curioso di vedere se per effetto della legge la prostitute francesi saranno costrette ad abbandonare la Francia per andare a lavorare in Italia, se le strade della Liguria si riempiranno di prostitute francesi sicuramente ce ne accorgeremo.
        Io penso che non avverrà niente di tutto questo perchè le prostitute e i clienti francesi sono consapevoli del fatto che la legge è di difficile applicazione perchè le risorse a disposizione della gendarmeria sono molto scarse e le prostitute per le strade francesi sono troppe. Invece in Svezia c’è sempre stata poca prostituzione e la polizia svedese dispone di ingenti risorse finanziarie che ogni anno i vari governi femministi elargiscono nella speranza di rendere efficace una legge di sorveglianza di difficile applicazione.
        Penso che la legge sarà abrogata tramite ricorso al consiglio costituzionale solo dopo che si saranno celebrate le elezioni politiche con disfatta dei Socialisti e dei loro alleati Comunisti.

  83. http://www.heraldscotland.com/politics/14449129.Scottish_Labour_to_back_decriminalisation_of_selling_sex_in_manifesto_pledge/
    Tra una settimana si terranno le elezioni in Scozia e il partito laburista scozzese ha presentato il suo manifesto politico in cui afferma di essere a favore dell’introduzione del modello svedese facendo propria la posizione della femminista radicale Rhoda Grant, una deputata scozzese laburista che ogni anno presenta un disegno di legge per criminalizzare i clienti delle prostitute. Finora la posizione di Rhoda Grant era minoritaria nel partito laburista finché leader del partito è diventata Kezia Dugdale, un’altra femminista radicale pericolosa quanto o forse più della stessa Rhoda Grant.
    Questa notizia è l’ulteriore prova che ormai tutti i partiti di ispirazione socialista d’Europa sono a favore del modello svedese, perché all’interno di questi partiti le femministe radicale ormai hanno preso il sopravvento e dettano legge mentre i pochi liberali ancora presenti sono messi ai margini.
    Tutti i sondaggi dicono che alle prossime elezioni il partito laburista verrà annientato dal partito nazionalista che viaggia intorno al 50-55% mentre i labour sono accreditati di un misero 21%.
    La speranza è che la disfatta sarà peggiore di quella annunciata dai sondaggi con i labour dietro anche ai conservatori, in questo modo Kezia Dugdale sarà costretta a dare le dimissioni; ma la speranza più grande è che finalmente Rhoda Grant non sarà rieletta, in questo modo il parlamento scozzese sarà liberato da una pericolosa fanatica femminista.

    • Speriamo.
      Certo che mi fa una grande impressione vedere virare su posizioni illiberali e autoritarie forze che sono formalmente le eredi di quelle che 71 anni fa liberarono l’Europa dal nazifascismo.
      Triste considerazione che mi viene spontanea nella ricorrenza del 25 aprile.

    • Bene! Capiranno cosa significhi mettersi contro un’intera popolazione di elettori, come sono gli avvalenti del sesso a pagamento.
      Dovrebbe essere un bellissimo esempio per tutti i politici d’Europa e del Mondo intero!
      Aspettiamo la replica in Francia il prossimo anno sulle presidenziali e politiche, con l’annientamento del PS.

  84. http://www.leparisien.fr/fontainebleau-77300/fontainebleau-surpris-avec-une-prostituee-en-foret-il-risque-1500eur-d-amende-01-05-2016-5758561.php
    Dopo 25 giorni la polizia francese arresta il primo cliente beccato in flagranza di reato mentre faceva sesso in macchina, il poveraccio dovrà presentarsi in tribunale il 24 giugno per subire un vero e proprio processo penale dove rischierà 1500 di euro per la felicità delle femministe.
    Nei prossimi anni avremo sicuramente tribunali francesi affollati di clienti beccati con i pantaloni abbassati e mi chiedo se le multe pagate saranno sufficienti per coprire le ingenti spese giudiziarie che lo stato francese dovrà sostenere per istruire tutti questi procedimenti penali.

    • Nell’articolo però si parla del primo cliente beccato a Fontainebleau , non in tutta la Francia . Sarebbe interessante chiarire questo punto , perchè se fosse il primo cliente sorpreso in flagranza in tutta la Francia , e considerato che la legge è entrata in vigore a metà aprile , vorrebbe dire che se continua questo trend , nel giro di un anno i clienti beccati sarebbero a malapena 24 !!! Cioè , tutto questo casino per fare la multa a 24 persone in un anno !!! Sarebbe la certificazione del fallimento di questa legge …

      • Devi tener conto che in Irlanda del nord da quando la legge è entrata in vigore è stato arrestato un solo cliente beccato per sbaglio in un bordello dove state arrestate le tre prostitute che ci lavoravano. Una cosa simile penso avverrà anche in Francia perchè nonostante l’insistenza delle femministe socialiste mancano uomini e risorse necessarie per rendere applicabile questa costosa legge.

        • Ho verificato che tale arresto è stato effettuato il 22 aprile ma si ha notizia solo ora dopo 10 gg, si tratta a tutti gli effetti del primo e unico arresto di un cliente di prostitute avvenuto in una zona nota per un alto concentramento di stradali. In Italia il poveraccio avrebbe rischiato una denuncia per atti osceni in luogo pubblico e una maxi multa di 10.000 euro.
          http://www.larepublique77.fr/2016/05/02/le-client-d-une-prostituee-verbalise/

            • Il fesso ha pure confessato quando invece avrebbe dovuto negare di aver pagato la ragazza, i poliziotti lo hanno visto con i pantaloni abbassati ma non l’hanno visto mentre tirava fuori i 20 euro.
              Non capisce che la prossima volta che lo beccano oltre a 3750 euro di multa gli sporcano la fedina penale.
              In questi casi la cosa migliore è negare anche di fronte all’evidenza e consultare un buon avvocato, ma se sei così stupido da confessare fai il gioco dei poliziotti ed a questo punto è inutile andare da un legale.
              Spero che gli altri clienti che beccheranno non saranno stupidi come questo qua.

              • Aveva dei problemi e forse non sapeva di questa nuova contravvenzione.
                Da quello che ho compreso, per le contravvenzioni in Francia si ha la sola menzione nel certificato del casellario di primo bollettino, che può essere visionato unicamente dalla Polizia e dalla Magistratura. Invece, quello di secondo bollettino viene richiesto solo dalle pubbliche amministrazioni e da aziende private speciali. Quello di terzo bollettino viene richiesto per uso privato.

    • Bisognerà vedere se saranno comprovate le relative prove per il sesso a pagamento. In effetti da quello che ho letto in Rete, in Francia quando si subisce una qualsiasi contravvenzione, si compare davanti al Giudice di Polizia. Spero che in tal caso la stessa persona sollevi la questione di legittimità costituzionale.

      • Il problema è che per sollevare la questione costituzionale ci vogliono spese legali di almeno 15.000 euro e i punter delle stradali sono poveri e non possono permettersi un simile esborso di denaro, stesso discorso per le associazioni che difendono le sexworkers che dispongono di scarse risorse finanziarie. Dobbiamo pertanto sperare che sia arrestato un cliente ricco come Berlusconi.

          • Nel forum dei Punters francesi parlano di questa cifra, evidentemente per questo caso non si può beneficiare del patrocinio legale. Le femministe socialiste lo sapevano per questo motivo hanno approvato la legge in tempi record impedendo ai senatori di aver il tempo per raccogliere le 60 firme necessarie.

            • Bisogna vedere se tale voce sia veritiera e se esiste o meno il patrocinio gratuito in merito in Francia. Mi sembra veramente strano. Se una persona non ha i soldi deve subire la relativa incostituzionalità? Questa non è democrazia!
              Vediamo se qualche ricco punter francese avrà il coraggio di svolgere tale azione, magari qualche politico, che svolgerà ciò al fine di prendere i voti dei medesimi clienti della prostituzione. Spero che lo STRASS reperisca i fondi in merito; ovviamente se la somma di € 15.000,00 per il ricorso in merito sia veritiera e necessaria.

  85. https://francais.rt.com/international/20016-suede–pays-ou-taxis
    I politici francesi socialisti hanno introdotto il modello svedese perchè dicono che in Svezia la prostituzione di strada è sparita ma dalla lettura di questo articolo in cui si racconta di un reportage della televisione svedese TV4 sembra che la situazione è ben diversa da quella raccontata dalle femministe socialiste, addirittura è facilissimo trovare una prostituta a Stoccolma perchè basta chiedere ai 4500 tassisti svedesi. Ennesima dimostrazione che il presunto successo di questo modello si basa solo su menzogne.

  86. Dopo quasi un mese che la nuova legge è stata approvata in Francia , da quello che leggo la situazione per le strade è sempre la stessa … le prostitute a quanto pare sono sempre lì , e se non se ne sono andate , suppongo che anche i loro clienti continuano nella loro attività … ecco qui uno dei tanti commenti dei clienti francesi che ho trovato in rete , postato appena ieri . ” Petit passage rue saint denis et alentour … toujours ces dames presentes !! Petit passage au bois de Boulogne , idem … si la loi est appliqueè comme feu celle de Sarko en 2011 sur le racolage …
    Dormez en paix punters . Et rappelons que la loi a etè voteè avec 85 deputes present sur 760 !! Notre belle democratie !! ” Se la situazione è questa in tutta la Francia , tra un pò di tempo il fallimento di questa legge sarà sotto gli occhi di tutti , ovviamente per chi vuole vedere …

    • Da come si nota sul testo della Legge 444/2016 della Francia l’adescamento passivo resterà in vigore fino al sesto mese dopo l’entrata in vigore della relativa norma. Quindi, tutto ciò, nonostante l’attuale doppia punizione in ambito OTR (On The Road = sulla strada). Difatti, per il nuovo illecito non è sufficiente, come il precedente, ottenere atteggiamenti e/o comportamenti risalenti al meretricio, ma si deve essere colti sul singolo fatto compiuto. Chiaramente, si delinea un futuro e chiaro fallimento in merito.
      Spero comunque che gli stessi punters francesi non dormano tanto in pace e svolgano, magari assistiti dallo stesso STRASS, la QPC (Questione Prioritaire de Constitutionnalité) e magari anche alle due Corti Europee contro l’aberrante divieto unilaterale, ovvero che la probabile nuova maggioranza, che dovrebbe arrivare tra poco con elezioni politiche anticipate in Francia, rimuova questa legge discriminante.
      Comunque, gli effetti della normativa in questione si stanno notando nei confronti dell’assistenzialismo sanitario: http://strass-syndicat.org/syngof/

      • Sicuramente la legge si rivelerà un fallimento ma altrettanto sicuramente non verrà abrogata perchè i due partiti che si spartiscono il potere, UMP e PS, sono due partiti illiberali antiprostituzione. Il fallimento della legge sarà giustificato con il fatto che le pene sono troppo miti e così la legge sarà continuamente inasprita come è successo in Svezia dove si è passati dal semplice illecito amministrativo al reato penale punito con un 1 anno di galera e già qualcuno chiede di raddoppierà la pena.
        Chi ha fatto questa legge era consapevole che a livello pratico sarebbe stata un fallimento ma era altrettanto sicuro che quelli dell’UMP non l’avrebbero mai abrogata temendo di apparire a favore della prostituzione rischiando così di perdere voti tra i loro elettori cattolici.
        L’unica speranza è che nei prossimi decenni ci sia una rivoluzione che spazzi via tutti i partiti francesi tradizionali facendo nascere sulle loro ceneri nuovi partiti liberali che sappiano ascoltare anche la voce delle minoranze come quella delle sexworkers che è la categoria di persone più emarginata della società francese.

        • Anch’io penso che , perlomeno nel breve termine , la legge non verrà abrogata , in quanto non sarà questa sicuramente una delle priorità del nuovo governo francese , nè tantomeno del nuovo Parlamento . Però non credo che la futura maggioranza di destra abbia intenzione di inasprire le sanzioni ai clienti , altrimenti non si capisce perchè al senato hanno sempre votato contro questo provvedimento

          • Penso che invece possa esserci l’urgenza di avere le tasse per la prostituzione, visto che il programma dello stesso FN è quello di uscire dall’area euro ed anche dall’UE; quindi la Francia dovrà avere maggiori introiti fiscali.

  87. Comunque , venendo alle cose di casa nostra , la domanda che faccio a me stesso , e anche a voi , è : Chi votare alle prossime elezioni politiche ? Innanzitutto , secondo me , la prima cosa che ognuno di noi dovrebbe fare , è decidere quanto questo argomento deve essere prioritario nell’orientare la scelta del nostro voto … perchè , parliamoci chiaro , se uno dovesse votare solo ed esclusivamente in base a questo argomento , la scelta cadrebbe inevitabilmente sulla Lega di Salvini , la quale molto probabilmente sarà l’unico partito che metterà nel programma di governo la legalizzazione della prostituzione . Se la prostituzione , invece , è uno degli argomenti importanti , ma non l’unico , sul quale basare il nostro voto , le cose si complicano … In questo caso , chi è già orientato verso un voto di destra , non credo che avrebbe grossi problemi a posizionarsi sulla Lega , ma chi si sente lontano da quella parte politica , chi dovrebbe votare ? Dovrebbe tapparsi il naso e votare Lega anche lui ? Oppure votare il PD , con tutte le sue ambiguità in materia di prostituzione ? Oppure i cinquestelle , che in teoria dovrebbero essere pro-legalizzazione , ma di fatto non si sono mai espressi chiaramente su questo tema ? Non lo so … comunque , di sicuro NON bisogna votare NCD di Alfano o cose simili , e forse neanche Forza Italia , anche perchè a quel punto ti conviene votare Lega … e SEL ? Boh , mi sembrano ambigui , come il PD …
    E voi , come la pensate ?

    • Uno dei motivi per cui ritengo che il potere elettorale dei (presunti) 9 milioni di clienti sia un’arma spuntata è esattamente questo. Non ci si può apettare che alle politiche un elettore dimentichi tasse, occupazione, immigrazione, ambiente e tutto il resto e voti solo per la prostituzione. Se il solo partito pro-legalizzazione è la Lega, tra l’altro con una buona dose di confusione mentale, lo voterebbe un elettore di sinistra? Non credo. Personalmente, so che NON VOTERO’ assolutamente nessun partito che dia segnali di voler adottare il modello svedese. E non solo per la prostituzione in sè ma perchè lo ritengo il simbolo di una forma repressiva e velenosa di femminismo (carceral feminism), che va combattuto come la peste. Ma i candidati potrebbero mentire e tirarlo fuori ad elezioni concluse. Secondo me, dato il momento storico che viviamo, meno si cambia e meglio è. La prostituzione in appartamento è ormai diffusa grazie alla rete, e ha avuto l’ok dalle ultime sentenze della Cassazione, come riportato da questo sito. Quella stradale è residuale forse più per internet che per le ordinanze illegittime. Degli FKK si può anche fare a meno.

      • Concordo pienamente sul fatto che è molto meglio se i politici italiani non legiferano mai sulla prostituzione ma lascino fare alla Cassazione che da tempo ha intrapreso la strada della piena legalizzazione della prostituzione a suon di sentenze alla faccia dei buontemponi politici che non hanno le idee chiare su niente e ogni volta che legiferano combinano solo casini facendo leggi assurde e inapplicabili.
        Per quanto riguarda la situazione di altri paesi come la Francia e l’Irlanda è necessario che ci sia un cambiamento radicale perchè l’attuale classe politica ha già fatto leggi fasciste che hanno fortemente limitato le libertà individuali dei cittadini e tali leggi possono essere abrogate solo da una nuova classe politica veramente democratica e liberale.

      • Giustamente come ho scritto in precedenza, in Italia non solo si può perdere il voto tra elezioni politiche ed amministrative, ma anche il due per mille IRPEF, il quale viene elargito annulamente, al posto del vecchio finanziamento pubblico ai Partiti. Quindi, questa è un’arma in più, la quale potrà essere utilizzata, non facendo pensre al corpo elettorale in merito ad altre promesse politiche, le quali sembrano essere sempre più chiaramente delle illusioni, ovvero dei raggiri, come le tasse che scompaiono da una parte e si ripresentano sotto un’altra forma.
        Ricordiamoci che l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU 1949/51, che vieta i bordelli e lo sfruttamento dell’altrui meretricio da parte di altre persone e che la prostituzione in Italia è già tassata (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006), anche se in via non esplicita.
        Sottolineo anche che in ambito di sesso a pagamento su strada, probabilmente il marciapiede tra qualche tempo sarà rimpiazzato dalla Rete con gli annunci temporanei sulla stessa, con i quali si può dichiarare di svolgere il car sex o di andare in hote/motel, per non dire nei pacheggi dell’amore, i quali si dovrebbero moltiplicare sul territorio italiano.

  88. http://www.ecoaltomolise.net/profilattici-visite-mediche-e-detergenti-gratis-in-abruzzo-conviene-fare-la-prostituta/
    Ovviamente anche questa proposta di legge non avrà nessun seguito , ma quello che vorrei capire è quanta autonomia hanno le regioni per legiferare su questa questione . Non è la prima volta che nei Consigli Regionali vengono prese iniziative in tal senso , e tutte le volte mi domando che senso ha proporre delle leggi su dei temi che sono di competenza nazionale . O forse mi sbaglio io e in realtà qualche margine di iniziativa anche le regioni se la possono prendere ?

    • Ho fatto un pò casino con il nick … in realtà sono sempre QUARK ! Satori è il nome con il quale a volte commento gli articoli di Eretica sul Fatto , jonathan si ricorda sicuramente di me …

    • Ho fatto un pò di casino … sono sempre QUARK … satori è il nome che uso per commentare da un altra parte … Qui sono Quark e tale rimango …

      • Ai sensi dell’articolo 119 della Costituzione Italiana, gli Enti Locali possono avere una certa autonomia finanziaria, seguendo le leggi nazionali e come ricordo, la prostituzione in Italia è tassata: http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
        Anche in altre Regioni è stato presentato un disegno di legge analogo.
        Vediamo se l’esame di tale testo non avrà alcun seguito, visto che proprio oggi inizia il suo iter legislativo.
        Se in una delle 20 Regioni italiane venisse approvata una simile normativa, forse anche a livello nazionale si finirebbe di snobbare la suddetta condizione, smentita con illogiche teorie, come quella che il meretricio non può essere tassato, siccome non è espressamente riconosciuto. In effetti, se fosse veritiera quest’affermazione, i codici generici Ateco, richiamanti le altre “attività non classificabili altrove”, non dovrebebro esistere e quindi molte professioni dovrebbero essere esentasse. Difatti, ciò che ho scritto nella pagina del mio sito non è una mia invenzione, come qualcuno ha cercato di far credere!

  89. Sapevate che da un anno in Finalndia i clienti delle prostitute possono essere puniti anche se si rendono tani in via inconsapevole di una prostituta schiavia o semplicemente sfruttata?
    http://yle.fi/uutiset/police_specialist_slams_new_prostitution_laws/8835566
    Non so se come in Italia con la prostituzione minorile, possa valere l’ignoranza inevitabile. Forse tale condizione dovrebbe essere garantita con la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo nel giusto processo.

    • Queste menti illuminate dovrebbero perlomeno stabilire quali sono , secondo loro , i segnali che permettono di capire se una prostituta è sfruttata o meno … cosa a mio avviso impossibile , a meno che una donna sia veramente costretta .
      Comunque sbaglio o qualcosa di simile esiste anche in Inghilterra ?

      • Sì esatto. Da quello che so, in Inghilterra-Galles non si può chiamare a propria discolpa il fatto di non aver saputo che la meretrice della quale si ha ottenuto i servigi, fosse ridotta in schiavitù, quando si ha notato che la medesima professionista era controllata da terze persone.
        Probabilmente, la neo legge finlandese afferma la stessa cosa, che non è stata ben spiegata nell’articolo in questione. In effetti, nella logica del diritto non si può certo accusare una persona che compie un atto proibito con connessa ignoranza inevitabile. In quest’ultimo caso l’atto colposo (= elemento non voluto e verificatsi a causa di negligenza o non osservanza di altre norme oppure condizioni), che la legge afferma come reato punibile, viene escluso.

  90. Quindi tu caro Franco ritieni che chi usufruisce di servizi di prostitute debba rinunciare ad usufruire di prostitute di strada? Nel senso che le prostitute che esercitano in strada di solito hanno il magnaccia e quindi sono costrette a prostituirsi? Quindi è giusto dire come dice qualcuno che è immorale andare con prostitute stradali mentre invece è morale fare sesso con prostitute che esercitano in un appartamento perchè quelle che esercitano la prostituzione in un appartamento di solito sono prostitute consenzienti?

  91. Caro Franco, secondo te se io vado da una prostituta per consumare un rapporto sessuale e vedo che in disparte c’è un uomo che la guarda che potrebbe essere il suo protettore devo rinunciare a fare sesso con lei per non rischiare di fare sesso con una donna costretta a prostituirsi? Oppure tu mi consigli di fare sesso con lei ugualmente perchè potrebbe essere comunque una persona consenziente?

  92. Caro Franco in rete ho trovato il seguente video youtube che si intitola:” Venti euro a botta. In viaggio per le periferie del sesso a pagamento”a cura di Informare per resistere. Se vuoi puoi darci un’occhiata per dirmi cortesemente se secondo la tua opinione si tratta di un video attendibile oppure se è fazioso o moralistico. Io non l’ho voluto guardare perchè temo che possa dire cavolate, ma tu che ne pensi? Il video dura appena due minuti e 33 secondi.

    • Ho visto anche delle meretrici automunite. Hanno segnalato anche la presenza di prostitute italiane e spagnole in zona, la quale si trova nel napoletano.
      Hanno detto che la Camorra sta controllando il relativo sfruttamento e questo è probabile, siccome le stesse donne, al pari dei commercianti, negozianti, etc., non solo in Campania ma anche in diverse altre zone, devono pagare il pizzo per il proprio esercizio. I prezzi per le prestazioni, sia in albergo, sia all’aperto mi sembrano reali. Tutto questo da me citato sembra la cosa più attendibile del video in questione.

  93. http://www.irishlegal.com/4477/no-charges-brought-under-northern-irelands-year-old-sex-purchase-law/
    In Irlanda del Nord dopo un anno 6 arresti e nessuna condanna perchè la legge svedese tanto osannata dalle femministe radicali e dai religiosi sembra essere di difficile applicazione, stessa cosa sembra succedere in Francia e Canada, in Norvegia addirittura sembra che questa legge violi gravemente i diritti delle prostitute come dichiarato da Amnesty International in un report di 101 pagine https://www.amnesty.org/en/documents/eur36/4130/2016/en/.
    La cosa incredibile è che dentro Forza Italia e PD ci sono parecchie persone che vorrebbero introdurre anche da noi questa assurda legge che altrove si sta rivelando totalmente fallimentare e nonostante ciò si continua a dire che è una legge di successo solo perchè in Svezia sarebbe diminuita la prostituzione di strada, sempre se questa cosa sia davvero vera ma nessuno lo può verificare.

      • In effetti non sono molti i politici che vorrebbero introdurre il modello svedese , anche se qualcuno esiste …http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/45643.htm Non credo però che questo dipenda dalla paura di perdere voti o soldi , ma perchè in Italia , per fortuna , è ampiamente condiviso il fatto che due persone adulte e consenzienti che fanno sesso in cambio di denaro , compiono degli atti che attengono alla sfera privata della persona , e quindi non sono punibili . Questo ragionamento è piuttosto diffuso anche tra quei politici che non si può dire siano molto libertari in tema di prostituzione , per questo da noi il modello svedese non attecchisce molto . Piuttosto , esiste un grosso problema di conoscenza del fenomeno , e su questo bisogna lavorare , perchè molte persone , compresi i politici, che sono favorevoli alla legalizzazione della prostituzione , pensano che la maggior parte delle prostitute siano sfruttate .
        Tutti noi sappiamo che questo è assolutamente falso , ma nonostante tutti gli sforzi fatti dalle associazioni di prostitute ed organizzazioni indipendenti che cercano di fare corretta informazione , la leggenda metropolitana di Don Benzi è dura a morire .

        • No. Anche i politici sanno che la maggior parte delle meretrici in Italia sono consenzienti, tranne che se tale condizione venisse chiarita con l’opinione pubblica, non si stanzierebbero più molti soldi per le case di protezione e le unità di strada in merito.

  94. http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/28/brexit-larga-maggioranza-deputati-labour-sfiducia-jeremy-corbyn/2867275/
    Come avevo previsto alla prima sconfitta , Brexit, le nazi femministe laburiste ne hanno approfittato per far fuori il povero Corbyn, addirittura l’80% dei deputati laburisti ha votato per la sua destituzione e nonostante Corbyn si sia rifiutato di dimettersi dubito che resisterà a lungo in un partito che durante l’era Blair si era riempito di femministe radicali e fanatici religiosi.
    Corbyn rischia di fare la stessa fine che ha fatto Marino nel Pd a dimostrazione del fatto che ormai all’interno dei partiti di sinistra i liberali antiproibizionisti sono una razza in via di estinzione.
    Se Corbyn sarà silurato spero che alle prossime elezioni il Labour perderà tutti i suoi voti a favore dell’Ukip.

      • Le femministe illiberali è da quando è stato eletto che lo volevano far fuori gli altri si sono aggiunti dopo perchè Corbyn è una persona perbene e per questo fa paura a tutta la gentaglia che popola la politica inglese.
        La Brexit è una cosa positiva perchè in un colpo solo ci sbarazziamo di Mary Honeyball e di tutte le altre fanatiche femministe di cui i partiti inglesi sono pieni.
        Se fossi in Corbyn lascerei il Labour per fondare un nuovo partito sul modello Syriza e Podemos, tutti gli elettori Labour voterebbe in massa per lui e per i Blairiani sarebbe la fine.

  95. http://www.20minutes.fr/paris/1872843-20160627-loi-prostitution-six-clients-mis-amende-paris-depuis-entree-vigueur
    Dopo due mesi dall’entrata in vigore della legge arrestati 12 clienti ma solo 6 rischiano multe penali di 300-350 euro e questo bilancio è stato sufficiente per spingere le femministe socialiste a dire che questo è la dimostrazione che la legge funziona, incredibile ma vero.
    Nella sola città di Rimini ogni hanno vengono multati con maxi sanzioni da 5000 euro migliaia di clienti e nonostante ciò la prostituzione di strada è aumentata e queste fanatiche femministe francesi pensano che l’arresto di 6 poveracci beccati con i pantaloni abbassati nei tanti boschi che circondano la capitale francese sia sufficiente per decretare il successo di questa legge.
    Da notare che nell’articolo viene rappresentato solo il punto di vista dei proibizionisti in pure stile svedese; mi auguro che alle prossime elezioni i francesi si sveglieranno e manderanno a quel paese i socialisti in maniera definitiva.

    • L’articolo è palesemente fazioso , le femministe proibizioniste si stanno sforzando di far credere che la legge funziona , ma i risultati , al di là del numero ridicolo di clienti fermati , sono sotto gli occhi di tutti. La prostituzione , anche quella di strada , a quanto pare non è affatto diminuita , e credo che sia difficile far credere alla gente che quello che vede non esiste … anche perchè in Francia non esistono soltanto le ultra-femministe , ma anche chi queste cose le racconta e le scrive
      http://www.leparisien.fr/faits-divers/la-loi-antiprostitution-ignoree-27-06-2016-5916641.php

      • Per colpa dei socialisti e dei loro alleati comunisti un paese ultraliberale come la Francia è diventato peggio della Svezia, il partito socialista lo dovrebbero ribattezzare partito femminista francese perchè la quasi totalità dei suoi membri sono femministi radicali.
        Non capisco perchè i francesi si ostinano a votare per questo immondo partito che nei 20 anni che ha governato tra 1981 il 2016 ha gestito malissimo l’economia ha aperto le porte all’immigrazione di massa e ha fatto assurde leggi bigotte per moralizzare la ex libertina società francese.

      • In Svezia la prostituzione di strada era quasi inesistente e per le femministe è stato facile con la complicità dei compiacenti mass media raccontare la storiella che la legge funziona, in Francia la prostituzione da marciapiede è dilagante e non saranno tutti i vergognosi articoli scritti da sostenitori dei socialisti a far credere che questa legge funziona, per un parigino è sufficiente affacciarsi dal balcone di casa per rendersi conto del suo fallimento.

        • Posso dire che tutt’ora, anche per la legge sul lavoro, che promuove la schiavitù quasi legalizzata in tutti i campi lavorativi, il PS è già poco oltre il 10% delle preferenze dei cittadini francesi. Dovrebbe essere impossibile il suo ritorno al Governo della connessa Nazione nel 2017.
          Da quello che so, l’adescamento passivo è ancora in vigore. Tale reato cesserà a metà ottobre p.v., cioé dopo sei mesi dall’entrata in vigore della nuova legge approvata ad aprile. In quest’occasione, il fallimento del proibizionismo in questione sarà fin troppo evidente. Difatti, il neo articolo 611-1 del Codice Penale d’oltralpe non afferma certo, come le corrispondenti illecite normative locali italiane, che s’intende per prostituta/o un soggetto dal relativo atteggiamento e/o dall’abbigliamento. Quindi per essere sanzionati, bisogna essere colti sul reale fatto compiuto e non certo presunto.

  96. Il 7 giugno, dopo una lunga gestazione, il Parlamento tedesco ha approvato la nuova legge sulla prostituzione. Se ne parla nei due articoli seguenti, uno di un gruppo di sexworker
    https://www.opendemocracy.net/beyondslavery/diverse-group-of-berlin-based-sex-worker-activists/german-law-endangers-sex-workers
    l’altro di Sonja Dolinsek (linkato alla fine del primo).
    Entrambi sono molto critici, accusando la legge di penalizzare l’industria del sesso con la scusa di proteggere le sexwoker. I politici sono stati spinti alla nuova legge dalle menzogne sul trafficking, diffuse soprattutto dalla femminista storica Alice Schwarzer, che avrebbe voluto il modello svedese, ma anche dall’irritazione nel vedere la Germania descritta come bordello d’Europa nell’indegna gazzarra scatenata da buona parte della stampa europea. La legge introduce una registrazione obbligatoria, con tanto di assegnazione di ID e il riconoscimento di prostituta di professione. Tra l’altro non sarà automatica ma subordinata ad un esame psicologico preliminare, per identificare quelle costrette a prostituirsi e, per le straniere, ad un permesso di lavoro. Ci sono adempimenti in carico ai bordelli che presumibilmente penalizzeranno i più piccoli. Non leggo di sanzioni per i clienti, ma è possibile che gli articoli semplicemente le ignorino. In ogni caso, da oggi, non consiglierei a nessuno di avere rapporti in Germania con una prostituta non dotata di regolare permesso.

    • Da quello che ho compreso, solo il Bundestag ha approvato questo disegno di legge. Dovrebbe macare il Bundesrat, che è la camera alta del Parlamento tedesco.
      Spero che almeno tutte le prostitute regolari paghino le tasse, siccome le stesse femministe illiberali stanno dichiarando che nel medesimo Stato poche le stanno onorando.

    • La notizia è apparsa anche su Repubblica
      http://www.repubblica.it/politica/2016/07/14/news/prostituzione_bini_pd_proposta_minacce_non_votiamo_piu_-144036778/?ref=HREC1-15
      che ha pensato bene di censurare i miei due minacciosissimi commenti, che riporto qui sotto
      1) La verità è che qualsiasi fonte affidabile, non impregnata di ideologia femminista repressiva, stima che le prostitute costrette siano al massimo un 5% (ma posso citare attiviste sex-worker che ritengono che la cifra sia più vicina al 2%). Tutti i numeri forniti dall’articolo sono fasulli e fuorvianti. Cattolici e femministe vanno mano nella mano quando si tratta di invadere la vita privata dei cittadini, soprattutto se maschi, e imporre divieti alla faccia della libertà individuale: saranno liberi due adulti di fare sesso come gli va o devono chiedere il permesso della Bini e Lupi? La legge proposta riprende il modello svedese, adottato anche in Francia, dove il 98% delle prostitute ha detto di essere contraria
      2)La semplice verità è che meno del 5% delle donne che si prostituiscono sono state costrette da qualcuno. Un’ondata di propaganda da parte di gruppi religiosi e femministi ha negli ultimi anni fatto il possibile per oscurare questo fatto, che però è ben evidente se uno si va a leggere i rapporti della polizia tedesca, cioè del paese che ha il maggior numero di lavoratrici del sesso. La legge che punisce i clienti ha una motivazione soprattutto ideologica, l’obiettivo è di imporre l’uguaglianza di genere tanto cara alle femministe radicali, ma il 98% delle prostitute è contraria

      • Pino , ricordi quando in un post precedente scrivesti che non avresti mai votato un partito che avrebbe dato segnali di adottare il modello svedese ? Bene , per quanto mi riguarda , questo segnale è arrivato , ed è arrivato dal PD .
        Da quando , molto tempo fa , la Spilabotte presentò un ddl che prevedeva la legalizzazione della prostituzione , dal Partito democratico si è levata una alzata di scudi che è culminata con questa proposta di legge , firmata , sottolineo , da quasi una trentina di deputati . Sinceramente , non credo che almeno in questa legislatura venga cambiata la legge , nè in senso regolamentarista , nè in senso proibizionista , ma tanto mi basta perchè il mio voto il PD se lo scordi …

      • Non ha voluto dire che la prostituzione schiavizzata è una minoranza.
        Comunque, ci siamo fatti sentire ed alcuni giornali on line hanno divulgato la ribellione in merito, evidenziando ai medesimi politici il fatto che si stanno schierando contro una buona fetta elettorale e come ho già scritto in precedenza, le elezioni politiche non sono lontane.

      • Nei miei post precedenti ho sempre sostenuto che il PD è un partito pericoloso pieno di sostenitori del modello svedese, dove le poche persone liberali o sono state messe da parte, vedi Spilabotte, oppure cacciate, vedi Marino.
        Ricordiamoci che in Europa il Pd è alleato del Partito Socialista Francese e non c’è da meravigliarsi se vogliono imitare i cugini francesi.
        Per questo motivo alle prossime elezioni bisogna votare in massa contro il Pd come è avvenuto alle ultime elezioni amministrative perse miseramente da questo immondo partito governato da gentaglia come Orfini e Zanda.

        • Non è necessario aspettare le prossime politiche, basta (e bisogna) cominciare a votare contro la “controriforma istituzionale” di Renzi, nel prossimo autunno (vedi anche l’altro mio commento).

    • Forse sono troppo ottimista, ma dubito che una simile legge Swedish-like possa trovare molto supporto in Italia.
      E ciò nonostante che vi sia stato negli ultimi anni anche in Italia uno spaventoso supporto mediatico al femminismo radicale (vedi la bufala del “femminicidio”), così come un agghiacciante diffondersi degli atteggiamenti “politically correct”, che altro non sono che forme di pensiero imposto dall’alto via convenzioni sociali indotte ma soprattutto spacciate come socialmente acquisite dai media anche quando non lo sono, comunque sempre criminalizzanti verso il pensiero libero.
      Però io credo che una proposta del genere non passerebbe e, comunque, sarebbe una tale patata bollente che non credo il governo voglia aggiungerla ai problemi di (im)popolarità che già ha.

      Piuttosto, mi sembra una iniziativa fatta per stoppare all’interno dello stesso PD la pur timidissima proposta “regolamentatrice” della Spilabotte, della serie “uno a uno e palla al centro”.
      Non mi stupirei affatto che questa proposta fosse stata fatta in accordo e magari sotto diretta dettatura dei donbenziani.

      Comunque una cosa, per quel che mi riguarda, è certa: se già il mio voto il PD se l’era giocato alla grande, e da tempo, adesso se l’è giocato tre volte.
      E non solo il voto politico, ma pure quello al referendum sulla cosiddetta “riforma costituzionale” di Renzi, che associata ad una legge elettorale che è un autentico Porcellum rimaneggiato darebbe un potere immenso ed artificiale ad una minoranza (qualunque sia) e nei fatti non contrastabile col voto da parte della maggioranza de votanti, chiamati ogni cinque anni unicamente a scegliere la “meno peggio minoranza” e consegnarle un governo pressochè assolutista.
      Già oggi i cittadini sono mazziati e cornuti, dopo l’Italicum e l’abolizione dell’elettività dei senatori avrebbero ancor meno possibilità di far sentire la loro voce, nonostante che la Consulta bocciando il Porcellum avesse espresso l’esigenza costituzionale esattamente opposta: rappresentatività del Parlamento rispetto agli elettori ed eletti scelti direttamente dagli elettori stessi.

      Se ci lamentiamo dei politici che per i loro obiettivi violentano la verità, come quelli che raccontano la prostituzione quale non è (ed è solo un esempio, ciò è vero in tanti altri campi), non si può poi accettare un sistema, ideato dai politici stessi proprio a questo scopo, che consegni alla stessa classe politica un potere incontrastabile.

      • Giustamente, non penso proprio che l’attuale Presidente del Consiglio e segretario del PD voglia perdere consensi tra il suo corpo elettorale, visto che non solo si ha il referendum costituzionale, ma successivamente si entrerà in una pre-campagna elettorale per le prossime politiche.

      • Penso anch’io che siamo di fronte ad una prova di forza della parte più proibizionista del PD . Quanto ” pesa ” questa parte oscurantista all’interno del partito , non è molto chiaro . La mia impressione è che sia la parte libertaria che quella proibizionista , non hanno la forza per imporre al partito la propria linea , e quindi tutto rimarrà come prima . Non è detto che sia un male , considerato il livello di questa classe politica …

          • Dubito che Renzi abbia capito una cosa così elementare altrimenti avrebbe impedito, con tanto di minaccia di cacciata dal partito, a tutti questi parlamentari PD di presentare questi disegni di legge impopolari che stanno allontanando gli elettori dal PD che sembra essere diventato la nuova DC con la differenza che in quel partito c’erano statisti come Moro e De Gasperi mentre in questo partito ci sono solo imbecilli e fanatici che con tutti i problemi del paese perdono tempo a presentare proposte di legge senza senso.
            Che senso ha fare una legge per depenalizzare migliaia di reati penali per ridurre il carico di lavoro dei tribunali e poi fare una legge così folle che vorrebbe riempire i tribunali di cause contro milioni di clienti di prostitute quando ci sono migliaia di stupratori e pedofili a piede libero perchè non ci sono le risorse per perseguirli.
            Se la vittoria di Lega Nord e di M5S significherà sbarazzarci in un colpo di gentaglia fanatica come Lupi, Giglio, Bini, Buttiglione, Orfini e tanti altri che ben venga perchè un po’ di pulizia di questi rigurgiti democristiani ci vuole per cambiare in meglio il paese ridotto sul lastrico proprio da questa gentaglia che non ha di meglio da fare che rompere le scatole alle prostitute e ai loro clienti.

            • Il PD è diventato la nuova DC anche nel senso di cercare di tenere dentro tutto e il contrario di tutto, con il vero ed unico scopo di mantenere il potere cercando di accontentare un pò tanti (accontentare tutti è difficile …) con qualche “contentino” spesso formale o di poco conto (vedi 80 euro), sperando che non si accorgano che dall’altra parte li sta fregando in modo ben più sostanziale.
              In questo modo spera (e purtroppo in gran parte ha ragione, così spesso succede) che ognuno veda, apprezzi e si focalizzi sulle “mosse” fatte nella direzione che piace piuttosto che quelle fatte in senso opposto.
              Per questo motivo, non mi sorprende affatto che Renzi lasci fare sia ai liberali che ai bigotti dentro il partito e non è certo sulla prostituzione che vorrà fare delle battaglie “ideali” interne ed esterne. Certo, se glielo chiedesse la Confindustria, farebbe ciò che gli chiede la Confindustria … 😀

              Vista in altro modo, se è la nuova DC farà come fece la vecchia DC su questo argomento: immobilismo sostanziale.
              Ci terremo la Merlin ancora per molti anni, penso.
              Che poi ai donbenziani (ma anche a molte onlus “laiche”) va benissimo, perchè mantiene metà della prostituzione in strada, disagiata e in gran parte in mano ai magnaccia, e ciò gli lascia spazio e SOLDI per le loro attività di “assistenza” e “redenzione”, che sarebbero molto più problematiche con i bordelli legalizzati o tutta la prostituzione negli appartamenti.
              Tutte cose che abbiamo capito benissimo da anni, del resto.

              • Meglio il blocco dell’argomento prostituzione in Parlamento, anche se la relativa discussione potrebbe trasformarsi in un boomerang per i meretriciofobici, siccome sono presenti anche dei disegni di legge regolamentaristi, firmati da più partiti, come quello della Senatrice Spilabotte, che è proprio del PD.
                Comunque, da quello che ho notato lo stesso Renzi da Sindaco di Firenze non ha mai voluto emanare normative locali anti prostituzione e sembra che si sia sempre tenuto lontano da tali questioni.

      • Jonathan vedi che la Bini è da sempre una seguace fanatica di Don Benzi, infatti questa ignobile proposta di legge è stata scritta dal capo della Comunità Giovanni XXIII e presentata in parlamento dalla Bini che è ormai da considerarsi come la portavoce parlamentare dei donbenziani.
        La cosa positiva di questa iniziativa è che ora conosciamo nome e cognome di tutti i seguaci donbenziani presenti nel PD che risulta essere ora il partito con il maggior numero di sostenitori del modello Svedese, a conferma del fatto che ormai tutti i partiti europei di ispirazione socialista sono contro la prostituzione che vogliono vietare criminalizzando i clienti.
        L’unico del partito di Vendola che ha aderito all’iniziativa altro non è che un transfuga Pd che tra il 1995-97 fu presidente dell’Abruzzo e ora si è riciclato dentro il partito di sinistra radicale.
        Mi meraviglio che a questa iniziativa non hanno ancora aderito gentaglia come Bindi, Binetti, Zanda, Orfini, Giovanardi, Buttiglione forse è solo questione di tempo e anche loro metteranno la firma per far contenti i Vescovi che attraverso l’Avvenire e Radio Vaticano hanno già manifestato il loro entusiasmo per questa iniziativa.

  97. http://sputniknews.com/art_living/20160713/1042885861/norway-prostitution-brothels-abuse.html
    Forse in Norvegia qualcosa si muove ma non facciamoci inutili illusioni perchè in questo paese la lobby femminista è molto potente e tra un anno si va votare, non so come sono gli attuali sondaggi elettorali, di cui non riesco a reperire dati, ma se dovesse vincere l’illiberale Partito Laburista con i suoi terribili alleati antiprostituzione socialisti e centristi c’è il rischio di passare dalla possibilità di legalizzare i bordelli a un ulteriore inasprimento della legge.
    La speranza è che la legge, se proposta in parlamento, sia approvata in pochi mesi oppure che alle prossime elezioni rivincano le forze democratiche e liberali attualmente al governo con rafforzamento del partito di estrema destra e di quello liberale che da sempre lottano per legalizzare la prostituzione.
    La situazione in Norvegia è in forte evoluzione e va monitorata continuamente perchè in futuro potrebbe regalarci delle piacevoli sorprese incrociando le dita.

  98. http://sverigesradio.se/sida/artikel.aspx?programid=103&artikel=3933262
    Due consiglieri comunali del Partito Socialdemocratico Svedese, quello che ha fatto la legge di criminalizzazione dei clienti al posto delle prostitute, sono stati arrestati dalla polizia di Stoccolma mentre acquistavano sesso da due prostitute straniere. Ovviamente i due sono stati costretti alle dimissioni. Questi svedesi predicano bene ma poi razzolano peggio dei nostri politici.
    Adesso chi lo va a raccontare alle femministe e ai donbenziani che ogni giorno esaltano la purezza morale dei politici svedesi.

  99. Pur essendo ateo, ho sempre cercato di prendere le difese del Vaticano nelle discussioni sulla prostituzione e le relative leggi, di fronte a chi avrebbe voluto attribuire ai preti colpe non loro. Sappiamo benissimo che l’Italia si colloca in una posizione intermedia nella scala del probizionismo, stando peggio di Germania, Svizzera e Spagna, ma meglio di Svezia, Norvegia, USA e Canada. Tutti paesi, questi ultimi, protestanti, per il cui proibizionismo non si può quindi incolpare il Papa. Tra l’altro il Vaticano non è riuscito a fermare leggi laiche e perrmissive su temi di impatto molto maggiore, tipo divorzio e aborto, non vedo come potrebbe aver fermato una eventuale legalizzazione della prostituzione.
    Mi sembrava insomma che il Vaticano avesse una posizione pragmatica: certo, la prostituzione è un peccato, ma almeno non sfascia le famiglie come l’adulterio. Quindi meglio non parlarne più di tanto, limitandosi ad una condanna generica.
    Già da tempo temevo però che questo Papa, straordinariamente demagogico e filofemminista, avrebbe cambiato indirizzo e smosso le acque. E infatti:
    http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_incontra_20_ragazze_salvate_prostituzione-1908619.html
    Temo molto quel “bastonare chi di dovere”. Se il Papa si lascia convincere dai fanatici benziani e si schiera con le femministe, come del resto ha già fatto su altri temi, entro pochi mesi avremo la legge svedese anche in Italia.
    Spero di sbagliarmi.

    • Il Vaticano è pieno di gay e pedofili e lui si preoccupa di bastonare i milioni di italiani che vanno a prostitute definendoli stupratori, non c’è da meravigliarsi della demagogia di questo personaggio che proviene da una nazione tristemente nota per essere stata per decenni governata da giunte militari fasciste.
      Mi chiedo come fa a dire che sono tutti cattolici gli uomini che avrebbero abusato di queste 20 ragazze, io ad esempio vado a prostitute e sono ateo anticlericale quindi non posso essere inserito nella sua lista di cattolici da bastonare.
      Il fanatismo ideologico di questo demagogo rischia di svuotare ancora di più le già deserte chiese italiane.
      Strano che questo fatto sia avvenuto dopo che Caterina Bini e altri trenta del PD abbiano presentato un disegno di legge per introdurre il modello svedese, io non credo alle coincidenze c’è una strategia precisa del Vaticano che da decenni tenta di ottenere la criminalizzazione dei clienti, obiettivo quasi raggiunto nel 2008 con l’aiuto di Berlusconi.
      E’ sbagliato sottovalutare il Vaticano arrivando ad affermare che avrebbe una posizione pragmatica: da molto tempo la posizione ufficiale del Vaticano in materia di prostituzione coincide al 100% con quella della Comunità di don Benzi, da prima ancora che diventasse Papa questo personaggio che ogni giorno che passa mi piace sempre meno.
      Strano che te ne accorgi solo adesso che hai letto questo articolo.

    • Mah , il Vaticano ha sempre sostenuto la criminalizzazione dei clienti , fin qui non ci vedo niente di particolarmente nuovo . Da quando è stato fatto Pontefice , Papa Francesco ci ha abituato a molti incontri e telefonate a sorpresa , sbaglierò ma non credo che questa uscita insieme ai seguaci di Don Benzi significhi l’inizio di una guerra in prima persona del Papa contro i clienti delle prostitute , comunque vedremo nelle prossime settimane …
      Piuttosto , chi sta cercando di smuovere le acque mi sembra siano proprio i seguaci di Don Benzi . I loro sforzi si sono tradotti nel DDL di Caterina Bini , ma quante possibilità ci sono che questo disegno di legge venga discusso e poi approvato in Parlamento , prima che finisca la legislatura ? A mio avviso le possibilità sono prossime allo ZERO , come del resto sono prossime allo ZERO le possibilità che venga tradotto in legge qualsiasi altro DDL che preveda la legalizzazione della prostituzione , e questo semplicemente perchè non ci sono i numeri in Parlamento per legiferare , nè in un senso , nè nell’altro , oltre al fatto che per nessun partito il tema della prostituzione è considerato una priorità .
      Per finire , riguardo al DDl della Bini , pubblico questo link in cui il presidente dei seguaci di Don Benzi se la prende con il Movimento 5 stelle perchè nessuno dei suoi parlamentari ha sostenuto questo disegno di legge aberrante . Già questo mi basta per rendermi simpatici i “grillini” , sto seriamente pensando di votare loro alle prossime elezioni politiche , a meno che non si rimangino tutto …

      http://www.intelligonews.it/articoli/14-luglio-2016/46246/prostituzione-questo-e-il-mio-corpo-iniziativa-legislativa-contro-i-clienti-m5s-papa-giovanni-xxiii

      • Io dei Grillini non mi fido ancora sono troppo ambigui ma se l’alternativa è il PD, alleato in Europa con Hollande che ha appena introdotto in Francia la criminalizzazione dei clienti, o Forza Italia che nel 2008 su spinta del Vaticano voleva vietare la prostituzione di strada, votare per Grillo diventa purtroppo una scelta obbligata le alternative sono troppo aberranti.

    • Non che me ne importi più di tanto, ma ci tengo a precisare che ricordo innumerevoli interventi di alti prelati e del Papa, nei decenni passati, ostili al divorzio e all’aborto, eppure non ne ricordo uno per la criminalizzazione dei clienti e, notare bene, solo dei clienti. Si tratta infatti di un “trademark” femminista (Svezia, 1999). Devo fare una lista dei Presidenti del Consiglio democristiani che ho visto succedersi al governo negli anni 60-90? Rumor, Fanfani, Colombo, Andreotti, Forlani: non uno che si sia sognato di mettere fuori legge la prostituzione. Piuttosto, mi sembra che il cedimento sia iniziato con Ratzinger, estimatore di S.Agostino, quindi di un teologo che valutava la prostituzione come un male necessario (se ne era parlato anche su questo sito, o meglio sul forum che l’ha preceduto), ma che si era ultimamente espresso in termini molto duri contro di essa, forse facendo anche qualche pressione sull’ambasciatore tedesco.
      In ogni caso, non l’ho detto esplicitamente ma è chiaro che la minaccia è che l’intervento del Papa sia in supporto al DDL della Bini.
      Non si può invece attribuire al governo Berlusconi, con tutte le sue colpe, il tentativo di criminalizzare i clienti. Il DDL della Carfagna, mai approvato in Parlamento, vietava solo la prostituzione stradale, tra l’altro sanzionando sia la domanda che l’offerta. Era quindi una legge certamente repressiva, ma “perbenista”, in difesa del decoro, non un tentativo di rieducare i maschi. Stesso discorso per il decreto legge che ha reso possibili le ordinanze.
      Questo non toglie che, come ben sappiamo, qualche anno dopo centro destra e centro sinistra si siano trovati allineati nel Parlamento Europeo nell’approvare la risoluzione della Mary Honeyball.

      • Nel 1958 la legge Merlin che pose fine alla prostituzione regolamentata fu votata grazie al voto decisivo dei democristiani che festeggiarono, i governi democristiani che ci furono dopo non hanno reso illegale la prostituzione perchè evidentemente temevano di peggiorare la già grave situazione che la legge Merlin aveva creato riempendo le strade da tutte le prostitute che prima lavorano nei bordelli, ma stati certo che la DC se non fosse esplosa nel 1992 avrebbe primo o poi introdotto il modello Svedese i cui sostenitori sono tutti ex dc.
        La legge Carfagna voleva criminalizzare i clienti delle stradali, che rappresentano la quasi totalità dei clienti di prostitute, prevedendo 15gg di galera e il fatto che fosse una legge perbenista o femminista è irrilevante.

      • Posso dire che anni fa il Vaticano ha espressamente condannato i clienti del sesso a pagamento, però, questa volta lo stesso Papa, anche nell’Angelus di Ferragosto, non ha espresso la medesima cosa, ovvero non l’ha dichiarato in maniera chiara.

      • é vero che negli anni che te hai citato , si parlava meno di criminalizzazione dei clienti , ma si parlava meno anche di legalizzazione … In realtà , si parlava meno dell’argomento prostituzione in generale . Adesso il dibattito si accende e si spenge più frequentemente . Probabilmente questo accade perchè oggi la prostituzione è un fenomeno molto più visibile di una volta , soprattutto da quando i paesi dell’est si sono liberati del giogo comunista e molte ragazze , attratte dai grossi guadagni , si sono riversate in Occidente a fare le prostitute . Ad ogni modo , la mia opinione , del tutto personale e del tutto opinabile , è che un eventuale appoggio esplicito del Papa al DDL Bini sposti di poco o niente le posizioni dei singoli parlamentari , e dell’opinione pubblica in generale .

        • Veramente, i Paesi dell’Est Europa oggi sono molto meno poveri di 10 anni fa e posso dire proprio che le meretrici dei medesimi Stati in Italia stanno già diminuendo. Se si sta parlando maggiormente di prostituzione in questi periodi di tempo, questa condizione è dovuta proprio al fatto di poter tassare quest’attività, visto che siamo situazioni di crisi economica profonda e difficile da risolvere.
          Spero bene per tutto.

  100. http://www.jpost.com/Israel-News/Welfare-Minister-Haim-Katz-supports-bill-to-prosecute-patrons-of-prostitutes-466283
    Sembra che presto anche Israele si aggiungerà alla lista di paesi proibizionisti che adottano il modello svedese, anche in questo caso dietro l’approvazione della legge c’è un accordo tra le tante femministe radicali presenti a sinistra e gli altrettanti numerosi fanatici religiosi che troviamo nella destra israeliana.

      • In Israele i clienti sono tanti ma nonostante ciò la totalità dei politici israeliani sembrano essere tutti a favore del modello svedese dal momento che nonostante tante ricerche non ho ancora trovato un articolo in cui ci sia un solo politico israeliano che si esprima contro la criminalizzazione dei clienti.
        La cosa assurda è che nonostante la legge vieti i bordelli a Tel Aviv ci sono tantissimi bordelli che operano alla luce del giorno con la polizia che passa e fa finta di niente, mi domando che senso ha criminalizzare i clienti con tutti i problemi che ci sono in Israele e pensare che noi italiani ci lamentiamo dei nostri politici che sembrano dei statisti a confronto con quelli israeliani.

        • Sicuramente, sarà presente qualche politico, che si esprima a favore della legalizzazione e tassazione degli stessi bordelli e sicuramente tali personaggi potrebbero prendere moltissimi voti, se dovesse passare la legge proibizionista in merito. Questo dovrebbe essere conosciuto dagli attuali politici al potere.

  101. Caro Franco, quando Berlusconi aveva fatto sesso a pagamento con le escort, le prestazioni le aveva pagate col denaro suo oppure le aveva pagate col denaro pubblico dello Stato? Berlusconi in base a quanto io ne so è stato assolto, ma allora le escort le aveva pagate coi suoi soldi?

  102. Caro Franco, tu tempo fa, se non ricordo male, mi avevi detto che per non incorrere nel reato di atti osceni in luogo pubblico mentre si fa sesso con una prostituta, bisogna accompagnarla in un luogo non frequentato ed appannare i vetri dell’automobile. Dal momento che io non ho l’automobile, se per caso la prostituta che io incontro è automunita non dovrebbe pensarci lei ad accompagnarmi in un luogo appartato ed appannare i vetri del veicolo? Se per caso lei non lo vuole fare io dovrei obbligarla ad appannare i vetri dell’auto ecc.ecc.? Se non lo faccio e poi i carabinieri ci beccano rischio di dover pagare una multa o peggio?

    • Il reato di atti osceni in luoghi pubblici/esposti al pubblico, ora depenalizzati in illecito amministrativo da 5000 a 30000 euro, non riguarda solo chi fa sesso a pagamento, ma chiunque li compia.
      Secondo le Sentenze della Cassazione n. 37129/2003, 6340/2006 e 30242/2011, al fine d’evitare tale illecito bisogna far appannare i vetri dell’autovettura alcova, oppure coprirli. Se non si effettua tale operazione, ma si sta in un luogo potenzialmente non frequentato si risponde della relativa fattispecie colposa, che viene sanzionata con la sanzione amministrativa fino a 350 euro. Stessa condizione se si sta nel medesimo posto senza autovettura.

  103. Caro Franco, e se uno fa sesso con una prostituta in automobile in un viale frequentato da pedoni o automobilisti ma appanna i vetri oppure li copre? In tal caso si rischia legalmente qualcosa oppure no?

  104. Caro Franco, se per caso è la prostituta ad essere proprietaria dell’automobile il cliente deve essere costretto ad obbligarla a coprire o appannare i vetri? E se lei non lo vuole fare cosa si deve fare per non correre rischi?

    • Bisogna rendere i vetri opachi, indipendentemente dal proprietario del rispettivo veicolo. Se la stessa non vuole svolgere tale azione, l’unico rischio per non essere sanzionati è quello di non svolgere gli atti osceni. Ricordo che per le connessa infrazioni sono sanzionati sia il cliente, sia la prostituta.

  105. Caro Franco, e se a qualcuno capita a sua insaputa di consumare un rapporto sessuale con una prostituta costretta o sfruttata da un pappone rischia qualcosa in termini legali se viene beccato dalla polizia? Inoltre è proprio vero che le prostitute che hanno un protettore sono tutte non consenzienti? Non ci saranno per caso anche prostitute consenzienti che stanno con un protettore che con loro non è violento?

    • Se ci si avvale inconsapevolmente di una prostituta ridotta in schiavitù, non si rischia niente, siccome il reato di mantenimento in schiavitù (art. 600 del Codice Penale) non prevede alcuna pena per la fattispecie coposa del relativo fatto. Il tutto a prescindere da un “dolo eventuale”, che si può verificare se si ha un forte sospetto che la connessa persona sia nella citata condizione, ovvero dimostri segni evidenti di tortura, non le piaccia per nulla in maniera manifesta svolgere il suo mestiere, dando tempi limitatissimi per consumare la rispettiva prestazione, etc.
      Nella maggior parte dei casi in cui una meretrice ha un protettore, questa è consenziente, ovvero costui è una specie di collaboratore/aiutatore della stessa professionista. Se ci si avvale consapevolmente di una prostituta consenziente al suo protettore, la quale non subisce nessun tipo di violenza dalla medesima persona, non si compie alcun reato.
      Diverso discorso per la stessa meretrice, siccome questa potrebbe essere accusata di “Agevolazione reale di reato” (art. 379 Codice Penale), visto che tale persona aiuta ad ottenere il prodotto di un reato, quale quello del favoreggiamento e sfruttamento dell’altrui prostituzione. Per questo motivo, spesso le medesime professioniste affermano falsamente di essere state costrette al rispettivo lavoro.

  106. A prescindere dal fatto che la prostituzione in Italia è tassabile o tassata (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006), se le relative due donne fossero partite da un aereoporto di uno Stato con il famigerato Modello Nordico della prostituzione, queste avrebbero avuto vita facile? Ho proprio paura di sì!
    Spero che su ciò, i burocrati antiriciclaggio della UE se ne accorgano e dichiarino qualsiasi tipo di prostituzione esentasse, compresa quella del sistema proibizionistico suddetto, non accettabile al fine di contrastare il riciclo di denaro illecito. In effetti, dove viene applicato il Modello Nordico, chiunque venga trovato con un ingente quantità di denaro in contante, può dire che tale è frutto della sua attività di prostituta/o e di non conoscere minimante i nomi ed i congnomi di chi è stato suo cliente!
    http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=91182&idsezione=3

  107. Caro Franco, l’altro giorno parlavo a proposito della prostituzione con alcuni conoscenti i quali sostenevano che, se prendesse piede lo sdoganamento morale della prostituzione, cioè se sparissero lo stigma sociale ed i tabù legati alla prostituzione si arriverebbe ad una società consumistica sfrenata col rischio che molti spenderebbero tutti i loro soldi con le prostitute fino al punto di prosciugare del tutto il proprio conto in banca. In pratica sostenevano che, se si vuole combattere contro la civiltà dei consumi bisogna mantenere lo stigma morale su chi compra servizi sessuali. Tu caro Franco cosa avresti risposto a queste persone? Tra l’altro, visto che il sesso mercenario può dare una certa dipendenza non c’è per caso il rischio di spendere troppi soldi con le prostitute?

  108. Caro Franco, quando le prostitute fanno sesso anale con uomini sconosciuti non provano per caso un forte dolore fisico ad essere penetrate analmente? Inoltre non c’è il rischio che il preservativo si rompa durante un rapporto anale e che si possa contrarre qualche infezione oppure l’AIDS? Se io voglio fare sesso anale con una prostituta come posso fare in modo da non provocarle dolore fisico?

  109. Caro Franco, che ne pensi tu di quelli che si scandalizzano per la prostituzione che c’è in caso di guerra quando nelle pause tra un combattimento e l’altro i militari frequentano i bordelli? I soldati di qualunque esercito non hanno secondo te il diritto, come chiunque in tempo di pace, di avvalersi del sesso mercenario? Sono appena stato su un sito antiamericano dove ancora si scandalizzano per la prostituzione che c’era nella pineta di Tombolo presso Livorno alla fine della seconda guerra mondiale e per i soldati americani che frequentavano le prostitute vietnamite durante la guerra del Vietnam. Forse che avvalersi di una meretrice in tempo di guerra è moralmente diverso che farlo in tempo di pace? Forse che le prostitute di Tombolo o del Vietnam non erano consenzienti?

  110. Caro Franco, potrebbe per caso succedere che il consenso di una prostituta sia parziale? Nel senso che per esempio una ragazza potrebbe sulle prime essere rapita o costretta a prostituirsi e poi in seguito prenderci gusto e diventare consenziente, tu lo credi possibile? In tal caso il protettore che sulle prime l’ha costretta deve essere punito o no? Non può inoltre succedere che nel gruppo di prostitute controllate da un magnaccia ci siano sia prostitute consenzienti che prostitute costrette che esercitano magari l’una di fianco all’altra sullo stesso marciapiede? In tal caso tu credi che di solito succeda che la prostituta volontaria collabori col magnaccia nel costringere quella prostituta che invece è costretta?

    • Da quello che so ed è stato riportato anche dalle cronache, è già accaduto che alcune costrette si siano liberate ai propri aguzzini e siano diventate autonome ed addirittura schiavizzatrici (controllatrici) di altre.
      A volte le schiave sono proprio tra le consenzienti autonome, le quali vengono a loro volta minacciate dai corrispondenti criminali di non rivelare nulla alle Forze dell’Ordine sulla presenza delle medesime colleghe forzate.

  111. Caro Franco, se tu vedi che una prostituta ha di fianco a lei il magnaccia o comunque un uomo, consumi ugualmente il rapporto sessuale con lei oppure no? Lo chiedo perché a mio avviso potrebbe anche darsi che ci siano prostitute consenzienti pure col magnaccia.

    • Come moltissimi, io non vorrei avvalermi della stessa, anche se consenzienti. Difatti, i controllori non stanno mai fermi a lato della rispettiva protetta, ma devono girare di continuo, cambiando diverse vetture e tale situazione non riesce certo a portare ad un controllo costate della medesima persona sfruttata.

      • Caro Franco, tu qui sopra hai detto pressapoco “Come moltissimi clienti, io non vorrei avvalermi della stessa prostituta col magnaccia, anche se consenziente”. Con quel “moltissimi” intendi dire che secondo te la maggioranza degli uomini che vanno con le prostitute vogliono andare con prostitute consenzienti?

        • Per chiarire la situazione sotto il mio punto di vista, quasi nessuno vorrebbe avvalersi di una schiava, considerando anche il fatto che questa sicuramente non sarebbe per nulla una brava meretrice, ovvero sarebbe un reale “Missile”, cioè una persona fredda ed assente nello svolgere la propria relazione; situazione che si riscontra in tutte quelle a cui non piace compiere il mestiere di prostituta, anche se non hanno qualcuno che le costringe. Un po’ di più del quasi nessuno vorrebbe avvalersi di una meretrice che viene sfruttata in via consensuale.

          • Caro Franco, dal momento che tu dici che le donne che svolgono malvolentieri il mestiere di prostituta non sono brave nello svolgimento della loro attività. ti chiedo se, in base alla tua esperienza, le prostitute che svolgono volentieri il loro lavoro sono la maggioranza o la minoranza. Di solito una prostituta gode per davvero oppure simula l’orgasmo?

              • Quindi se coloro che sono costrette a prostituirsi malvolentieri tendono a fallire la carriera, si può forse concludere che i magnaccia violenti tenderebbero a fare pochi affari anche loro? Perché se fallisce la prostituta fallisce anche il magnaccia ovviamente. Quindi tu ti sentiresti di dire che gli unici che fanno buoni affari sono i protettori che non fanno uso di violenza? Tra l’altro se una prostituta ha dei lividi in faccia c’è il rischio che i clienti non la vogliano, tu che ne dici?

                • Certamente. Non per nulla quelli che attualmente stanno facendo buoni affari sono coloro che affittano le zone in merito, chiedendo il pizzo.
                  Se una prostituta avesse i lividi, non penso proprio che riuscirebbe ad ottenere clienti, visto che questi subito sospetterebbero della relativa schiavitù.

  112. Caro Franco vorrei gentilmente sottoporti un altro quesito riguardante un mio problema. Io in casa mia ho una badante che viene ogni tanto, a volte quando sono in ufficio mentre parlo del più e del meno nomino la mia badante ed un mio collega talvolta mi dice “Perché non le offri dei soldi in più perché ti faccia qualche servizio sessuale in cambio?” Tu cosa ne dici? Se io proponessi dei soldi in più alla mia badante in cambio di qualche servizietto di tipo sessuale commetterei un reato di molestia sessuale partendo anche dal presupposto che il sesso mercenario sarebbe come tu stesso dici un lavoro normale e dignitoso? Lei avrebbe motivo di offendersi se io le faccio una semplice proposta senza insistere in caso di rifiuto?

    • Se non s’insiste in caso di rifiuto, non dovrebbe sussistere alcun reato, né di molestia sessuale, né di induzione alla prostituzione, come citato dalla Suprema Corte di Cassazione. Però, io mi sentirei un po’ imbarazzato, allo stesso livello di come chiederle del sesso gratuito.

  113. Caro Franco, ho letto in giro che Amnesty International si batte per depenalizzare la prostituzione a livello mondiale, cosa c’è di vero? Amnesty International condannerebbe solo gli stati che arrestano le prostitute oppure condannerebbe anche gli stati come la Svezia che arrestano i clienti?

  114. Caro Franco, cosa vuol dire che Amnesty International vuole la decriminalizzazione anche della gestione dei bordelli? Vuol forse dire che Amnesty International vuole che i cosiddetti intermediari volgarmente detti “magnaccia” non vengano puniti se non esercitano forme di violenza o di coercizione sulle lavoratrici sessuali?

  115. Caro Franco, mi sembra di aver capito, correggimi se sbaglio, che in Germania la gestione dei bordelli non è illegale. Ritieni quindi che ci sia del vero in quello che alcuni media affermano, cioè che i gestori dei bordelli tedeschi tenderebbero frequentemente a costringere le donne a rapporti sessuali estremi anche contro la loro volontà? E’ veramente riuscito oppure no l’esperimento tedesco di liberalizzazione e regolamentazione della prostituzione?

    • Se accadesse una cosa simile, sicuramente le stesse lavoratrici denuncerebbero il tutto, ottenendo anche un relativo risarcimento, il tutto grazie alla legalità della rispettiva posizione.
      Penso che se esistesse il proibizionismo, le condizioni della schiavitù e/o sfruttamento sarebbero peggiori.

      • Caro Franco, non potrebbe darsi che le lavoratrici sessuali tedesche non denuncino i gestori dei bordelli che le costringono perché temono delle ritorsioni? Inoltre se il proibizionismo riguardasse solo i clienti ma non le prostitute che ragione avrebbero quest’ultime per non denunciare alla polizia chi le schiavizza?

        • Probabile e questo non solo nei bordelli, ma ovunque; però, chi viene costretto ad una mansione od altro lavoro, non farà mai bene questo e quindi la rispettiva clientela non tornerà più ad avvalersi degli stessi lavoratori. Inoltre, le denunce in merito possono essere anche anonime.
          Anche se la prostituta fosse illegale e questa venisse costretta a svolgere tale mestiere, essa stessa non sarebbe punibile.

  116. Caro Franco, io so che la zona in prossimità della stazione di Verona anni fa era frequentata alla sera da parecchie prostitute, da voci che ho sentito pare che lì alla sera le prostitute non ci siano più. Ciò significherebbe forse che le ordinanze repressive del sindaco di Verona avrebbero avuto successo nel ridurre la prostituzione stradale o nel ridurre il fenomeno dello sfruttamento coercitivo?

    • Se è sparita dalla strada in merito, significa che questa si è spostata in altre vie od addirittura al chiuso, esattamente come il proibizionismo in Svezia, che ha mandato la prostituzione al chiuso. Quindi, lo sfruttamento coercitivo se è esistino in quelle strade, non è di certo sparito. Sarebbe stato meglio monitorare la medesima zona, senza interferire con nessuno, al fine di poter scovare eventuali sfruttatori/schiavizzatori.
      Come si può vedere, il proibizionismo aiuta la criminalità!

  117. Caro Franco, tu come giudichi moralmente il comportamento delle prostitute che hanno rapporti sessuali con uomini sposati contribuendo a mettere le corna alle relative mogli? Cioè tu come giudichi in generale il tradimento coniugale? Tu chiameresti mai “puttana” un eventuale tua moglie o fidanzata che ti facesse le corna? E un uomo sposato che fa sesso con una prostituta come lo giudichi?

  118. Caro Franco, mettiamo il caso che in un bordello tedesco una prostituta sia consenziente a farsi urinare o defecare addosso da eventuali clienti, secondo te e secondo la attuale legge tedesca ciò sarebbe moralmente o legalmente accettabile? Non credi che anche se ci fosse il consenso tale pratica metterebbe a repentaglio l’igiene e la salute fisica della donna in questione? Il discorso vale anche nel caso in cui venga dato il consenso a percosse o a pratiche sadomaso tipo frustate o altro.

    • Non conosco bene l’attuale legge tedesca (considerando anche quelle dei rispettivi lander), ma se non sussiste un grosso danno permanente in merito, penso che tutto nella consensualità debba essere concesso dalle normative, come appunto il sesso sadomaso.

  119. Il fatto è che non può esserci sempre un poliziotto presente nel bordello tedesco a controllare che il rapporto sessuale mercenario avvenga nella consensualità reciproca. Quindi come si fa a far rispettare la regola della consensualità se il cliente o il gestore del bordello senza essere controllati da nessuno obbligano la lavoratrice sessuale a tipi di rapporto sessuale ai quali non ha acconsentito?

    • Posso dire che i controlli non sono sicuramente costanti, ma questi anche se saltuari esistono e si possono anche effettuare intercettazioni ambientali nello stesso posto, al fine di cogliere in flagranza chiunque obblighi la stessa persona a prostituirsi ed ovviamente, il tutto molto meglio delle relative zone clandestine.

  120. Caro Franco, quindi tu ti sentiresti di affermare che sarebbe falsa la diceria secondo la quale la legge tedesca sulla prostituzione avrebbe fallito in fatto di prevenzione del reato di costrizione e di sfruttamento?

    • Penso proprio di sì, visto che gli episodi di forzatura in questione sono stati scoperti. Se fosse esistito il proibizionismo in merito, la maggior parte di tali eventi non sarebbe stata trovata. Questo vuole proprio il crimine organizzato.

  121. Caro Franco, è vero che oltre ad Amnesty International pure l’Organizzazione Mondiale della Sanità sarebbe favorevole alla totale depenalizzazione della prostituzione? Tra l’altro la suddetta depenalizzazione farebbe aumentare o diminuire il numero dei malati di Aids?

    • Mi sembra che anche l’OMS voglia depenalizzare la prostituzione globalmente, al pari di Amnesty International, visto che la suddetta condizione favorirebbe un migliore controllo e quindi di lotta nei confronti di tutte le malattie sessualmente trasmissibili.

  122. Caro Franco, secondo te se lo stigma morale sulla prostituzione e sull’acquisto di prestazioni sessuali sparissero ciò causerebbe un aumento oppure una diminuzione dei contagi di Aids?

  123. Caro Franco, secondo te quali sono le prostitute più frequentemente costrette a prostituirsi, quelle che esercitano al chiuso o quelle che esercitano in strada? E’ vero che le ordinanze pro decoro emesse dai sindaci contro le prostitute stradali esporrebbero le lavoratrici sessuali ad un maggior rischio di sfruttamento o di costrizione, dal momento che le medesime si sposterebbero al chiuso?

    • Certamente, al chiuso si riesce a controllare meglio la relativa persona sfruttata ed in questi luoghi i rispettivi guadagni sono più elevati.
      Giustamente, queste normative locali, non conformi ai principi generali dell’Ordinamento, spingono la prostituzione al chiuso, anche se tutt’ora si stanno svolgendo i ricorsi in merito, i quali stanno in un certo senso bloccando queste operazioni repressive.

  124. Caro Franco, una volta mi pare hai detto che una prostituta commette reato di adescamento molesto solo quando è insistente nel chiedere ai passanti se vogliono scopare con lei. Il fatto è che non può sempre esserci un carabiniere a vigilare per vedere se le prostitute o i clienti sono insistenti o meno nel chiedere per la relativa prestazione sessuale. Quindi tu non credi che vietare la prostituzione stradale potrebbe essere l’unico modo per prevenire adescamenti molesti in un determinato quartiere? Altrimenti va a finire che alla sera uno non può più uscire di casa per andare a trovare gli amici senza essere fermato da prostitute aggressive che ti chiedono “hai voglia di scopare?” e se tu gli rispondi di no loro magari ti dicono “cos’hai? Sei frocio?” Non ti sembra un comportamento fastidioso?

    • Certo che tale comportamento non si può tollerare e deve essere punito come prevede l’articolo 5 della Legge 75/1958 “Merlin”. Però, se una persona non effettua tale azione molesta, non può essere inquisita, altrimenti sarebbe un illecito incostituzionale, visto che non sussiste nulla di dannoso in merito. Inoltre, per accusare un individuo d’esercizio della prostituzione in luogo pubblico od aperto al pubblico, bisognerebbe cogliere questi sul fatto compiuto in merito.

  125. Caro Franco, secondo te esiste la possibilità che la tolleranza giuridica o l’assenza di stigma morale nei riguardi della prostituzione stradale possano causare un aumento delle risse tra clienti o tra le prostitute medesime per il controllo del territorio? Per caso sono frequenti i casi in cui i clienti si azzuffano tra di loro per una prostituta?

    • Mai sentito delle notize, che affermassero di risse tra clienti per accaparrarsi una prostituta! Giustamente, si può aspettare il proprio turno, senza litigare in merito!
      Per quanto riguarda quelle tra prostitute, una non tolleranza giuridaca della connessa attività e la presenza del relativo stigma, sicuramente e logicamente aumenterebbero i citati eventi.

  126. Caro Franco, se per caso io incontro una prostituta automunita che si offre di portarmi in un luogo isolato, magari fuori città, ma poi si rifiuta di appannare i vetri del veicolo, tu hai detto che io devo rifiutarmi di avere il rapporto sessuale per non incorrere nell’eventuale reato di atti osceni in luogo pubblico. Ma allora non c’è il rischio che lei si arrabbi e mi lasci a piedi fuori città e lontano da casa mia visto che sarei in un luogo isolato?

    • Questo si deve decidere prima. Si può considerare il fatto che il luogo isolato può comportare benissimo l’illecito amministrativo non superiore ad €350.
      Giustamente, se lei s’arrabbia, prima di dirti di recarsi in hotel o presso la sua abitazione, ti può anche scaricare sul posto in questione o durante il relativo tragitto.

  127. Caro Franco, partendo dall’idea che la cosiddetta prostituzione è un lavoro dignitoso come tutti gli altri, tu pensi che ci sarebbe qualcosa di male se una donna totalmente nuda venisse usata per pubblicizzare la vendita di un automobile o di qualunque altro prodotto? E poi, al di là della tua opinione personale, quale sarebbe secondo te l’opinione del femminismo “sex positive” tipo sito “Al di là del buco” riguardo l’uso del corpo di donne nude, maggiorenni e consenzienti,nella pubblicità? Lo chiedo perché vedo che anche tu hai fatto qualche commento su tale sito.

    • Non seguo molto quel blog, però, in merito alla pubblicità in questione, posso dire che la suddetta comunicazione deve essere libera, in nome della libertà d’espressone ed in tal caso non vedo discriminazione per nessuno, salvo solo per le donne che odiano altre donne. Il tutto ovviamente non deve essere una pubblicità ingannevole.

  128. Caro Franco, ti faccio questa domanda che qualcuno ha fatto a me: dal momento che talvolta i genitori avviano i loro figli a svolgere determinate professioni, se tu avessi un figlio o una figlia saresti disposto ad avviarli, col loro consenso beninteso, alla prostituzione così come se si trattasse di una professione qualsiasi? Che giudizio daresti di un padre o di un marito che avviano il/la figlio/a o la moglie al meretricio? Ovviamente io parlo sempre di casi in cui non vi sia la costrizione della persona in questione.

  129. Caro Franco, tu personalmente che giudizio morale dai del fenomeno del turismo sessuale nei paesi del terzo mondo? Mi riferisco ai cittadini italiani o europei che si recano in certi paesi sottosviluppati per consumare rapporti sessuali a pagamento con abitanti di quei paesi che talvolta possono essere anche adulti e consenzienti.C’è qualche differenza, sul piano etico, tra avvalersi di una meretrice qui in Italia ed avvalersi di lavoratori o lavoratrici sessuali in paesi poveri?

    • Penso che non si svolga del male a nessuno, se si ha il sesso a pagamento tra adulti e consenzienti; il tutto in opposizione all’illogico moralismo meretriciofobico, il quale davanti alla debole intelligenza dell’opinione pubblica, riesce a far passare il meretricio tra maggiorenni e consensuali, come se fosse quello tra minorenni e costretti.

  130. Caro Franco, visitando alcuni siti politicamente schierati a sinistra ho letto che costoro, a proposito della guerra del Vietnam degli anni 60-70, oltre ad altri crimini attribuiscono ai soldati americani il presunto crimine di aver organizzato il fenomeno della prostituzione delle donne sudvietnamite delle quali i soldati USA di quel conflitto si avvalevano. Tu cosa diresti del fatto che la prostituzione organizzata in un contesto bellico venga considerata come un’attività immorale o addirittura criminale?

    • Se non esistesse alcuna costrizione, penso proprio che non potrebbe sussistere alcuna discriminazione in merito alla connessa attività. In caso di guerra, dovrebbero essere interdette molte altre attività, nel rispetto della pari dignità sociale di tutti!

  131. Caro Franco, è vero che esistono prostitute che in estate battono il marciapiede praticamente nude o quasi? Secondo te le prostitute che battono il marciapiede quasi nude rientrano nella categoria delle prostitute costrette contro la loro volontà, oppure sono quelle che battono il marciapiede per scelta? Inoltre tu ritieni che il fatto di battere il marciapiede nude o seminude sia moralmente accettabile, oppure lo ritieni una forma di illegittimo disturbo arrecato ai passanti?

    • Qualcuna è già stata trovata copletamente nuda sulla strada e tale condizione non è detto che sia una libera scelta per guadagnare il più possibile, per vincere la relativa concorrenza.
      Seminude, come in spiaggia, penso che non possa essere un disturbo alla collettività e quindi non punibile ai sensi dell’articolo 5 della Legge 75/1958 “Merlin” ed all’articolo 726 del Codice Penale per l’adescamento scandaloso e gli atti contrari alla pubblica decenza. Invece, mettersi completamente nude sulle vie, in certe condizioni, ovviamente sì; in altre come di notte dopo le 23.00 ed in strade extraurbane, forse no. In quest’ultimo caso si potrebbe anche non subire le sanzioni amministrative delle due branche legislative suddette, visto e considerato che il codice etico della televisione prevede una fascia protetta dalle ore 23.00 alle ore 07.00, nella quale si può utilizzare un linguaggio contrario alla pubblica decenza e mandar in onda film vietati ai minori di anni 14, dove palesemente si hanno atti contrari alla pubblica decenza, ovviamente non osceni.

  132. Bene! Qualcuno ha chiuso a loro i rubinetti finanziari, il cui nome forse è citato nei commenti FB allo stesso articolo. Ricordo che queste hanno promosso e difeso il modello Nordico della prostituzione, al pari delle femministe illiberali, che stanno avendo tagli di finanziamenti alle istituzioni sociali ad esse connesse anche in Italia, da quello che so!
    https://it.sputniknews.com/mondo/201701233973924-Femen-annuncia-lo-scioglimento-del-movimento/

  133. Comunque caro Franco tu non pensi che almeno su alcune cose le Femen abbiano avuto ragione, perlomeno quando manifestavano a seno nudo in Vaticano in favore dei diritti degli omosessuali, oppure quando manifestavano in difesa del diritto di aborto? Non si sono solo occupate di prostituzione.

  134. Caro Franco, se una prostituta è automunita ed è disposta ad accompagnarmi in un luogo isolato per consumare il rapporto sessuale, significa forse che non è costretta da un pappone? Oppure che tu sappia possono esistere anche prostitute schiave che sono automunite?

    • Visto e considerato che l’autovettura non è indispensabile per il mestiere relativo sulla strada e che con tale strumento la stessa potrebbe scappare e rendersi irreperibile, certamente non lascerei il veicolo in questione alla stessa.

  135. Caro Franco, se una prostituta automunita mi accompagna con la sua automobile in un luogo sufficientemente isolato, come fa poi ad appannare i vetri del veicolo? Per caso usa l’aria calda del cruscotto? Cioè deve per forza far andare l’aria calda per appannare i vetri anche se è estate e si suda? A me pare che si suda anche in inverno con l’aria calda accesa al massimo al chiuso dentro un automobile. Comunque stando dentro l’automobile come si fa a capire quando i vetri sono sufficientemente appannati in modo da poter iniziare a consumare il rapporto sessuale senza incorrere in alcun reato?

    • Veramente, l’aria calda causa l’effetto opposto, cioè disappanna i vetri. Questi devono essere completamente appannati, al pari di un vetro opaco e non certo parzialmente. In questo modo, almeno il comma primo dell’articolo 527 del Codice Penale, il quale prevede fino a 30.000 euro di sanzione amministrativa (non più la reclusione da tre mesi a tre anni da fabbraio 2016). Tale condizione dovrebbe non andare oltre il relativo comma terzo, applicabile anche nei casi del comma secondo del suddetto articolo del Codice Penale.

  136. Caro Franco, tu ritieni possibile che nei paesi come la Svezia, dove i clienti delle prostitute sono penalmente perseguiti, si verifichi un maggior numero di violenze sessuali a causa della maggior repressione sessuale, e che invece nei paesi dove la prostituzione è legalizzata o comunque regolamentata ma non repressa gli stupri siano calati per effetto della presenza di una valvola di sfogo per la sessualità maschile?

  137. Caro Franco, se per caso una prostituta che ha un pappone fosse consenziente all’idea di vendere prestazioni sessuali, ma fosse costretta con la violenza a versare parte del suo guadagno al protettore medesimo, per perseguire penalmente il suddetto c’è proprio bisogno di una legge specifica che punisca lo sfruttamento della prostituzione? Oppure basterebbe semplicemente che si applichi la legge che punisce l’estorsione visto che la prostituta sarebbe l’equivalente di un qualsiasi commerciante? Perché a mio avviso se si considera il meretricio come un qualsiasi lavoro, dovrebbero essere punite legalmente solo la costrizione alla prostituzione e l’estorsione, non il favoreggiamento o lo sfruttamento di per se.

    • Giustamente, in questo caso si applica l’articolo 4 della Legge 75/1958 “Merlin”, che prevede gli aggravanti come la violenza e la costrizione, rispetto al reato di sfruttamento consenziente, previsto dal relativo articolo 3. Ovviamente, la norma suddetta si allontana da una certa logica, come la stessa Convenzione ONU 1949/51, ratificata dall’Italia nel 1980, la quale prevede proprio il reato di sfruttamento dell’altrui prostituzione, anche nella connessa consensualità.

  138. Caro Franco, suppongo che tu usi sempre il preservativo quando fai sesso con una meretrice, ti è mai capitato che durante il rapporto sessuale il preservativo ti si rompesse o ti si sfilasse? Fino a che punto è sicuro fare sesso con una persona sconosciuta usando il profilattico?

  139. Caro Franco, nel sito “Al di là del buco” c’è un articolo che si intitola “Rhode Island. Cosa succede quando la prostituzione non viene criminalizzata”, in questo articolo si dice che nel Rhode Island tra il 2003 ed il 2009 la prostituzione era stata legalizzata e, secondo le statistiche, erano diminuiti gli stupri e le malattie a trasmissione sessuale. Tenendo conto di questi dati ti chiedo se a te eventualmente risulta che in paesi come la Germania dove la prostituzione è libera ci siano meno stupri rispetto a paesi come la Svezia dove la prostituzione è sanzionata.

    • Sicuramente, le malattie a trasmissione sessuale e gli strupri dovrebebro essere diminuiti, visto che la stessa professione nel Rhode Island era legale, anche se solo al chiuso in quel segmento temporale.
      Mi risulta che in Svezia gli stupri non sono pochi in proporzione alla relativa popolazione, il cui Stato non afferma che questi sono proprio a danno di meretrici, così come i connessi omicidi.

  140. Caro Franco, tu cosa dici delle ordinanze emesse da certi sindaci pro decoro e contro la prostituzione? Sarebbero legali o illegali? Sarebbero costituzionali o incostituzionali?

    • Qualsiasi normativa amministrativa locale deve essere conforme ai principi generali dell’Ordinamento, secondo cui la prostituzione su strada non può essere vietata, salvo condizioni e comportamenti connessi ai danni della collettività.

      • Cosa dovrebbero fare, secondo te, le forze dell’ordine per prevenire il fatto che le prostitute possano adescare in modo molesto i passanti? Secondo te vietare la prostituzione stradale non potrebbe essere l’unico modo per risolvere questo problema? Oppure esistono altri sistemi più efficaci?

        • Si nota facilmente la prostituzione ostentata (= grossolanamente visibile). Inoltre, proibire il meretricio su strada, senza concreto danno alla collettività, sarebbe incostituzionale, visto che si violano i principi di eguaglianza sociale, il diritto di circolazione libera e di riunirsi pacificamente e senz’armi.

  141. Caro Franco, se io vengo beccato dalla polizia o dai carabinieri mentre sto contrattando la prestazione con una prostituta rischio qualche punizione se nella mia città il sindaco ha emesso qualche ordinanza contro la prostituzione? Perché se la polizia mi vede mentre mi sto accordando con una prostituta io in quel momento non sto compiendo atti sessuali in luogo pubblico.

      • Caro Franco, hai detto “visto che l’illecita normativa locale in merito”, intendi forse dire che le cosiddette ordinanze locali pro decoro sarebbero illecite? Cioè illegali in un certo senso?

        • In primo luogo, la prostituzione non è violazione al decoro, visto e considerato che eventuali azioni contrarie alla pubblica decenza, non ledono certo fisicamente l’apparenza delle strutture urbana. In secondo, per essere lecite contro il meretriico, queste normative locali devono cogliere sul fatto compiuto chi le viola e soprattutto devono sussistere atti e condizioni di pericolosità alla sicurezza pubblica, all’igiene locale; il tutto a prescindere dalla disciplina dell’emanzione delle stesse disposizioni municipali, come la contingibilità ed urgenza per le Ordinanze Sindacali sulla sicurezza urbana, il limitarsi alla sicurezza stradale per quelle del Codice della strada ed alla disciplina in materia per quanto riguarda i Regolamenti Municipali, nei quali è escluso l’ordine e la sicurezza pubblica.

  142. Caro Franco, tu come fai ad abbordare la sera per la strada una tipa che presumi sia una sex worker stradale? Cioè dico, per esempio: ti avvicini alla prima donna che vedi in minigonna, o vestita in modo succinto, e le chiedi una cosa tipo “quanto vuoi per una scopata”? Ma in inverno le prostitute battono il marciapiede la sera in minigonna? Non hanno freddo? Non ti è mai capitato di sbagliarti e di chiedere “quanto vuoi?” ad una tizia qualunque che non era una prostituta e che magari si è offesa? Siamo sicuri che per la legge non sia molestia sessuale chiedere alla prima tipa che capita per la strada se vuole scopare?

    • Tale condotta non è molestia sessuale, se si pone una semplice domanda in merito e se soprattutto sbagli persona in questione.
      Ovviamente, una donna, anche vestita normalmente sul marciapiede, ovvero in autovettura con lo sportello aperto o meno, può essere intesa normalmente come una meretrice.
      Tempo fa ho avvicinato una ragazza sul guard rail di una strada extraurbana. Questa mi ha detto: “Vai hai sbagliato”! In un’ altra occasione ho notato una donna a bordo strada. Mi sono fermato a pochi metri da essa e questa però non si è avvicinata al sottoscritto. Dopo un po’ di minuti, mi sono accorto che la persona in questione stava attendendo l’autobus e che l’indicatore della connessa fermata era nascosto da un cartellone pubblicitario.

      • Caro Franco, tu dici che non è molestia sessuale chiedere ad una persona qualsiasi se vuole scopare. Ma se per caso tu per la strada fossi avvicinato da un omosessuale come reagiresti se questo, magari anche senza insistere, ti dicesse che vuole scopare con te? Gli risponderesti in malo modo oppure gentilmente? Oppure ti spaventeresti?

  143. Caro Franco, tu qualche tempo fa, a proposito del tradimento, avevi detto che è meglio non tenere il piede in due scarpe. Ma se un tizio avesse la moglie che non lo soddisfa sessualmente, o per motivi religiosi o altro, non avrebbe secondo te il diritto morale di rivolgersi ad una prostituta oppure ad un’amante occasionale o meno? Ovviamente tale diritto morale al cosiddetto tradimento potrebbe avercelo anche la moglie qualora il marito rifiutasse di soddisfarla sessualmente. Tu non trovi?

    • Certamente, la mancanza di soddisfazione sessuale tra i coniugi può essere causa di separazione. Si è già espressa in merito la Cassazione.
      Se un/a religioso/a, la cui dottrina vieta il meretricio, si piegasse al sesso a pagamento, sarebbe meglio per questo soggetto che esso stesso lasci quel tipo di religione.

  144. Caro Franco, a proposito di sesso a pagamento e religione, si sa di cattolici credenti che hanno larghe vedute in fatto di tematiche come l’aborto e le unioni omosessuali, tu per caso sai di cattolici credenti che non considerano immorale la prostituzione?

      • Ho letto bene l’articolo in inglese. Siamo di fronte ad un modello francese, con oltretutto la sanzione amministrativa per le Sex Worker della confisca del corrispondente guadagno, la cui calusola avvicina il suddetto metodo a quello americano.
        L’adescamento per strada è stato abolito e meno male che tra tre anni sara fatta una revisione della medesima legge.

  145. Caro Franco, qui sopra avevi detto: “proibire il meretricio su strada, senza concreto danno alla collettività, sarebbe incostituzionale, visto che si violano i principi di eguaglianza sociale, il diritto di circolazione libera e di riunirsi pacificamente e senz’armi.” Intendi dire che che le cosiddette ordinanze pro-decoro dei vari sindaci italiani le quali vietano proprio il meretricio su strada sarebbero contro la costituzione?

    • Esatto. In tal caso sarebbero violati anche i principi generali dell’Ordinamento dettati dalla Costituzione.
      Per meglio spiegarmi: le normative locali devono rispettare i principi generali delle norme ordinarie nazionali ed invece gli articoli della Costituzione sono interamente imprescindibili da deroghe in merito.

  146. Inoltre, se proibire la prostituzione senza danno per la collettività fosse davvero incostituzionale, sarebbe in contrasto con la costituzione anche un’eventuale legge proibizionista di tipo svedese o francese nel caso venisse approvata in Italia?

    • Certo! Inoltre, una legge che punisce unicamente chi acquista, ma non chi vende il sesso a pagamento, avrebbe ulteriormente l’incostituzionalità della corretta azione penale nella manifesta logicità e ragionevolezza intrinseca (art. 21 della Costituzione), siccome tale situazione causerebbe una condizione paradossale del diritto. Quest’ultima risoluzione potrebbe essere presa anche in un eventuale ricorso costituzionale in Francia (QPC). Sto aspettando notizie in merito.

  147. Caro Franco, secondo te può succedere di sbagliarsi e di abbordare un trans o un uomo vestito da donna credendo che sia una prostituta di sesso femminile? E’ vero che ci sono transessuali di aspetto talmente attraente che possono essere scambiati facilmente per donne?

      • Però se una prostituta ti pratica la fellatio non ha bisogno di spogliarsi, come fai in tal caso a capire se ha la vagina oppure ha il pisello? Oltretutto se tu accetti di accoppiarti con un trans perché credi che sia una donna, non c’è il rischio che quello pretenda di farti pagare la prestazione solo perché gli hai visto il pube? Per la serie: se lui o lei si spoglia e lo vedi nudo/nuda poi magari ti obbliga pure a pagare la marchetta.

  148. Comunque tu, caro Franco, che opinione avresti riguardo alla transfobia di coloro che odiano o comunque condannano moralisticamente le persone che cambiano sesso? Che ne pensi di quelli che scambiano un trans per una donna e poi magari lo picchiano quando si accorgono di essere stati ingannati dal suo aspetto fisico?

    • La Transfobia, al pari dell’Omofobia e della Meretriciofobia, non hanno senso d’essere accettate. Se una persona non vuole avere relazioni con trans o persone dello stesso sesso deve essere libero di farlo e ha l’obbligo di rispettare tali scelte da parte di altre persone.
      Non bisogna mai comportarsi in questo modo incivile e violento con nessuno in qualsiasi ambito e condizione.

  149. Caro Franco, dal tuo punto di vista tu ti definiresti antifemminista? Oppure ritieni di essere un simpatizzante del femminismo di impronta anti-abolizionista? A proposito delle Femen, se ben ricordo, tu avevi detto di essere favorevole all’aborto ed all’autodeterminazione della donna.

    • Non mi definisco un femminista, visto che questo movimento non garantisce la piena parità di genere. Ovvimaente meglio quello liberale, rispetto a quello illiberale. Sono favorevole all’aborto ed all’eutanasia in nome della libertà di scelta e della laicità.

  150. Caro Franco, secondo te il fatto di usufruire di materiale pornografico spinto potrebbe spingere talvolta gli uomini a obbligare le prostitute, o le donne in generale, a pratiche sessuali estreme tipo pissing, sadomaso o altro? Oppure pensi che non ci sia alcuna relazione tra le fantasie sessuali indotte dalla pornografia e ciò che effettivamente si tende a mettere in pratica?

  151. Caro Franco,a proposito di meretriciofobia proprio oggi pomeriggio ho assistito ad un dialogo tra due miei conoscenti, durante il quale uno dei due diceva all’altro di aver conosciuto una tipa che da un uomo che ha perso la testa per lei ogni tanto si fa versare dei soldi sul conto corrente, si fa regalare dei vestiti e robe varie e in più ogni tanto si fa pagare la spesa al supermercato. I commenti di questi due miei conoscenti erano tutti del tipo: “Ma che puttane che ci sono al giorno d’oggi! Queste qui sono delle mangia-soldi che mandano in rovina gli uomini e poi magari li piantano dopo avergli rovinato la vita! Le donne come questa non si lamentino se gli capita di incontrare uno che gli fa lo stalking o che le picchia o che le violenta! Queste se la vanno a cercare!”. Tu caro Franco cosa ne pensi di tutto ciò? Tu per caso tendi a fare qualche distinzione, sul piano del giudizio morale, tra le sex workers che vendono servizi sessuali e le donne che fanno perdere la testa ad un uomo per spillargli i soldi? Oppure secondo te non c’è differenza tra le due categorie?

    • Posso dirti proprio che la prostituzione remunerata è sesso a basso costo, rispetto a quella non remunerata. Ovviamente, non bisogna intervenire con stalking e violenze sessuali, ma fare attenzione a queste persone, cercando d’evitarle e soprattutto non perdere la testa con nessuno.

  152. Caro Franco, qui sopra hai scritto “Non mi definisco un femminista, visto che questo movimento non garantisce la piena parità di genere”. Cosa intendi dire con la suddetta frase? Non basta essere fautori della pari dignità tra uomo e donna e della piena autodeterminazione della medesima per potersi dichiarare femministi o femministe? Intendi forse dire che tutte le femministe, comprese le anti-abolizioniste, crederebbero in una sorta di superiore dignità della donna rispetto all’uomo?

  153. Caro Franco, tutte le volte che in un discorso coi miei amici sostengo la tesi della dignità del lavoro delle prostitute e la tesi della normalità degli omosessuali, viene sempre fuori il tizio che mi dice: “Visto che tu difendi sempre sia le prostitute che gli omosessuali, faresti mai sesso con un uomo a pagamento?” Non essendo io omosessuale non so mai come rispondere a questo tipo di domanda diretta, tu al posto mio cosa risponderesti? Per difendere la prostituzione bisogna per forza dichiarare di essere disposti a prostituirsi in caso di ipotetica necessità economica? Oppure tu ritieni che non ci sia bisogno?

    • Io affermerei che pur non essendo omosessuale, oppure non andando a prostitute, difendo la libertà di scelta personale per tutti, senza alcun divieto sociale discriminatorio per la propria casta, anche religiosa, pur non essendo religioso, sperando che gli stessi non provino fobia per scelte o religioni diverse.

  154. Caro Franco, partendo ovviamente dal presupposto che quello delle prostitute sia un lavoro come un’altro, tu cosa diresti se un genitore si rivolgesse alla figlia, studentessa minorenne e di bell’aspetto dicendole: “Cara mia,non c’è bisogno che tu ti affanni a studiare tanto, tanto quando sarai maggiorenne potresti benissimo fare la prostituta o la pornostar”. Te lo chiedo solo perché durante una discussione un tizio mi ha fatto proprio questa obiezione.Tu come giudicheresti il suddetto genitore?

  155. Caro Franco, secondo te qual’è l’età giusta per poter iniziare la professione di lavoratore o lavoratrice sessuale? Tu dici che basti aver compiuto i 18 anni? Oppure pensi che ci sia bisogno di avere un’età superiore, che so, 20 o 25 anni?

  156. Caro Franco, nel blog “Al di là del buco” c’è un post intitolato “Canada: ciò che chiede l’alleanza per la riforma della legge sul sex work”, tale articolo termina con la frase che dice “la depenalizzazione delle Terze Parti(che sarebbero i protettori) è quindi necessaria per garantire spazi di lavoro più sicuri per i lavoratori del sesso”. Tu cosa ne dici di questa affermazione? In base a questa affermazione tu pensi che si possa sostenere che avviare al lavoro sessuale una qualunque persona maggiorenne e consenziente debba di conseguenza essere giudicato legalmente lecito e fin moralmente accettabile?

    • Mi sembra proprio che la Corte Costituzionale canadese abbia affermato proprio questo, il tutto ovviamente senza minacce ed inganno. Penso che tale azione possa essere accettabile in uno Stato, anche se contrasta con le leggi italiane e con la Convenzione ONU 1949/51, la quale non è stata ancora ratificata dal Canada.

  157. Caro Franco, inoltre secondo te se il lavoro sessuale ha la stessa dignità delle altre professioni, ritieni che sia corretto sostenere che le leggi che puniscono l’avviamento alla prostituzione di persone maggiorenni e consenzienti sarebbero contrarie alla Costituzione? In altre parole sarebbe incostituzionale perseguire le terze parti dal momento che il lavoro sessuale sarebbe un mestiere come un altro?

    • Sì potrebbe benissimo essere in contrasto con gli articoli 3, 13, 17 e 21 della Costituzione Italiana, a riguardo rispettivamente della non discriminazione sociale dei cittadini, alla libertà inviolabile di questi, al diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi ed al corretto processo gidicante.
      Purtroppo, tale fattore è previsto dall’articolo 1 della Convenzione ONU 1949/51, che l’Italia ha già ratificato nel 1980, i cui dettami sono parte integrante della stessa Costituzione, salvo i principi fondamentali di quest’ultima, nei quali è previsto solo l’articolo 3 della stessa Costituzione Italiana.

  158. Caro Franco, il fatto che un quartiere sia frequentato da prostitute stradali non potrebbe comportare un aumento di scippi, rapine ed altri reati in quel quartiere? Immagino che tu obietterai dicendo che se un quartiere è insicuro per i cittadini qualunque allora è insicuro anche per le stesse prostitute. Però non potrebbe essere che i rapinatori aggrediscano solo i cittadini qualunque e non le prostitute perché hanno paura della reazione dei magnaccia? E comunque la presenza di prostitute stradali in un quartiere non rende lo stesso più a rischio anche riguardo ad altri tipi di reato?

    • Posso dire che le prostitute non protette, prima o poi subiscono rapine. Ne so io qualcosa personalmente, purtroppo.
      Inoltre, se i criminali devono colpire gli altri cittadini, non vedo il motivo per il quale dovrebbero svolgere la propria attività in contemporanea alle prostitute, salvo la faccenda che le Forze dell’Ordine stiano unicamente a perseguire le stesse meretrici stradali, tralasciando i medesimi fuorilegge. In effetti per strana coincidenza, in una zona (di cui non oso fare il nome) dove le Sex Workers stradali sono sparite, nei giorni successivi sono stati arrestati diversi spacciatori!

  159. Caro Franco, mi sembra di aver capito che Eretica, la blogger di “Al di là del buco”, è di idee anarchiche. Non so se tu te ne intendi, ma per quel che ne sai gli anarchici hanno idee liberali in fatto di prostituzione?

  160. Caro Franco, dal momento che a me sembra che i partiti tipo PD-PDL abbiano opinioni repressive in fatto di prostituzione, ti chiedo se nel partito Sinistra Ecologia e Libertà(ex Rifondazione Comunista) prevale una linea repressiva o libertaria in fatto di lavoro sessuale.

  161. Pessima notizia dalla Scozia.
    Il Partito Nazionalista Scozzese (SNP) ha deciso di inserire l’adozione del modello svedese nel programma politico.
    https://www.commonspace.scot/articles/10575/snp17-conference-passes-scottish-model-amid-grave-concerns-sex-worker-charities
    Tenuto conto della forza regionale di questo partito, la criminalizzazione dell’acquisto di servizi sessuali è ormai inevitabile in Scozia, ma le cose peggiorano anche nel Parlamento centrale dove lo SNP é presente con 56 seggi su 650 (un risultato dell’iniquità del sistema maggioritario uninominale, visto che il SNP ha 56 deputati con 1,5 milioni di elettori, UKIP ha avuto quasi 4 milioni di voti ed 1 solo rappresentante alla Camera dei Comuni)

  162. Caro Franco, quali prove saresti tu in grado di fornire riguardo al fatto che lo sdoganamento morale o legale della prostituzione non comporti un ipotetico aumento del fenomeno degli uomini che spendono eccessivamente il loro denaro con le prostitute, con conseguente rischio di rovina economica? Non potrebbe essere necessario mantenere un certo stigma morale sulla prostituzione per dissuadere gli uomini dallo spendere eccessivamente?

  163. Comunque, caro Franco, tu dici di essere antifemminista in quanto sostieni che il femminismo appoggia l’idea assurda che la donna sarebbe superiore all’uomo. A mio avviso questo è da vedere, perché i femminismi sono tanti, non uno solo. A me sembra di aver capito che le femministe tipo Eretica del sito “Al di là del buco” si battono per una giusta parità di dignità tra le donne e gli uomini di ogni orientamento sessuale, tant’è che nei suoi post eretica accusa talvolta di sessismo le femministe radicali o tipo “Se non ora quando” che relegano gli uomini in fondo ai loro cortei. Volendo, tu, caro Franco, potresti dichiararti femminista nel senso che intende Eretica, la quale si dichiara anarchica ed accusa le femministe della differenza, le femministe radicali e quelle di “Se non ora quando” di autoritarismo e di moralismo.

  164. Caro Franco, se uno si apparta in automobile con una prostituta in un luogo non frequentato e fa appannare i vetri dei finestrini è sicuro al cento per cento di non avere noie con la polizia? A te, per esempio, non è mai capitato di essere beccato dai poliziotti dal momento che usi le suddette precauzioni?

  165. Caro Franco, secondo te tutti quelli che vengono beccati dalla polizia mentre sono in automobile con una prostituta, vengono beccati solo perchè non hanno appannato i vetri e non sono in luogo isolato?

    • Come ho già scritto prima, possono le Forze dell’Ordine possono ispezionare e denunciare il tutto al Prefetto, il quale se non riscontra nulla, non invia alcun verbale di pagamento a chi ha commesso i presunti fatti illeciti in questione.

  166. Caro Franco, se si è in automobile con una prostituta come si fa ad essere sicuri che il luogo dove ci si trova sia sufficientemente isolato e che i vetri siano sufficientemente appannati? Perché io credo che, per quanto i vetri siano appannati, qualcosa comunque si vede delle persone che sono in automobile e di cosa stanno facendo.

  167. Caro Franco, ti faccio questa domanda, anche se non so se te ne intendi in proposito: il cantante Fabrizio de André è noto per aver scritto una canzone intitolata “Bocca di rosa” che parlava di una prostituta della quale lui prendeva le difese. Che tu sappia Fabrizio de André ai suoi tempi faceva sesso con le prostitute? Inoltre aveva anche lui idee liberali in fatto di sesso mercenario? Cioè era un fautore della libertà sessuale in fatto di meretricio?

  168. Caro Franco, quando fai sesso con una prostituta usi sempre il preservativo? E per sempre intendo sia per il rapporto pene-vagina che per il rapporto anale e per il rapporto orale?

  169. Caro Franco, sai dirmi quanto sarebbe elevato il livello di sicurezza del preservativo in un rapporto sessuale mercenario dal punto di vista del rischio di contrarre l’Aids o altre malattie a trasmissione sessuale?

  170. Caro Franco, qui sopra hai detto che anche se si appanna i vetri dell’automobile e ci si trova in un luogo appartato si può essere ispezionati dalla polizia che poi fa un rapporto al Prefetto. Questo allora vorrebbe dire che se il cliente che viene ispezionato lavora, magari come usciere, in Prefettura, può avere dei problemi sul lavoro in quanto il Prefetto lo conoscerebbe di persona? Non viene rispettata la privacy in questo caso?

  171. Caro Franco, come mai le prostitute stradali battono il marciapiede solo alla sera e mai durante la giornata? Esiste per caso qualche legge che vieta di battere il marciapiede in orari diurni?

  172. Caro Franco, non so se tu pratichi a livello mercenario il sesso genito-anale, secondo te esiste il rischio che il preservativo si rompa o si sfili durante un rapporto anale, dal momento che l’orifizio anale sarebbe più stretto dell’orifizio vaginale?

  173. Caro Franco, io ho il dvd di un film hard che si intitola “Una troia per moglie”. Secondo te tale titolo sarebbe offensivo o sessista o quanto meno moralista? Soprattutto dal punto di vista di chi dice che non ci sarebbe niente di male nel fatto di vivere liberamente la sessualità? Secondo te avrebbero fatto male oppure no ad usare la parola “troia” nel titolo?

  174. Caro Franco, secondo te è giusto oppure sbagliato che un uomo chiami “puttana” la propria moglie se gli fa le corna? Inoltre tu sei un sostenitore della coppia aperta o della fedeltà reciproca?

  175. Caro Franco, secondo te in Svezia ed in Francia dove si penalizzano i clienti la prostituzione stradale è sparita o perlomeno diminuita? Mi pare che tu avessi detto che in quei due paesi la prostituzione si era spostata al chiuso, ma io mi chiedo come fanno le prostitute svedesi o francesi a trovare i clienti stando al chiuso dal momento che, essendo la prostituzione illegale in quei paesi, non possono mettere annunci erotici sui giornali? Come li contattano i clienti? Forse tramite internet? Ma dal momento che non penso che tutti gli svedesi ed i francesi avranno il computer in casa io quasi quasi presumerei che in quei due paesi la prostituzione possa essere davvero diminuita nel complesso, vista la difficoltà delle prostitute a contattare i clienti dal momento che non possono stare in strada in modo visibile.

    • Ti sbagli. In Svezia e Francia le prostitute possono benissimo mettere annunci, sia in Rete, sia sui giornali. Nel primo Stato addirittura possono mettere la propria tariffa, nel secondo, dovrebbe essere come in Italia, dove si può fare pubblicità in merito non esplicita sul sesso a pagamento.
      Inoltre, la prostituzione stradale svedese non è molto diminuita, rispetto al passato, visto che le meretrici nel citato Paese non sono punibili, nemmeno per adescamento.
      Da quello che so in Francia il meretricio sulle vie sta tornando come prima dell’adescamento passivo. Ai tempi di quest’ultimo, anche chi chiedeva prestazioni sessuali a pagamento poteva rispondere del detto reato, adesso per l’adescamento sono di domanda, bisogna essere colti sul relativo fatto compiuto.

  176. Caro Franco, in altre parole tu quindi non ritieni che la presenza di prostitute stradali in una determinata via o quartiere possa determinare una diminuzione della sicurezza di quella zona dal punto di vista delle rapine, dei furti e delle aggressioni? Cioè secondo te non è vero che teppisti e criminali vari vedendo la presenza di prostitute in un quartiere pensano:”Ah se qui ci sono le prostitute allora anche noi possiamo commettere reati con buone probabilità di farla franca!”

  177. Caro Franco, secondo te se in futuro i tabù sessuali inerenti la promiscuità sessuale sparissero totalmente, tu pensi che in tal caso la prostituzione scomparirebbe, dal momento che le donne diventerebbero tutte disinibite e sessualmente disponibili e quindi gli uomini non avrebbero più bisogno di pagare per fare sesso senza impegnarsi in una relazione sentimentale?

  178. Caro Franco, comunque ancora per quanto riguarda la Svezia, la Francia ed eventuali altri paesi che abbiano penalizzato i clienti, in questi paesi, che tu sappia, la prostituzione in generale e la prostituzione forzata sono diminuite, sono aumentate, oppure sono rimaste stazionarie? Si conoscono dati sufficientemente obiettivi in proposito?

    • Sulla Francia non abbiamo ancora dati certi, però so che in Svezia i casi di schiavitù sembrano aumentati, visto che questi sono generati proprio dai mancati patti con le organizzazioni criminali e la conseguente relativa soggezione continuativa.

  179. Caro Franco, dal tuo punto di vista se una donna inizia a prostituirsi volontariamente, ma poi in un secondo tempo cambia idea e desidera cambiare mestiere, ritieni sia giusto che le istituzioni la aiutino particolarmente a smettere di prostituirsi, considerando il fatto che quello della prostituta sarebbe un normale lavoro e che lo Stato nell’aiutare una prostituta volontaria ad uscire dal giro potrebbe discriminare tutti i normali lavoratori che desiderano anche loro cambiare la loro professione?

    • Certamente, quest’aiuto sarebbe discriminante nei confronti degli altri lavoratori. In effetti in Italia, il reiserimento sociale è adibito unicamente alle straniere, che hanno subito gravi condizioni di sfruttamento o schiavitù della prostituzione o di altri lavori.

  180. Caro Franco, quindi a tuo parere se io, alla sera, passo attraverso un quartiere dove ci sono delle prostitute stradali non corro il rischio di essere rapinato o malmenato da eventuali malintenzionati?

  181. Caro Franco, io ho un libro del 1974 di un certo autore tedesco di nome Karl Heinz Deschner, nel quale viene detto che a quell’epoca in Svezia la prostituzione era poco diffusa, e secondo un sociologo svedese interrogato dall’ autore il motivo dello scarso numero di prostitute sarebbe stato riassumibile nelle seguenti parole “Da noi è facile trovare una bella ragazza disponibile”. Quindi secondo te ciò non può forse significare che il fatto che in Svezia allora ci fossero pochi tabù sessuali ciò comportasse un calo della domanda in fatto di prostituzione?

    • No,non più tanto. La società può diventare promiscua finché vuole ma rimane comunque il fatto che ci sono degli uomini che piacciono a tantissime donne,altri che possono piacere o non piacere ed altri ancora che non piacciono a nessuna o quasi. Gli appartenenti alle ultime due categorie faranno ricorso alle prostitute in ogni caso,a prescindere da quanto sia “promiscua” la società.

    • Non so come stava la situazione in Svezia nel 1974 e nemmeno se tale affermazione fosse vera. Sta di fatto che la prostituzione ovunque è stata la medesima in tutte le epoche e terre, ovviamente in proporzione al numero degli abitanti del rispettivo luogo

  182. Caro Franco, tu ritieni che sia ancora vera la diceria tipica degli scorsi decenni secondo la quale le donne e le ragazze svedesi sarebbero più disinibite sessualmente rispetto alle altre donne europee? Oppure la situazione sarebbe cambiata da quando è entrata in vigore la legge che penalizza i clienti delle prostitute? Forse che negli ultimi anni in Svezia si è avuto un rigurgito di puritanesimo?

  183. Caro Franco, secondo te è auspicabile o no il crollo del tabù della promiscuità sessuale? Inoltre pensi che nei decenni futuri la morale sessuale occidentale possa evolversi nel senso di una maggior libertà sessuale e di una maggior tolleranza della promiscuità?

    • La promiscuità sessuale dell’Occidente ha portato le donne europee a non fare figli o a farne pochisisimi in età super-avanzata. Questo ha costretto i governi europei a “importare” bambini e giovani in età lavorativi da Paesi islamici o cristiani iper-arretrati in cui la promiscuità è punita e il non fare figli è visto come un’onta.
      Le alternative possibile per l’Europa sono due

      1) Ripristinare la natalità degli europei con la reintroduzione delle regole sociali pre-’68.

      2) Lasciare che le cose vadano come stanno andando e che gli europei vengano sommersi in numero da immigrati provenienti da società più conservatrici della nostra.

      Entrambe le soluzione comportano una diminuzione della promiscuità.

    • Tutto è possibile come mentalità. Un esempio sono proprio le gambe scoperte. Da quello che so, quasi un secolo fa, qualche donna che le mostrava con pantalocini corti sulle strade, poteva essere sanzionata per atti contrari alla pubblica decenza. Oppure nello stesso periodo, le spiagge erano divise tra uomini e donne, alla cui separazione esisteva un muro fino alla soglia del mare. Tale costruzione, totalmente lontana dalla normale morale di oggi, a Trieste dovrebbe essere ancora visibile, naturalmente senza causare la suddetta condizione.

  184. Caro Cippirimerlo, tu praticamente hai detto che per far fronte al problema demografico in Italia bisognerebbe tornare alla morale sessuale rigida che c’era prima del 68. Però secondo me devi considerare il fatto che nel mondo siamo in troppi, se non ricordo male ci sono 6 o 7 miliardi di persone in tutto il mondo, e se la crescita demografica continua di questo passo c’è il rischio che in futuro non ci siano sufficienti risorse per tutti. Quindi considerando ciò non sarebbe forse meglio promuovere, a livello planetario oltre che nazionale, una morale sessuale più promiscua ed elastica, includendo anche i diritti civili degli omosessuali e delle prostitute, piuttosto che promuovere una morale sessuale rigida che faccia aumentare le nascite in un mondo sovrappopolato?

  185. Caro Franco, tu cosa ne dici dell’opinione qui sopra espressa da Cippirimerlo il quale sostiene che la promiscuità sessuale avrebbe portato le donne europee a fare troppo pochi figli? Lui dice che in futuro la morale sessuale dovrebbe tornare ad essere rigida come prima del 68 e che, sia se questo succede sia se non succede, ci dovrebbe essere comunque in futuro un ritorno al passato rigore morale, perché gli immigrati che giungono in Europa provengono quasi tutti da paesi islamici o cristiani piuttosto conservatori. Tu ritieni che un eventuale fine dello stigma moralistico riguardo alla prostituzione e all’omosessualità possa causare una ulteriore diminuzione delle nascite con gli eventuali problemi socio-economici che ciò potrebbe comportare?

  186. Caro Franco, che tu sappia in Svezia si fanno ancora i film porno? Oppure sono vietati dall’attuale legge contro la prostituzione? Inoltre è vero secondo te che in Svezia i costumi sessuali sarebbero più liberi che non in Italia?

    • So poco dei film porno in Svezia. Anzi, da qualche parte in Rete ho letto che il famigerato divieto di pagare per il sesso si può aggirare dicendo di aver svolto il tutto proprio per un cortometraggio pornografico, ovviamente con l’esistenza della relativa ripresa video!

  187. Caro Franco, tu come giudichi i partigiani che alla fine dell’ultimo conflitto mondiale rapavano a zero per punizione le donne che avevano avuto rapporti sessuali, mercenari o meno, con i militari fascisti o nazisti?

  188. Caro Franco, tu da qualche parte qui sopra hai detto che non si deve tenere il piede in due scarpe. Per caso intendi dire che tu condanni moralmente il cosiddetto adulterio e che lo ritieni peggiore della prostituzione? E cosa pensi del fatto di quando in una coppia c’è il reciproco accordo di praticare la coppia aperta al rapporto sessuale con chiunque? Anche in tal caso bisogna disapprovarli moralmente?

  189. Caro Franco, io conosco persone le quali sono solite dire che la scelta di prostituirsi consisterebbe in una sorta di buttarsi via. Ma secondo te cos’è il buttarsi via? E’ forse il fatto di vendersi di per sé? Oppure è il fatto di fare sesso facendosi pagare con persone fisicamente brutte o anziane? Oppure è il fatto di fare sesso facendosi pagare con persone dello stesso sesso quando si è eterosessuali? Cioè, secondo te, le persone che per necessità o desiderio di denaro si auto-costringono a fare sesso mercenario con persone dalle quali non sono per nulla attratte neppure fisicamente sono persone delle quali è giusto dire che si stanno buttando via? Oppure tu pensi che l’espressione “buttarsi via” sia un espressione eccessivamente moralistica che non dovrebbe mai essere usata in nessuno dei suddetti casi che ho citato?

  190. Caro Franco, ragionando da un punto di vista laico e democratico tu cosa pensi della situazione che c’era in Italia prima della legge Merlin? E’ vero o no che prima della legge in questione le prostitute delle case di tolleranza erano particolarmente sfruttate, e che per esempio erano costrette dalle tenutarie a fare sesso anche con i clienti che a loro non piacevano? Secondo te è stato giusto oppure no abolire un tale tipo di situazione?

    • Non ho ben presente la situazione delle case chiuse in Italia prima della Legge 75/1958 “Merlin”, ma mi sembra che le stesse prostitute nelle medesime case, le libere professioniste, che esercitavano nella propria abitazione sotto licenza, dovevano fare sesso con chiunque, pena l’espulsione dalla stessa casa di meretricio. Non ritengo corretta questa condizione di soggezione lavorativa in merito, la quale si riferiva proprio ad una regolamentazione ristretta e con pochi diritti delle medesime professioniste del sesso.

  191. Caro Franco, ad esempio tu preferiresti tornare alla situazione che c’era in Italia prima della legge Merlin, oppure preferiresti una situazione come quella che c’è attualmente in Germania? Secondo te quale delle due situazioni che ho citato è la più democratica e civile?

    • A prescindere dalla Convenzione ONU 1949/51, la quale vieta le case chiuse e che l’Italia, a differenza della Germania, ha ratificato nel 1980, preferisco di più la regolamentazione della Germania, visto che quella vecchia italiana era molto ristretta e quindi creava molta attività relativa illegale.

  192. Vorrei farvi una domanda: leggendo giornali online ed altri siti americani gira voce che i bordelli legali del Nevada potrebbero venir chiusi da un momento all’altro visto che il grosso della popolazione dello stato li considera una reliquia del far west e, se non ci penserà una specifica legge a farli chiudere, ci penserà l’economia visto che il boom della prostituzione online spinge sempre più gente ad arrangiarsi in questo modo bypassando i bordelli.

    Se ciò dovesse avvenire per voi sarebbe una buona notizia (un modello di legalizzazione orribile in meno) o negativa (un’altra vittoria per i proibizionisti)?

  193. La prostituzione è legale solo all’interno dei bordelli che a loro volta sono legali solo in alcune contee rurali, il bordello legale più vicino a Las Vegas (città in cui risiede circa l’80% degli abitanti dello stato) è a quasi 100km dalla suddetta città. La prostituzione autonoma al chiuso, nonostante in teoria sia illegale, costituisce il 90% del mercato pay del Nevada mentre i bordelli, malgrado siano legali, accolgono solo una piccola nicchia dei punters.

    Quello che volevo chiedervi è: nel caso questi bordelli venissero chiusi, secondo voi sarebbe un bene, visto che una legalizzazione che costringe il 90% del mercato ad operare illegalmente non è una legalizzazione, è una presa per i fondelli o male, visto che sarebbe comunque l’ennesimo colpo in pochi anni messo a segno dai proibizionisti?

    • Penso proprio che un eventuale azione simile, senza legalizzare espressamente la prostituzione autonoma, sia un colpo proibizionista.
      Sicuramente, in Nevada il meretricio al chiuso, fuori dai bordelli, dovrebbe essere leggermente sanzionabile, soprattutto con una pena oblazionabile, visto che non esiste la fila davanti ai pochi postriboli presenti nello stesso Stato!

  194. Caro Franco, non potrebbe darsi che, se sparisse lo stigma morale nei riguardi della prostituzione, potrebbe succedere che aumenterebbe la promiscuità sessuale, mercenaria o meno, con conseguente calo dei matrimoni e delle nascite? Cioè secondo te potrebbe succedere che senza lo stigma morale della prostituzione, sempre più persone di ambo i sessi si dedicherebbero alla promiscuità sessuale ed al sesso mercenario e sempre meno persone si dedicherebbero alle relazioni affettive di lunga durata? Tu non credi che ciò finirebbe per comportare un calo dei matrimoni e delle nascite il quale porterebbe ad un dannoso aumento dell’età media il quale comporterebbe un aumento dei pensionati in rapporto al numero dei giovani che si inseriscono nel mondo del lavoro? Ciò che tu chiami meretriciofobia, unita alla condanna sociale della promiscuità sessuale, non potrebbe avere un utilità sociale da un punto di vista prettamente demografico?

    • Anche senza lo stigma del sesso mercenario, questo resterebbe come è tutt’ora, ovverosia fortemente praticato. Non penso proprio che l’assenza della condizione in questione causerebbe un calo delle nascite, visto che i figli nascrebbero ugualmente e se per caso dovesse registrarsi un calo demografico, sarebbe un bene, visto che la tecnologia sta distruggendo i posti di lavoro e svalutando quelli residui. In futuro, tale situazione sarà molto peggio, non per gli androidi, ma in primo tempo per le stampanti 3D.

  195. Caro Franco, partendo dall’idea secondo la quale il lavoro sessuale sarebbe da considerarsi come un qualsiasi altro lavoro, tu non credi che sarebbe giusto abolire la legge che sanziona lo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione, sostituendola con una legge che sanzioni esclusivamente la costrizione alla prostituzione e l’estorsione ai danni di una prostituta? Per estorsione intendo l’evento che si verifica quando un protettore si prende una parte del guadagno della prostituta senza il libero consenso di quest’ultima. Tu non credi, dal tuo punto di vista, che i protettori dovrebbero essere stigmatizzati socialmente e puniti solo quando costringono alla prostituzione mediante la violenza o il ricatto, oppure quando portano via i soldi alle prostitute senza il consenso delle medesime? Non sei d’accordo sul fatto che un “pappone” che protegge una prostituta consenziente, facendosi pagare da lei per il suo servizio di protezione, in base ad un libero accordo tra le parti, non debba essere ne legalmente punito ne stigmatizzato socialmente?

    • Certo. E’ quello che si ha in molte giuridizioni che non tendono a stigmatizzare la prostituzione e che non hanno ratificato la Convenzione ONU 1949/51, la quale proibisce la case chiuse e lo sfruttamento dell’altrui meretricio, anche se consenziente.

  196. http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/09/elezioni-gran-bretagna-2017-risultati-tory-testa-ma-senza-maggioranza-may-perde-la-sfida-ipotesi-governo-con-unionisti/3646796/
    Ottimo risultato per Jeremy Corbyn che pur perdendo è riuscito nell’impresa di impedire ai Tories di ottenere la maggioranza assoluta e ha permesso ai Labour di raggiungere il 40% un risultato storico che non veniva raggiunto dai tempi di Blair.
    Spero che Corbyn farà piazza pulita di tutti i blairiani ancora presenti nel partito facendolo diventare di nuovo un partito liberale e antiproibizionista.
    Da notare la mazzata presa dal partito nazionalista scozzese che da quando è diventato ufficialmente sostenitore del modello svedese sta perdendo consensi, spero che faccia la fine del partito socialista francese.

  197. Caro Franco, qui sopra hai detto che, anche se a causa dello sdoganamento morale della prostituzione e della promiscuità sessuale dovesse registrarsi un calo demografico, ciò sarebbe un bene perché il progresso tecnologico sta distruggendo i posti di lavoro. Quindi tu pensi che l’eventuale calo demografico causato dallo sdoganamento della promiscuità sessuale e della prostituzione sarebbe un bene anche se portasse ad un numero di nascite inferiore al numero dei decessi?

  198. Caro Franco, che cosa di preciso ti farebbe pensare che lo sdoganamento morale della prostituzione e della promiscuità sessuale non causerebbe un calo dei matrimoni e delle nascite? Perché se a livello sociale si accettano le relazioni sessuali mercenarie o comunque promiscue ciò non potrebbe causare un calo delle relazioni sentimentali di lunga durata e quindi anche un calo dei matrimoni e delle nascite?

    • Come sopra in Italia ai tempi delle case chiuse si facevano molti più figli e si sposavano quasi tutti, in età anche piuttosto precoce, quindi non c’è correlazione tra le due cose. Se le dinamiche di una società spingono un tot di uomini a pensare “ma chi me lo fa fare di sposarmi meglio stare single e andare a troie” lo spingono indipendentemente dal fatto che la prostituzione sia legale e socialmente accettata o meno. Il movimento MGTOW (men going their own way) il cui pensiero può essere riassunto nella frase che ho messo tra le virgolette, è nato negli USA dove la prostituzione è illegale.

  199. Caro Franco, in un sito internet che ho visitato qualche tempo fa si parlava di una scena del film Airport del 1970 dove uno dei protagonisti si rivolge ad una hostess di bell’aspetto dicendole “Vuoi andare in aereo a….(non ricordo dove)? Se offri una ricompensa in natura ne trovi quanti vuoi di uomini che ti accompagnano!”. Secondo te la suddetta frase sarebbe offensiva oppure no? Nel sito in questione diverse commentatrici, presumibilmente femministe, si dicevano scandalizzate ed accusavano il film di sessismo. Tu però che ne pensi?

  200. Caro Franco, tempo fa, navigando su internet, sono capitato su un sito dove in molti, sia donne che uomini ma soprattutto donne, commentavano scandalizzati l’immagine di un cartellone pubblicitario stradale che mostrava una modella in slip e reggiseno. Sul cartellone all’altezza del pube della tipa qualcuno col pennarello aveva scritto “sala giochi”, ed all’altezza del reggiseno lo stesso tizio col pennarello aveva scritto “campo di bocce”. Tu come giudichi queste scritte? Le giudichi offensive della dignità femminile oppure le giudichi semplicemente spiritose? In quel sito molte commentatrici dicevano cose tipo “Ecco! Questo qui che ha fatto le scritte manca di rispetto alle donne! Questo qui è un potenziale stupratore!” e molti uomini davano loro ragione.

  201. Caro Franco, tu come giudichi da un punto di vista morale il comportamento di chi, desideroso di denaro, in cambio di attenzioni sessuali si fa mantenere da una persona più anziana, fingendo di provare amore per la suddetta? Secondo te il suddetto comportamento sarebbe equivalente, sempre sul piano morale, al comportamento di chi, senza fingere nulla, vende esclusivamente solo sesso ai vari clienti?

  202. Buone notizie dalla Francia. Lo Strass è riuscito a far riconoscere alle prostitute dello stesso Stato una “mutuale previdenza interprofessionale” dei lavoratori indipendenti.
    Con ciò dovrebbe essere impossibile non far accettare un’eventuale Questione Prioritaria Costituzionale contro la penalizzazione dei rispettivi clienti, i quali sono sanzionabili in tutte le condizioni.
    http://www.rtl.fr/actu/societe-faits-divers/prostitution-les-travailleurs-du-sexe-peuvent-desormais-avoir-une-mutuelle-7789007263

  203. Cari Franco e Cippirimerlo, qui sopra voi mi avete fatto notare il fatto che nell’Italia precedente alla legge Merlin il numero delle nascite era più elevato rispetto ad oggi. Il fatto è che prima della legge Merlin la prostituzione era si legale, ma a livello sociale ed a livello di mentalità diffusa la prostituzione e la promiscuità sessuale erano fortemente stigmatizzate, dal momento che l’Italia di allora era molto cattolica ed impregnata di senso del peccato. Quello che io vi chiedo è: non pensate che un’ipotetica società futura, eventualmente del tutto priva di tabù riguardo alla prostituzione ed alla promiscuità sessuale possa essere afflitta da problemi demografici dovuti ad un eccessivo calo dei matrimoni e delle nascite? Per società priva di tabù intendo una società che non solo legalizzi la prostituzione, intendo una società totalmente priva di stigma morale riguardo alla promiscuità sessuale ed alla prostituzione in se. Questo tipo di società non è mai esistita, dal momento che la prostituzione e la promiscuità sessuale sono sempre state stigmatizzate socialmente anche quando i bordelli erano legali.

    • Ribadisco ancora che, prima della Legge 75/1958 “Merlin”, le nascite erano superiori, indipendentemente dalla condizione legal-sociale della prostituzione. Inoltre, i figli si possono avere ugualmente, anche senza stigma contro il meretricio.

  204. Cari Franco e Cippirimerlo, ho notato che nel sito femminista “Al di là del buco”, che è proprio quel sito che si occupa di difendere i diritti delle prostitute e dei relativi clienti, c’è un post, non so se della proprietaria del sito (che si chiama Laglasnost) o di qualche altra collaboratrice, il quale accusa decisamente di sessismo un uomo il quale avrebbe detto qualcosa come “Voi donne avete il potere, vi basta aprire le gambe e farvele riempire!”. Voi cosa ne pensate? Secondo voi le femministe del sito “Al di là del buco” hanno ragione oppure torto ad accusare di maleducazione e di sessismo l’autore della suddetta frase? Voi come uomini vi offendereste se, a panni invertiti, qualche donna vi dicesse “Voi uomini avete il potere, vi basta aprire la cerniera dei pantaloni”?

    • bhe che le donne abbiano in mezzo alle gambe uno strumento di potere che può essere usato contro gli uomini non è un mistero, magari lo stesso concetto poteva essere espresso in modo differente ma il concetto di per se è giusto.

      Se una donna dicesse la stessa frase rivolta agli uomini, non mi offenderei, la riterrei una frase senza senso, perché agli uomini per esercitare fascino sulle donne non basta sbottonarsi i pantaloni, servono anche altre qualità.

  205. Caro Franco, a te sembra giusto che i film porno che parlano di omosessuali, lesbiche o prostitute o di rapporti sessuali hard, vengano classificati come vietati ai minori o consigliati ad un pubblico adulto, dal momento che secondo il tuo punto di vista non ci sarebbe nulla di male nelle suddette attività?

  206. Cari Franco e Cippirimerlo, io ho un libro intitolato “La croce della Chiesa, storia del sesso nel Cristianesimo” dell’autore Karl Heinz Deschner, ateo ed anticlericale, orientato a sinistra. Alla pagina 312 di tale libro l’autore narra dell’allora trentenne Flori Lille, prostituta tedesca di Francoforte, che nel 1987 aveva scritto una lettera all’allora papa Wojtyla e nella lettera c’era scritto: “Vede, io so che finché Lei predica l’astinenza, fiorisce la mia lussuria, finché Lei riduce al silenzio le conoscenze intorno alla contraccezione e all’aborto, il mio monopolio resiste, finché Lei istituzionalizza la confessione e la penitenza, i peccati restano cari, finché Lei definisce l’amore solo a partire dalla clavicola in su, io non ho grattacapi….. In altri termini, finché il Suo trono è saldo, nemmeno il mio letto vacilla”. Voi che ne dite? Praticamente la suddetta Flori Lille e l’autore Deschner vorrebbero dire che la repressione sessuale cattolica favorirebbe il fatto che gli uomini ricorrano alle prostitute e che se le maggiori religioni sessuofobiche sparissero le prostitute farebbero pochi affari. Non potrebbe essere vero il fatto che le prostitute guadagnano grazie alla repressione ed ai tabù che ci sono ancora oggi? Quindi bisogna auspicare la regolamentazione della prostituzione oppure il crollo dei tabù religiosi sul sesso?

  207. Navigando in un sito internet del quale non faccio il nome, mi sono imbattuto nell’esternazione di un tizio il quale ha detto: “Quando sono entrato nella cosiddetta età della ragione, mi sono semplicemente accorto che le religioni e ciò che sta loro intorno erano solo strumenti di potere ed oppio per i popoli così come i bordelli. Religioni e bordelli non fanno altro che vendere fantasie.” Voi cosa ne pensate di questa esternazione sui bordelli di questo tizio che li definisce strumenti di potere ed oppio dei popoli alla pari delle religioni?

    • credo che la frase vada interpretata in questo modo “al pari delle prostitute che fingono per dare piacere ai clienti i religiosi mentono per dare sollievo ai fedeli” l’intento della frase mi sembra di criticare le religioni, non il meretricio.

  208. Leggendo un articolo di giornale in lingua inglese sulla situazione delle prostituzione in Svezia, ho trovato una frase, presa da un’intervista ad una sostenitrice del proibizionismo che affermava che in Svezia la legge viene applicata solo nel caso vi sia costrizione, se una prostituta esercita in maniera indipendente la polizia la lascia in pace e non persegue i suoi clienti.
    Se così fosse e se da qualche parte venisse proposta una legge criminalizzante verso il cliente ma con la clausola che il reato vale solo se la prostituta è vittima di costrizione/sfruttamento come la vedreste?

    • Proprio come in Finlandia ed in Inghilterra-Galles, dove il cliente non si può giustificare non conoscendo la rispettiva costrizione, se s’accorge che questa è sfruttata.
      A parte la consensualità, dovrebbe essere corretto. Spero che quindi in Svezia avvenga una riforma in merito, che ricalchi le azioni della Polizia del medesimo Stato.

  209. Caro Franco, a proposito dei cosiddetti “papponi” tu, se non sbaglio, avevi detto che finché un protettore non esercita costrizione alla prostituzione non sarebbe da stigmatizzare per l’attività che svolge. Il fatto è che se un domani la prostituta da lui protetta decide di cambiare mestiere o di sposarsi il cosiddetto protettore rimane senza lavoro, e questo potrebbe spingerlo ad esercitare violenza sulla donna in questione perché non cambi mestiere. Quindi a tuo avviso non potrebbe darsi che lo stigma morale o il divieto legale nei confronti dell’attività del protettore di prostitute possa servire ad evitare il verificarsi della suddetta circostanza? Ad evitare cioè che lui possa minacciare la prostituta che decide di ritirarsi dall’attività? In base a questa considerazione, a tuo avviso, lo stigma nei riguardi del lenocinio deve rimanere oppure no, fermo restando che quello della prostituta sarebbe un normale lavoro?

  210. Caro Franco, secondo te avrebbe buoni motivi di sentirsi in colpa un cliente che usufruisce di servizi sessuali da parte di una donna che, per motivi di ristrettezze economiche, esercita malvolentieri il lavoro di prostituta? Ti chiedo questo basandomi sull’idea che una donna può scegliere il lavoro sessuale non tanto perché costretta fisicamente da qualcuno, ma perché costretta dal bisogno. Tu considereresti immorale fare sesso a pagamento con una prostituta costretta dalla necessità? Oppure penseresti che invece è una cosa giusta, perché anche se la suddetta si prostituisce malvolentieri, pagandola per un rapporto sessuale si contribuisce comunque a tirarla fuori dalla situazione di ristrettezza economica?

    • Non capisco cosa vuoi dire tutti lavorano “per necessità” o perché “costretti dal bisogno” non è questa la differenza tra il sex work e gli altri mestieri.
      Tu ti senti in colpa sapendo che il barbiere o che la cassiera del supermercato ti hanno tagliato i capelli/fatto lo scontrino perché “costretti dal bisogno”? Non credo.

  211. Cari Franco e Cippirimerlo, una delle solite obiezioni che mi sono sentito fare in questi giorni all’idea dello sdoganamento morale della prostituzione sarebbe quella che il suddetto sdoganamento porterebbe la gente a pensare che noi siamo nati solo per spendere e consumare, i soliti moralisti cioè mi hanno detto che la fine del tabù morale della prostituzione porterebbe ad una società eccessivamente consumistica, voi cosa avreste risposto a questa obiezione?

  212. Cari Franco e Cippirimerlo, nella stessa pagina del sito di Jonathan, un poco più su, ho trovato il sito onlus di una certa associazione di volontari chiamata Lule, nel sito c’è scritto qualcosa come “Aiuta vittime di prostituzione. Rispetto per tutte le donne” “Volontari Lule 20 anni sulla strada in aiuto di chi è costretto a prostituirsi. Attività di contatto finalizzata alla tutela sanitaria di pronta accoglienza”. Secondo la vostra esperienza la suddetta associazione sarebbe una associazione di moralisti integralisti che considera le prostitute sulla strada come tutte schiave, oppure è un associazione che si occupa solo di liberare le prostitute schiave nel rispetto di quelle che scelgono liberamente di svolgere un lavoro sessuale?

    • Quella citata, come altre simili, ma a differenza di ulteriori, mi sembra che non voglia la criminalizzazione di chi sceglie il sesso a pagamento, visto che spesso sono aiutate dagli inconsapevoli clienti delle stesse schiave del sesso.

  213. Cari Franco e Cippirimerlo, secondo la vostra personale opinione se una donna straniera, che proviene da un paese dalla cultura estremamente patriarcale dove le donne sono abituate ad obbedire in tutto agli uomini, viene avviata alla prostituzione nel nostro paese, è giusto che il suo eventuale consenso alla prostituzione stessa venga considerato valido, e che chi l’avvia a tal mestiere non venga punito, oppure ritenete che il suo consenso debba essere considerato viziato dal maschilismo della cultura di provenienza e quindi che debba essere considerata come una vittima e che chi l’avvia alla prostituzione debba essere punito e stigmatizzato pubblicamente?

  214. Girando su internet ho trovato il seguente video su come viene applicata la legge svedese su chi compra sesso al chiuso https://www.youtube.com/watch?v=IeXV-Yv1x-w

    Non mi è però chiara una cosa, su che base hanno fatto la multa al tizio? Nel video si vede semplicemente una persona entrare ed uscire da un appartamento, anche se fosse vero che in quell’appartamento risiede una persona che mette annunci su internet come prostituta, non significa che la si sia pagata per far sesso.

  215. Caro Franco, qui sopra ho letto un post di Cippirimerlo che dice che forse in Svezia la legge anti-prostituzione viene applicata solo contro quei clienti che vanno con prostitute costrette. Se ciò fosse vero verrebbero per caso puniti anche i clienti che consumano rapporti sessuali con prostitute costrette anche nel caso che questi ignorino la relativa costrizione delle suddette? Come farebbe la polizia svedese a dimostrare che il cliente sa che la prostituta è costretta?

  216. Caro Franco, ho notato che sulla pagina del televideo dei canali Mediaset ci sono inserzioni pubblicitarie che riguardano numeri telefonici per incontri sexy tra uomini e donne ed anche per incontri gay tra uomini, mentre invece sul televideo della Rai questo tipo di inserzioni non ci sono. Dal tuo punto di vista è giusto che la TV pubblica della Rai vieti queste inserzioni che favoriscono incontri tra uomini e donne, fra omosessuali ed anche, eventualmente, tra lavoratori o lavoratrici sessuali e clienti?

    • Per il mio punto di vista non dovrebbe essere presente alcuna proibizione pubblicitaria in merito, se rivolta ad un pubblico adulto. In effetti, non solo il teletesto del televisore può avere queste inserzioni, ma anche la Rete, dove per il rispetto della Legge 75/1958 “Merlin”, l’incontro non può essere pubblicizzato espressamente come sesso a pagamento.

  217. Caro Franco, come mai se si viene beccati mentre si scopa con una prostituta tu dici che i poliziotti ti fanno la multa anche se scopi in automobile con i vetri appannati in una qualunque via di città? A me sembra che, anche se il luogo non è rigorosamente appartato, comunque l’interno di una automobile dovrebbe essere un luogo privato, non pubblico, e quindi non dovrebbe sussistere il reato di atto osceno in luogo pubblico o aperto al pubblico, dal momento che, se i vetri sono ben appannati, non si dovrebbe vedere niente di quello che succede all’interno dell’abitacolo della vettura. Quindi ti chiedo qual’è la differenza sul piano giuridico tra scopare in casa propria e scopare all’interno di una vettura con i vetri appannati anche se si è in una via frequentata ma senza fare schiamazzi e senza far vedere a nessuno quello che si sta facendo? E poi se i vetri sono appannati come fanno i carabinieri a capire che le due persone in macchina stanno scopando? L’interno di un veicolo non può essere legalmente considerato come l’interno di un’abitazione?

    • Non ho affatto affermato questo, bensì l’opposto; ovverosia che se il veicolo alcova ha i vetri coperti, oppure interamente appannati e le portiere chiuse ermeticamente, non dovrebbe sussistere alcuna violazione di legge in merito.

  218. Caro Franco, che tu sappia il preservativo deve sempre essere il cliente ad averlo, oppure ci sono anche prostitute, magari automunite, che forniscono anche il preservativo al cliente? Cioè di solito le prostitute che ti fanno salire sulla loro automobile ti offrono anche il preservativo se non ce l’hai?

  219. Caro Franco, adesso che ci penso mi viene in mente che tu una volta hai detto che ci sono degli anarchici che sono illiberali in fatto di prostituzione. Io mi chiedo e ti chiedo, come è possibile che un anarchico possa essere illiberale dal momento che anarchia dovrebbe voler dire assoluta libertà ed assenza di autoritarismo ed assenza di interventismo statale nella vita privata dei singoli cittadini? Non credi che un anarchico, per essere coerente con i suoi principi, dovrebbe essere per forza liberale sia in fatto di prostituzione che in ogni altro campo?

  220. Caro Franco, tu non sei d’accordo sul fatto che, se sparisce lo stigma morale nei riguardi di chi si prostituisce, le prostitute, in assenza di freno morale, tenderebbero per forza ad aumentare? Di conseguenza se aumentano le prostitute dovrebbero fatalmente diminuire anche le nascite, visto che nella nostra società è piuttosto raro che una prostituta sia disposta a sposarsi ed a procreare dei figli. Quindi non dovrebbe essere ovvio il fatto che l’assenza di tabù morali nei riguardi della prostituzione comporti fatalmente un calo delle nascite, con l’eventuale conseguenza di un dannoso innalzamento dell’età media dovuto ad un numero di decessi superiore al numero delle nascite? E la conseguenza ulteriore di ciò non potrebbe essere il problema economico derivante dal fatto che, col calo delle nascite, calerebbe il numero dei giovani in grado di produrre, rispetto al numero dei pensionati che necessitano di assistenza?

    • Non vedo il motivo chiaro per il quale le prostitute non dovrebbero fare figli. Anzi, forse con il proprio lavoro redditizio, esse stesse dovrebbero superare ciò che sta causando il calo delle nascite, ovverosia le difficoltà economiche.
      Inoltre come ho già detto in precedenza, un calo demografico dovrebbe essere benefico per il futuro, siccome i posti di lavoro saranno sempre meno.

  221. Caro Franco, se in generale tutti o quasi tutti i clienti fanno sesso con le prostitute in automobile con i vetri appannati in modo da non farsi vedere, allora per quale motivo ci sono le ordinanze comunali pro-decoro e contro la prostituzione? Cioè in pratica voglio dire: per quale motivo offenderebbero il cosiddetto decoro coloro, clienti o prostitute, che fanno sesso in automobile con i vetri appannati in modo da non farsi vedere, con le portiere dell’auto ermeticamente chiuse ed in silenzio senza disturbare nessuno? Non viene forse rispettato il decoro consumando i rapporti sessuali con questi accorgimenti? Ed allora a cosa servirebbero le suddette ordinanze comunali?

  222. Caro Franco, ti faccio presente che nel sito femminista liberale “Al di là del buco” c’è un post dove le suddette femministe liberali chiedono che venga censurato un manifesto pubblicitario dove si vede un uomo che calpesta una fotomodella sdraiata sopra i gradini di una scala. Tu cosa ne pensi? Secondo te hanno ragione oppure hanno torto a volere la censura in proposito? Tu come uomo ti offenderesti di fronte ad un eventuale manifesto pubblicitario dove una donna camminasse sopra ad un uomo? Non potrebbe darsi che la suddetta donna calpestata sia una fotomodella consenziente che è stata pagata per posare in quella foto e che quindi chiederne la censura sia sbagliato? Perché voler censurare tale immagine se la modella in questione non ha riportato lesioni come io presumo? Tra l’altro lo stesso sito “Al di là del buco” si dichiara talvolta favorevole alle pratiche sado-maso dette anche BDSM. Che differenza c’è tra camminare sopra una fotomodella remunerata e consenziente e frustare una donna o un uomo consenziente?

    • Penso che la relativa immagine debba essere censurata, sia con una modella femmina, sia con uno maschio corrispondente, visto che in tal senso si ha un danno fisico anche reale, con uno sgradito messaggio, al pari degli atti osceni sotto la vista pubblica. Ovviamente, il sesso a pagamento, anche sadomaso, senza gravi lesioni, non comporta alcun danno per nessuno e quindi deve essere libero.

  223. Caro Franco, ogni tanto mi capita di sentire in giro l’opinione di certi benpensanti moralisti, in particolare mi è capitato di ascoltare un mio conoscente che accennava scandalizzato ad una trasmissione televisiva dove si parlava di Moana Pozzi e si diceva che lei sarebbe morta di Aids, che a lei nella vita interessava solo il sesso e la pornografia e tutte cose così. Dicevano anche che Moana Pozzi era una sorta di super-edonista consumista senza valori morali, caro Franco quale sarebbe la tua opinione su questi discorsi e sul personaggio di Moana Pozzi?

  224. Caro Franco, secondo te ci dovrebbe essere un limite legale alle tariffe delle prostitute? Ritieni cioè che sia giusto che una prostituta o escort che esercita al chiuso si faccia pagare talvolta con compensi molto elevati? Oppure tu ritieni che se la prostituzione fosse pienamente legalizzata e regolamentata ci dovrebbe essere anche l’imposizione di un limite legale alle tariffe delle prostitute così come credo ci sia un limite legale alle tariffe di vendita di tutti i prodotti e di tutti i tipi di prestazioni?

  225. Caro Franco. sembra che esista un genere di film hard dove delle attrici porno consenzienti simulano delle scene di stupro. Non parlo dei cosiddetti snuff movies dove le donne verrebbero realmente violentate, parlo proprio di film dove le attrici, col loro consenso, recitano la parte di donne che vengono violentate con tutti i particolari scabrosi. Tu come giudichi dal punto di vista etico questo genere di film porno? Ritieni che possano essere dannosi da un punto di vista sociale e che possano portare ad un aumento degli stupri nella società? Ritieni che siano film da censurare o da condannare moralmente oppure pensi che non facciano nessun danno?

  226. Caro Franco, mi ricordo che anni fa, non mi ricordo di preciso in che anno, avevo visto su un giornale, non ricordo quale, un articolo che parlava del degrado della città di Rimini durante l’allora periodo estivo delle vacanze. L’articolo era corredato da due foto che mostravano dei transessuali truccati da donna ed in abiti succinti mentre battevano il marciapiede di un viale di periferia, associati ad un gruppo di neofascisti che facevano il saluto nazista sul lungomare. Tu cosa ne pensi di questa mania moralista di associare, mettendoli sullo stesso piano, dei lavoratori sessuali trans con degli estremisti di destra che con aria minacciosa facevano il saluto romano, come se gli uni e gli altri fossero da mettere sullo stesso piano?

    • Penso che tale comunicazione dovrebbe essere criticata allo stesso modo dai medesimi sex workers, con anche delle censure legali in questione, al pari di ogni altro lavoratore od esercente a cui viene associato in maniera indebita il fascismo nel medesimo modo.

  227. Caro Franco, tu come giudichi il fatto che si tenda a far fallire la carriera di un personaggio politico, costringendolo a dare le dimissioni, per il fatto di aver, come uomo sposato oppure no, avuto rapporti sessuali con prostitute etero o trans o omosessuali? Tu hai detto che non bisogna tenere il piede in due scarpe e che bisogna essere fedeli al proprio coniuge, a meno che non ci sia il reciproco accordo per vivere la coppia aperta, quindi allora tu ritieni forse inaffidabile un uomo politico sposato che va con prostitute? Ed invece un uomo politico non sposato che va con prostitute etero o omo che siano secondo te come è da giudicare da un punto di vista pubblico?

    • Sulla mia opinione è sempre meglio non tenere un piede in due scarpe, sia con mogli e prostitute, sia con mogli ed amanti. Ciò, su cui non dovrei essere d’accordo è il fatto che se un politico tradisce la consorte con una donna semplice, compie meno scandalo rispetto al fatto di effettuare la medesima azione con una meretrice.
      In una società democratica, non dovrebbe essere presente alcuno stigma per un politico, che s’avvale del sesso a pagamento, non avendo alcun coniuge o compagna.

  228. Caro Franco, secondo te sarebbe giusto che venga punito dalla legge un cliente se lui fa sesso con una prostituta costretta nel caso che ci siano le prove che lui sapeva che è costretta? E nel caso che ci siano le prove che il cliente sospettava che la prostituta fosse costretta senza esserne sicuro secondo te deve essere punito oppure no?

    • Posso dire che si può punire la persona in questione, se sussistono le prove che vi sia un forte sospetto in questione. Tale situazione già esiste per l’ordinamento italiano. Essa medesima si chiama dolo eventuale, che avviene quando il soggetto in questione s’assume il concreto rischio di causare il danno in merito. Con questa condizione, il detto dolo si distingue dalla colpa, la quale nel caso del reato di mantenimento in schiavitù (art. 600 C.P.) non è punibile

  229. Caro Franco, che tu sappia capita solo alle donne di essere costrette a prostituirsi oppure ci sono anche dei casi di uomini omosessuali costretti a prostituirsi?

  230. Caro Franco, presumo che tu sia ateo come me, tu come giudichi l’attuale papa Bergoglio riguardo alle sue posizioni in fatto di prostituzione? E’ vero che avrebbe definito stupratori gli inconsapevoli clienti delle prostitute costrette e che avrebbe appoggiato l’introduzione del modello svedese in Italia? Tu che giudizio dai di questo atteggiamento?

    • In effetti, io non ho Dio. Non mi sembra che il Papa attuale abbia espressamente detto sì al proibizionismo della prostituzione tra adulti e consenzienti. Ovviamente, si sa che la Chiesa Cattolica non è a favore del sesso a pagamento, poiché per essa stessa è un peccato.

  231. Caro Franco, la domanda riferita a Moana Pozzi era riferita al fatto se tu ritieni giusto che si stigmatizzi una pornostar per il motivo che si presume che non avesse altri interessi al di là del sesso e della pornografia quando invece nessuno stigmatizzerebbe, ad esempio, un calciatore che dicesse di non avere altri interessi al di la del calcio?

  232. Caro Franco, qui sopra in una tua risposta a proposito delle problematiche di carattere demografico avevi detto che tu non vedevi il motivo per cui le prostitute non debbano fare figli. Allora ti chiedo questo: non c’è il rischio che se una prostituta ha dei figli, poi tenda a trascurarli soprattutto quando sono piccoli lasciandoli a casa da soli mentre lei va a battere il marciapiede? Da chi fa accudire i figli una prostituta mentre lavora?

  233. Caro Franco, sempre a proposito di prostitute con figli piccoli, se una sex worker con figli piccoli esercita la sua attività in casa propria, non c’è forse il rischio che fra tanti uomini normali che passano per casa sua, possa capitare anche qualche squilibrato o qualche pedofilo che le molesta i figli? Inoltre non potrebbero riportare dei traumi psicologici dei bambini che si trovano in casa mentre la loro madre lavora in casa come prostituta facendo sesso con diversi uomini?

  234. Caro Franco, secondo te se una prostituta mi ferma per la strada per chiedermi se voglio scopare ciò forse significa che non è costretta da nessuno a svolgere quella attività? Cioè io presumo che se una prostituta è costretta a prostituirsi oppure esercita malvolentieri il suo lavoro allora avrà un atteggiamento passivo e non abborderà i clienti lei per prima. Tu cosa dici in proposito?

    • A prescindere dal fatto che in Italia esiste la sanzione amministrativa per adescamento attivo (art. 5 Legge 75/1958 “Merlin”), tale comportamento non è certo un indicatore di costrizione o meno, visto che se una meretrice cerca d’attirare più clienti possibili, non è detto che tale azione venga svolta per propria volontà, al fine d’ottenere più soldi unicamente per se stessa.

  235. Caro Franco, tu quindi non ritieni che i figli di una prostituta possano essere a rischio in fatto di eventuale tendenza alla criminalità o in fatto di potenziale futuro uso di sostanze stupefacenti? Cioè secondo te non c’è il rischio che i figli di prostitute possano in futuro tendere alla criminalità o all’uso di droga? Tempo fa in televisione parlavano dell’assassino americano Charlie Manson che era nato da una prostituta.

    • Dipende da come e da chi vengono educati. Tale fattore certamente non dipende molto dal fatto d’essere figli di meretrici, visto che quest’ultime appartengono a disparati ceti sociali ed hanno caratteri diversi tra di loro.

  236. Caro Franco, qui sopra hai detto che in Italia esiste una legge che punisce l’adescamento attivo. Secondo te è giusto che ci sia tale legge? Oppure ritieni che si debba punire l’adescamento da parte delle prostitute o dei clienti solo quando tale adescamento è insistente e molesto? Una volta tu hai detto che non è reato chiedere alla prima persona che si incontra “vuoi scopare?” se non si insiste in caso di rifiuto.

  237. Caro Franco, a tuo avviso il lavoro delle prostitute avrebbe una qualche utilità sociale? Oppure pensi che sarebbe un mestiere ne utile ne dannoso e quindi socialmente parlando inutile o superfluo? E nel caso che tu lo ritenga un lavoro socialmente utile in cosa consisterebbe questa sua utilità?

  238. Caro Franco, tu hai detto che non bisogna tenere il piede in due scarpe, intendendo dire, suppongo, che bisogna essere fedeli al proprio coniuge. Ma allora in caso di tradimento coniugale secondo te la responsabilità morale del suddetto tradimento ricade solo sul coniuge che tradisce? Oppure ricade anche sull’amante o sulla prostituta che di questo tradimento è complice? Per dirla in altro modo, secondo te una prostituta è moralmente corresponsabile oppure no delle corna che i suoi clienti sposati arrecano alle rispettive mogli?

  239. Caro Franco, credo di aver notato una leggera contraddizione in quanto tu dici. Tu una volta hai detto che quando una prostituta è costretta a prostituirsi con la violenza, o comunque svolge malvolentieri il lavoro sessuale, tenderebbe ad avere un contegno passivo ed estremamente svogliato nel fare sesso coi clienti, ma poi però in seguito hai detto che anche una prostituta costretta da un pappone a prostituirsi può fermare gli uomini per la strada chiedendogli “Ciao caro. Vuoi scopare?” Com’è possibile che questo avvenga se è vero che le prostitute costrette con la violenza avrebbero un comportamento passivo? Se è vero che le prostitute costrette tendono ad essere svogliate, fredde e distaccate non dovrebbero essere proprio quelle che aspettano che sia il cliente ad abbordarle per primo? Non dovrebbero invece essere le prostitute volontarie e volonterose quelle che ti fermano per la strada chiedendoti se hai voglia di scopare con loro?

  240. Caro Franco, cosa ne pensi tu di coloro che sostengono che la pornografia hard provocherebbe un aumento delle violenze sessuali nella società, soprattutto nei casi in cui i film porno mostrano scene di donne che simulano di essere violentate? Oppure nei casi in cui il protagonista maschile abborda una donna in modo brusco o violento sulle prime e poi lei cede e ci sta? Non potrebbe darsi che tali scene dei film hard trasmettano il messaggio che se tu abbordi una donna in modo aggressivo o violento poi lei finisce per essere consenziente? Tutto ciò non potrebbe causare un aumento degli stupri nella società?

  241. Caro Franco, se ho ben capito tu qui sopra dici che una prostituta è moralmente corresponsabile del tradimento che un cliente sposato arreca alla rispettiva moglie. Ma allora secondo te una prostituta per essere onesta deve rinunciare a fare sesso con un cliente se sa che quest’ultimo è sposato? Pensi che una prostituta abbia il dovere morale di rifiutarsi di fare sesso con uomini sposati?

  242. Caro Franco, tu dici che la prostituzione sarebbe un mestiere socialmente utile in quanto si tratterebbe di sesso a basso costo. Il fatto è che ad essere a basso costo è solo la prostituzione stradale, mentre invece la prostituzione al chiuso tenderebbe ad essere costosa. Quindi allora tu per caso ritieni che la prostituzione d’appartamento oppure quella delle escort sarebbe socialmente dannosa per via del suo costo più elevato?

    • Assolutamente no, visto che in abito di prostituzione al chiuso non si hanno le scomodità di quella stradale, quindi è corretto che sia più costosa rispetto alla seconda. Comunque, anche il meretricio in casa è sempre più economico e meno impegnativo della prostituzione non remunerata.

  243. Caro Franco, che io sappia i vari manager delle pornostar non vengono mai perseguiti dalla legge italiana per favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione, come mai invece la legge perseguirebbe penalmente i protettori o coloro che avviano alla prostituzione donne consenzienti? Dal punto di vista della legge che differenza c’è tra il lavoro di una pornostar ed il lavoro di una prostituta? Oppure che differenza c’è tra il favorire come manager il lavoro di una pornostar ( maschio o femmina) e il favorire il lavoro di una prostituta qualunque?

  244. Caro Franco, sei proprio sicuro quando dici che il sesso mercenario sarebbe sesso a basso costo ed alla portata di tutti? Facciamo un esempio: secondo te un dipendente statale che guadagna circa 1100 euro al mese ogni quanto tempo potrebbe andare con prostitute stradali, mettiamo una volta alla settimana? Una volta al mese? Dico a caso considerando anche il fatto che il suddetto dipendente statale paga una badante e fa ricaricare le cartucce della stampante una volta al mese.

  245. Caro Franco, anni fa al tempo del governo di Berlusconi a sinistra si insinuava che molte donne ministro di quel governo dovessero la loro carica al fatto di aver fatto sesso con Berlusconi. Secondo te c’era qualcosa di vero in questa diceria dell’epoca? Oppure era una mera insinuazione infondata delle femministe di “Se non ora quando”?

  246. Caro Franco, secondo te è giusto equiparare moralmente una prostituta qualunque che fa sesso in cambio di denaro, con un politico donna che fa sesso col presidente del consiglio per farsi nominare ministro? Dal punto di vista di chi considera la prostituzione come un normale lavoro è moralmente giusto fare sesso con un personaggio influente per avere una carica pubblica?

    • Posso dire che in tal caso si ha ugualmente la prostituzione, anche se in modo differente rispetto ad un semplice rapporto mercenario, come quello del meretricio su strada o d’appartamento, che durano solo 20 minuti, in cambio non molti soldi od altro.

  247. Caro Franco, io mi ricordo che una ventina di anni fa circa si voleva accusare i clienti in quanto tali di favoreggiamento della prostituzione, in quanto si sosteneva che un cliente acquistando una prestazione sessuale da una prostituta facesse in modo che la suddetta continuasse a prostituirsi. Tu cosa ne pensi dal tuo punto di vista di chi vuole/voleva accusare i clienti per questo motivo? Oggi il suddetto tipo di accusa sussiste ancora oppure no? Tu cosa risponderesti a coloro i quali ti accusano che tu acquistando sesso da una prostituta fai in modo che lei continui a prostituirsi sostenendo che ciò sarebbe un male?

    • E’ stata un’invenzione giudiziaria, smontata già dal primo grado, visto che nella prostituzione anche il cliente è parte integrante del sesso a pagamento e la normativa italiana (legge 75/1958 “Merlin”) parla di prostituzione altrui e non propria, il cui atto non induce direttamente nulla a prostituirsi con altri clienti, visto che questa condizione è indipendente da ulteriori rapporti a pagamento.

  248. Caro Franco, tu cosa risponderesti di fronte agli argomenti di quelli che dicono che la visione di prostitute che battono il marciapiede potrebbe essere causa di turbamento per i bambini che la sera o durante il giorno passano per la strada oppure giocano nei pressi del luogo dove le prostitute esercitano la loro attività? Tra quelli che dicono ciò c’è chi vorrebbe che la prostituzione stradale venga vietata, tu cosa gli risponderesti?

  249. Caro Franco, tu cosa ne pensi a proposito della ricorrente tendenza a scagliarsi contro il turismo sessuale nei paesi del Terzo Mondo? Io non credo che tutti i turisti sessuali cerchino bambini minorenni, ci saranno anche quelli che si recano in paesi stranieri meno abbienti per fare sesso a pagamento con persone adulte e consenzienti per quanto povere, forse che fare sesso a pagamento con una persona povera, ma consenziente, in un paese straniero sarebbe una cosa da biasimare? Tu cosa hai da dire in proposito?

  250. Caro Franco, a me sembra di aver capito che, anche se si fa sesso con una prostituta rispettando la regola di consumare il rapporto in automobile con i vetri appannati, si può ugualmente essere perseguiti se per caso c’è un ordinanza locale pro-decoro. Tu cosa ne pensi riguardo a questo fatto? Cioè in che modo può offendere il decoro pubblico chi consuma un rapporto sessuale, mercenario o meno, nella propria automobile o in quella della prostituta e con i vetri appannati in modo da non far vedere nulla? In che modo può esserci offesa al decoro se non c’è atto osceno in luogo pubblico?

  251. Caro Franco, sempre a proposito del turismo sessuale a me è capitato su internet di leggere un commento di un tale il quale diceva: ” E’ immorale acquistare prestazioni sessuali da donne di paesi poveri come il Brasile o Cuba che vendono il loro corpo solo perché spinte dalla fame, se proprio si vuole andare con una prostituta meglio andare con una prostituta benestante o comunque non con una povera perché perlomeno di quelle benestanti si può ragionevolmente pensare che lo facciano per scelta.” Tu cosa ne dici di questo ragionamento? Secondo te è giusto biasimare chi si avvale di prostitute povere di altri paesi o meno che sono spinte a prostituirsi dal bisogno?

    • Assolutamente no. Tale idea è proprio un illogico ragionamento dei meretriciofobici. Di conseguenza, non si dovrebbe assumere nessuno che non ha nemmeno un soldo in tasca, lascando questo a morire di fame.
      In effetti, la relativa povertà viene combattuta con la detta prestazione.

  252. Caro Franco, tu dal tuo punto di vista liberale come giudichi coloro che ricorrono ad una prostituta per praticare rapporti sessuali di tipo insolito o particolare come sadomasochismo, pissing, giochi di dominazione e sottomissione ecc.? Secondo te è moralmente etico ricorrere ad una professionista o ad una persona qualsiasi consenziente per praticare giochi erotici particolarmente spinti? Oppure ritieni che ci si debba limitare alla semplice penetrazione per motivi etici?

  253. Caro Franco, non ho capito se tu giudichi male oppure no chi fa sesso con un personaggio influente per avere in cambio una carica pubblica. Ritieni moralmente accettabile concedere oppure ottenere una carica pubblica in cambio di una prestazione sessuale? Oppure ritieni che a detta carica si debba essere nominati solo grazie alle proprie capacità nello svolgere tale incarico?

  254. Caro Franco, tu qui sopra hai detto che se le prostitute stradali esercitano l’adescamento in modo pacifico e non dannoso hanno il diritto costituzionale di esercitare la loro attività per la strada anche se ci sono bambini nelle vicinanze. Cosa intendi di preciso per adescamento pacifico e non dannoso? Intendi forse il fatto che, presenza di bambini o meno, le suddette prostitute stradali hanno il diritto di chiedere ai passanti “Ciao caro, vuoi scopare con me?” purché tale richiesta venga pronunciata una volta sola?

  255. Caro Franco, tu dici che se una donna viene costretta a prostituirsi contro la sua volontà tende a fallire la propria carriera come prostituta. Ma allora come mai ci sono tanti papponi che costringono con la violenza le donne a prostituirsi se queste poi falliscono e non fanno guadagnare soldi agli stessi papponi? Cioè per quale motivo questi ultimi costringerebbero le donne con botte e violenze varie se la cosa, come sembri implicitamente dire tu, non funziona?

    • Difatti, come ho (abbiamo) spiegato sempre, la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa. In altre parole, non sono molti gli sfruttatori, che costringono le prostitute ad esercitare il relativo mestiere, senza alcun guadagno; ovvero, a ridurle in schiavitù/servitù.

  256. Caro Franco, a proposito del cosiddetto tradimento tra coniugi e la morale ad esso connessa, tu cosa pensi a proposito di quelle donne o ragazze vergini che hanno la pretesa che chi fa sesso con loro sia ancora vergine come loro e non abbia mai fatto sesso prima con nessun altra, tanto meno con una prostituta? Secondo te è una pretesa legittima oppure eccessiva quella di pretendere che il tuo partner, uomo o donna, non abbia mai fatto sesso con nessuno prima di incontrare te? Non ci sarà il rischio che a fare sesso con le prostitute poi si corre il rischio di non riuscire a trovare una donna disposta a sposarsi o a fidanzarsi con uno che è stato con delle prostitute?

  257. Caro Franco, tu dici che la società non deve stigmatizzare moralmente coloro che si rivolgono ad una prostituta per praticare giochi erotici estremi come dominazione e sottomissione, frustate, percosse, pissing o altro. Ma allora quale deve essere il limite morale da porsi con una persona, donna o uomo, per quanto consenziente? Per esempio secondo te è normale chiedere ad una persona se è disposta a farsi defecare addosso, oppure se è disposta a farsi introdurre una mano nella vagina o nell’ano (il cosiddetto fist fucking)? Non c’è il rischio che qualche prostituto o prostituta acconsenta a tali pratiche solo perché ha bisogno di denaro?

  258. Caro Franco, tu qui sopra hai detto che per la strada una prostituta deve usare un linguaggio non contrario alla pubblica decenza nel rivolgersi ai potenziali clienti. Ma allora cosa deve dire una prostituta quando ferma un uomo per la strada al posto di “Ciao bello, hai voglia di scopare?”. Potresti fare un esempio di linguaggio non contrario alla pubblica decenza da usare in tale circostanza?

    • Anche sè il linguaggio contrario alla pubblica decenza è stato cancellato dall’articolo 726 del Codice Penale è meglio usare un linguaggio consono, se si è attornati da persone normali, soprattutto minori. Esempio: “Quanto di devo per il tutto”? Più o meno quando si pubblicano gli annunci senza menzionare il sesso a pagamento.

  259. Caro Franco, tu cosa dici quando fermi una prostituta per la strada per farle capire che vuoi scopare con lei e per farle capire che vuoi sapere quanto ciò viene a costare? Usi un linguaggio spinto tipo “quanto vuoi per una scopata, per un pompino ecc.” oppure usi altre parole? Potresti fare un esempio?

    • In primo luogo, similmente alle chat della Rete, mi presento con nome, cognome, provenienza ed età. Successivamente, chiedo la stessa cosa alla donna in questione e se questa mi sembra minorenne, le chiedo anche di visionare la sua Carta d’Identità reale e non una fotocopia, visto che esiste il reato d’avvalenza della prostituzione minorile, con il quale non si può essere scusati per ignoranza della relativa persona offesa, salvo quella inevitabile. Poi, domando il resto, senza farmi sentire da nessuno attorno.

  260. Caro Franco, tu tempo fa se non ricordo male avevi detto che non è molestia sessuale rivolgersi per la strada ad una persona, uomo o donna, etero o omosessuale chiedendole se ha voglia di scopare, sei ancora di questo avviso? Secondo te chi si sente rivolgere tale richiesta per la strada o in un luogo di lavoro ha o non ha il diritto di offendersi e di reagire in malo modo? Parlo nel caso in cui tale richiesta non sia insistente in caso di rifiuto.

    • La notizia dall’America mi lascia un po’ perplesso: il problema dei bordelli legali da quelle parti sono due
      1) Il fatto che questi si trovino lontano dalle grandi città (il bordello dell’articolo è ad un’ora e passa di macchina da Las Vegas, chi vuoi che si faccia tutta quella strada con tutta la prostituzione che, legalmente o no, avviene in quella città?)
      2) Il fatto che le ragazze siano costrette a versare metà dei loro guadagni al bordello che rende i prezzi incredibilmente alti.

      Non vedo come il fatto che siano le ragazze a gestirne uno possa cambiare queste due cose, legalizzare i bordelli anche nelle città sarebbe già un passo avanti più significativo.

  261. Caro Franco, tu non pensi che gli uomini che tendono ad avere rapporti con prostitute poi tendano anche a sposarsi ed ad avere figli meno frequentemente rispetto agli uomini che non si rivolgono alle prostitute? E che questo possa essere dovuto al fatto che le donne tendono solitamente a non voler sposare gli uomini che prima di incontrare loro hanno avuto rapporti sessuali con delle prostitute?

    • come ti è stato già detto ai tempi in cui i padri portavano i figli a svezzarsi nella “case chiuse” si sposavano e figliavano praticamente tutti.
      Avrebbe più senso iniziare a chiedersi se le attuali leggi sul divorzio, che rischiano di far finire un padre separato a vivere in una roulotte, non sia un disincentivo alla natalità.

  262. Caro Franco, a te sembra giusto il fatto che la gente tenda di solito a definire “brave ragazze” quelle che tendono a pensare poco al sesso oppure quelle che tendono ad avere un fidanzato fisso che poi regolarmente sposano, mentre poi le stesse persone definiscono “poco di buono” o “puttane” o “donne facili” quelle che preferiscono avere rapporti promiscui con più uomini o donne? Di solito questa tipologia di persone tende a disprezzare anche gli uomini se questi hanno rapporti sessuali promiscui con donne diverse. Tu cosa ne pensi di questo modo di giudicare le persone?

      • Caro Franco, cosa intenderesti dire con questa frase? Intendi forse dire che secondo te sono da stigmatizzare moralmente le persone che fanno sesso eterosessuale od omosessuale in modo promiscuo con diversi partner senza avere un partner fisso? Ma la prostituzione che tu difendi non è anch’essa una forma di sessualità promiscua?

  263. Caro Cippirimerlo (ma la domanda è riferita anche a Franco), mi riferisco alla tua frase qui sopra che dice “ai tempi in cui i padri portavano i figli a svezzarsi nelle case chiuse si sposavano e figliavano praticamente tutti”. Voi ritenete oppure no che anche le donne abbiano il diritto di ricorrere al sesso mercenario con partner maschili una volta compiuti i diciotto anni? Oppure ritenete che questo diritto spetti solo agli uomini?

  264. Caro Cippirimerlo(ma la domanda la faccio anche a Franco), mi riferisco alla tua frase che dice “Avrebbe più senso iniziare a chiedersi se le attuali leggi sul divorzio, che rischiano di far finire un padre separato a vivere in una roulotte, non siano un disincentivo alla natalità”. In quale caso l’uomo sposato finirebbe a vivere in una roulotte? Forse solo nel caso in cui a lui viene addebitata la colpa del divorzio, ad esempio per aver tradito la moglie con un’amante o una prostituta? Ed in tal caso secondo voi l’addebito della responsabilità della separazione al marito fedifrago sarebbe per caso ingiusto?

    • Da quello che so, potrebbe succedere al padre, anche se non ha l’addebito dell’assegno divorzile in alcuni casi, visto che i figli minorenni psicologicamente devono vivere con la madre.
      Penso che gli addebiti relativi per chi vuole direttamente od indirettamente sfasciare il suo matrimonio debbano esistere, ma non certo tali da non consentire il pieno sviluppo della propria persona, ovverosia, mandare il cognuge fedifrago in una roulotte (clausola garantita anche dall’articolo 3 comma secondo della Costituzione Italiana).

  265. Caro Franco, se tu dici che praticamente tutte le donne che si prostituiscono contro la loro volontà falliscono la loro carriera in quanto prostitute allora il fenomeno della schiavitù sessuale dovrebbe essere praticamente inesistente. Come mai esso invece esiste? E poi ad un cliente interessa davvero che una prostituta accontenti volentieri le sue esigenze? Non sarà per caso che ai clienti interessa solo penetrare una vagina, indipendentemente dal fatto che la donna si conceda volentieri o meno?

    • In effetti, la schiavitù sessuale non è molto diffusa ed anche per questo fattore. In effetti, i così detti “missili” (costretti anche e principalmente dalla propria necessità) entro un certo tempo spariscono, sia dalle strade che dalle pubblicazioni sui giornali ed on line.
      Sarebbe quasi la stessa cosa avvalersi di una bambola gonfiabile ed il dato suddetto è la relativa prova.

  266. Quindi secondo voi, cari Franco e Cippirimerlo, tutti i giovani, indipendentemente dal sesso e dall’orientamento sessuale dovrebbero essere accompagnati dal padre o dalla madre da un lavoratore o da una lavoratrice sessuale a svezzarsi quando compiono i diciotto anni? Questo significa che anche un eventuale figlio gay dovrebbe essere accompagnato a svezzarsi da un prostituto omosessuale oppure no? In tal caso voi cosa rispondereste di fronte all’obiezione moralistica di chi direbbe che tutto ciò potrebbe portare ad una società eccessivamente consumistica ed edonistica, cioè ad una società che darebbe un eccessiva importanza al sesso?

    • Penso che all’età di 18 anni non si dovrebbe essere ancora accompagnati dai genitori, visto che si è maggiorenni.
      Non arrivare all’eccesso d’importanza per qualsiasi cosa, non significa certo promuovere il relativo proibizionismo. Ovviamente, non bisogna esagerare in nulla.

  267. Caro Franco, il primo di Ottobre hai scritto: “Penso che gli addebiti relativi per chi vuole direttamente od indirettamente sfasciare il suo matrimonio debbano esistere, ma non certo tali da non consentire il pieno sviluppo della propria persona”. Mettiamo il caso che ad entrambi i coniugi sia intestato l’unico appartamento di residenza, metti che la moglie scopre che il marito la tradisce con le prostitute e quindi chiede il divorzio, secondo te non è giusto che l’appartamento inizialmente di entrambi venga intestato alla moglie e che il marito fedifrago debba andar via di casa? Tu come risolveresti tale questione?

  268. Caro Franco, inoltre tu una volta non avevi detto che ad una persona sposata non deve essere attribuita la responsabilità della separazione se ricorre ad un amante mercenario o meno in quanto l’altro coniuge gli nega i rapporti sessuali? Potresti ribadire o no questa cosa?

  269. Caro Franco, se si acquistano prestazioni sessuali da prostitute stradali in una città (come per esempio attualmente Firenze) dove il comune ha emesso un’ordinanza contro la prostituzione, come fa la polizia ad accorgersi che uno in automobile sta facendo sesso con una prostituta se i vetri dei finestrini sono appannati? Se la polizia bussa sull’automobile intimando di aprire non basta che il cliente e la prostituta si rivestano prima di aprire la portiera dell’auto per evitare la sanzione? Cioè in caso di ordinanza repressiva per essere sanzionati non bisogna comunque essere visti dalla polizia mentre si sta facendo sesso o mentre si è nudi?

    • Si deve essere visti e/o ascoltare le testimonianze dei due in merito. Se nessuno di questi afferma che è stato un rapporto a pagamento, non si può subire alcuna sanzione; il tutto a prescindere dalla legalità della relativa normativa locale.

  270. Caro Franco, secondo te è giusto oppure è sbagliato che la gente comune biasimi un avvocato se costui la sera va con le prostitute stradali o con i trans? Cioè tu cosa pensi di coloro che dicono “Quello là fa l’avvocato, non dovrebbe violare la legge e dovrebbe rispettare anche il buon costume”?

    • Se non si viola alcuna legge e/o regolamento lecito, si ha il diritto alla propria libertà di scelta (art. 3 e 13 della Costituzione).
      Tutti coloro che affermano l’opposto sul caso dell’avvocato che si avvale della prostituzione in modo lecito, soffrono proprio di Meretriciofobia.

  271. Caro Franco, dal momento che tu dici che le prostitute che esercitano malvolentieri la loro professione tendono a sparire entro un certo periodo di tempo sia dalle strade che dalle pubblicazioni sui giornali o su internet, ciò forse significa che tutte le prostitute che non falliscono esercitano volentieri la loro professione e che quindi godono in quasi tutti i loro rapporti sessuali con i clienti? Cioè tu intendi dire che la maggioranza delle prostitute stradali o meno godono sul serio quando scopano coi clienti?

    • Dipende anche dai relativi momenti e da chi si ritrovano. Purtroppo la maggioranza reale non si riscontra mai, visto che i così detti “missili” nuovi sono sempre presenti. In effetti, se ci si avvale delle amiche delle proprie amiche, le prime hanno facilmente l’orgasmo in merito.

  272. Caro Franco, qui sopra hai detto: “Penso che all’età di 18 anni non si dovrebbe essere ancora accompagnati dai genitori, visto che si è maggiorenni”. Comunque secondo te un genitore che paga la prestazione sessuale con un o una sex worker al figlio o alla figlia che ancora non lavorano fa bene oppure fa male?

    • Non dovrebbe essrci nulla di male, anche se tale atto potrebbe essere favoreggiamento dell’altrui prostituzione e perseguito dalle leggi italiane. Ho scritto potrebbe, visto che la giurisprudenza attuale sembra considerare la prostituzione ai fini della legge penale come forma di sesso remunerato in via professionale od abituale, scartando la connessa fattispecie occasionale.

  273. Caro Franco, qui sopra hai detto: “penso che il marito che va con prostitute e viene scoperto dalla moglie non debba nulla per il mantenimento di quest’ultima, visto che lui stesso possiede metà dell’appartamento”. Ma se la moglie tradita vuole il divorzio è chiaro che non vuole più vivere con il marito fedifrago nello stesso appartamento, allora secondo te come si fa a risolvere tale questione senza mandare il marito a vivere in una roulotte?

    • In altre parole su tal caso, l’ex moglie resta nell’appartamento, con conseguenza di non ricevere nulla dall’ex marito, il quale potrebbe benissimo andare in un altra casa, visto che esso stesso non dovrebbe elargire nessun mantenimento per la connessa persona, salvo quella di ospitare in comodato d’uso la medesima donna nell’appartamento in questione. Il tutto anche con un tradimento estraneo al meretricio.

  274. Caro Franco, tu hai anche detto che anche in caso di tradimento con un amante a pagamento o meno, la colpa della separazione viene attribuita al coniuge tradito se costui o costei ha negato il consenso ai rapporti sessuali con il relativo coniuge. Questo discorso varrebbe solo in caso di negazione totale oppure anche in caso di negazione parziale del consenso ai rapporti sessuali? Cioè mettiamo il caso che la moglie è disponibile a praticare il coito col marito ma si rifiuta di praticargli il sesso orale, in tal caso se il marito si rivolge al sesso mercenario per soddisfare questa sua esigenza verrebbe oppure no ritenuto responsabile del relativo divorzio?

    • Questo non lo so! Probabile che in tal caso si possa arrivare ad un concorso di colpa in merito e quindi il marito (sempre che la moglie non sia occupata e quindi nemmeno prostituta, visto che queste adesso devono pagare le tasse al pari di tutti i lavoratori liberi professionisti) abbia l’obbligo d’onorare un assegno di separazione in questione ridotto.

  275. Caro Franco, se ho ben capito tu dici che se si è sanzionati per non aver appannato i vetri dei finestrini dell’autovettura propria o della prostituta medesima allora la sanzione è giusta, mentre invece se si viene sanzionati in base ad un’ordinanza pro decoro pur avendo fatto appannare i vetri tale sanzione sarebbe eccessiva ed ingiusta, per caso è questo che tu dici?

    • Sì. Gli atti osceni e contrari alla pubblica decenza sono sanzionabili per il Codice Penale italiano (art. 527 e 726). Le disposizioni locali come le Ordinanze Sindacali/Prefettizie ed i Regolamenti di Polizia Locale devono rispettare certe limitazioni. I primi devono trattare situazioni temporanee ed occasionali, non certo permaneti ed ordinarie ed i secondi non possono disciplinare i l’ordine e la sicurezza pubblica, visto che quest’ultime materie sono di compentenza esclusiva della legislazione Statale (art. 117 secondo comma lettera h) della Costituzione Italiana). In più, ambedue devono agire in regime d’extra ordinem (senza la presenza di una norma nazionale che vieti la medesima condotta); quindi se si è sanzionati per atti osceni e per un’Ordinanza Sindacale o Regolamento di Polizia Locale, poiché non si ha coperto od appannato i vetri di un’auto alcova, la seconda contravvenzione sarebbe impugnabile.

  276. Caro Franco, tu una volta hai detto che non bisogna giudicare male dal punto di vista morale chi acquista una prestazione sessuale di tipo sadomaso da un/una sex worker, purché non si arrechi un grosso danno permanente alla suddetta persona. Da questo punto di vista tu come giudicheresti chi paga una persona donna o uomo etero o omosessuale perché si faccia consensualmente urinare o defecare addosso oppure perché si faccia frustare con una frusta dotata di borchie? Secondo te in tal caso si rischia di arrecare un grosso danno permanente oppure no? Per esempio il farsi urinare o defecare addosso non comporta il rischio di contrarre delle gravi infezioni?

  277. Caro Franco, di tanto in tanto mi capita di sentire parlare dei genitori che si dicono contenti perché il loro figlio o la loro figlia ha trovato lavoro, ma se ci basiamo sull’idea che il lavoro di prostituta è un lavoro normale e dignitoso come tutti gli altri tu cosa diresti riguardo a dei genitori che non fossero contenti del fatto che la loro figlia o il loro figlio ha trovato lavoro come sex worker? Cosa dici di coloro che invece che essere contenti del fatto che il figlio o la figlia ha comunque trovato lavoro come sex worker se ne vergognano? Secondo te questi genitori sono da comprendere oppure sono da condannare?

    • Posso dire che se avessi una figlia od altra parente che si prostituisse nella maggiore età e consensualità, non potrei certo oppormi a tale libera scelata visto che non soffro di Meretriciofobia, come forse i genitori che si lamentano in questione.

  278. Quindi, se ho ben capito la pratica di procedura legale della California, il relativo processo tornerà dal secondo al primo grado, con le dette raccomandazioni. Certamente, per merito del primo o del secondo affermato organo giudicante, tale tesi d’incostituzionalità sarà giudicata dalla Suprema Corte, che, nel succitato Stato Americano, svolge anche i medesimi compiti di Corte Costituzionale, la quale, come per l’omosessualità, potrebbe cancellare il reato d’esercizio ed avvalenza della prostituzione in California.
    Speriamo bene! Potrebbe essere un bel precedente anche a livello internazionale, per non dire intercontinentale, visto che i medesimi principi sono ripresi da moltissime Costituzioni, come quella italiana e di quasi tutti i Paesi Europei, Svezia compresa!
    http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2017/10/21/ASqazsAK-prostitute_legalizzi_california.shtml

  279. Caro Franco, sempre a proposito di Meretriciofobia, secondo te è giusto oppure sbagliato che il fatto di biasimare chi si prostituisce o chi si avvale della prostituzione venga considerato come la legittima espressione di una opinione personale? Cioè secondo te chi pubblicamente biasima i o le sex workers dovrebbe arrivare ad essere addirittura perseguito penalmente per Meretriciofobia? Oppure tu ritieni che si dovrebbe perseguire l’offesa alla suddetta categoria ma non il semplice biasimo? E secondo te come si farebbe a distinguere eventualmente in sede penale chi offende le prostitute o i clienti da chi semplicemente biasima i suddetti? Cioè come si fa a distinguere l’offesa dal diritto alla libertà di espressione in questo caso?

  280. Caro Franco, tu cosa dici a proposito di quegli storici che giudicano male la figura di papa Alessandro VI Borgia perché in pieno Rinascimento faceva le orge con le prostitute in Vaticano e perché pare che facesse sesso anche con sua figlia Lucrezia la quale era comunque consenziente? Dal tuo punto di vista liberale in fatto di sesso ti sembra giusto demonizzare un uomo, papa o meno, perché si accoppia con sua figlia o con delle prostitute però senza commettere nessuno stupro?

  281. Caro Franco, partendo dall’idea che il sesso mercenario e che ogni forma di sesso tra persone adulte e consenzienti non deve essere stigmatizzata, ti sembra giusto che sia ancora oggi considerato immorale l’incesto anche quando avviene tra consanguinei entrambi adulti e consenzienti? Secondo te per quale motivo l’incesto, se compiuto senza fare alcuna forma di violenza, dovrebbe essere considerato peggiore dell’omosessualità e della prostituzione?

    • So che la riproduzione tra consanguinei genera persone fisicamente e mentalmente deboli e se tale pratica diventa perpetua s’arriva all’estinzione, esattamente come accadeva per le diverse dinastie dell’antico Egitto, dove il Faraone, che era considerato un Dio, poteva unirsi in matrimonio solo con una Dea, ovverosia la propria sorella. Di conseguenza, i vari legislatori in passato hanno cercato di stendere un riparo a questo fenomeno, il quale può essere benissimo evitato al giorno d’oggi con la contraccezione e l’aborto. Quindi, le suddette normative proibizioniste possono benissimo essere abrogate.

  282. Caro Franco, non so se tu hai mai visto il film “Taxi Driver” con Robert De Niro, io ho letto la trama su Wikipedia ed ho visto che parla di un tassista americano reduce dal Vietnam che uccide i protettori e l’affittacamere di una prostituta tredicenne interpretata da Jodie Foster la quale nel film sembra consenziente a prostituirsi nonostante la giovane età. Nel film il protagonista viene fatto passare come un eroe che combatte contro il degrado metropolitano della sua città, secondo te, ragionando dal punto di vista di chi ritiene che la prostituzione sia un normale lavoro, è giusto o sbagliato considerare tale personaggio come un eroe? Anni fa avevo letto un commento che diceva che questo film sarebbe intriso di violenza fascista, tu che ne pensi? Come si deve comportare secondo te un cittadino se scopre che una ragazzina adolescente viene fatta prostituire col suo stesso consenso?

    • Questo è proprio uno stampo di politica barbarico-fascista, alla pari del film: “Il giustiziere della notte”. Se la prostituta ha meno di 14 anni, si ha proprio un caso di pedofilia. Chi non ha un’età matura a livello sessuale ed economico, riceve dei danni psicologici dalla domanda e dall’offerta della prostituzione, la quale difatti dovrebbe restare limitata a persone adulte.
      Giustamente, non bisogna promuovere quest’attività e si devono denunciare questi abusi contro i minori, ma non si può altrettanto giustificare l’altrettanto barbarica pena di morte per questi reati.

  283. Caro Franco, secondo te non può esistere il rischio che la tolleranza legale o l’eventuale assenza di stigma morale nei riguardi della prostituzione possa far aumentare il consumo di stupefacenti collegato a chi si prostituisce? Cioè non potrebbe darsi che in assenza di sensi di colpa legati alla prostituzione le prostitute si droghino più spesso per essere su di giri e stancarsi di meno mentre vendono le loro prestazioni sessuali?

  284. Caro Franco, tu personalmente ti sentiresti in colpa all’idea che la prostituta dalla quale tu hai acquistato prestazioni sessuali possa essere una tossicodipendente che si droga per eccitarsi di più con i clienti, oppure che possa essere una che da il proprio consenso alla vendita di prestazioni sessuali per comprarsi magari l’eroina? E nel caso che tu non abbia sensi di colpa in proposito potresti spiegare il motivo?

    • Io sono per l’antiproibizionismo delle droghe, anche se sconsiglierei completamente d’assumerle e giustamente, le prostitute con i propri soldi possono essere libere di spendere questi come a loro piace, però, è obbligo aiutare il relativo soggetto ad uscire eventualmente dalla tossicodipendenza.

  285. Caro Franco, secondo te, se ragioniamo da un punto di vista non sessuofobico e soprattutto non affetto da meretriciofobia dobbiamo offenderci oppure no se qualcuno, con l’intento di insultarci, ci dice cose tipo: “Sei un figlio di puttana” oppure “tua sorella è una troia”? Cioè in tal caso avremmo un legittimo motivo di offenderci tenendo conto del fatto che nell’essere “figli di puttana” o fratelli di una cosiddetta “troia” non ci sarebbe nulla di male? Chi se la prende a male per essere fatto oggetto di queste espressioni secondo te sarebbe necessariamente uno affetto da meretriciofobia oppure no?

    • Ovviamente, tale affermazione si rivolge in modo offensivo, ed identifica in quest’espressione non certo chi è veramente figlio di prostituta, ma può essere figlio di chiunque, tranne che si comporta in malo modo. Secondo il mio punto di vista, non bisognerebbe menzionare il meretricio in quest’affermazione offesiva, visto che non è affatto identificante la realtà. Esattamente come quando si screditano allo stesso modo le persone, indicando gli omosessuali od altro genere sociale.

  286. Caro Franco, tornando a parlare del cosiddetto incesto, tu quindi ritieni che l’atto sessuale tra consanguinei debba essere stigmatizzato solo quando genera una prole e che non debba essere condannato moralmente quando i consanguinei si accoppiano tra di loro usando metodi contraccettivi?

  287. Caro Franco, secondo te io cosa dovrei rispondere alle cosiddette argomentazioni di quelli che mi dicono cose tipo: “Se tutti facessero come te, che preferisci andare a puttane piuttosto che sposarti con una brava donna e procreare, il genere umano si estinguerebbe”. Cioè pare proprio che certe persone pensino veramente che il progredire della libertà sessuale possa davvero comportare un nocivo calo delle nascite. Tu cosa risponderesti di fronte a questo ricorrente modo di argomentare?

  288. Caro Franco, ragionando dal punto di vista di chi, come te, crede nel valore della libertà sessuale, come giudichi la tendenza che ha la società a classificare come donne “serie” quelle che non si prostituiscono o non si concedono a rapporti sessuali promiscui col primo che capita, e donne “facili” o “poco serie” oppure “puttane” quelle che invece tendono alla promiscuità sessuale? Secondo te questo modo di classificare le persone sarebbe giusto o sbagliato? Per quale motivo, secondo te, una persona che fa sesso in modo promiscuo, mercenario o meno, deve essere ritenuta meno “seria” rispetto ad una persona che invece fa sesso solo all’interno di una relazione sentimentale? Secondo te in questo modo di giudicare è ravvisabile oppure no un fondo di sessuofobia?

    • Oserei dire che in questo caso sussiste proprio la sessuofobia e/o la meretriciofobia, visto e considerato che non è sicuro il carattere serio o non serio di tutte le persone in questione.
      In altre parole, la sessualità promiscua o meno, non ha nulla d’influenzante sulla serità delle connesse persone ed è logico pensare ciò!

  289. Caro Franco, tu come giudicheresti da un punto di vista non sessuofobico un personaggio pubblico, tipo un uomo politico sposato il quale vivesse con la propria moglie uno stile di vita improntato alla coppia aperta, se costui venisse scoperto in compagnia di una prostituta etero o transessuale? Troveresti giusto oppure no se tale personaggio venisse biasimato?

  290. Caro Franco, un giorno tempo fa mi è capitato di vedere alla televisione un pezzo di un film ambientato in Italia negli anni sessanta, dove si vedeva la polizia che faceva irruzione in un locale, controllato dalla malavita, dove si praticava il gioco d’azzardo e la prostituzione, però non si capiva se la prostituzione nel film fosse forzata oppure consensuale, forse era consensuale dal momento che le prostitute reagivano con aria scocciata all’irruzione dei poliziotti. Secondo te, da un punto di vista personale, morale e laico, è giusto oppure sbagliato che sia perseguito lo sfruttamento della prostituzione da parte della malavita anche quando si tratta di donne maggiorenni e consenzienti? Qual’è la tua opinione personale a prescindere dalla legge Merlin? Cioè si può o no definire come affetta da meretriciofobia una legge che persegue la malavita organizzata per sfruttamento della prostituzione di persone che però sono maggiorenni e consenzienti? E le suddette prostitute consenzienti devono essere stigmatizzate moralmente per il motivo che lavorano per la malavita organizzata?

    • Giustamente, il proibizionismo è l’acqua del pesce Mafia ed è meglio evitare questo dove si può. Naturalmente, in un bordello sei molto più al sicuro, rispetto alla semplice libera professione. Sottolineo che per le leggi italiane le meretrici, che stanno in una casa chiusa potrebbero essere accusate d’esercizio di questa, ovvero d’agevolazione reale di reato. Sarebbe meglio depenalizzare l’esercizio e la gestione dei bordelli, purché vi lavorino unicamente prostitute maggiorenni e consenzienti.
      Le stesse sex workers farebbero meglio a non violare le leggi.

  291. Caro Franco, una volta mi è capitato per caso di sentire due persone che discutevano a proposito di una donna delle pulizie che si è sentita rivolgere da un conoscente il seguente discorso: “Perché non ti metti a fare la prostituta? Guadagneresti di più che a fare le pulizie!”. La tipa in questione ha reagito dando uno schiaffo al tizio che le aveva rivolto la domanda. Secondo te, da un punto di vista non meretriciofobico, tale donna delle pulizie avrebbe fatto bene oppure male a reagire in quel modo?

  292. Caro Franco, tu ogni tanto dici che nell’ambito delle relazioni sessuali non bisogna tenere il piede in due scarpe e che non si deve tradire il proprio partner. Allora ti chiedo cosa pensi riguardo a chi da sposato consuma materiale pornografico? Secondo te un uomo o una donna, se sono sposati, hanno forse il diritto di guardare per proprio conto film o giornali hard solo quando l’altro partner è d’accordo sul fatto che loro li guardino? In altre parole tu pensi che una persona sposata o fidanzata abbia il dovere di reprimersi dal consumare in privato materiale pornografico se il proprio compagno o la propria compagna non vuole?

    • Questo penso proprio che non sia tradimento. Non conosco alcuna giurisprudenza in merito per l’addebito o meno della connessa separazione, comunque, sul mio punto di vista, tale azione non dovrebbe essere causa dello scioglimento della suddetta unione.

  293. Caro Franco, dal momento che mi sembra che tu dica che uno ha bisogno del consenso della propria moglie per fare sesso con una prostituta senza comportarsi scorrettamente nei riguardi della moglie stessa, tu cosa pensi di un ragazzo maggiorenne che abita con dei genitori moralisti ed all’antica, contrari alla prostituzione? Secondo te è etico oppure no se costui fa sesso con le prostitute all’insaputa dei genitori i quali se ne avrebbero a male se lo sapessero? In altre parole per quale motivo sarebbe giusto considerare immorale il fatto di andare a prostitute contro la volontà della propria moglie e invece sarebbe etico fare la stessa cosa contro la volontà dei propri genitori? Cioè perché giustificare la libertà sessuale individuale solo quando si fanno certe cose senza il consenso dei genitori? Una persona non dovrebbe essere libera di fare sesso con chi vuole anche quando lo fa contro la volontà della moglie o del marito? Perché “tradire” i genitori sarebbe accettabile ed invece tradire la moglie no?

  294. Caro Franco, stando al giornale locale della mia città qui ci sono dei cittadini di un certo quartiere che si lamentano perché alla sera in un giardino pubblico ci sono le prostitute. Dal giornale non si capisce se le suddette prostitute fanno sesso con i clienti in auto con i vetri appannati, oppure se lo fanno nel giardino stesso, magari sulle panchine. Secondo te queste persone che si lamentano avrebbero ragione, oppure si tratterebbe di persone affette da meretriciofobia? Di solito, che tu sappia, le prostitute che battono i giardini pubblici il sesso con i clienti lo fanno in automobile con i vetri appannati oppure lo fanno all’interno del giardino stesso magari sotto la vista di eventuali passanti? Secondo te hanno ragione gli abitanti del quartiere a lamentarsi, considerando magari anche il fatto che di sera, ad una certa ora, per un giardino pubblico non dovrebbe passare nessuno a parte gli eventuali clienti delle suddette prostitute?

    • Bisogna sempre evitare gli atti osceni sotto la vista pubblica, in ogni circostanza. Non so esattamente cosa succede nei giardini pubblici cittadini, però, fino a quando le stesse prostitute in abiti non quasi esistenti adescano educatamente, è giusto che restino in quel posto.

  295. Caro Franco, oggi un mio collega d’ufficio mentre scherzava con me mi ha mostrato sul suo cellulare un video porno dove si vedeva una donna che faceva sesso con un cavallo. Allora io ti chiedo questo: secondo te è giusto che ancora oggi permanga il tabù della zoofilia? Per quale motivo secondo te si dovrebbe continuare a stigmatizzare il sesso tra persone ed animali? Tu credi che la zoofilia e la pornografia che fa uso di animali vadano vietate solo perché sarebbero una forma di violenza sugli animali? Però nel video che io ho visto oggi sembrava che il cavallo fosse consenziente a fare sesso con la donna in questione, dal momento che il suddetto animale aveva il pene in erezione. Tu cosa ne pensi? Secondo te la pornografia che mostra scene di sesso tra persone ed animali dovrebbe essere vietata come forma di violenza oppure no?

  296. Caro Franco, hai detto: “Penso che essa stessa(cioè la sessualità tra persone ed animali) debba essere vietata se realmente è una forma di violenza”, secondo te è possibile che un animale possa essere in qualche modo consenziente nel fare sesso con una donna o con un uomo? Ad esempio se un cavallo ha il pene in erezione ciò significa oppure no che prova piacere nel fare sesso con una donna? Cioè io quasi quasi presumerei che se un animale soffre a causa di una violenza dovrebbe avere il pene flaccido o no? Tu cosa dici? E’ possibile che un animale possa provare piacere facendo sesso con una persona?

  297. Caro Franco, a te sembra giusto, oppure no, che certa gente ogni tanto stigmatizzi il fatto che i vari attori ed attrici porno, i produttori e tutti coloro che fanno parte del giro dell’industria del porno, guadagnino, stando a quel che si dice, cifre di denaro molto elevate? Lamentarsi del fatto che una pornostar o un produttore di film o riviste hard guadagnino così tanti soldi con la loro attività, sarebbe una cosa legittima a tuo avviso, oppure si tratterebbe di una forma di moralismo meretriciofobico?

    • Ovviamente in tal caso, non siamo in campo di meretricio e non penso proprio che si possa avere una giustificazione nel lamentarsi dei grossi guadagni in merito, i quali, da quello che so, stanno crollando a causa dei filmati simili amatoriali messi in Rete.

  298. Caro Franco, secondo te è moralmente accettabile che un ragazzo maggiorenne che ha un lavoro e che però abita ancora con dei genitori moralisti ed all’antica, esca alla sera per andare di nascosto a consumare rapporti sessuali con prostitute eterosessuali o transessuali? Secondo te sarebbe anche questo un modo di tenere ipocritamente il piede in due scarpe in quanto si tradirebbe la fiducia dei genitori e si tenderebbe a vivere una doppia vita? Oppure tu pensi che il suddetto sia un comportamento corretto sul piano morale?

  299. Caro Franco, dal momento che io non ho ne la patente ne l’automobile posso fare sesso mercenario solo con prostitute automunite. Quindi secondo te io posso fare a meno di chiedere la carta d’identità alle prostitute con le quali faccio sesso per sapere se sono maggiorenni o meno? Cioè io presumo che se mi fanno scopare sulla loro automobile dovrebbero essere patentate e quindi maggiorenni per forza, tu cosa dici? Devo chiedergli la carta d’identità lo stesso?

    • Come faccio attualmente, se incontro un’automunita e mi sembra tanto giovane, le chiedo ugualmente la Carta d’Identità, oppure la patente, visto che non è affatto escluso al 100% che essa stessa possa essere minorenne e quindi non essere scusato per ignoranza inevitabile in merito.

  300. Caro Franco, siccome io non me ne intendo molto di automobili, mi puoi spiegare come si fa ad appannare i finestrini? Bisogna far andare l’aria calda oppure quella fredda? Ci vuole molto tempo per appannare i finestrini a sufficienza in modo che da fuori non si veda niente? E per fare sesso in automobile tu dici che sia meglio spogliarsi completamente oppure bisogna limitarsi a tirar giù la cerniera dei pantaloni, dal momento che può arrivare una ispezione della polizia da un momento all’altro?

    • Dipende dall’autovettura e dalla temperatura esterna. Naturalmente, l’aria calda all’interno compie l’azione di disappannamento, viceversa quella fredda.
      Meglio restare il più possibile vestiti, anche se non troppo; inoltre, gli atti osceni sono stati depenalizzati ed in sede civile si può contestare più facilmente quelli colposi, svolti in zone non frequentate e buie, rispetto a quando la connessa fattispecie dolosa era illecito penale.

  301. Caro Franco, io noto che alcune persone che conosco fanno talvolta un discorso di questo tipo: “Nelle vie del mio quartiere di periferia alla sera vedo che ci sono le lucciole che adescano i passanti, allora mi viene la paura che qualcuno possa venire di notte a rubare in casa mia perché se un quartiere è malfamato per via della presenza delle lucciole allora è facile che ci siano anche i topi d’appartamento”. Secondo te questo tipo di paura ha un certo fondamento oppure no? E’ possibile che la presenza di prostitute sui viali alla sera faccia indirettamente aumentare il numero dei reati contro il patrimonio o contro le persone? Oppure tu pensi che questo tipo di paura possa essere connessa ad una forma di meretriciofobia ingiustificata?

    • E’ proprio una forma di meretriciofobia. In effetti, come avevo già affermato in passato, se nella zona in cui fosse presente l’insicurezza pubblica, le stesse prostitute non riuscirebbero ad esercitare.
      Difatti, non in tutti i quartieri con assenza di pulizia e strade bucate aumentano i furti ed altri tipi di reato.
      Dove invece non sono presenti lucciole, ma potrebbero esserci, potrei anche sospettare che non sia una buona zona!

  302. Caro Franco, secondo te una prostituta commette qualche tipo di reato se lungo la strada ferma i passanti dicendo loro: “Ciao bello! Se mi dai tot euro ti faccio scopare con me!” nel caso in cui tale tipo di avance non sia insistente in caso di rifiuto? Cioè la legge punisce per caso il fatto che la prostituta in questione si rivolga ai passanti usando parole volgari?

    • E’ una palese violazione dell’aticolo 5 della Legge 75/1958 “Merlin”, considerando anche che il reato di linguaggio contrario alla pubblica decenza (art. 726 comma secondo del Codice Penale) è stato completamente cancellato nel 1999.

  303. Caro Franco, comunque come dovrebbe fare una prostituta per adescare i passanti gentilmente senza usare parole volgari ma facendosi comunque capire? Potresti fare un esempio in proposito?

    • Dovrebbe utilizzare l’adescamento passivo, ovverosia, mettersi in abiti non troppo succinti sulla strada e contrattare la prestazione senza seguire nessuno per le vie, ma unicamente quando si sta già avendo un interpellazione, ovvimente in modo non molesto.

  304. Caro Franco, il motivo per cui certi sindaci fanno le ordinanze pro decoro non potrebbe essere moralmente o giuridicamente giustificato dall’esigenza di vietare che lungo la pubblica via si usino atteggiamenti volgari negli approcci tra clienti e prostitute? Potresti gentilmente spiegare il motivo per cui avrebbero torto nel fare ciò?

    • In tal caso, esistono già le leggi nazionali al fine di contrastare tale degrado e se per caso fosse sussistente una certa prevenzione in merito, deve sussistere un evento parallelo temporaneo ed occasionale, non certo ordinario e permanente, ovvero a cadenza periodica e prevedibile. Il tutto nel rispetto dei principi della contingibilità ed urgenza, sanciti nella Sentenza della Corte Costituzionale n. 115/2011, nei quali viene richiamata anche l’obbligo d’azione extra ordinem.
      Sottolineo che il Sindaco in quel caso emana questi provvedimenti sull’ordine pubblico come ufficiale del Governo, però, i soldi delle relative sanzioni entrano nel rispettivo erario comunale. Se quest’ultimi venissero versati allo Stato centrale, visto che l’autorità in questione viene delegata dal connesso Prefetto, vorrei proprio vedere quante di queste Ordinanze sarebbero ancora emanate! Inoltre, ricordo che i Regolamenti di Polizia Locale non possono disciplinare l’Ordine e la Sicurezza pubbica, in quanto la detta competenza spetta esclusivamente allo Stato Centrale.

  305. Caro Franco, tu dici che le ordinanze locali pro decoro pubblico sarebbero anticostituzionali, ma allora se questo è vero come mai vengono comunque applicate? Se fossero veramente anticostituzionali non dovrebbero essere vietate e quindi inapplicabili?

    • Certo. Ovverosia, possono essere annullate dai rispettivi TAR e disapplicate dalla Giustizia civile o penale, defalcando le rispettive pene.
      Più che incostituzionali, esse stesse non sono conformi ai principi generali dell’Ordinamento, tra i quali sussistono i dettami costituzionali.

  306. Caro Franco, secondo te è criticabile oppure no il fatto che alcuni tipi di film porno abbiano titoli come “Troie in calore”, quando l’uso della parola “Troie” potrebbe apparire meretriciofobico e dispregiativo oltre che volgare? Tu come giudichi l’uso di tali termini? Secondo te è troppo volgare oppure moralistico? Oppure tu ritieni che non ci sia nulla di male ad usare questo tipo di parole in tali tipi di contesto?

  307. Caro Franco, secondo te è giusto oppure no che le prostitute o le pornostar abbiano la possibilità di abortire se per caso a loro capita di rimanere incinte per errore mentre svolgono il loro mestiere? Io ho notato che anche persone che dicono di non essere contrarie all’aborto libero rimangono un pò perplesse di fronte all’ipotesi che una lavoratrice sessuale possa abortire, in quanto pensano che l’aborto, quando viene fatto da una prostituta o da un’attrice hard sia moralmente più discutibile dell’aborto fatto da una donna qualunque considerata più “seria”. Tu cosa ne pensi a proposito di ciò? Per te una prostituta o una pornostar che decidono di abortire dopo essere rimaste incinte per sbaglio meritano di essere stigmatizzate socialmente oppure no?

  308. Caro Franco, secondo te è giusto giudicare male o censurare dei manifesti pubblicitari dove compaiono immagini di sesso e violenza come per esempio l’immagine di un uomo sdraiato a terra e macchiato di sangue finto che si finge morto, con vicino a lui una donna seminuda armata di pistola che gli ha appena sparato? Oppure un immagine dove si vede una donna nuda che si finge morta ammazzata vicino al bordo di una piscina? Secondo te hanno ragione oppure hanno torto coloro che vorrebbero che immagini come le suddette vengano censurate o stigmatizzate come sessiste o pericolose? Faccio presente che le suddette immagini che ho citato compaiono nel film del 1978 intitolato “Occhi di Laura Mars”, in tale film la protagonista oltre ad avere facoltà paranormali è una fotografa di moda che viene criticata in quanto usa le suddette foto di sesso e violenza per far vendere dei prodotti commerciali, secondo te è giusto oppure no usare immagini di sesso mischiate a violenza, magari simulata, per vendere prodotti di moda? Tu ritieni che una società liberale e democratica oltre che laica debba permettere oppure no tali tipi di espressione pubblicitaria?

  309. Salve a tutti ieri sono appena rientrato da Amsterdam. Vi voglio raccontare la mia esperienza ai red light assolutamente NEGATIVISSIMA! Una bionda da mozzafiato mi attrae e gli chiedo quanto volesse,lei mi risponde 50€ per 20 min. Accetto entro lei mi chiede i soldi pago e mi fa ok. Ora cosa vuoi un pompino o lap dance.. gia mi urtó il fatto che non si concesse a me per un rapporto completo dopo avermi sfilato 50€. Ovviamente quando gli richiedo indietro i soldi lei mi dice che non era possibile quindi opto per il pompino. Forse e durato meno di un minuto. Quando cerca di chiedermi altri 150€ per scopare.. ovviamente dico no.lei prova a contrattare dice allora dammene 100, e io dico ancora di no.quando si rende conto che da me non avrebbe fatto nessun soldo lei si alza e mi dice: Tempo Scaduto! Initile raccontarvi il mio disappunto lei mi caccia spruzzandomi con lo spruzzino.. io comunque rimango fuori da lei aspettando il mio amico, dopo un po 3-4 polizziotti in borghese cercano di scattarmi una foto, pero senza successo ( siccome non sono nato ieri) allora loro mi si avvicinano si presantano col tesserino e mi chiedono quale fosse il mio problema. Gli spiego l accaduto e l unica cosa che mi sanno dire e che la prossima voltai soldi vanno dati dopo. Ragazzi mi sono letteralmente intossicato! Spero questo mio pensiero aiuti qualcuno a non cadere in queste truffe! Morale della favola sono puttane e tanto basta!!!

  310. Caro Franco, tu cosa ne pensi a proposito di ciò che avrebbero detto le cento donne francesi, tra le quali c’è pure Catherine Deneuve, riguardo alla storia delle presunte molestie sessuali? Avrebbero detto che “Lo stupro è un crimine. Ma tentare di sedurre qualcuno in maniera insistente o maldestra non è un reato, questa maniera sbrigativa di fare giustizia ha già fatto vittime, uomini puniti con la perdita del lavoro avendo avuto come unica colpa quella di aver sfiorato un ginocchio, tentato di strappare un bacio ecc. ecc.” Tu in passato non avevi detto che chiedere ad una persona “vorresti scopare con me” in modo insistente sarebbe un reato di molestia sessuale? E quindi tu cosa ne pensi delle esternazioni che ci sono qui sopra?

  311. Caro Franco, sempre a proposito di quanto ho scritto qui sopra, tu cosa ne pensi del fatto che anche Eretica del sito “Al di là del buco”, assolutamente non una nazifemminista illiberale, dal momento che difende le sex worker ed il porno, avrebbe criticato l’esternazione di Catherine Deneuve ed avrebbe preso le difese di Asia Argento?

  312. Caro Franco, sempre rimanendo sullo stesso argomento, tu come reagiresti se un omosessuale tentasse di sedurti in maniera insistente o maldestra, magari sfiorandoti un ginocchio o tentando di strapparti un bacio come dice Catherine Deneuve? Lo considereresti un reato di molestia sessuale oppure no? Cosa diresti se il suddetto omosessuale finisse per perdere il lavoro per via delle suddette avance nei tuoi riguardi? La considereresti una giusta pena oppure no?

  313. Caro Franco, tu cosa risponderesti a quelli che dicono che chi sceglie di prostituirsi tende ad andare incontro a traumi fisici e soprattutto psicologici più gravi di quelli ai quali può andare incontro chiunque altro che sceglie di svolgere un qualsiasi altro tipo di lavoro socialmente accettato? Per esempio c’è chi dice che gli unici tipi di traumi causati da mestieri socialmente accettati e paragonabili ai traumi di chi vende prestazioni sessuali, siano i traumi eventuali di chi svolge il mestiere di di soldato o di poliziotto, dal momento che entrambi rischiano di essere uccisi mentre svolgono il loro servizio, solo che di mestieri come quello di soldato o di poliziotto la società non ne può fare a meno, dal momento che ogni società ha bisogno di essere difesa dalla criminalità e da eventuali aggressioni militari esterne, mentre invece del mestiere di chi si prostituisce si potrebbe benissimo fare a meno, dal momento che i prostituti e le prostitute venderebbero servizi di genere puramente voluttuario e non di primaria necessità. Quindi per questi motivi per alcuni sarebbe giusto vietare la prostituzione in quanto i danni psico-fisici che essa causerebbe a chi svolge questo tipo di professione sarebbero maggiori del superfluo e trascurabile beneficio che ne ricaverebbe la società. Tu caro Franco come argomenteresti per rispondere a questo genere di obiezioni?

  314. Caro Franco, tu cosa risponderesti di fronte all’obiezione di chi dice che la prostituzione scelta forzatamente per sfuggire alla miseria sarebbe in sostanza una forma di sesso fatto per forza e malvolentieri, il quale sarebbe simile allo stupro, perché se si apre il dizionario e si cerca la parola stupro si trova la definizione che dice “Sesso fatto per forza o non volontariamente” o qualcosa del genere. Cioè chi vuole vietare la prostituzione direbbe che il sesso fatto sforzandosi sarebbe una forma di stupro o quasi, dal momento che non sarebbe sesso fatto in modo pienamente volontario, mentre invece altri mestieri come ad esempio il muratore, l’operaio, la donna delle pulizie, il carabiniere ecc. anche se scelti forzatamente per sfuggire alla miseria secondo il vocabolario e secondo il senso comune non sarebbero una forma di violenza o di stupro, per cui il sesso fatto malvolentieri con clienti magari anziani o di aspetto sgradevole e per di più con l’eventuale senso di colpa tipico talvolta di chi si prostituisce sarebbe più traumatizzante di qualsiasi altro lavoro pur scelto forzosamente. Tu caro Franco quali eventuali errori trovi in questo modo di ragionare? Le obiezioni qui sopra sono state fatte a me personalmente. In sostanza queste persone che io conosco dicono che chi fa malvolentieri il lavoro di prostituta/o subisce una sorta di violenza mentre invece chi fa malvolentieri qualsiasi altro genere di lavoro sarebbe soltanto un lavativo e non una persona che subisce violenza.

    • Posso dire che la parola stupro deriva dal fatto che il sesso viene fatto con forzatura di un’altra persona e non da se stessi. Difatti, dovrebbe essere una violenza anche per qualsiasi altro mestiere, non sessuale ed anche chi è costretto ad andare con una prostituta dovrerbbe essere uno stuprato. Il tutto per ragione di logica, lontano dai principi irrazionali della meretriciofobia, che mistifica la realtà dei criteri dei fatti in merito.

    • Se non ho capito male dall’articolo che hai linkato risulta che: vendere sesso non è illegale, pagare per il sesso è illegale sempre e comunque ma nel caso lo si compri da un minore, da una persona “debole” (cosa si intende per debole non si sa) o da una persona sfruttata da terzi le pene sono persino più gravi.

      A me sta roba sembra peggio di quella di svedese onestamente.

        • clients of a prostitute will be penalised; if the prostitute is a minor, a particularly vulnerable person or a victim of exploitation, procuring or human trafficking for sexual purposes then additional penalties will apply

          Io questa frase la traduco così: i clienti di una prostituta verranno penalizzati; se la prostituta è un minore, una persona particolarmente vulnerabile o una vittima di sfruttamento, favoreggiamento o traffico di esseri umani a scopi sessuali allora penalità aggiuntive verranno applicate.

          Sbaglio qualcosa?

          • A parte il favoreggiamento sì. Però, solo in quei casi. Basta leggere il periodo precedente a quello, dove afferma che nei primi due si applicherà una pena, nei rimanenti un’altra più lieve.
            In altre parole, solo a certe condizioni della prostituta, i rispettivi avvalenti saranno sanzionati.

  315. http://www.lanazione.it/pistoia/politica/elezioni-politiche-2018-1.3767791
    Caterina Bini, quella che in parlamento ha cercato di introdurre il modello svedese, è stata miseramente trombata in quello che sembrava un collegio blindato per mano di un leghista che invece vuole legalizzare i bordelli.
    Spero che questa disgraziata non verrà ripescata con il proporzionale altrimenti continuerà a fare danni in parlamento.
    Sono curioso di sapere se anche gli altri 30 parlamentari che firmarono questa proposta di legge sono stati trombati come è giusto che sia.
    Comunque da quello che ho notato molti proibizionisti sono stati trombati e spero che nel nuovo parlamento a maggioranza leghista-grillina si faranno finalmente leggi liberali, prima fra tutte l’abrogazione della legge merlin.

    • Sembra che anche Francesca Puglisi, quella che presento al senato la proposta di legge per introdurre il modello svedese, potrebbe essere trombata pur essendosi candidata nella rossa Emilia, ma non ci sono ancora certezze.
      Invece ci sono certezze che il fetente lurido Maurizio Lupi, grande sostenitore della criminalizzazione dei clienti, entrerà nel prossimo parlamento avendo vinto agevolmente il suo collegio in una roccaforte leghista http://giornaledilecco.it/politica/maurizio-lupi-netta-affermazione-nel-collegio-merate/
      Spero che questo miserabile non avrà la possibilità di fare danni come nella precedente legislatura dove appose la sua firma su qualsiasi proposta di legge che introducesse il modello svedese.

      • Da quello che so, la Bini è stata ripescata nel proprozionale; forse le stessa cosa per la Puglisi, la quale, come presidente della Commissione del Senato sul femminicidio, non ha voluto menzionare la prostituzione nella rispettiva relazione finale.
        Inoltre, metà di coloro che hanno firmato il suddetto ddl non sono stati eletti.

        • http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/politica/elezioni-4-marzo-risultatti-1.3772119
          Qui sta scritto che la Puglisi è stata trombata in maniera definitiva e questa cosa è molto positiva perchè la tipa disse che i clienti dovevano farsi le seghe invece di andare a mignotte un linguaggio da vera nazi femminista.
          Mi dispiace per la rielezione della Bini che evidentemente può contare sulla appoggio dei vertici del PD altrimenti non veniva ripescata, sono curioso di sapere se anche nella prossima legislatura ripresenterà il ddl nonostante molti suoi compagni di battaglia contro il meretricio sono stati trombati o non ricandidati come Fabrizia Giuliani nota leader del movimento femminista radicale Se Non Ora Quando e anch’essa grande sostenitrice della criminalizzazione dei clienti.

  316. In teoria , mai come ora in parlamento ci sarebbero le condizioni per fare una legge che legalizza la prostituzione . Purtroppo , per vari motivi , penso , ma spero di sbagliarmi , che tutto questo non avverrà … Intanto , dobbiamo fare una considerazione molto importante .
    In Italia , le leggi di iniziativa parlamentare difficilmente vedono il traguardo finale , soprattutto se la legislatura termina prima del previsto , come probabilmente succederà questa volta .
    Bisogna che il disegno di legge venga presentato dal nuovo governo … ma quale governo ?
    1) Governo centrodestra + PD . Non penso che Salvini si impegnerà su questo tema fino al
    punto di far traballare la sua maggioranza , già traballante di suo . Ricordiamoci che parte di PD e Forza Italia sono nettamente contrari .
    2) Governo Cinquestelle + PD . In questo caso i Cinquestelle potrebbero anche fregarsene dei voti del PD e potrebbero andare a cercarli altrove , in parlamento , ma non essendo la legalizzazione della prostituzione un argomento prioritario nemmeno per i grillini , dubito che ci saranno novità in tal senso .
    3) Governo Cinquestelle- Lega . Questa potrebbe essere l’ipotesi più favorevole per i nostri scopi , ma secondo me anche la meno probabile che si realizzi .
    4) Governo del Presidente , o cose simili … ovviamente tutto rimarrebbe come ora
    Infine , una nota positiva . Forse non ci saranno nemmeno a questo giro le condizioni per legalizzare la prostituzione , ma sicuramente ci sono ancora meno le condizioni per fare delle leggi proibizioniste . Probabilmente ci terremo ancora la Merlin , in attesa della Consulta …

  317. Caro Franco, non so se ti è sfuggito che nel sito “Al di là del buco” il mese scorso, cioè agli inizi di Febbraio, è stato postato un articolo che si intitola:”Sentenza Bari: legge Merlin incostituzionale. Il sex work non è reato!”. L’articolo dice che “la Corte d’Appello di Bari ha trasmesso gli atti del processo Tarantini alla Consulta affinché valuti l’incostituzionalità di quella parte della legge Merlin che persegue chi favorisce o rafforza la libera scelta delle lavoratrici del sesso”. Nel post del suddetto sito viene intervistata dal giornale “il Manifesto” Pia Covre, presidente del comitato per i diritti civili delle prostitute la quale si rallegra per la sentenza dei giudici di Bari, i quali avrebbero anche ricordato che “il bene giuridico tutelato dalla stessa legge Merlin non è la salute pubblica, ne la pubblica morale, ma la libertà di autodeterminazione”. Caro Franco, che te ne pare di questa notizia?

    • Non ho letto il post sul relativo blog e non ho ancora ben presente l’Ordinanza della Corte d’Appello di Bari, comunque so che la Legge 75/1958 “Merlin” prevede reati contro la morale e non certo contro la persona e/o la salute pubblica. Potrebbe benissimo essere dichiarato incostituzionale l’illecito penale del favoreggiamento semplice dell’altrui mercimonio, visto che la Convenzione ONU 1949/51, ratificata dall’Italia nel 1980, prevede questo solo nella misura in cui lo permette la legislazione dello Sato, che ha adottato la detta normativa internazionale.

  318. Caro Franco, nel mio post qui sopra sul processo di Bari ho nominato il personaggio Tarantini, a prescindere da ciò che dice la legge vigente in proposito, tu come giudichi tale personaggio in base alla tua morale personale che, se non sbaglio, ritiene non immorale chi sfrutta o favorisce la prostituzione di soggetti adulti e consenzienti?

  319. Caro Franco, nel suddetto post del sito “Al di là del buco” Pia Covre dice anche: “E’ una scelta(quella di chi vende prestazioni sessuali) che non dovrebbe essere criminalizzata in nessuno dei suoi aspetti, salvo lo sfruttamento con sistemi di coercizione”. Tu che ne dici? E lo sfruttamento della prostituzione con sistemi non coercitivi secondo te dovrebbe essere criminalizzato oppure stigmatizzato oppure no?

  320. Caro Franco, ho notato che lo scorso 16 Febbraio nel sito “Al di là del buco” e nel post intitolato “Firenze: ordinanza anti-prostituzione e boicottaggio del sex work” tu hai scritto come commento: “Quindi, bisogna ribellarsi( alle ordinanze anti-prostituzione) con i connessi ricorsi se si vogliono far rispettare i propri diritti democratici”. Quindi tu dici che se si viene beccati in auto con una prostituta e con i vetri accuratamente appannati e si viene multati in base ad un’ordinanza anti-prostituzione se si fa ricorso contro la multa questo ricorso verrebbe sicuramente accettato e la multa verrebbe tolta?

    • In primo luogo, la normativa locale in questione è indipendente dai connessi atti osceni in luoghi esposti al pubblico, in secondo se si avvia la pratica di ricorso, facilmente si può vincere, anche se, da quello che ho visto, diverse persone hanno dovuto arrivare fino al secondo grado di giudizio in merito e fino ad ora nessuno al terzo.

  321. Caro Franco, ma se si fa ricorso contro una multa emessa in base ad un’ordinanza comunale anti-prostituzione bisogna spendere soldi per pagarsi un’avvocato visto che, se ho ben capito, il ricorso consisterebbe in un processo? Oppure tu dici che il ricorso verrebbe sicuramente accolto anche se uno non assume un avvocato a pagamento?

    • Sui ricorsi relativi in primissimo luogo, bisogna scrivere in carta semplice, o via Posta Elettronica Certificata, una tesi difensiva al connesso Sindaco e se quest’ultimo respinge tale scritto, invia l’Ordinanza-Ingiunzione di pagamento al corrispondente trasgressore, il quale può impungnare questa dal Giudice di Pace competente per territorio. In tal caso s’avvia un processo civile, chiedendo alla relativa Magistratura di disapplicare la connessa normativa locale, poiché viziata da eccesso di potere per sviamento della funzione pubblica da parte della corrispondente Autorità emanante. Si possono avere tre gradi di giudizio (Giudice di Pace, Tribunale Civile Moncratico e Cassazione). Nel primo caso non occorre l’assistenza legale, nei due seguenti sì e si può optare per il gratuito patrocino legale, se però si hanno i requisiti richiesti, come un guadagno lordo annuo non superiore a 12.000 euro circa. Salvo la corrispondente compensazione delle spese legali, la parte che perde in via definitiva il connesso ricorso deve pagare tutti i relativi costi, altrimenti nella questione precedentemente citata, ciascuno si fa carico delle proprie spese legali sostenute.

      • Ho dimenticato di scrivere che questo passaggio si ha quando è prevista una sanzione amministrativa; nel caso in cui siano erogate sanzioni penali, ovviamente illecite, come nel caso dell’Ordinanza di Firenze, bisogna affrontare un giudizio penale, che è simile ma non identico a quello civile, nel quale bisogna sempre chiedere la disapplicazione del relativo provvedimento, con un avvocato di fiducia o d’ufficio. Salvo i connessi requisiti, si può avere anche in quest’occasione il gratuito patrocino fino all’ultimo grado di giudizio.

  322. Caro Franco, se non mi ricordo male tu una volta hai detto di essere antifemminista. A me però sembra che, volendo, tu potresti addirittura dirti femminista, dal momento che esistono femministe liberali ed antiautoritarie come Eretica del sito “Al di là del buco” la quale si batte a favore del modello tedesco in fatto di prostituzione. Tra l’altro la suddetta femminista ha scritto post come “Quelle femministe mammone e papàfobiche” dove critica appunto quelle sedicenti femministe che discriminano gli uomini-padri a vantaggio delle donne-madri in fatto di adozioni e di affido in caso di divorzio. Quindi non ti sembra che tu volendo potresti anche dirti femminista nel senso che intende la suddetta Eretica? Il femminismo favorevole ai diritti delle sex workers e dei relativi clienti non è forse paritista in fatto di diritti delle donne e degli uomini e quindi non coincide forse con le tue posizioni?

  323. Caro Franco, tu che opinione hai a proposito del cosiddetto “metoo”, il movimento femminista internazionale che si batte contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro? Secondo te le femministe del suddetto movimento hanno ragione a battersi per questa causa, oppure esagerano un pò come aveva detto Catherine Deneuve? E cosa pensi a proposito delle molestie denunciate da Asia Argento e a proposito del caso Weinstein, il produttore hollywoodiano che le avrebbe proposto di fare sesso con lui se voleva fare carriera come attrice?

  324. Ciao a tutti, ho appena scoperto che negli USA è appena passato il FOSTA (Fight Online Sex Trafficking Act) col quale tenere un sito dove vengono offerte prestazioni sessuali a pagamento diventa reato.
    Avete idea di che ripercussioni avrà la legge sul mercato pay americano?

    • Ho letto anch’io la stessa notizia. Però, bisogna vedere come si potrebbe lecitamente svolgere la relativa pubblicità, magari come in Italia dove è legale quella non espressiva in merito.
      Inoltre, si potranno utilizzare i server presenti in altre Nazioni, raggiungibili persino con i proxy.

      • In Italia in seguito ad alcune sentenze della magistratura pubblicare annunci non è più reato infatti ad esempio il sito Bakecaincontri è stato assolto dall’accusa di favorire la prostituzione.
        La legge approvata in USA è gravissima perchè rappresenta una palese violazione della costituzione che vieta al governo federale di legiferare in materia di prostituzione e rappresenta una grave censura di internet. Nonostante ciò è stata approvata anche dai democratici che tranne due hanno votato tutti per questa legge fascista che dimostra per l’ennesima volta che gli USA sono in materia di prostituzione il paese più proibizionista del mondo.
        Leggendo i twitter di diverse Escort americane sembra che la situazione sia drammatica: Backpage e molti altri siti o sono stati chiusi dalla polizia oppure di spontanea volontà hanno chiuso i server. Le poverette riescono a mettere annunci utilizzando pochi siti come questo https://listings.switter.at/ ma c’è da scommettere che le solerti autorità americane provvederanno a chiudere anche questo e altri siti superstiti. La conseguenza di questa follia sarà che le prostitute per procurarsi i clienti dovranno tornare sul marciapiede. I politici svedesi sembra che siano già interessati a copiare la legge.
        Se penso che in Italia c’è gente che continua a definire gli USA la culla della democrazia e delle libertà mi viene da piangere.

        • Da quello che ho saputo, le stesse escort stanno valutando se ricorrere alla Corte Costituzionale Federale.
          Comunque, come ho già detto in precedenza, basta utilizzare dei server in Stati che permettono ciò, ovvero in caso d’oscuramento relativo di quest’ultimi sul proprio provider, di potersi collegare ai medesimi tramite i proxy.

  325. Leggevo qua e la che da un po’ di tempo molte escort americane acchiappano clienti su social come facebook e instagram oppure sulle nuove app di dating come tinder.
    In pratica per rendere questa legge effettiva le autorità statunitensi dovrebbero censura quasi tutto l’internet sociale.
    Onestamente non credo che si arriverà a questo punto.
    Staremo a vedere…

    • Come ho già detto in precedenza, tali censure sono un paletto in mezzo ad una strada larga, per non far passare gli autoveicoli; cioé, basteranno i server fuori dagli USA, i quali potranno essere raggiunti con i proxy se censurati dai provider statunitensi.

  326. Caro Franco, tu cosa pensi di coloro che a suo tempo sostenevano che Berlusconi quando era al governo nominava le donne-ministro se facevano sesso con lui? Io ho sentito perfino parlare della cosiddetta “mignottocrazia” berlusconiana, come a dire che allora a quel tempo le donne ministro di quel governo erano tutte donne che avevano fatto sesso con Berlusconi per avere tali cariche. Secondo te cosa c’era di vero oppure di falso in tale tipo di accuse?

  327. Caro Franco, che tu sappia Berlusconi avrebbe commesso davvero un reato punibile penalmente se avesse proposto alle donne candidate-ministro di fargli un pompino se in cambio volevano essere elette ministro del suo governo? Per la legge ciò si configura come reato penalmente perseguibile?

    • Se le stesse non avessero scelto diversamente e la proposta relativa fosse stata insistente, come ha affermato la Cassazione diverse volte, sarebbe sussistito il reato d’induzione alla prostituzione.
      Inoltre, al pari di un vincolo in questione, si sarebbe configurato il reato di estorsione.

  328. Caro Franco, dal tuo punto di vista etico aperto in fatto di prostituzione come giudicheresti un eventuale capo del governo che proponesse cariche politiche a donne candidate a queste cariche in cambio di prestazioni sessuali? Il fatto che la prostituzione sia da considerarsi come un lavoro dignitoso implica forse che sia dignitoso anche nominare persone a cariche pubbliche in cambio di prestazioni sessuali? Quale sarebbe secondo te la differenza sul piano prettamente etico tra acquistare un rapporto sessuale da una prostituta qualunque e nominare qualcuno ad una carica pubblica in cambio di un rapporto sessuale? Secondo te c’è una differenza oppure no sul piano etico tra le due cose?

  329. Caro Franco, mi piacerebbe sapere qual’è la tua opinione sul caso di Nicole Minetti, secondo te a prescindere dalla legge Merlin la suddetta ha fatto bene oppure male a fornire prostitute a uomini ricchi e famosi come Berlusconi? Che giudizio morale dai su tale vicenda? Guadagnare soldi favorendo ed inducendo alla prostituzione persone adulte e consenzienti secondo te dovrebbe essere considerato immorale oppure no?

    • Se le prostitute in questione fossero maggiorenni e consenzienti nella rispettiva attività, assolutamente no. Purtroppo, non esiste solo la Legge 75/1958 “Merlin”, ma anche la Convenzione ONU 1949/51, la quale vieta in via prioritaria l’induzione e lo sfruttamento dell’altrui prostituzione. Però, vediamo cosa decideranno le Nazioni Unite nei prossimi tempi, visto che la stessa organizzazione vorrebbe la legalizzazione del connesso mestiere, magari revocando la detta Convenzione.

  330. Caro Franco, un tale moralista che conosco mi ha più o meno fatto il seguente discorso logico: “Se tu(riferito a me) predichi a favore della libertà sessuale di chi va a prostitute e contro il tabù della promiscuità sessuale causi per forza un aumento dei contagi di Aids e di malattie a trasmissione sessuale, perché tanto il profilattico non tutti lo usano. Quindi se tu dici alle persone che possono fare sesso liberamente con le prostitute o con persone comunque sconosciute tenderai a far aumentare sia i rapporti sessuali protetti che quelli non protetti e quindi fatalmente ci saranno più uomini che verranno contagiati, e questo perché molti non vogliono usare il preservativo non perché ascoltano la chiesa cattolica, ma perché temono di provare meno piacere se usano il profilattico”. Caro Franco, tu cosa avresti risposto per smontare razionalmente questo tipo di obiezioni? Sarà proprio vero che il crollo dei tabù sessuali riguardanti la prostituzione e la promiscuità sessuale farebbero aumentare i contagi di Aids ed altre malattie?

      • Caro Franco, per quale motivo definisci “misteriosissimo” il virus dell’Aids? E poi tu dici che “forse il preservativo non protegge tanto”, ma allora secondo te avrebbero ragione quei cattolici integralisti che dicono che il preservativo è inutile e che per combattere l’Aids bisogna praticare l’astinenza?

        • Caro Franco, e poi tu dici che “i microrganismi delle malattie sessualmente trasmissibili non viaggiano sui soldi”, ma allora secondo te il fatto di praticare una sessualità promiscua usando il preservativo garantisce contro le varie malattie a trasmissione sessuale oppure no? Tu personalmente hai paura di ammalarti quando acquisti prestazioni sessuali?

          • Posso dirti che in 26 anni di frequenza di prostitute, soprattutto da strada, non ho mai preso nulla, almeno non ho avuto nessun sintomo.
            Giustamente, non bisogna aver paura solo delle meretrici, ma di chiunque altro, visto che i microrganismi delle malattie sessuali non viaggiano con i soldi.

        • Non dono affatto ragione ai cattolici integralisti sull’astinenza alla sessualità.
          Sto studiando il virus hiv ed il fatto che il preservativo non sia molto protettivo su qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile e purtroppo, devo dire che più assimilo meno nella logica comprendo il tutto!

    • Posso dire che il Daspo Urbano può essere lecito solo se si causa un “impedimento” all’accesso delle aree prescelte (art. 9 comma 1 D.L. 14/2017), come solo la prostituzione su strada ostentata (messa vistosamente in mostra ed allegra) può causare, non certo un semplice ostacolo raggirabile.
      Riguardo ai corsi di rieducazione, simili a quelli della Francia su scala nazionale, in Italia so che si possono scegliere questi, oppure dei lavori socialmente utili, se non si vuole pagare la somma della relativa sanzione amministrativa.
      Ovviamente, questi Regolamenti di Polizia Urbana, se disciplinano l’ordine e la sicurezza pubblica, non sono a norma.

  331. Caro Franco, secondo te è giusto oppure no che il personaggio Nicole Minetti sia stato così tanto stigmatizzato moralmente per il fatto di aver guadagnato soldi grazie alla prostituzione altrui? Che tu sappia lei avrebbe forse costretto donne a prostituirsi con la violenza o col ricatto? Per caso avrebbe indotto alla prostituzione ragazze minorenni? Tu personalmente come giudichi Nicole Minetti a prescindere da valutazioni giuridiche?

  332. Caro Franco, cosa ne pensi del movimento femminista “Non una di meno”? Si tratta di un movimento femminista liberale o illiberale in fatto di prostituzione e pornografia? Tu condividi o no la loro lotta contro l’obiezione di coscienza negli ospedali, contro il disegno di legge Pillon sull’affido condiviso, contro il femminicidio, gli stupri e le molestie sessuali?

    • Da quello che ho saputo, all’interno di quel movimento le femministe liberali sul sesso a pagamento hanno scansato quelle illiberali.
      Sono contro il proibizionismo e le regolamentazioni ristrette, come l’obiezione di coscienza, l’affido limitato e naturalmente qualsiasi tipo di omicidio, violenza e molestia.

    • Potrebbero rischiare la poltrona del Governo, visto che Podemos è a favore della regolamentazione.
      Da quello che ho compreso, dovrebbe essere resa illegale solo la prostituzione da strada, ovviamente punibile solo dalla parte della relativa domanda.

    • Dunque , non sono molto bravo nel tradurre lo spagnolo , però mi sembra di capire da questo articolo che nel progetto di legge , nonostante le forzature del PSOE , non siano previste sanzioni per i clienti delle prostitute
      https://www.elperiodico.com/es/sociedad/20181213/ley-trata-prostitucion-pornografia-psoe-7199395
      Sembrerebbe una marcia indietro , se qualcuno è in grado di tradurre dettagliatamente questo articolo gliene sono grato

      • Ulitizzando Chrome con Google Translater, ho compreso proprio una certa retromarcia sulla penalizzazione del cliente delle prostitute maggiorenni e consenzienti. Però, l’attività in questione sarà scoraggiata con campagne di sensibilizzazione pubblica in merito, compresa anche la pornografia.
        Giustamente, quelli del Partito Socialista Spagnolo, non potevano rendersi nemici di milioni di persone ed anche del rispettivo alleato di Governo, rischiando di far cadere quest’ultimo; per non dire, rendersi nemici delle femministe liberali, le quali di sicuro saranno state loro di soppiatto a promuovere il Sindacato delle Prostitute come una reale tale istituzione, che però è appena stata dichiarata nulla dalla Suprema Corte spagnola.

        • Nell ‘ articolo mi sembra di capire che la penalizzazione dei clienti non viene adottata perché tutta la questione della prostituzione deve essere affrontata a livello internazionale. Una affermazione, questa, che ovviamente non significa nulla . Probabilmente anche all’interno del Psoe non sono molto convinti della ricetta svedese

    • Il PSOE getta la maschera, sotto la pressione delle organizzazioni femministe: vedi per esempio https://www.thelocal.es/20190417/spains-ruling-socialists-vow-to-ban-prostitution-if-reelected
      Ho scaricato il manifesto e, per essere specifici, vi appare la frase “Aprobaremos en nuestra legislación medidas encaminadas a la abolición de la prostitución […] sancionando la demanda y compra de prostitución”. Mi sembra che non lasci spazio a dubbi.
      Se capisco bene il manifesto, intendono anche introdurre in materia di violenza sessuale le regole di alcuni campus americani chiamate “sì significa sì”. Per esse, ogni contatto sessuale, anche al suo inizio, deve ottenere un sì esplicito e convinto da parte della donna, altrimenti si tratta di violenza. Questo va a sostituire il “no significa no” dove un silenzio può essere interpretato come assenso.

      • Esatto. Comunque da quello che ho saputo, lo stesso PSOE non dovrebbe avere i parlamentari sufficienti per governare da solo. Inoltre adesso che lo stesso ha affermato ciò, bisogna vedere quanto voti, anche se in due settimane, dovrebbe aver perso! In altre parole, in Spagna si delinea lo stesso quadro d’incertezza governativa degli anni passati.
        Sottolineo che la normativa sulla violenza sessuale è la stessa già presente nel Regno Unito ed in Germania.

  333. Caro Franco, poco fa sono stato sulla pagina twitter di un tale che si definisce ateo, anticlericale ed a favore dei diritti delle famiglie arcobaleno però nello stesso tempo si scandalizza per un fatto di cronaca riguardante un tizio di Verona che sarebbe andato con una escort di Trieste facendosi accompagnare dalla moglie e dal figlio, c’era scritto che la moglie avrebbe pagato di sua spontanea volontà la prostituta. Secondo te sarebbe giusto oppure no scandalizzarsi per questo comportamento? Secondo te c’è qualcosa di male nell’acquistare prestazioni sessuali col consenso della moglie ed alla presenza della medesima e del figlio?

      • Caro Franco, adesso che ci penso non era specificato se il figlio che accompagnava la moglie del suddetto tizio fosse maggiorenne o minorenne. Secondo te è moralmente sbagliato che un padre si faccia accompagnare dal figlio minorenne mentre contatta una prostituta, magari facendolo anche assistere al rapporto sessuale?

  334. Caro Franco, una certa Cathy La Torre, avvocatessa di Bologna che si batte a favore dei diritti civili delle persone omosessuali, sulla sua pagina twitter se la prende con la ditta Fiocchi di Lecco che produce munizioni per armi da fuoco, per il motivo che tale ditta avrebbe prodotto un calendario erotico dove si vedono le foto delle dipendenti della suddetta azienda seminude ed in pose sexy mentre indossano munizioni e proiettili. Tu che ne pensi? Lei dice che tale pubblicità sarebbe maschilista ed inquietante, e che sarebbe perfino un invito alla violenza. Secondo te è giusto o sbagliato fotografare donne nude mentre imbracciano armi o mentre indossano cartucciere con pallottole?

    • Questa è la solita ipocrisia femminista contro altre donne. Deve sussistere la libertà d’espressione, in ogni modo; basta che non inciti in modo esplicito alla violenza e non è certo il caso in merito, poiché le armi sono usate anche per difesa e mantenimento dell’Ordine Pubblico da parte delle Forze dell’Ordine.

  335. Caro Franco, in un sito anticlericale che io talvolta frequento se la prendono con la Bibbia per via del fatto che nel suddetto libro c’è la vicenda di Abramo che va in Egitto con la moglie Sara. Prima di arrivare in Egitto Abramo, stando a quel che racconta la Bibbia, dice alla moglie: “Quando saremo arrivati non dire agli egiziani che sei mia moglie, altrimenti gli egiziani mi uccideranno e poi ti rapiranno perché tu sei una donna di bell’aspetto, quindi tu devi dire agli egiziani che sei mia sorella”. Abramo e la moglie Sara arrivano in Egitto e Sara davanti al faraone dice di essere la sorella di Abramo e quindi succede che il faraone regala ad Abramo animali, schiavi e schiave ed in cambio la moglie di Abramo per qualche tempo diventa la concubina del faraone. Però nel racconto il Signore si arrabbia e manda delle malattie contro il faraone e la sua corte. Il fatto è, caro Franco, che tutti i siti anticlericali che citano questo episodio biblico accusano il personaggio di Abramo di induzione e sfruttamento della prostituzione per via dell’episodio che ho raccontato qui sopra. Tu dal tuo punto di vista che ne pensi? Faccio presente comunque che nella Bibbia non c’è mica scritto che Abramo fa violenza alla moglie per costringerla a prostituirsi, tu comunque dal tuo punto di vista ateo come giudichi moralmente il comportamento di Abramo a prescindere dalle leggi che vigono in Italia ai giorni nostri?

  336. Caro Franco, nella pagina twitter della femminista Eretica, che è quella del sito “Al di là del buco” che solitamente prende le difese delle prostitute e dei clienti, c’è scritto che lei (Eretica appunto) se la prende con un bordello di Madrid dove ci sono bambole robot di silicone che fanno sesso a pagamento coi clienti. Nella pagina twitter di Eretica c’è scritto più o meno: “Bambole robot violentate a pagamento” il tono del commento di Eretica sembra dispregiativo e di condanna, ora io mi chiedo: a te non sembra contraddittorio che Eretica difenda la prostituzione tra soggetti adulti e consenzienti per poi giudicare come stupratori coloro che fanno sesso a pagamento con delle bambole robot dall’aspetto femminile? Forse che fare sesso mercenario con delle donne robot è più grave che farlo con delle donne in carne ed ossa?

    • Giustamente, è preferibile fare sesso a pagamento con una persona reale, rispetto ad una virtuale o con una bambola.
      Il fatto d’aver dichiarato che queste sono violentate, è proprio un’esagerazione, visto che queste non sono certo donne.

  337. Caro Franco, se ci si riferisce ad una persona sconosciuta che si incontra per strada, a chiederle quanti soldi vuole per fare sesso si commette forse qualche reato se si usa l’espressione “fare sesso” invece della parola volgare “scopare”?

    • Da quello che so, nessun reato, visto che il reato di linguaggio contrario alla pubblica decenza è stato abrogato nel 2000; basta non insistere sul fatto del sesso a pagamento, per non sfociare in quello d’induzione alla prostituzione, come chiarificato dalla Cassazione.

  338. Caro Franco, secondo te il diritto di fare sesso occasionale con persone sconosciute appena incontrate non implica forse il fatto che non si debba perseguire come reato la richiesta di rapporti sessuali rivolta alla prima persona che si incontra per la strada? Che tu sappia come si fa a praticare il sesso occasionale mercenario o meno senza commettere reato di adescamento o molestia sessuale?

    • Se la richiesta in merito è svolta in via non sgarbata ed educato, non dovrebbe essere perseguibile. Ai fini della legge italiana, l’adescamento del meretricio viene punito solo se viene esercitato in modo scandaloso o molesto, oppure seguendo per via le persone, invitando queste con parole o gesti (art. 5 Legge 75/1958 “Merllin”).

  339. Caro Franco, secondo te è possibile contrastare efficacemente l’adescamento molesto o la molestia sessuale stradale o in generale gli approcci sessuali molesti in una determinata zona o quartiere senza arrivare a vietare la prostituzione stradale? Non potrebbe essere che bisogna vietare la prostituzione stradale per scoraggiare gli adescamenti e le molestie sessuali lungo le vie cittadine?

  340. Caro Franco, tu qui sopra hai nominato il reato di induzione alla prostituzione. A te sembra giusto, moralmente parlando, che esista il reato di induzione alla prostituzione dal momento che la prostituzione sarebbe secondo noi un mestiere come tutti gli altri? Non pensi che il reato di induzione al meretricio dovrebbe essere sostituito solamente e semplicemente dal reato di costrizione alla prostituzione e dal reato di molestia sessuale in caso di avances insistenti?

  341. Caro Franco, dal momento che nelle scuole si parla di introdurre corsi di educazione sessuale per insegnare ai bambini il rispetto delle persone omosessuali e transessuali, con conseguenti polemiche sul fantomatico “pericolo gender” sollevate dagli integralisti cattolici, non pensi che nelle scuole si dovrebbe insegnare ai bambini anche il rispetto delle persone che vendono prestazioni sessuali o che svolgono un qualsiasi tipo di lavoro sessuale?

    • Nel leggere la Sentenza del Consiglio Costituzionale di Parigi, questo ha dichiarato la normativa in questione non in contrasto con i principi della loro costituzione. Di conseguenza, esaurita la legislatura nazionale, si può fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come lo stesso Sindacato delle prostitute francesi ha dichiarato di voler fare. https://www.ouest-france.fr/societe/prostitution/prostitution-le-conseil-constitutionnel-valide-la-loi-penalisant-les-clients-6207554
      Nel tempo di 3 o 5 anni si avrà la Sentenza in merito.
      Inoltre, volgio vedere se l’attuale Governo transalpino riuscirà a snobbare la tassazione della prostituzione, la quale paradossalmente è già presente in forma obbligatoria per le meretrici in Francia, visto che hanno un’attività legale. Tale condizione è stata proprio trattata nel ricorso costituzionale in questione, come m’ha dichiarato lo stesso Strass su un social network ed è anche dettata dalla Sentenza della Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo del 20/11/2001 C-268/99, ai sensi degli attuali Art. 3 TUE e 119 TFUE del Trattato di Lisbona. Con ciò, visto e considerato che se una norma nazionale, contrasta con una del diritto dell’UE, la suddetta Corte di quest’ultima ha dichiarato, con la pronuncia del 26/02/2013 C-617/10, che qualsiasi giudice dello stesso Stato deve disapplicare la legge locale in contrasto con questi principi. In altre parole, se un cliente di prostituta in Francia viene trovato con una ricevuta fiscale della medesima professionista, esso stesso dovrebbe aver il verbale stornato, facendo il relativo ricorso alla magistratura. Sembra non essere fantascienza tale situazione. Giustamente, se il Cosiglio Costituzionale di Parigi ha affermato che la penalizzazione degli avvalenti delle meretrici è costituzionalmente corretta, ha espresso implicitamente, che essa stessa può essere disapplicata con il diritto dell’UE!

      • https://it.wikipedia.org/wiki/Consiglio_costituzionale_(Francia) da notare che tra i suoi membri ci sono Hollande Jospin Fabius e altri socialisti eletti dalla stessa assemblea che ha votato la legge su cui hanno deciso la costituzionalità, insomma si tratta di un organo politico che fa sentenze politiche quindi non capisco perchè le prostitute francesi pensavano di abrogare la legge se tale organo è ancora controllato dagli stessi socialisti che decidono della costituzionalità delle leggi che loro hanno fatto quando ancora stavano al potere.

        • https://francais.rt.com/france/58658-prostitution-penalisation-clients-peut-se-poursuivre-france da notare vergognoso comportamento della ministra delle pari opportunità Marlène Schiappa che ha espresso felicità per la sentenza del consiglio costituzionale, dicevi che era una femminista liberale a favore della legalizzazione della prostituzione ma finora si è comportata peggio di una femminista radicale regalando soldi a pioggia alle associazioni abolizioniste che ringraziano.

          • Difatti, s’era dichiarata tale, tanto che le stesse femministe illiberali si sono espresse preoccupate per la sua elezione in merito; ma ho potuto notare che la medesima ha svolto un repentino ed inaspettato cambio di rotta. In effetti, la sua vice è la stessa del precedente Governo, il quale è anche appoggiato dal PS.

        • Può essere la stessa cosa per qualsiasi altra legge. Sembra che i rispettivi membri siano nominati da soli organi politici e non anche amministrativi come in Italia sulla Corte Costituzionale. Esattamente come la storia del controllato che influenza il controllore.
          Comunque, tale sentenza è stata necessaria per andare davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, visto che i ricorsi di quest’ultima possono essere accettati solo se si esauriscono le rispettive possibilità di ricorrere alle magistrature locali.

  342. Caro Franco, in Italia è successo questo: la cantante Emma Marrone, non so se durante un concerto o durante un’intervista, avrebbe invitato il governo di Salvini ad aprire i porti agli immigrati clandestini, un consigliere leghista di non ricordo quale città le avrebbe risposto: “Aprire i porti? Apra lei le sue cosce a pagamento!”. Al che il suddetto consigliere sarebbe stato espulso dal suo partito e sarebbe stato accusato di sessismo da molte femministe, ma alla luce del fatto che noi consideriamo dignitoso il mestiere di chi pratica il sesso mercenario secondo te è giusto scandalizzarsi per la battuta di qui sopra? In fondo il suddetto consigliere avrebbe solo invitato la cantante a fare sesso mercenario. Tu caro Franco che ne pensi? Secondo te si è trattato di una battuta sessista oppure no? Le femministe hanno torto oppure hanno ragione a scandalizzarsi?

  343. Caro Franco, è successo anche che da qualche altra parte, non so dove, un’altro esponente leghista avrebbe detto, non so se parlando al cellulare con qualcuno o durante una trasmissione di una TV locale: “Venite alla tal discoteca, c’è una disc-jockey figa da violentare!”. Ovviamente anche in questo caso le femministe si sono scatenate accusando il tizio di sessismo e di aver incitato allo stupro. Tu che ne pensi? Forse il tizio ha esagerato ad usare la parola “violentare”, mettiamo però che avesse detto: “Venite in discoteca, che c’è una disc-jockey figa da SCOPARE” allora sarebbe stato giusto scandalizzarsi tanto? Perché a me sembra che la parola “violentare” indica una violenza sessuale, ma la parola “scopare” indica un rapporto consnsuale, tu caro Franco cosa ne pensi?

  344. Caro Franco, su Gayburg, sito che promuove i diritti delle persone omosessuali, c’è un post datato 1-03-2019 intitolato “Siamo certi che ai bambini basti che papà faccia sesso con mamma come sostiene Pillon?”, in tale post ci si scandalizza per una bambina vestita da prostituta per carnevale, secondo te hanno ragione a scandalizzarsi oppure no? Se quello delle prostitute è un normale lavoro come tutti gli altri, come sostengono anche alcune femministe che hanno lo slogan “sex work is work” allora che male c’è se una bambina si traveste da lavoratrice del sesso? Forse che potrebbe essere un’incitamento alla prostituzione minorile? Ma non potrebbe essere che il messaggio della bambina o dei suoi genitori sia che lei, da grande, se vorrà, potrebbe anche fare la prostituta? Tu che ne dici, è un travestimento carnevalesco accettabile oppure no? E se no perché?

    • Finché tale resta solo un travestimento, si dovrebbe accettare, visto che “l’abito non fa il monaco”, ovverosia, tale vestizione potrebbe raffigurare anche un’altra condizione, come le donne alle discoteche od alle feste, per non dire le ballerine in TV.

  345. Inaspettatamente, qualcosa negli USA si sta muovendo nella giusta direzione.
    Tre parlamentari stanno per presentare un progetto di legge che introduca la decriminalizzazione del lavoro sessuale nello stato di New York.
    Inoltre, la candidata democratica alla presidenza 2020, Kamala Harris, si è detta favorevole alla decriminalizzazione. Ci sono molti dubbi sulla serietà delle sue intenzioni, perché la Harris finora si è dimostrata ostile al sex-work: nel ruolo di attorney general della California ha fatto chiudere il sito di annunci Backpage e come senatrice ha appoggiato la legge FOSTA che criminalizza i siti che ospitano le inserzioni di sesso a pagamento.
    Un articolo dell’ottima giornalista libertaria Elizabeth Nolan Brown spiega perché è un buon segno ma è d’obbligo la cautela:
    https://reason.com/blog/2019/02/26/kamala-harris-sex-work-legal-fosta

    • Mentre in Europa dilaga il modello Nordico, basti pensare a quello che è successo in Francia Irlanda Israele e quello che sicuramente accadrà in Spagna e GB quando torna al potere la sinistra, in America avviene il contrario. Io penso che il motivo di ciò è imputabile al fatto che mentre in USA c’è la terza ondata di femministe che sono liberali in Europa siamo ancora fermi alla seconda ondata femminista che è formata da femministe radicali sessuofobe che si oppongono pure alla legalizzazione delle droghe leggere.

        • Aspettiamo per l’Europa. D’altronde, dove si possono reperire i soldi per calare le tasse e smorzare le rivolte populiste di piazza proprio nel Vecchio Continente, nel quale l’UE rischia di collassare, se non dalla prostituzione?
          Inoltre, in tal caso non bisogna tanto osservare il femminismo, ma coloro che si possono avvantaggiare dai modelli proibizionistici del meretricio e di ogni altra attività, ovverosia la criminalità.

          • Scusa ma il tuo ragionamento non lo riesco proprio a seguire, come fai a dire che non bisogna osservare il femminismo se ormai da anni sono proprio le femministe a dettare l’agenda politica in materia di prostituzione. In Germania e Nuova Zelanda fu legalizzata la prostituzione perchè le femministe liberali erano allora maggioranza nei partiti di sinistra di quei paesi, al contrario in Svezia Norvegia Islanda è stata criminalizzata perchè le nazi femministe sono maggioranza e sono responsabili di altre vergognose leggi illiberali. Dire che il femminismo non centra niente con quello che sta purtroppo avvenendo in Europa è assurdo purtroppo abbiamo tutti i principali partiti di sinistra europei controllati dalle nazi femministe e la conseguenza di ciò è che nel 2014 il parlamento e il consiglio europeo hanno votato per introdurre il modello svedese che è subito stato adottato da Francia Irlanda e Israele. C’è poi la spagna dove ha vinto il PSOE che è il peggiore partito antiprostituzione d’Europa che aveva promosso alle femministe radicali il modello svedese in caso di vittoria e che non avrà problemi a convincere Podemos PPE e indipendisti a dargli i voti per approvare la legge. Poi c’è anche la Scozia e tanti altri paesi che scalpitano per introdurre il modello svedese per far contenti le potenti lobby femministe.
            Ostinarsi a dire che il femminismo non c’entra niente significa non aver capito niente della grave situazione politica che c’è in Europa dove attualmente c’è la peggiore classe politica di sinistra di sempre.
            Quando al discorso dei soldi che si possono ottenere dalla legalizzazione il PD, e tutti i principali partiti di sinistra europei, afferma che è impossibile incassare soldi dalla legalizzazione perchè, come secondo loro dimostra la disastrosa legalizzazione tedesca, nessuna prostituta vuole registrarsi e quindi l’evasione fiscale è del 100%.
            Tutte le rivolte populiste che ci sono state dopo la grave crisi economica del 2008 hanno finora favorito la diffusione in tutta Europa del modello svedese pertanto io non mi aspetto niente di buono da future nuove rivolte populiste vista la capacità delle lobby femministe di approfittare di ogni situazione.

            • Non ho affermato affatto che le femministe illiberali non siano coinvolte, bensì che a giostrare il tutto sia proprio la criminalità organizzata, la quale per ragione di logica non può far altro che guadagnare maggiormente dai modelli proibizionistici in merito.
              Inoltre, come per quasiasi altra professione, se esiste l’evasione fiscale per le Sex Workers, si può combattere questa.
              Riguardo alla Spagna, dovrebbe essere il solo PSOE a volere il famigerato modello Barbarico-Nordico.

              • Che la criminalità ci guadagni è sicuro ma escludo che dietro i politici che in massa hanno votato per questa legge ci sia la criminalità che può controllare solo il voto di politici corrotti, qui ci troviamo di fronte a politici illiberali fascisti animati da un fanatismo ideologico antiprostituzione, se erano corrotti ci pensava la magistratura purtroppo non sono corrotti sono solo proibizionisti legati alle lobby femministe e religiose da cui ricevono donazioni, queste lobby controllano il business del salvataggio che è peggiore di quello della tratta di esseri umani. Le tante ONG abolizioniste femministe e religiose che dicono di salvare le prostitute grazie al modello svedese hanno ottenuto enormi stanziamenti pubblici che solo in minima parte sono usati per aiutare le prostitute. Queste ONG sono molto peggio delle organizzazioni criminali ma il loro business è perfettamente legale e grazie alla Svezia ora è molto redditizio.
                In Germania poche prostitute sono registrate e pagano le tasse e contro questa evasione fiscale le autorità tedesche non sono riuscite a fare molto per questo motivo nessun politico europeo, neanche Salvini, considera il modello tedesco un modello da imitare e pertanto questo modello non è stato adottato da nessun altro paese europeo.
                Non è solo il PSOE a volere il modello svedese anche parte di PODEMOS dopo che dentro di lui è confluita la sinistra radicale di cui fa parte il partito femminista spagnolo, molti indipendentisti sono per modello svedese e i popolari sono il divieto assoluto della prostituzione cioè punire sia prostitute che clienti.

                • Certo. Tutti coloro che guadagnano in merito sono coinvolti.
                  Ti sbagli su Salvini. Proprio oggi ha dichiarato di voler considerare la tassazione del meretricio e naturalmente, per ragion di logica, come le prostitute evadono il fisco, qualsiasi altro professionista può evadere le stesse tasse.
                  Comunque anche nel PSOE sono presenti le femministe liberali. Un esempio è stato il sorprendente riconoscimento del Sindacato delle prostitute in Spagna, poi cassato dalla relativa Suprema Corte. Stiamo a vedere, visto che tutti sanno che i clienti delle prostitute non sono pochi e quindi devono stare attenti ai voti.

                  • http://www.beppegrillo.it/come-funziona-la-prostituzione-tutte-le-bugie/
                    https://www.trentotoday.it/politica/prostituzione-comune-cinque-stelle.html
                    Salvini ha le mani legate perchè quelli del M5S sono da poco diventati sostenitori del modello svedese, quindi la vedo duro che sia legalizzata la prostituzione e più probabile che in futuro un governo pd-m5s introduca anche da noi il modello svedese.
                    Nel PSOE le femministe liberali sono meno del 1% , la femminista che dette il nullaosta alle prostitute per fare il sindacato è stata subito epurata dal partito, quindi meglio che non nutri speranze, in Europa solo i socialdemocratici svedesi sono peggiori del PSOE. Ciudadanos è l’unico partito spagnolo dove sono presenti femministe liberali ma è un partito con appena 58 deputati e non può fare niente per impedire che sia introdotto il modello svedese anche in Spagna.

                    • Certamente non sono ottimista. I 5 Stelle non sono per nulla a favore ad eventuali case chiuse, ma non tutti in tale partito sono proibizionisti della medesima attività.
                      Naturalmente, in Spagna devono stare attenti al fatto che si corre il rischio di tornare al voto da un momento all’altro.

            • Sottolineo inoltre, che la Risoluzione Honeyball è stata votata solo dal Parlamento Europeo e non è vincolante per nessuno. Inoltre, essa stessa ha definito in via finale esculsivamente di valutare gli effetti positivi e negativi del modello svedese.

              • Questa risoluzione anche se non vincolante è stata importante perchè ha dimostrato in maniera definitiva che ormai in Europa c’è una solida maggioranza antiprostituzione. I politici irlandesi e francesi hanno giustificato l’introduzione del modello svedese dicendo che era in ottemperanza alla risoluzione Honeyball che ha indicato a tutti i paesi europei la linea da seguire nella gestione del fenomeno prostituzione. Senza questa risoluzione non ci sarebbe il modello svedese in Francia Irlanda Israele e forse Spagna e Scozia.

                  • Io invece penso di si senza quella vergognosa risoluzione gli abolizionisti irlandesi e francesi sarebbero stati privati della loro giustificazione ad approvare una legge così illiberale specie dopo che Amnesty si era espressa contro il modello svedese.
                    Adesso tutti gli abolizionisti europei dicono che bisogna imitare la Svezia perchè lo chiede il parlamento europeo. Quella risoluzione ha avuto effetti nefasti che si sentiranno per decenni almeno finché non nascerà una nuova classe politica europea liberale e le femministe liberali diventeranno maggioranza in Europa.

                    • Ovviamente, ciascuno tira l’acqua al suo mulino. Inoltre, ricordo che la stessa Risoluzione non ha dichiarato d’adottare il citato modello, ma valutare i rispettivi effetti negativi o positivi. In effetti, chi l’ha promossa non ha avuto molta facilità, all’interno della stessa Commissione ed Assemblea Plenaria del medesimo Parlamento.

    • Si trattava naturalmente di un malinteso. Come aveva intuito la giornalista Nolan Brown, la Harris non ha nessuna intenzione di decriminalizzare l’industria del sesso, solo di considerare le sexworker come vittime, cioè introdurre l’infame modello nordico: https://reason.com/2019/04/23/harris-clarifies-that-she-does-not-support-prostitution-decriminalization-would-use-executive-power-to-toughen-gun-laws-reason-roundup/
      Resta la Tulsi Gabbard, vediamo se tiene duro.

      • Non c’è solo Tulsi Gabbard se fai una ricerca noterai che ci sono tanti politici americani donne e uomini di tutti i i partiti che per la prima volta chiedono la legalizzazione della prostituzione, una volta era impossibile trovare in USA un solo politico che avesse il coraggio di esprimersi a favore della prostituzione senza rischiare di essere linciato dai media.
        Il motivo di questo cambiamento è dovuto al fatto che le femministe liberali sono finalmente maggioranza, in stati come la California è stata ad esempio legalizzata la maternità surrogata che le femministe radicali odiano considerandola come prostituzione. Se i gruppi pro legalizzazione riuscissero a raccogliere i fondi necessari si potrebbero organizzare referendum in tutti gli stati USA per legalizzare la prostituzione, purtroppo questi gruppi dispongono di pochi fondi per ora ma spero che in futuro aumenteranno i donatori di soldi come è successo per la legalizzazione della cannabis. Se USA legalizzassero prostituzione ciò avrebbe subito riflessi sul Canada il Sudamerica e i tanti stati asiatici soggetti all’influenza americana.

        • Giustamente, come ho detto in precedenza, non è solo merito delle femministe liberali od illiberali nei rispettivi campi, ma è facile pensare che sia presente qualcun altro di grosso calibro, che sta appoggiando questi fronti.

  346. Un gruppo di giovani proibizionisti olandesi per lo più di ispirazione cristiana (Exxpose), ha raccolto 42000 firme per chiedere al parlamento olandese di considerare l’introduzione del modello nordico.
    https://www.bbc.com/news/world-europe-47865363
    Secondo il blog già citato di Felicia Anna, la petizione è appoggiata da politici importanti, ma vista l’opposizione dell’opinione pubblica olandese non dovrebbe avere successo.
    http://behindtheredlightdistrict.blogspot.com/2019/04/christian-youth-club-exxpose-does.html
    Giusto per ricordare che nessun paese è al sicuro.

    • Certo. Nessun Paese è al sicuro. Però, bisogna considerare che il relativo Stato guadagna fiscalmente dal meretricio e quindi nessuna Nazione dovrebbe criminalizzare un’attività dalla quale ricava denaro; esattamente come il tabacco, il gioco d’azzardo, il vino, etc.

    • Bisogna vedere come sarà regolamentata la prostituzione nello Stato di New York, il quale ha anche la più importante omonima città degli USA, pienissima di prostituzione.
      Sottolineo che il Nevada non è molto un’isola felice del sesso a pagamento nella suddetta confederazione, visto che l’ingresso nei relativi bordelli è precluso economicamente a molti soggetti. Si ha in quel caso la tipica regolamentazione ristretta, che non combatte quasi per nulla il crimine organizzato e da tale situazione i meretriciofobici citano che la stessa legalizzazione diventa un fallimento in mertio, senza specificare la detta condizione di limitazione regolamentativa e quindi mistificando il connesso giudizio!
      Vediamo se la criminalità organizzata resterà a guardare o meno. Difatti, da quello che ho notato, negli USA i tentativi di sostituire il modello americano (clienti e prostitute puniti insieme) con quello nordico sono sempre falliti! Sarà un caso?

      • Alle femministe radicali non conviene introdurre il modello nordico in USA perchè ciò spianerebbe la strada verso la totale legalizzazione, infatti questo infausto modello è stato introdotto solo in paesi dove la prostituzione era pienamente legale. Ciò dimostra che il vero obbiettivo delle femministe radicali è vietare del tutto la prostituzione ma si rendono conto che in Europa difficilmente otterrebbero ciò e così si sono inventati il modello nordico che secondo loro decriminalizza il lavoro sessuale mentre è vero il contrario come ha dimostrato Amnesty e altre organizzazioni pro sexworkers.

        • Esatto! Anche quello. Sottolineo che in Europa abbiamo avuto due legislature che a distanza di tempo sono passate dal modello americano a quello nordico (che io chiamo barbarico), come l’Islanda e la Repubblica d’Irlanda.
          In questi due Stati si potrebbe benissimo fare un confronto tra le dichiarate tre situazioni. Sicuramente, si riuscirebbe a notare che il proibizionismo è proprio l’acqua del pesce Mafia. Il tutto a prescindere da dati connessi fasulli.

          • Su Islanda e Irlanda non sei informato bene, in Islanda nel 2007 la prostituzione su legalizzata su spinta del partito liberale, sparito dopo crisi del 2008, sia l’acquisto che la vendita di sesso erano legali per la prima volta dopo secoli; poi approfittando della grave crisi che colpì l’isola le femministe radicali presero il potere e come prima cosa ricriminalizzarono l’acquisto di sesso e poi misero al bando anche lo striptease e il porno. Insomma in soli 2 anni tra 2007-2009 siamo passati da modello americano a piena legalizzazione e poi a modello nordico, senza la grave crisi del 2008 il modello nordico non sarebbe mai stato introdotto
            In Irlanda il modello americano continua ad esistere perchè la legge del 1993 non solo non è stata abrogata ma è stata inasprita nella pene per le prostitute che lavorano nei bordelli che ora rischiano 1 anno di carcere invece di 6 mesi. I clienti che erano trovati nei bordelli o adescavano prostitute per strada erano già criminalizzati, con la modifica apportata alla legge nel 2017 vengono criminalizzati anche i clienti delle escort indipendenti. Insomma il modello americano non solo continua ad esistere ma è stato inasprito, sono le femministe radicali dicono che ora c’è il modello svedese anche in Irlanda ma in realtà non è cambiato niente le prostitute continuano ad essere arrestate e condannate. La modifica del 2017 è servita solo per estendere la criminalizzazione anche i clienti delle escort che lavorano da sole e che sicuramente non sono vittime di tratta. Pensa che in Irlanda già prima del 2017 la polizia irlandese metteva per strada poliziotte che fingevano di essere prostitute per arrestare clienti, neanche in Svezia arrivano a tanto.

            • Sei sicuro sulla Repubblica d’Irlanda? A me sembra che in tale Stato dopo il 2017 le stesse meretrici non commettono alcun reato se stanno per strada o da sole al chiuso. Però, subiscono sempre la confisca del loro denaro guadagnato come sanzione amministrativa, poiché frutto d’illecito. Comunque, bisogna vedere in questo caso se scatta anche la sanzione penale dell’agevolazione di reato, come quando si aiuta un ladro a mettere al sicuro la sua refurtiva. In tal modo, si ha un falso modello nordico, ovverosia un modello americano travestito da quello già citato.

              • https://www.irishexaminer.com/breakingnews/ireland/total-of-36-people-suspected-of-buying-sex-services-920913.html
                Nell’ultima retata contro bordelli sono state arrestate 55 prostitute mentre solo 36 clienti sono stati interrogati su presunto acquisto di sesso perchè frequentavano i bordelli delle retate. Anche in Svezia le prostitute che lavorano insieme ad altre in appartamento possono essere arrestate per sfruttamento della prostituzione anche se di solito non lo fanno i poliziotti che chiedono in cambio di testimoniare contro i clienti. La legge irlandese prevede il carcere per le prostitute che lavorano insieme o dentro bordelli e solo multe salate per i clienti, non c’è stata nessuna decriminalizzazione delle prostitute e tutta propaganda femminista.

                • Grazie per la testimonianza in merito.
                  Comunque, so che dopo tre anni dalla relativa approvazione, la legge irlandese del 2017 in questione deve essere ridiscussa nel connesso Parlamento, ovverosia a marzo p.v. e per l’occasione l’associazione dei Sex Workers irlandesi sta già sollecitando i politici per introdurre il modello neozelandese. Spero bene per ciò!

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